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Una “Porta sul mondo” per favorire l’integrazione

torricella cucito

Corsi di lingua italiana, ma anche formazione per badanti, laboratori di cucito e di cucina:
al centro alla Torricella con le missionarie scalabriniane e i volontari l’impegno per la promozione della persona a 360 gradi,
con un’attenzione speciale alle donne. Una firma che fa bene

Sono stati i pionieri dell’insegnamento della lingua italiana ai migranti adulti in arrivo a Piacenza, nel 1998, quando su questo fronte ancora non si era attivato nessuno.
“Ma non si tratta solo di insegnare la lingua. Guardiamo alla persona con tutte le sue necessità. Facciamo accoglienza, possibilmente con il sorriso, anche se la fatica e la stanchezza ci sono”. Suor Cristina Tonelloto dal 2019 dirige il centro “Scalabrini” alla Torricella, gestito dalle missionarie di San Carlo Borromeo insieme ai volontari dell’associazione “Porta sul Mondo”, una delle realtà della diocesi sostenute dall’otto per mille. E mai nome fu tanto azzeccato.

8xmille“Quando vengo qui, mi sento rinascere”

Alla scuola in via Primogenita, a due passi dalla stazione - crocevia di strade, persone, storie - arriva davvero il mondo. “In una classe, non c’è una persona della stessa nazionalità”, fa notare Elisabetta Sfarra, una delle insegnanti-volontarie.
Nella squadra di suor Cristina ci sono presenze storiche - la decana è Adriana Fumi, 96 anni portati alla grande, maestra in pensione - e le nuove leve arrivate ad ottobre. Un gruppo variegato che dà tempo e competenza (la scuola è in rete con il CPIA, dove gli studenti sostengono gli esami per la certificazione linguistica) ma che anche riceve.
“Quando vengo qui, mi sento rinascere”, ha confidato qualche giorno fa una volontaria a suor Cristina, perché anche chi si mette a disposizione ha le sue preoccupazioni e trova, nella relazione con i migranti, un’occasione di arricchimento e perfino un conforto dalle proprie fatiche.

Ogni studente ha la sua scheda, completa di documenti. Per la quota di iscrizione si guarda di caso in caso. “C’è chi non è in grado di affrontare una spesa in più, anche piccola, cerchiamo di essere elastici - spiega suor Cristina -. Conoscendo le loro situazioni, sappiamo inoltre chi può aver bisogno di un aiuto alimentare o per vestirsi. E provvediamo anche a questo”.

A lezione di tortelli

Aprendo l’album dei ricordi, gli aneddoti sarebbero infiniti.
La giovane donna dello Sri Lanka che si alzava alle 5 per fare le pulizie negli uffici e alle 9 arrivava al corso d’italiano, prima di ripartire per il lavoro pomeridiano. “Hanno voglia veramente di imparare, di migliorare la loro condizione”, sottolinea la scalabriniana.

torricella cucinaDall’incontro con le persone - e dalle loro richieste - sono nate anche altre opportunità di crescita personale e professionale.
Nel 2024, il corso per assistenti agli anziani, guidato da professionisti di vari campi. O il corso di cucito e di cucina, alla seconda edizione. “L’anno scorso il tema della cucina era legato al corso per badanti, per cui si è puntato soprattutto a insegnare piatti semplici e sani per gli anziani. Ma quest’anno c’è chi ha espresso il desiderio di imparare a cucinare qualcosa di italiano da proporre in famiglia, magari aggiungendo piatti tipici piacentini”, spiega Elisabetta Sfarra. All’insegnante-cuoco volontario si è aggiunta dunque per una lezione una “task force” di razdure della parrocchia di San Savino che preparerà insieme alle iscritte i tortelli con la coda “e forse anche i panzerotti”, aggiunge Sfarra.

“Porta sul mondo” offre un aiuto nel compilare la domanda di lavoro (in questo periodo, per la campagna del pomodoro).
E se anche tra i banchi ci sono sia uomini che donne, e di tutte le età - inclusi universitari stranieri che frequentano i corsi in inglese al Politecnico o alla Facoltà di Medicina - un’attenzione particolare è riservata alla componente femminile. “Per molte donne, specie se già sposate e mamme, la scuola è anche un luogo per uscire di casa, per incontrare altre donne, fare amicizia, creare legami”.

