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Associazioni e Movimenti al lavoro dopo l'incontro con il Vescovo

Adamo e Vescovo

“La Chiesa dovrebbe favorire in modo più deciso il processo delle Comunità pastorali come ambito di condivisione di vita che supera i confini delle nostre parrocchie. Questo percorso è la profezia di un tempo nuovo che si può vivere fin da oggi attraverso uno stile di stretta collaborazione tra comunità più grandi ed altre più piccole. I carismi delle diverse realtà ecclesiali ci sono stati donati per essere al servizio della Chiesa, e non per servirci della Chiesa”. è, in sintesi, la riflessione che la Consulta delle aggregazioni laicali ha portato all’attenzione del vescovo mons. Adriano Cevolotto nell’incontro che si è tenuto il 28 giugno al Seminario vescovile di Piacenza.

Riscoprire la vita interiore

Nella sua relazione, che sintetizzava le idee emerse dal confronto tra associazioni, movimenti e nuove comunità, l’assistente della Consulta don Adamo Affri ha sottolineato il bisogno di “riscoprire la Dottrina sociale della Chiesa, non come un aspetto marginale, ma come urgente sensibilità da far crescere nei Pastori e nel popolo di Dio”. La nostra Chiesa - ha aggiunto - ha bisogno di esprimersi attraverso luoghi e forme di accoglienza dove ognuno si sente spinto a portare il proprio contributo anche piccolo.

“Le tante forme di ingiustizia del nostro tempo - ha proseguito don Adamo Affri - suscitano nell’uomo contemporaneo, più che mai, il bisogno di trovare nella Chiesa il sostegno e il rimedio per vivere in questa storia, riconoscendole un senso spirituale, per incarnare valori superiori come la giustizia, l’uguaglianza e la pace”. In questo quadro va rafforzata la formazione ecumenica e interreligiosa; occorre favorire la riscoperta della vita interiore in modo che ciascuno viva la sua vocazione come un cammino di santità.

La messa alla domenica non basta

“Ci sono persone - ha proseguito - che avvertono la forte esigenza di qualcosa di più della messa domenicale e altri che forse hanno solo bisogno di sentire parlare di Cristo e della sua Chiesa con un linguaggio a loro più vicino e comprensibile”. La Consulta è uno spazio di confronto e dialogo per aiutare le diverse esperienze nel servizio alla comunità cristiana: “dobbiamo aiutarci a costruire la Chiesa lì dove siamo e viviamo, dandoci obiettivi e verifiche per cogliere insieme i segni dei tempi”.

La Consulta sarà guidata da una Giunta che affiancherà don Adamo; è formata da Marco Vino, presidente diocesano di Azione Cattolica, Simona Bottinelli (Comunione e Liberazione) e Pietro Sozzi (Rinnovamento nello Spirito).

Guardando ai giovani

Sulle nuove generazioni, le aggregazioni laicali avvertono l’urgenza di recuperare uno sguardo di fiducia e lo scambio di esperienze tra generazioni: i giovani vanno visti non più come semplici fruitori di proposte da consumare velocemente, ma come protagonisti di un incontro personale con Cristo. È lui che affida a ciascuno di loro un sogno, una vocazione da compiere.

La testimonianza del Vangelo è chiamata a passare dall’assistenzialismo al riconoscere i poveri come una risorsa con il loro vissuto e la loro fede. È questo il volto di una Chiesa povera non solo “per” i poveri ma “con” i poveri. È questa la linea della nuova evangelizzazione indicata da papa Francesco.

