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Il fiorenzuolano Zerbini tra i relatori alle «Giornate di don Oreste»

enzo zerbini

Ci sarà anche il fiorenzuolano Enzo Zerbini (nella foto sopra) tra gli ospiti di una delle sei tavole rotonde sul tema della "Società del gratuito” che nella mattinata di sabato 6 settembre a Rimini segnano le celebrazioni per i cento anni della nascita di don Oreste Benzi, fondatore dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.

Zerbini - che con la moglie Orietta, dopo un incontro folgorante con don Benzi nella Collegiata di Fiorenzuola, ha iniziato un percorso nella Comunità che ha portato alla nascita della casa famiglia “Madre Teresa di Calcutta”  - porterà l'esperienza della cooperativa sociale "Il calabrone" di Cremona, di cui è presidente, partecipando all'incontro in Sala Ressi (sopra il Teatro Galli di Rimini, inizio ore 9.30) insieme - per citare alcuni nomi - al professor Leonardo Becchetti, ordinario di Economia politica all'Università di Tor Vergata; Stefano Granata, presidente di Confcooperative Federsolidarietà; Riccardo Moro, economista ed esperto di cooperazione internazionale e debito estero; Nazzareno Gabrielli, direttore generale di Banca Etica.

Un'altra economia è possibile

Zerbini, membro del cda del Consorzio Condividere della Papa Giovanni XXIII, attraverso l'esperienza de "Il Calabrone” illustrerà come davvero "un'altra economia è possibile". Da quasi trent'anni, la realtà attiva nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione, con base a Cremona - oltre 60 dipendenti, età media 36 anni, il 50% appartenenti a categorie svantaggiate - continua a volare, proprio come l’insetto di cui porta il nome. Quello che, per le leggi della fisica, stando alla proporzione tra il peso e l’ampiezza alare non sarebbe in grado di farlo e invece ci riesce, grazie a una rapidissima frequenza del battito d’ali. Eppure, quel nome, scelto da don Benzi, Zerbini ha fatto fatica a digerirlo. “Pensa a presentarti a un cliente importante e dirgli: primo, che sei una cooperativa sociale, secondo che ti chiami «Il calabrone»... Col tempo ho imparato ad apprezzarlo perché contiene un insegnamento importantissimo: le cose impossibili possono diventare possibili”. Zerbini ha raccontato l'incredibile storia de "Il calabrone” nel libro "Che storia la vita!” realizzato dal nostro settimanale nel 2023.

Don Oreste Benzi sacerdote RIccardo Ghinelli

Nella foto sopra, di Riccardo Ghinelli, don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII.

Dal 5 al 7 settembre le "Giornate di don Oreste"

A Rimini sono tre le "Giornate di don Oreste" che la Fondazione Don Oreste Benzi organizza insieme alla diocesi e al Comune di Rimini dal 5 al 7 settembre, per ricordare il fondatore nel centenario della nascita, noto per il suo impegno per l'educazione, la lotta alla prostituzione e alla droga, l'inclusione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità e per l'invenzione delle case famiglia. 

Tra gli appuntamenti più attesi, la messa sul mare venerdì 5 alle ore 17 con il cardinal Zuppi, presidente della Cei, seguita dal pic nic solidale in spiaggia e dal festival di musica e teatro. Sabato 6 in mattinata le conferenze sulla società del gratuito e, dalle 14.45, al teatro Galli, incontro "Come se tu fossi qui. Don Oreste ha cent'anni ma non li dimostra", con la proiezione di un estratto del documentario "Il pazzo di Dio", l'intervento del responsabile nazionale della Comunità Matteo Fadda, dell'economista Stefano Zamagni e del vescovo di Rimini Nicolò Anselmi. Si parlerà di pace con il prof. Luigino Bruni, Fabrizio Pizzagalli e un rappresentante dell'Operazione Colomba. Alle ore 18 messa all'Arena Francesca da Rimini presieduta dal vescovo mons. Anselmi. In serata spazio alla musica con il gruppo Asa Branca e l'orchestra del liceo Einstein. Gli eventi si concludono domenica 7, giorno della nascita di don Benzi, con la messa nella Cattedrale di Rimini alle ore 11. 
La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita ma si chiede di iscriversi all'indirizzo www.fondazionedonorestebenzi.org/iscrizione-gdo/

Pubblicato il 2 settembre 2025

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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