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Don Goccini: crescere insieme alla generazione Alpha

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Nella parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza, il 13 ottobre, educatori e animatori della diocesi di Piacenza -Bobbio si sono riuniti per un incontro guidato da un ospite speciale: don Giordano Goccini, parroco di Novellara ed esperto del mondo giovanile. Il tema, rilevante ed attuale, dell'incontro era: "La sfida di diventare adulti". Un argomento che, nella luce dei cambiamenti epocali, ha assunto una profonda risonanza. La serata è stata introdotta da don Alessandro Mazzoni, responsabile del servizio diocesano per la pastorale giovanile, che ha sottolineato l’importanza del ritrovarsi insieme per fare un focus sulla realtà giovanile, capire quale rotta i ragazzi stanno seguendo, chiedendo un aiuto a don Giordano sui percorsi di evangelizzazione. Anche il Vescovo, mons. Adriano Cevolotto, presente all’evento, ha evidenziato la bellezza e la forza dell’incontro: un momento significativo per capire le giovani generazioni in un momento di grandi tasformazioni.

Dall’etica all’estetica
Nel suo incisivo discorso, don Goccini ha affrontato la realtà della generazione Alpha (nati dal 2012), cresciuta nel nuovo millennio, immersa nell'era digitale, con lo smartphone in mano e la IA (intelligenza artificiale) come realtà, con la guerra come normalità, e consapevole delle sfide climatiche e delle pandemie. Una generazione per la quale il futuro si presenta incerto e imprevedibile. Citando Gustavo Pietropolli Charmet, famoso psicologo e scrittore italiano, don Goccini ha fatto notare che gli adolescenti sono passati dall'essere come Edipo, alla ricerca della verità, ad essere come Narciso, alla ricerca delle sensazioni.
L'analisi della cultura attuale - per il sacerdote - ha rivelato un passaggio significativo dai valori sacri a quelli profani, dalla vita festiva a quella quotidiana, dall'aldilà alla vita terrena e dagli ideali etici a quelli estetici.

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Essere pronti a “sprogrammarsi”
In questo contesto, don Goccini ha presentato due alternative pastorali per la Chiesa: una comunità chiusa, protetta da un proprio linguaggio e in netta contrapposizione al mondo, o una comunità aperta e in ricerca, disposta ad ascoltare le domande esistenziali e a farsi provocare.
La scelta di don Giordano è chiara: la Chiesa deve adottare un approccio aperto, un'alternativa pastorale che mette al centro le domande e le sfide dei giovani, anziché imporre loro una forma inflessibile di cristianità. Questo richiede - per il presbitero - una comunità che sia pronta a mettersi in discussione, ad accettare il cambiamento e persino a "sprogrammarsi". È un'ardua sfida che impone di abbandonare vecchie certezze e di abbracciare l'incertezza, di lasciare che la parola del Vangelo incontri le domande dei giovani e dia vita a nuove forme di fede e spiritualità.

Una sfida aperta al futuro
Questo incontro a San Giuseppe Operaio non è stato solo un momento di riflessione, ma anche un invito all'azione. Gli educatori presenti sono stati chiamati a essere agenti di cambiamento, ad essere guida per i giovani mentre si avventurano in un mondo incerto ma ricco di possibilità. La sfida di diventare adulti non è mai stata così complessa, ma con un approccio aperto, flessibile e orientato al servizio, la Chiesa può continuare a essere una fonte di ispirazione e sostegno per le generazioni future. E in questo spirito di apertura e accoglienza, la diocesi di Piacenza- Bobbio si prepara ad affrontare il futuro, consapevole che è necessario abbracciare l'incertezza e crescere insieme alla generazione Alpha.

Riccardo Tonna

Nelle foto, l'incontro in San Giuseppe Operaio con don Goccini.

Pubblicato il 15 ottobre 2023

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

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    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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