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La Pasqua in carcere: un messaggio di speranza che brilla oltre le sbarre

carcere

“Oggi sarai con me in paradiso”, è un messaggio di speranza e amore incondizionato che il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha rivolto ai detenuti, nella messa celebrata il mattino del 20 aprile, nel giorno di Pasqua, all’interno della casa circondariale delle “Novate” di Piacenza. In un contesto spesso caratterizzato da tristezza e isolamento, il vescovo ha voluto portare un messaggio di rinnovamento, sottolineando il significato profondo della Pasqua.

Il buon ladrone
Il vescovo Cevolotto ha rivolto un messaggio significativo ai detenuti, invitandoli a riflettere sulla figura del buon ladrone, che chiede a Gesù di essere ricordato nel suo Regno.
Questo atto di fede - sintetizziamo le parole del presule - rappresenta una richiesta profonda: il ladrone, nonostante le sue colpe, si affida alla misericordia di Dio, chiedendo solo di non essere dimenticato. La risposta di Gesù, “Oggi sarai con me in paradiso”, è un messaggio di speranza e amore incondizionato, sottolineando che la salvezza non è meritata, ma donata.

Un Mandala di luce
Il vescovo ha collegato questo concetto all'arte, spiegando un'opera realizzata dai giovani disabili dall'ASSOFA di Piacenza, intitolata "Paradiso", che rappresenta un “mandala” di luce, un cerchio, secondo la tradizione orientale, che rappresenta il cosmo e il divino.
I frammenti di specchio, che compongono l’opera - ha detto mons. Cevolotto -  simboleggiano la condizione umana: ognuno di noi è un pezzo rotto di qualcosa di intero, ma non deve essere scartato. I "glitter" brillanti e dorati, che sono stati aggiunti, rappresentano la preziosità di Dio che si trova anche nei nostri pezzi più fragili. Il vescovo ha augurato quindi ai detenuti di lasciarsi modellare dall'amore di Cristo, per ritrovare la bellezza dei propri frammenti e costruire insieme un'opera d'arte. Così facendo, - ha concluso il presule - ogni persona potrà sentirsi parte della vita e dell'amore divino, riscoprendo, nonostante le ferite, il valore e la dignità in noi stessi e negli altri.

La luce sull’oscurità
Al termine della celebrazione, Andrea Romeo, il nuovo direttore della casa circondariale, ha preso la parola per esprimere il suo sincero ringraziamento a Mons. Cevolotto e ai volontari presenti, sottolineando il valore della collaborazione tra le istituzioni e le realtà ecclesiali. Romeo ha evidenziato che questi eventi contribuiscono a creare un clima di umanità e sostegno all'interno della struttura, facendo sentire i detenuti non isolati dalla società.
La messa di Pasqua in carcere si è così trasformata in un momento di riflessione e rinnovamento, dove la speranza ha prevalso sull’oscurità. La celebrazione ha offerto un invito a credere nella possibilità di cambiamento e redenzione. Un messaggio di speranza che continua a brillare anche oltre le sbarre.



Riccardo Tonna

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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