Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Padre Botta al Monastero delle Benedettine: una riflessione su fede e tecnologia

IMbottaG 20250711 190719139

Nella cornice della chiesa di San Raimondo, annessa al monastero delle Benedettine di Piacenza, si è svolta, l’11 luglio, la solenne celebrazione della festa di San Benedetto, figura centrale del monachesimo occidentale e patrono d’Europa. La liturgia eucaristica, sostenuta dai canti delle suore, è stata presieduta da Padre Maurizio Botta, Prefetto dell'Oratorio Secolare di San Filippo Neri a Roma, che ha offerto ai fedeli una profonda riflessione sull'attualità del messaggio benedettino.

Dalla rivoluzione industriale a quella tecnologica
Durante l’omelia, Padre Botta ha preso spunto dalla recente elezione del nuovo Pontefice, che ha scelto di chiamarsi Leone in omaggio a Papa Leone XIII, autore della storica enciclica Rerum Novarum. Un testo, quest’ultimo, che affrontava con coraggio e lucidità le ingiustizie sociali nate con la rivoluzione industriale, riaffermando il valore della dignità del lavoro e della giustizia sociale.
Da quella rivoluzione - ha detto Padre Botta - siamo ora passati a una nuova: quella tecnologica, e in particolare all’avvento dell’intelligenza artificiale. Con stile simpatico e accattivante, il sacerdote ha condiviso con l’assemblea il suo personale "dialogo" con l’intelligenza artificiale, scoprendone le potenzialità, ma anche i limiti. «È capace di dare risposte interessanti, intelligenti, ma non ha coscienza, non prova emozioni» - ha osservato. «Non può pregare, non può amare, non può soffrire. È uno strumento, non un’anima».

botta2

La vera pace in Dio
A fronte di questa nuova sfida, Padre Botta ha rilanciato l’attualità del messaggio di San Benedetto: la centralità del Vangelo, la ricerca di Dio nel silenzio, nella preghiera nascosta, nel lavoro vissuto con spirito di offerta. «Abbiamo bisogno di staccare – ha detto con forza – di spegnere tablet, smartphone, notifiche, e ritrovare uno spazio interiore abitato da Dio. Solo lì troviamo la vera pace».
Al termine della celebrazione, che ha visto una presenza numerosa di fedeli, la madre badessa, suor Emmanuel Corradini, ha espresso un sentito ringraziamento a Padre Botta per le sue parole, capaci di toccare mente e cuore, e ha invitato tutti i presenti a un momento conviviale presso il monastero, secondo lo spirito di accoglienza benedettina: "Ut in omnibus glorificetur Deus" – perché in ogni cosa sia glorificato Dio.
Si è vissuta così una  giornata di fede, riflessione e fraternità, nel segno di San Benedetto e della sua sapienza senza tempo.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 12 luglio 2025

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Lions Club Piacenza Host dona 50 borse di beni essenziali alla Caritas
  2. 35 pellegrini sul cammino di Santiago accompagnati da don Campominosi
  3. Karamoja, dove la speranza si costruisce con le mani: il progetto di Africa Mission
  4. «L’amore non avrà mai fine»: testimoni di speranza alla Sala dei Teatini
  5. Festa di San Benedetto. L'11 messa con padre Maurizio Botta in S. Raimondo
  6. Porte aperte al consultorio familiare
  7. Verso la festa di Sant’Antonino
  8. Franco Fornari, il piacentino «padre» di oltre mille preti
  9. Associazioni e Movimenti al lavoro dopo l'incontro con il Vescovo
  10. Il 26 l'incontro «Diaconi per una Chiesa al servizio»
  11. Restaurata la chiesa di San Pietro in Cerro
  12. Alla messa del Corpus Domini si prega dopo il ritrovamento del feto morto in ospedale
  13. Il premio solidarietà per la vita al missionario padre Romano Segalini
  14. Corpus Domini, giovedì 19 giugno messa e processione con il Vescovo
  15. Africa Mission, il sogno di don Vittorione prende forma tra i campi del Karamoja
  16. FISC e Pontificia Università della Santa Croce insieme per un corso sull’Intelligenza Artificiale
  17. Nel ricordo di Ida Filippi: un tributo al ministero della donna nella Chiesa
  18. Pione, restaurata la canonica del paese
  19. Lella e Paolo Garattini pellegrini a Lourdes
  20. Carpaneto, don Quartaroli collaboratore in parrocchia
  21. Il 9 giugno messa di guarigione spirituale in Santa Maria di Campagna
  22. È morto don Olimpio Bongiorni. Il 7 giugno avebbe compiuto 104 anni
  23. Bobbio, lutto per il diacono Renato Pera
  24. Cif, Giulia Dalla Volta confermata presidente fino al 2030
  25. Lutto per il Vescovo: è morto il fratello Paolo
  26. Una celebrazione di amore e accoglienza nella Casa «Don Venturini»
  27. Una “Porta sul mondo” per favorire l’integrazione
  28. Il 30 maggio si ricorda Fausto Fiorentini, giornalista e professore
  29. Madre Emmanuel: «Essere annuziatori di speranza significa portare Gesù nel cuore»
  30. Don Luca Fossati: l'Intelligenza Artificiale al servizio della comunicazione ecclesiale
  31. La Festa di Santa Rita: una giornata di devozione e benedizioni
  32. Il 25 «Semi di lino» inaugura la nuova sede
  33. Nasce la fondazione di partecipazione Parco culturale ecclesiale «Terre di Passo»
  34. Resilienza, ferite e metamorfosi: la riflessione di don Belli su Santa Rita
  35. «Adulti credibili nella relazione»
  36. Il diacono Vendramini delegato per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso
  37. Che cos’è il Giubileo? Confronto a più voci il 23 maggio
  38. Gianna Beretta Molla: la santità nel matrimonio cristiano
  39. Padre Scandurra: la speranza cristiana trascende le piccole speranze umane
  40. AC: sospeso l'incontro con Gabriella Caramore

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies