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La Giornata del migrante e rifugiato: mani tese a stringere altre mani


 messarai


La poderosa macchina di Rai1 con una quarantina di persone fra tecnici, cineoperatori e addetti ai lavori, è giunta a Piacenza per la diretta della messa, di domenica 24 settembre nella cattedrale, in occasione della 109esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR). Presente a Piacenza già dallo scorso venerdì, la troupe della Rai ha fatto anche delle riprese sulla città per presentarne una cartolina, prima dell’inizio della messa.
A Gianni Epifani, padre Rogazionista, la regia della trasmissione, coadiuvato da Elena Bolasco, per il commento liturgico, da Andrea Gori, direttore della fotografia e da Flaviano Renna, direttore di produzione. La celebrazione eucaristica della GMMR è stata presieduta da mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza-Bobbio, affiancato da don Paolo Cignatta, Vicario Episcopale per il coordinamento degli Uffici Pastorali diocesani, mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della fondazione Migrantes ed altri sacerdoti tra cui lo scalabriniano padre Mario Toffari, Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Migranti. Si sono prestati al servizio liturgico gli studenti scalabriniani guidati da Dario Carini, maestro delle cerimonie della cattedrale. La liturgia è stata accompagnata dai canti del coro San Carlo diretto da Stefano Chiappelloni, all’organo il maestro Federico Perotti.

Artemide Zatti e Giovanni Battista Scalabrini
“Il tema di questa Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato “Liberi di scegliere se migrare o restare”, affidato dalla CEI alla regione Emilia Romagna, - ha affermato il   Vescovo - è in onore di due testimoni della cura dei migranti, e sottolinea come anche nel dramma della migrazione fiorisce la santità. Artemide Zatti, figlio di migranti della povertà e della precarietà, con anche un’esperienza personale di sofferenza, ha trasformato la sua vita in un dono ai più fragili e ai più poveri. Il vescovo di Piacenza, Giovanni Battista Scalabrini, padre dei migranti, con una paternità pastorale che ha attraversato l’oceano, ha accompagnato tutti coloro che cercavano nelle Americhe speranza e futuro.  Siamo qui oggi, - ha aggiunto mons. Cevolotto - raccolti insieme nella preghiera, per far nostri i cammini di tanti uomini e donne, anche quelli interrotti drammaticamente in terra e in mare, e quelli non ancora completati che attendono accoglienza e una vita dignitosa. Invochiamo la benedizione per le mani tese a stringere le speranza di altre mani, per una fraternità e una vicinanza. Chiediamo perdono dei nostri colpevoli silenzi, sordità, cecità, e per le nostre indifferenze”.

La parabola del padre generoso
Mons. Adriano Cevolotto ha pronunciato un'omelia che ha messo in luce il profondo significato della parabola dei lavoratori della vigna, una delle più toccanti narrazioni di Gesù, presente nel Vangelo secondo Matteo (20,1-16). Questa parabola, chiamata anche la "Parabola del padrone generoso", incarna un messaggio di amore, misericordia e inclusione, fondamentali nell'attuale contesto sociale.
Nel Vangelo di Matteo, Gesù racconta la storia di un padrone che, a diverse ore del giorno, assume operai per lavorare nella sua vigna. Al termine della giornata, sorprendentemente, il padrone paga a tutti lo stesso salario, indipendentemente dal tempo trascorso nella vigna. Questa decisione provoca una mormorazione tra gli operai assunti all'inizio della giornata, che considerano l'atteggiamento del “padrone ingiusto e poco sindacale”.
Mons. Cevolotto ha affrontato questa parabola con saggezza, sottolineando che il comportamento del padrone rappresenta la tenacia nel cercare pazientemente l'uomo per offrirgli un lavoro dignitoso per vivere. Questo gesto del padrone ricorda ad ognuno che si è sempre in tempo per aprire il cuore e la casa a chi bussa alla porta. La generosità del padrone simboleggia la divina misericordia di Dio, che non si ferma alle logiche terrene, ma va oltre, abbracciando tutti con il suo amore.

Abbracciare la logica dell’amore di Dio
Il Vescovo ha sottolineato che la mormorazione degli operai della prima ora riflette una mentalità ancorata alla giustizia retributiva, una mentalità che cerca una compensazione proporzionale al lavoro svolto. Tuttavia, il modo di agire di Dio non si limita a questa logica terrena. Il Signore scardina la logica della ricompensa dovuta e la sostituisce con l'idea di garantire a tutti il necessario per vivere. Questo messaggio è profondamente attuale in un mondo segnato da disuguaglianze, dove l'accesso a risorse fondamentali come il cibo, l'acqua e l'abitazione non è garantito per tutti.
La parabola - secondo il Vescovo - spinge a riflettere sulle nostre azioni e sul nostro modo di trattare gli altri. Ci ricorda che dovremmo aspirare a una generosità simile a quella del padrone generoso, superando le limitazioni delle logiche umane per abbracciare la logica dell'amore divino.
Mons. Adriano Cevolotto ha concluso l'omelia invitando tutti a meditare su questo passo evangelico e a metterne in pratica l'insegnamento nel quotidiano.
“Sentiamo rivolte anche a noi - ha evidenziato il presule - le parole del padrone della vigna, perché ci liberiamo dal pericolo che la nostra vista si annebbi a motivo della sua bontà, e sappiamo far nostro il suo sguardo di misericordia, di fiducia e di tenerezza”.

L’importanza dell’accoglienza
La preghiera dei fedeli è stata letta poi in diverse lingue: in spagnolo, in francese, in inglese, in vietnamita e in italiano, per sottolineare la mondialità della celebrazione.
La liturgia, nella cattedrale di Piacenza, in occasione della GMMR, è stata un momento di riflessione, preghiera e solidarietà. Ha evidenziato l'impegno della Chiesa nel sostenere i migranti e i rifugiati, offrendo loro un luogo di accoglienza e speranza.
Questo evento ha anche ricordato a tutti l'importanza di accogliere i fratelli e le sorelle in fuga dalle difficoltà, abbracciando il messaggio di amore evangelico, in linea con il magistero di papa Francesco.

Riccardo Tonna
 

raimessa

Nelle foto, la messa di domenica 24 settembre in Cattedrale trasmessa in diretta Rai1.

Pubblicato il 24 settembre 2023

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