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Don Eliseo, quando un prete «ti cambia la vita»

a Resy


Il ricordo di Silvio Bisotti.


Trovare le parole per ricordare adeguatamente mons. Segalini, per tanti di noi semplicemente don Eliseo, per me non è semplice, tali e tanti sono i motivi che lo hanno reso un riferimento decisivo per la mia vita e quella della mia famiglia. È proprio così. Averlo infatti incontrato dal primo anno di liceo è stata una grande fortuna mia e di tanti miei coetanei. Don Eliseo è stato fin da allora quella figura che come spesso si dice “ti cambia la vita”. Un educatore vero. Un uomo di fede ma di quella fede che salva ed eleva l’umanità, che rispetta la libertà della ricerca della propria vocazione, che perdona e che accoglie. Per questo credo di potergli dare del tu cercando di mettere in fila i tanti doni che mi ha dato.


La pedagogia del camminare in montagna


Mi hai fatto scoprire la fatica di crescere con la grande pedagogia del camminare in montagna, ogni meta che vale ha un prezzo, la vetta va conquistata e va conquistata nella solidarietà della cordata, aiutandosi a vicenda. Erano le montagne della Val D’Aosta, era il nostro Resy. Mi hai fatto appassionare per il servizio nella Chiesa da adulto nella fede, con la mia vocazione di laico, scoprendo e vivendo il carisma dell’Azione Cattolica prima come singolo e poi con mia moglie Silvana e le mie figlie. Mi hai accompagnato alla scoperta dell’impegno politico come straordinaria forma di carità valorizzando e approfondendo l’insegnamento sociale della Chiesa ma rispettando sempre l’autonomia delle scelte nei diversi contesti della vita sociale.


La mia bussola


Mi hai formato a cogliere l’importanza di due atteggiamenti su cui hai sempre insistito nel tuo accompagnamento spirituale ed umano e che restano la mia bussola. Il primo, ci dicevi sempre che le fatiche del cambiamento si fanno rimanendo fedeli al proprio ruolo cercando di migliorare le cose “dal di dentro” senza fuggire dalle responsabilità, senza disertare mai, cercando sempre di offrire un contributo positivo. Il secondo, lo sintetizzavi con la frase “il bene si afferma sempre parzialmente” a significare la relatività di ogni conquista e l’importanza di mantenere sempre al centro la persona e non l’ideologia.


Leggere i cambiamenti del territorio


Poi come non ricordare il tuo costante, enorme lavoro di sistematica “lettura” dei cambiamenti sociali del nostro territorio, cercando di trovare le indicazioni educative e pastorali per saper parlare agli uomini del nostro tempo in continua mutazione. Una chiara lezione radicata negli insegnamenti conciliari. Un grande stimolo per la nostra Chiesa locale e per noi laici. Ricordo l’interesse che suscitavi in noi studenti nel tuo studio di Palazzo Fogliani nel vederti ritagliare gli articoli di giornale (il digitale era lontano) sui temi di maggior interesse e catalogarli trovando spunti e provocazioni per il lavoro educativo. Da qui il tuo amore per lo studio, per i libri, per una lettura estesa ad autori e poeti classici e contemporanei. Hai promosso la libreria Berti in piazza Duomo. Hai ideato e collaborato a percorsi formativi per i laici quali “Punto Incontro” e l’esperienza di Cives con l’Università Cattolica, oltre a diverse tue preziose pubblicazioni di approfondimento spirituale.


Un amore incondizionato per la Chiesa

Infine e più di tutto mi ha sempre colpito il tuo amore incondizionato per la Chiesa, per la nostra Chiesa con le sue ricchezze e le sue povertà, al di là dei ruoli istituzionali che ricoprivi, per quella Chiesa che come diceva don Milani “Non lascerò mai, perché nella Chiesa trovo il perdono dei miei peccati”. Anche nei momenti più difficili delle nostre vite, segnate inevitabilmente da lutti e dolori, hai sempre saputo trovare parole di speranza, di fiducia nella vita come dono, di condivisione e di sostegno da parte di una comunità che non ti abbandona.
Grazie don Eliseo. Sono certo parole inadeguate. Mi conforta però la certezza che le impronte del tuo straordinario ministero resteranno indelebili nel cuore di tanti.

Silvio Bisotti

Silvio Bisotti, 66 anni, sposato con tre figlie, ex bancario,
impegnato per diversi anni in Azione Cattolica
sino a divenire Presidente diocesano.
Passato successivamente all'impegno politico
ove ha assunto ruoli di primo piano
nella Democrazia Cristiana,
nella Margherita e nel Partito Democratico
di cui è stato assessore nella Giunta Dosi
e attualmente è Segretario provinciale.

Pubblicato il 29 aprile 2021

Nella foto: davanti al rifugio di Resy in Val d’Aosta. Don Eliseo è in basso a sinistra; in piedi nell'ultima fila, da sinistra, don Antonio Lanfranchi, don Giorgio Bosini e più a destra don Giancarlo Conte. La foto è stata scattata da Silvio Bisotti.

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