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La festa di Pasqua a Rungu

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La giornalista Maria Vittoria Gazzola, nel suo viaggio nel cuore dell'Africa, ha fatto tappa a Rungu dove la messa di Pasqua è l'evento più atteso.

Una messa dura non meno di tre ore

A Rungu, provincia di Haut Uelé nella Repubblica Democratica del Congo, le messe durano non meno di tre ore. Alla domenica la prima inizia intorno alle 6.30, la seconda dopo le dieci.
Grandi celebrazioni folcloristiche (ai nostri occhi) e intensamente accompagnate dalle musiche e danze con i bimbi che hanno i campanelli alla caviglia, segnano le festività solenni dell'anno liturgico, come quelle della domenica delle palme e della Pasqua. Nella prima, le palme ci sono per davvero, le grandi foglie vengono intrecciate ai rigogliosi e variegati fiori, a formare archi lungo i percorsi che avvicinano alle chiese. La messa della domenica di Pasqua è l'occasione più attesa, la gioia per la resurrezione del Cristo Salvatore si mescola al rito del primo dei sacramenti: il battesimo, il benvenuto ai nuovi cristiani.

15 battesimi

Erano quindici, i bimbi portati alla fonte della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, di Rungu. Una solida costruzione risalente al 1919 per opera dei padri belgi, architettura gotica in rossi mattoni, con il soffitto a carena di nave (rovesciata) in listoni di legno lucidato e appoggiato su una serie di travature e archetti, pure di legno. Genitori, battezzandi vestiti di bianco, madrine e padrini avevano occupato le prime panche del settore destro, a sinistra c'era la folta corale, diretta da una ragazzina, e musicisti.
Spettacolare sono le processioni d'ingresso e dell'offertorio che, in un sol corpo con l'assemblea dei fedeli, si muovono a formare un'onda sinuosa di colori e ritmi fino all'altare, abbondantemente incensato per il resto della funzione.
Tutta la messa è cantata, a tratti capisco i tempi della liturgia in lingala, la lingua locale, la spiritualità è materializzata e corale in un inno alla vita, comunque sia. Benedetto tu sei con noi.

Maria Vittoria Gazzola

Nella foto, la messa di Pasqua a Rungu.

Pubblicato il 12 aprile 2023

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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