Pione, restaurata la canonica del paese
La struttura era resa instabile da una falda acquifera sotterranea.
Nel Vicariato val Taro-val Ceno, la comunità è il centro della val Lecca. Qui sorgeva un’antica pieve lungo la via Romea.
L’intervento dell’8 per mille nel 2024. Una firma che fa bene
Pione è il centro della val Lecca - Comune di Bardi, provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio -, un paese dove ci sono ancora il parroco e l’ufficio postale, aperto una volta la settimana, e il circolo Acli, situato nelle strutture della parrocchia, che garantisce un luogo di ritrovo anche durante la settimana.
Fino a qualche anno fa era attivo un albergo con bar e ristorante che era il fiore all’occhiello del paese. La presenza di un sacerdote, don Mario Cappelletti, che serve Pione e le parrocchie di Costageminiana e Santa Giustina, oltre a essere moderatore della Comunità pastorale 3 del Vicariato val Taro-val Ceno, richiede una canonica efficiente. Fino all’anno scorso è stata in pericolo di crollo a causa del movimento franoso che investe la zona. Il problema è generale perché una falda d’acqua sotterranea è presente ovunque portando instabilità nel paese, sia nelle case che nelle strade. La popolazione ha chiesto alla Regione di intervenire per l’attuazione di lavori di drenaggio delle acque e l’ente ha stanziato una cifra per bonificare il territorio.
Una lunga storia
Grazie all’impegno dell’8 per mille e della parrocchia oggi la canonica è stata risanata; i lavori si sono conclusi nel giugno 2024. La struttura è stata rinforzata anche grazie a micropali; sono stati sistemati il pian terreno, dove c’è l’abitazione, e il primo piano adibito a biblioteca e ad accoglienza per l’ospitalità.
I problemi non sono comunque finiti perché anche il campanile sta lentamente inclinandosi per il movimento franoso. Il suo slittamento ha già evidenziato delle crepe nel pavimento e in una cappella della chiesa. Sarà oggetto di un prossimo intervento.
Don Mario Cappelletti, che nel 2003 ha colmato 14 anni di assenza di un parroco residente, è soddisfatto dei lavori. “La chiesa di Santa Maria Assunta e le strutture ad essa legate hanno un interesse storico e artistico. Pione era una pieve, da qui passava la via Romea e c’era anche un «hospitale» per i pellegrini attestato da un’iscrizione nell’Ospedale di Piacenza del XV secolo. L’antica pieve accorpava Cornolo e Boccolo”.
“Nel 1954 - precisa - l’allora parroco don Luigi Giordani fece costruire una casa parrocchiale per i poveri che ospitava anche la scuola e l’ufficio postale”. La canonica ha sempre avuto un utilizzo sociale. Ospitava il telefono pubblico quando ancora nessuno lo aveva in casa. È affacciata sui boschi che attorniano Pione e gode di una buona esposizione.
La biblioteca con ottomila volumi
Entrando oggi ci si immerge nella meravigliosa biblioteca di don Mario con 8mila libri che raccoglie testi di letteratura, storia, scienza e matematica, psicologia e psichiatria, mitologia e simbologia, arte e architettura, teologia e filosofia, biblica, ebraismo e religioni, mistica e musica. “Sono onnivoro - spiega -, fin da bambino leggevo di tutto e leggo ancora di tutto. Ho sempre pensato che leggere anche ciò che non capivo, prima o poi mi avrebbe aiutato a capire, o almeno a imparare qualcosa di nuovo. Ma anche ad aprire la mia mente e il mio cuore”.
Don Cappelletti, classe 1954, laureato in architettura al Politecnico di Milano, è stato assistente del prof. Mario De Micheli; ha lavorato in campo editoriale e ha insegnato storia della cultura all’Istituto europeo di design di Milano. È sua un’intervista del 1983 a Renzo Piano sulla rivista “Design come”.
Una casa per studenti?
In casa ci sono anche dei posti letto disponibili. Don Mario ha un sogno. “Quando non sarà più abitata - prima o poi noi parroci andiamo in pensione - potrebbe ospitare qualche studente che ha bisogno di silenzio per scrivere una tesi o persone che desiderano una sosta. È un bell’ambiente, ha il riscaldamento, la cucina, il bagno e un giardino tranquillo”.
