Perché quella bomba non è esplosa
È il 1746 e a Piacenza infuria lo scontro fra le truppe franco-spagnole e austro-tedesche per il controllo della città.
Viene raso al suolo il Collegio Alberoni. Case, palazzi, chiese e conventi vengono presi di mira dall’artiglieria.
Molte chiese - Sant’Agostino, San Sisto, San Sepolcro, San Francesco, San Vincenzo, il Carmine e parecchie altre - si trasformano in ospedali.
Una palla di cannone colpisce l’immagine della Madonna dipinta su un muro di una casa costruita a ridosso delle mura rinascimentali, senza però esplodere e provocare danni.
Per il sacerdote piacentino Francesco Torta, nato nel 1864, più di cento anni dopo quei fatti, non si trattava di semplici casualità. Nel 1921 fondò le Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata, oggi impegnate in Africa.
Leggi l'articolo alle pagine 20-21-22 dell'edizione de il Nuovo Giornale del 29 aprile 2021
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Pubblicato il 30 aprile 2021
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