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Notizie Varie

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Piacenza -Cascia, un gemellaggio di fede e condivisione in onore di Santa Rita

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“Esperienza unica che ha riempito i nostri cuori e le nostre anime e che non dimenticheremo mai. A Cascia siamo stati accolti come fossimo a casa, in famiglia, e tutto questo ha reso ancora più intensa la nostra partecipazione alle celebrazioni in onore di Santa Rita come rappresentanti di tutta la comunità di Piacenza, città che quest’anno si onora del gemellaggio proprio con Cascia. Un gemellaggio di fede, nel nome di Rita e dei valori universali di pace e perdono che proprio lei rappresenta da secoli come nessun’altra santa al mondo, ma anche un gemellaggio laico di semplice amicizia, di vicinanza umana, di condivisione”.

E’ il primo commento della sindaca Katia Tarasconi al termine della spettacolare benedizione delle rose avvenuta nella tarda mattinata di oggi di fronte alla Basilica di Santa Rita, a Cascia, provincia di Perugia, per mano del cardinale Baldassarre Reina di fronte a una folla di fedeli e pellegrini arrivati da ogni parte d’Italia, d’Europa e del mondo. Con lui, a benedire le migliaia di rose rosse alzate al cielo, c’era il vescovo della Diocesi di Spoleto-Norcia Renato Boccardo, c’era Padre Giustino Casciano, rettore della Basilica di Santa Rita, e c’era anche don Giuseppe Basini, vicario del vescovo di Piacenza e Bobbio. Era presente anche padre Jarbson Batista, rettore del Santuario di Santa Rita a Piacenza: è lui che, dopo essersi confrontato con la sindaca Tarasconi, ha promosso la richiesta di riconoscimento formale del santuario cittadino come luogo di devozione ufficiale e ha avviato l’iter per il gemellaggio di quest’anno.

Un momento davvero suggestivo e potente, quello di oggi, arrivato al termine della messa solenne celebrata dallo stesso cardinal Reina, il quale ha da poco ricevuto da Papa Leone XIV l’importante nomina a gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia.

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E oggi, a Cascia, di sposi e di famiglie ce n’erano davvero tantissime. A sottolinearlo poco fa - mentre di fronte a loro, nelle vie del borgo antico, sfilavano orgogliosamente uomini, donne e bambini in abiti medievali - sono state le assessore di Piacenza Nicoletta Corvi e Adriana Fantini che, con la sindaca Tarasconi, formavano la delegazione comunale piacentina tutta al femminile. “E’ emozionante - hanno detto - vedere arrivare qui, in una cittadina lontana da tutto, in mezzo alla splendide montagne dell’Umbria, così tante persone di ogni età e di ogni Paese del pianeta, anche oltreoceano. Qui si respira una fede autentica e fortissima ma sempre composta, senza eccessi. E’ davvero bello esserci”.

Tra le tante autorità che hanno partecipato alle celebrazioni ritiane - che si sono svolte a partire dalla serata di martedì 20 maggio con la straordinaria salita notturna allo “Scoglio” di Roccaporena, frazione di Cascia in cui è nata Santa Rita -, era presente anche Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria e già sindaca di Assisi, ed erano presenti sindaci e assessori di oltre venti comuni umbri.

Oggi, dunque, giornata clou in memoria della morte di Santa Rita avvenuta il 22 maggio del 1457, con il corteo storico che si è sviluppato nelle vie di Cascia fino al Santuario dedicato alla santa e durante il quale sono state ripercorse le varie fasi della sua vita. Il gonfalone di Piacenza, città gemellata, era in testa al corteo che ha fatto ingresso nella piazza della basilica, gremita in ogni angolo.

Ieri, invece, giornata particolarmente intensa per la delegazione istituzionale piacentina guidata dalla sindaca Tarasconi. In mattinata si è tenuta la firma ufficiale del gemellaggio all’interno di Palazzo Frenfanelli, sede del Comune di Cascia, alla presenza del sindaco della cittadina umbra, Mario De Carolis, del vicesindaco Marco Emili e di Luisa Di Curzio, presidente del Consiglio comunale casciano. La firma è stata l’occasione per riaprire la sede comunale dopo una lunga e complessa serie di lavori di consolidamento a nove anni di distanza dal devastante terremoto che nel 2016 ha colpito il centro Italia.