Il coinvolgimento dei laici
I parrocchiani sono fortunati ad avere ancora un parroco residente grazie alla sua vocazione monastica che è stata accolta a suo tempo dall’allora vescovo mons. Luciano Monari.
Don Mario responsabilizza i laici affidando loro vari incarichi. “Abbiamo tre fabbricieri e tre donne che si occupano delle letture e del canto e partecipano al Consiglio economico. Si decide insieme, è un’economia di comunità. Coinvolgere i laici nella gestione della comunità è importante per il nostro futuro”.
Laura Caffagnini
I lavori resi possibili dall’8 per mille
e dal contributo dei parrocchiani
(l. c.) La ristrutturazione della canonica di Pione, costata in totale circa 86mila euro, è stata finanziata grazie al contributo dell’8 per mille (45mila euro) e dalla parrocchia. La parrocchia è in attesa anche di un contributo da parte del Ministero dei beni culturali.
I lavori, eseguiti dalla Edilselva di Solignano, sono iniziati nel maggio 2023 e sono terminati nel gennaio 2024.
Progettiste sono l’architetto Letizia Anelli e l’ing. Caterina Trintinaglia, consulente l’archeologo Angelo Ghiretti.
Guida alla firma 2025
Possono sostenere la Chiesa con l’8xmille tutte le persone che hanno un reddito di lavoro dipendente o una pensione o altro e, per questo, pagano allo Stato italiano un’imposta, che si chiama IRPEF e dal quale lo Stato Italiano preleva l’8xmille.
Modello 730
Questo modello comprende la scheda “MODELLO 730-1 Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille.
È obbligatorio fare il 730?
Utilizzare il modello 730 non è obbligatorio ma può essere vantaggioso, in quanto lavoratori dipendenti e pensionati, in possesso di altri redditi oltre allo stipendio da lavoro dipendente o la pensione ottengono da parte dello Stato il rimborso del credito che emerge dal modello 730 (ad esempio, per effetto di oneri detraibili/ deducibili) direttamente nella busta paga o nella rata di pensione.
Se invece dal 730 emergono delle imposte da versare, vengono sottratte al contribuente direttamente dalla retribuzione o dalla pensione e documentate in busta paga.
Quando e come si presenta il mod. 730?
Il 730 ordinario si presenta entro il 30 settembre al CAF o al professionista abilitato o al sostituto d’imposta.
In alternativa, il contribuente può presentare il modello 730 precompilato e il 730-1 con la scheda per l’8xmille direttamente via internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Modello Redditi
Questo modello comprende la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille e si firma anche in fondo alla seconda pagina.
Una volta compilato, il modello può essere: inviato tramite internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate oppure consegnato a un CAF, un commercialista o un ufficio postale.
La scadenza per la consegna coincide con quella per la dichiarazione dei redditi.
Chi può firmare il modello Redditi?
I contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello Redditi.
Quando e dove consegnare il mod. Redditi?
Il modello e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 31 ottobre.
Chi predispone da solo il modello, deve effettuare la consegna via internet entro il 31 ottobre, ovvero, se non è obbligato all’invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.
Modello CU
Chi ha solo il modello CU e non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi per esprimere la sua preferenza deve compilare la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille. La firma va ripetuta anche in fondo alla scheda, nella casella “FIRMA”.
Una volta compilata, la scheda può essere inviata tramite internet. Se invece si consegna tramite CAF, commercialista o ufficio postale, occorre mettere la scheda firmata in una busta chiusa scrivere sulla busta: nome, cognome, codice fiscale e “Scelta per la destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”.
La scadenza per la consegna coincide con quella per la presentazione del modello Redditi.
Chi non trova la scheda allegata al modello CU può scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate quella che si usa per il Modello Redditi. Per compilare la scheda bisogna: inserire i dati anagrafici e il codice fiscale e firmare dentro la casella “Chiesa Cattolica” e nello spazio “Firma” del riquadro “Riservato ai contribuenti esonerati”.
Non cambia nulla per quello che riguarda modi e tempi di consegna.
Visita il sito www.8xmille.it/come-firmare
Pubblicato il 13 giugno 2025
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