“Piangevo sempre”

Con velo e senza velo, vestite con abiti tradizionali o all’occidentale. In classe le donne si mescolano con l’unico obiettivo di imparare la lingua. “Mi piace l’Italia, mi interessa la sua storia, i suoi tesori archeologici. A Piacenza, quando cammini metti i piedi sulle tracce antiche”, ci racconta una ragazza moldava.
Dietro i sorrisi, ci sono a volte grandi sofferenze. “Io ho lasciato nella Repubblica Dominicana mia figlia, non mi ero mai separata un giorno da lei. Venivo a lezione e piangevo sempre. Qui ho trovato persone che mi hanno ascoltata, aiutata, con pazienza, e mi hanno dato coraggio”.

Barbara Sartori

“Ricordo una donna dello Sri Lanka
che si alzava la mattina alle 5,
andava a fare le pulizie negli uffici e alle 9 era qui a scuola”

Guida alla firma 2025

Possono sostenere la Chiesa con l’8xmille tutte le persone che hanno un reddito di lavoro dipendente o una pensione o altro e, per questo, pagano allo Stato italiano un’imposta, che si chiama IRPEF e dal quale lo Stato Italiano preleva l’8xmille.

Modello 730
Questo modello comprende la scheda “MODELLO 730-1 Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille.

È obbligatorio fare il 730?
Utilizzare il modello 730 non è obbligatorio ma può essere vantaggioso, in quanto lavoratori dipendenti e pensionati, in possesso di altri redditi oltre allo stipendio da lavoro dipendente o la pensione ottengono da parte dello Stato il rimborso del credito che emerge dal modello 730 (ad esempio, per effetto di oneri detraibili/ deducibili) direttamente nella busta paga o nella rata di pensione.
Se invece dal 730 emergono delle imposte da versare, vengono sottratte al contribuente direttamente dalla retribuzione o dalla pensione e documentate in busta paga.

Quando e come si presenta il mod. 730?
Il 730 ordinario si presenta entro il 30 settembre al CAF o al professionista abilitato o al sostituto d’imposta.
In alternativa, il contribuente può presentare il modello 730 precompilato e il 730-1 con la scheda per l’8xmille direttamente via internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Modello Redditi
Questo modello comprende la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille e si firma anche in fondo alla seconda pagina.
Una volta compilato, il modello può essere: inviato tramite internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate oppure consegnato a un CAF, un commercialista o un ufficio postale.
La scadenza per la consegna coincide con quella per la dichiarazione dei redditi.

Chi può firmare il modello Redditi?
I contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello Redditi.

Quando e dove consegnare il mod. Redditi?
Il modello e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 31 ottobre.
Chi predispone da solo il modello, deve effettuare la consegna via internet entro il 31 ottobre, ovvero, se non è obbligato all’invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.

Modello CU
Chi ha solo il modello CU e non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi per esprimere la sua preferenza deve compilare la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille. La firma va ripetuta anche in fondo alla scheda, nella casella “FIRMA”.
Una volta compilata, la scheda può essere inviata tramite internet. Se invece si consegna tramite CAF, commercialista o ufficio postale, occorre mettere la scheda firmata in una busta chiusa scrivere sulla busta: nome, cognome, codice fiscale e “Scelta per la destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”.
La scadenza per la consegna coincide con quella per la presentazione del modello Redditi.
Chi non trova la scheda allegata al modello CU può scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate quella che si usa per il Modello Redditi. Per compilare la scheda bisogna: inserire i dati anagrafici e il codice fiscale e firmare dentro la casella “Chiesa Cattolica” e nello spazio “Firma” del riquadro “Riservato ai contribuenti esonerati”.

Non cambia nulla per quello che riguarda modi e tempi di consegna.

Visita il sito www.8xmille.it/come-firmare

Pubblicato il 30 maggio 2025

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