Le realtà presenti

Hanno partecipato all’incontro col Vescovo i rappresentanti di diverse aggregazioni laicali: Masci, Scuola parentale Giovanni Paolo II, Fism, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunione e Liberazione, Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito, Comunità Magnificat, Cammino neocatecumenale, Convegni di cultura Mariacristina di Savoia, Movimento dei Focolari, Punto Incontro Don Eliseo Segalini, Sae, Casa di accoglienza Protezione della giovane, Centro sportivo italiano e Movimento cristiano lavoratori. Al termine della sintesi esposta da don Adamo Affri, alcuni rappresentanti hanno preso la parola per ulteriori osservazioni. Sono intervenuti Luigi Capra, Paola Bianchetti (e Pierangelo Romersi Movimento dei Focolari), Rossella Beoni (Convegni di cultura Mariacristina di Savoia), Marco Vino e Matteo Bronzini (Azione Cattolica), Carlo Dionedi (Scuola parentale Giovanni Paolo II), Lucia Rocchi (Sae), Pietro Sozzi (Rinnovamento nello Spirito), Lorenzo Pasquali (Cammino neocatecumenale), Simona Bottinelli (Comunione e Liberazione), Gabriella Sesenna (Punto Incontro don Eliseo Segalini) e Giovanni Vitale del consiglio della Fism.

Proposte di evangelizzazione

Fra le proposte emerse, l’invito ai parroci nel contesto di scristianizzazione di oggi di pensare a come rispondere con proposte di evangelizzazione alle sfide di oggi; l’esperienza dei movimenti e delle nuove Comunità può rappresentare una possibilità concreta da avviare.

Uno stile di stretta e positiva collaborazione tra aggregazioni ecclesiali - ha sottolineato Carlo Dionedi - si è realizzato per diversi anni promuovendo la Grande Festa della famiglia. Gabriella Sesenna (Punto Incontro) ha invitato, sulla scia del percorso avviato da mons. Eliseo Segalini, a “cercare le voci diverse che si levano nella nostra città rispetto alle varie problematiche”. Matteo Bronzini (AC) ha posto invece l’accento sull’importanza luoghi e dei tempi di condivisione in cui i laici siano protagonisti, non per avere un potere ma per seguire e testimoniare Cristo nel mondo.

presenti

Dialogare tra realtà diverse

La sfida che attende la Consulta - sintetizziamo il pensiero del Vescovo - è far dialogare e lavorare insieme realtà che hanno tra loro un orizzonte differente. Costruire l’unità nella diversità non è un’operazione strategica, quasi un gioco dei compromessi e non è neppure omologazione. L’unità nella comunità ecclesiale trova la sua origine in Cristo e nello Spirito Santo.

Fedeli ai carismi che sempre si rinnovano

Ogni realtà ecclesiale - ha puntualizzato mons. Cevolotto - organizza iniziative che sono aperte non solo ai suoi aderenti. È vero che una persona non può andare dappertutto, ma il lavoro della Consulta ci può aiutare a condividerle in una stima reciproca, anche magari dando vita a progetti comuni. L’obiettivo della comunità ecclesiale non è di parlarci solo tra noi ma incrociare, anche grazie ai mezzi di comunicazione, le persone. Oggi tutto ciò non è facile; lo dimostrano le difficoltà nel coinvolgere i giovani e nella trasmissione della fede da parte dei genitori.

Un carisma non è mai immutabile. Per sua natura si trova a dover affrontare una realtà che cambia in continuazione. La fedeltà al carisma non è la ripetizione continua delle stesse cose, ma è la novità continua generata dallo Spirito Santo da cui quel carisma deriva.

Nel prossimo anno pastorale le elezioni per i Consigli di Comunità

Mons. Cevolotto ha augurato buon lavoro alla Consulta (“parteciperò volentieri ai vostri incontri”) e ha annunciato che nel prossimo anno pastorale si svolgeranno le elezioni per rinnovare i Consigli pastorale di Comunità pastorale. È una nuova tappa per favorire la partecipazione dei laici nella Chiesa.

F. P.

Nelle foto dall'alto: don Adamo Affri e il vescovo mons. Adriano Cevolotto all'incontro del 28 giugno con le aggregazioni ecclesiali; i presenti al Seminario vescovile in rappresentanza di associazioni e movimenti.

Pubblicato il 29 giugno 2025

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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