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Spello conferisce la cittadinanza onoraria alla memoria a Madre Tosi

Cittadinanza Onoraria madre maria teresa tosi

Cittadinanza onoraria di Spello alla piacentina Madre Maria Teresa Tosi: sabato 14 ottobre, alla vigilia dell'inizio del sessantesimo anniversario di fondazione delle Piccole Sorelle di Maria, il sindaco Moreno Landrini e la Giunta comunale della cittadina umbra hanno conferito la cittadinanza onoraria alla memoria alla monaca iniziatrice dell’esperienza delle Piccole Sorelle e dell'Eremo della Trasfigurazione nella frazione di Collepino. Figlia degli storici gioiellieri di via XX Settembre, entrata al Carmelo di Bologna nel 1945, fu la prima voce della clausura ad essere intervistata nel radiodocumentario del giornalista Sergio Zavoli. Dopo 19 anni in monastero, sentì la chiamata a portare la ricchezza della vita contemplativa ad un’umanità sofferente, in un’epoca in cui le monache ancora non avevano la possibilità di dialogo e scambio con il mondo esterno che conosciamo oggi.
La cittadinanza onoraria - ha evidenziato il sindaco - esprime il riconoscimento della comunità di Spello per la dedizione profusa da Madre Tosi sia nel riqualificare e custodire il millenario sito di San Silvestro di Collepino, sia nell'opera di ascolto, accoglienza e preghiera da lei avviata - visse a Spello e poi all’Eremo dal 1969 alla morte, nel 2007 - e che continua tuttora con la comunità guidata da madre Eliana Pasini. Era presente alla cerimonia anche Gianfranco Mastrolilli, presidente dell’associazione “Madre Maria Teresa Tosi”, nata a Piacenza per diffonderne la conoscenza e l’eredità spirituale. Nella foto sopra, da sinistra, il sindaco Landrini, madre Pasini con il certificato della cittadinanza onoraria, il presidente del Consiglio comunale Daniele Rosignoli e il presidente dell'associazione Mastrolilli.

MADRE TOSIbis

Madre Maria Teresa Tosi.

Dal radiodocumentario "Clausura" alla fondazione dell'Eremo della Trasfigurazione

È all’ombra del campanile di San Pietro che nacque, il 18 novembre 1914, Teresa Tosi, la più piccole dei sette figli degli orefici di via XX Settembre. Nel settembre del ’45 entrò al Carmelo di Bologna, dove trascorse 19 anni, assumendo anche l’incarico di Madre Priora. Dopo la sua partecipazione al radio-documentario di Zavoli “Clausura” nel ‘58, il monastero fu inondato di lettere di persone di ogni estrazione sociale e condizione, anche molti non credenti, che le confidavano pene, preoccupazioni, dubbi. Per quanto amasse la vita carmelitana, in quel frangente storico il suo sogno di aprirsi di più all’ascolto dell’umanità ferita e disorientata non poteva realizzarsi se non in una forma nuova. Nel ‘63 iniziò un percorso travagliato - ma sempre in obbedienza alla Chiesa e alla volontà di Dio - che la condusse a fondare le “Piccole Sorelle” e l’Eremo della Trasfigurazione. La sua scelta catturò l'attenzione dei media del tempo; diverse volte fu ospite di Enzo Biagi nelle sue trasmissioni Rai. “Una maestra di spiritualità per il nostro tempo”: così il vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio aveva definito Madre Tosi nel corso delle celebrazioni piacentine per il centenario della sua nascita, ribadendo l’attualità del suo carisma per l’oggi.

Pubblicato il 18 ottobre 2023

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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