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Nuovi passaggi nella fraternità diaconale della diocesi

diaconi lettorato e ammissione Piacenza

Nuovi passaggi nella fraternità diaconale della diocesi. Ieri nella basilica di Sant'Antonino il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha celebrato la messa durante la quale è stato conferito il ministero del lettorato a Fabrizio Ferrari della parrocchia di Menconico, ad Egidio Rossi della parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza e a Carlo Tedaldi della parrocchia della Sacra Famiglia a Piacenza. Nella stessa celebrazione, ha vissuto il rito dell'ammissione al cammino verso il diaconato permanente Rosario Rendo della parrocchia cittadina di Sant'Eufemia.

Una chiamata che nasce dall'amore di Dio, non per meriti personali

«È sempre utile ricordarci - ha richiamato il Vescovo nell'omelia - che non siamo in presenza di qualcuno che abbia dei meriti particolari da esibire. Questo non è un concorso che si vince e che ti dà il diritto di iniziare una carriera». Quella del diacono è una chiamata che parte dall'amore di Dio, non da meriti personali, e che spinge a vivere il servizio nella comunità e per la comunità in comunione con il Vescovo e il suo presbiterio. «Nella diaconia - ha poi ricordato mons. Cevolotto - c'è un servizio di dimensione profetica, che è iscritta dentro alla missione della Chiesa e del battezzato». Soffermandosi in particolare sul ministero del lettorato, ha sottolineato che la testimonianza della Parola si accompagna, nella figura del profeta, al compito di riconoscere la presenza di Dio nei fatti della vita. È essenziale aiutarsi a far sì che «la Parola di Dio, la sua voce che suona dentro la storia, dentro la comunità», non si affievolisca. Il servizio alla Parola - è l'augurio ai neo lettori - «diventi perciò la modalità per dare forma profetica alle vostre persone e quindi al vostro pensare». Tenendo sempre presente che, come è stato per i profeti, essere testimoni vivi della Parola significa anche andare incontro ad ostilità ed incomprensioni.

Alla celebrazione - che è stata occasione per fare memoria di Sant'Opilio, diacono piacentino e patrono della fraternità diaconale diocesana (la ricorrenza cadeva il 12 ottobre) - hanno preso parte il vicario generale don Giuseppe Basini, il delegato vescovile per il diaconato permanente mons. Celso Dosi, don Marco Forni, don Federico Tagliaferri e don Angelo Cavanna, parroci delle comunità dei tre nuovi lettori, e diversi diaconi permanenti, oltre naturalmente alle famiglie e agli amici che hanno sostenuto con la preghiera e la presenza i candidati al diaconato in questo passaggio del loro percorso. 

Nella foto in alto, il Vescovo insieme a sacerdoti e diaconi con i tre nuovi lettori (in prima fila, da sinistra, Carlo Tedaldi, Egidio Rossi e Fabrizio Ferrari) e il nuovo ammesso al percorso al diaconato permanente Rosario Rendo. 

Pubblicato il 17 ottobre 2025

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