Don Conte, un prete innamorato di Dio e della sua comunità
Commozione, ricordi, flashback, memorie erano nell’aria e si leggevano sui volti dei moltissimi presenti, il 23 aprile, in San Giuseppe Operaio, nelle esequie di don Giancarlo Conte.
Una folla numerosa, sia all’interno della chiesa che sugli spazi esterni, ha dato il saluto al parroco, fondatore della parrocchia cittadina.
“Don Giancarlo è stato definito un uomo “poliedrico dalle mille energie”, un prete “innamorato di Dio e della sua comunità”. E ciò è vero. Infatti nella sua vita si è speso senza riserve come parroco, insegnante, giornalista, scrittore, opinionista…”. Così ha tratteggiato don Conte, don Giuseppe Basini, vicario episcopale della città introducendo la celebrazione. “La sua forte personalità - ha aggiunto - gli ha permesso di realizzare numerosi progetti e di essere un punto di riferimento per molte persone”.
“C’è tanto di San Paolo nell’esperienza di don Giancarlo, nella sua missione, nel suo zelo, nel suo temperamento, nella sua passione e nel suo coraggio”. Ha affermato il Vescovo, mons. Adriano Cevolotto, che ha presieduto l’eucaristia, insieme al vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio.
“Don Giancarlo - ha continuato mons. Cevolotto - ha avuto il privilegio e la responsabilità, insieme ai suoi collaboratori, di dare forma ad una parrocchia radicando in Gesù la vita di ciascuno e della comunità”.
“La ragione della speranza - ha sottolineato il Vescovo - con la quale celebriamo la Pasqua di don Giancarlo e il suo passaggio al Padre, è la comunione eucaristica nella quale è vissuto. Lui porterà con sé anche noi tutti che siamo diventati parte della sua vita e del suo amore”.
Il canto del Credo
Don Conte ha voluto per il suo funerale la recita della professione di fede, del Credo, che è stato cantato intorno alla sua salma, in un momento di forte emozione, da un gruppo di parrocchiani appartenenti al Cammino neocatecumenale.
“Ricorderemo l’attenzione di don Giancarlo ai piccoli, alle celebrazioni coinvolgenti, alle assemblee parrocchiali, alle attività promosse non solo nei locali della parrocchia, ma anche sul territorio nella case e negli spigoli del quartiere”. Sono le parole di un giovane parrocchiano, membro del Consiglio Pastorale che ha evidenziato l’impegno di don Conte nei confronti dei poveri e il suo amore verso il Signore che lo ha accompagnato fino alla fine.
“Camminiamo insieme, è il nome del giornalino parrocchiale, ed è stata la vita di don Giancarlo, sempre consapevole del fatto che muoversi verso l’altro era una missione. Il nostro desiderio - ha aggiunto il giovane - è di continuare il suo cammino di amore verso il prossimo”.
Al termine il ringraziamento del Vescovo a tutti presenti e una sincera espressione di vicinanza ai fratelli, ai nipoti e pronipoti ai quali don Giancarlo era molto legato. Poi alla comunità di San Giuseppe Operaio che continuato ad essergli vicina fino alla fine, e a don Federico, l’attuale parroco, che lo ha seguito in questi ultimi momenti con affetto filiale. Infine le parole di don Conte, nel suo testamento spirituale, sono state per tutti motivo di grande consolazione: “Vi ringrazio per il bene che mi avete voluto e per il bene che mi avete aiutato a compiere tra voi. Continuate a volermi bene, a pregare per me, e io farò altrettanto per voi”.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 23 aprile 2021
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