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«Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito»

morte

Il 16 giugno 2020 mons. Giancarlo Conte, in occasione del 65° anniversario di ordinazione sacerdotale e del suo 90° compleanno, scrisse il suo Testamento spirituale nel quale quale ringraziava tutti coloro che aveva incontrato e che l'avevano accompagnato nel suo ministero. Ecco il testo:


Giunto al termine del mio cammino con Gesù e i fratelli, rinnovo la mia fede, secondo quanto ci insegna la Chiesa Cattolica, con Gesù-Dio al centro di tutto.
Ringrazio il Signore per il grande dono della fede che ho gustato fin dai primissimi anni della vita con le parole, le preghiere insieme e gli ottimi esempi dei miei buoni genitori e fratelli più grandi.
Ringrazio i numerosi sacerdoti che, fin dal tempo della mia infanzia, mi hanno reso accogliente, familiare e simpatica la Chiesa e la parrocchia.
Ringrazio Dio per il dono della Vocazione Sacerdotale e il Collegio Alberoni, coi suoi santi preti, che mi hanno aiutato nella crescita e consolidamento della fede e della Vocazione.
Ringrazio due ottimi Parroci che mi hanno avuto come “curato”: a Pianello e alla SS.ma Trinità (don Luigi Molinari e Don Antonio Tagliaferri).
Ringrazio e prego per tutte le persone (bambini-ragazzi-giovani-adulti-famiglie-anziani) che ho incontrato nel mio ministero, da quando ero catechista-seminarista a San Lazzaro, poi curato a Pianello, alla SS.ma Trinità e a S.Teresa; Parroco fondatore a San Giuseppe Operaio e insegnante di Religione al Liceo Scientifico e alle Magistrali.
Come pure ricordo nella preghiera le buone popolazioni di Grondone, Brugneto, Rompeggio, Ferriere, Vigo di Fassa, Rezzanello, Roncovero e Pieve Stadera, che hanno ospitato tantissimi ragazzi e giovani nei 60 campeggi e soggiorni estivi parrocchiali.
Ricordo e prego per i miei alunni e studenti delle elementari, delle medie, del Liceo Scientifico, dell’Istituto Agraria, delle Magistrali e delle Scuole serali per ragazze adulte desiderose di un piccolo diploma.
Un grato ricordo particolare e una preghiera per i miei compagni di studio e di vocazione nella 63ª Camerata del Collegio Alberoni, divenuti poi quasi tutti miei confratelli nel sacerdozio.
Ricordo e ringrazio tutti i preti della Diocesi e i seminaristi che mi sono stati di valido aiuto nel dar vita e nel far progredire la nuova parrocchia di San Giuseppe Operaio: Angelo Bisioni, Gianluca Barocelli, Paolo Camminati, Stefano Segalini, Renzo Corbelletta. Un ricordo particolare ai miei curati: Francesco Gandolfi, Daniele Piccoli, Angelo Bisioni, Angelo Bertolotti, Alessandro Cavallini, Pietro Cesena, Ezio Molinari, Gianluca Barocelli, Fabio Galli, Paolo Camminati e Stefano Segalini .
Un sentito “ringraziamento speciale” lo devo però a Federico Tagliaferri che – divenuto parroco di San Giuseppe Operaio nel novembre 2019 – mi ha voluto fermamente nella casa parrocchiale. Insieme a don Michel mi hanno aiutato, accudito, sostenuto e voluto bene.
Non può mancare la mia gratitudine anche ai 6 Vescovi che hanno accompagnato la mia vita dall’infanzia ad oggi: (Ersilio Menzani, Umberto Malchiodi, Enrico Manfredini, Antonio Mazza, Luciano Monari e Gianni Ambrosio).
A quanti mi hanno conosciuto, voluto bene e sono tuttora viventi chiedo perdono per le mie mancanze nei loro riguardi, sollecitando contemporaneamente una speciale preghiera per me, perché il Signore mi perdoni e mi accolga con sé.
Da ultimo mi piace sottolineare la mia gratitudine al Signore che - per mezzo del Vescovo Manfredini – mi ha dato di vivere la meravigliosa avventura di dar vita a una nuova comunità parrocchiale (esperienza resami più facile dall’esempio della vicinanza e dall’incoraggiamento di don Antonio Tagliaferri, mio impareggiabile parroco e amico). Avventura che ritengo la più bella che un prete-parroco possa desiderare.

 L’ex parroco emerito di San Giuseppe Operaio
Don Giancarlo Conte

Pubblicato il 21 aprile 2021

 

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