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«Don Eliseo ha voluto bene alla nostra Chiesa»

segalini

Il ricordo di mons. Luigi Chiesa, vicario generale.

Alla notizia della sua morte molti hanno lasciato scritto sui social e nei giornali ricordi personali e testimonianze molto belle.
Per chi ha conosciuto don Eliseo sa che quanto detto o scritto su di lui non lo vorrebbe per sé, ma per noi, perché serva a noi, come un dono che lui ci lascia per la nostra vita. Da conservare e come un seme da far crescere. Per questo, davanti alla sua vita restiamo in silenzio, in ascolto e in preghiera.
Da parte mia, riflettendo davanti alla sua bara, in silenzio e in preghiera, insieme a tanti ricordi personali mi sono venuti da sottolineare questi suoi doni:

Un vero educatore
Anzitutto una grande attenzione alla persona, da vero educatore. Sapeva cercare le persone, incontrarle, costruire relazioni buone e testimoniare con la propria vita un Gesù amabile, che non costringe, ma promuove, valorizza e fa crescere. Un Gesù Risorto, non lontano, ma compagno di strada, anche sui sentieri irti, faticosi e belli di montagna. Aveva fiducia nelle persone: credeva nella possibilità di cambiare e diventare migliori.

Un grande formatore
Una grande passione soprattutto per il mondo giovanile: appassionato alla educazione e formazione come insegnante nelle scuole pubbliche, ma poi incoraggiando gruppi, Associazioni e Movimenti, in particolare l’Azione Cattolica di cui è stato assistente, per tanti anni. Quanti ricordi: campi-scuola, vacanze, le montagne, Resy, … quante persone possono testimoniare di portare nella propria umanità i segni della sua amicizia e della sua paternità!

In lui un'obbedienza attiva

Una grande passione per contribuire ad edificare una Chiesa sempre nuova. Una Chiesa, la nostra, da amare e bisognosa di rinnovarsi continuamente secondo il Concilio Vaticano II, che ha determinato tutto il suo ministero.
Sono veramente tanti i segni da lui lasciati nella nostra Chiesa, al suo interno, come Vicario Generale e con i vari compiti e responsabilità avuti nel suo ministero, ma anche per una chiesa aperta alla realtà, alla missione, capace elaborare cultura e operativa nella carità. Il suo sguardo è stato tante volte profetico e creativo.
 Ha voluto bene a questa nostra Chiesa. Ha voluto bene ai preti e ai suoi Vescovi, molto diversi uno dall’altro, ma che hanno sempre trovato in lui una obbedienza vera, o come diceva lui, una obbedienza attiva. Tanti, veramente tanti, possono dare la loro testimonianza.
Potrà essere utile come segno di gratitudine e di vera amicizia raccoglierle e condividerle: tracce per continuare a camminare insieme sul sentiero della vita, e far crescere i semi che lui ha piantato. 

Don Luigi Chiesa
Vicario Generale


Nella foto di Giovanni Boselli, mons. Eliseo Segalini durante una celebrazione eucaristica al santuario del Pilastro.

Pubblicato il 4 maggio 2021  

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