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Nelle stessa giornata Katia Tarasconi, in qualità di sindaca della città gemellata, ha avuto l’opportunità, particolarmente toccante, di posare un mazzo di rose all’interno della stanza - chiusa al grande pubblico - in cui sono conservate le spoglie perfettamente conservate di Santa Rita. Ad accogliere la prima cittadina è stata suor Maria Grazia Cossu, priora del Monastero di Santa Rita, con cui la sindaca si è trattenuta a lungo.

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La serata di mercoledì 21 è stata cruciale per tantissimi pellegrini in visita a Cascia e in particolare per la delegazione piacentina: la tradizionale e suggestiva fiaccolata che si snoda per la cittadina umbra, con sbandieratori e “tamburini”, è culminata con l’accensione del tripode votivo di fronte alla Basilica di Santa Rita da parte della sindaca Tarasconi alla quale, poco prima, era stata consegnata la “Fiaccola della Pace e del Perdono” da parte di Thomas Sassi, classe 2007, campione piacentino di judo, promessa della Nazionale, medaglia di bronzo ai mondiali dello scorso anno in Perù e oggi considerato il numero uno nella categoria under 21. Una grande emozione anche per lui che, a soli 17 anni, è stato accolto dall’applauso di migliaia di persone riunite in piazza.

Nelle foto, momenti della festa a Cascia: in alto, la delegazione piacentina con il vicario generale don Giuseppe Basini, il sindaco Katia Tarasconi e padre Jarbson Batista, rettore del Santuario di Santa Rita a Piacenza.

Pubblicato il 23 maggio 2025

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Alla Casa del Fanciullo è nata la «Fattoria a 6 zampe»

 Rotary

Lunedì 19 maggio la Casa del Fanciullo ha vissuto un momento molto emozionante andando ad inaugurare la sua “FATTORIA A 6 ZAMPE” alla presenza del questore Ivo Morelli, dei bambini con i loro genitori, i ragazzi del Centro Educativo Tandem che hanno animato i giochi per i più piccoli, i volontari. Dopo una breve presentazione del progetto, i saluti istituzionali del Questore e dei rappresentanti del Rotary e la benedizione di frate Franco e i canti del coro dei bambini della scuola tra cui il pezzo vincitore al concorso internazionale di Fano da cui erano appena tornati; i presenti hanno avuto la possibilità di conversare con il dott. Fina, medico veterinario esperto in comportamento animali e in I.A.A. (interventi assistiti con animali), la dott.ssa Ballestrazzi educatrice cinofila e coadiutrice in I.A.A., conoscere grazie ad Alberto e Vittoria le caratteristiche delle galline di razza Moroseta, scoprire grazie a Margherita le pecore nane d’ouessant, accarezzare un bellissimo pony grazie all’amico Pietro, nella foto sotto.

Ospite molto gradito

Una fattoria pedagogica

La fattoria pedagogica sarà attiva da luglio e sarà un nuovo spazio educativo della Casa del Fanciullo un luogo per educare alla natura, all’inclusione e al rispetto, con laboratori esperienziali e animali. La fattoria sarà un luogo in cui bambini e ragazzi potranno imparare a conoscere la natura e gli animali attraverso esperienze immersive, laboratori interdisciplinari e interventi assistiti. Un progetto che unisce benessere, educazione e cura in un contesto unico. “La nostra missione è da sempre quella di educare attraverso l’esperienza, il contatto diretto, la relazione - spiega Maria Scagnelli, presidente della Casa del Fanciullo -. Con la “Fattoria a 6 zampe” vogliamo offrire uno spazio in cui i più piccoli, e non solo, possano prendersi cura, comprendere e crescere insieme alla natura e agli animali”.
Nata dall’esperienza maturata negli anni con l’outdoor education e gli interventi assistiti con gli animali (IAA), la fattoria diventa oggi un luogo stabile e accessibile in cui proporre percorsi didattici individualizzati, di gruppo o per scuole, secondo l’approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. I bambini hanno bisogno di toccare con mano, di sporcarsi le mani, di sentire il respiro degli animali. È in questo legame concreto che nasce l’empatia, il rispetto, l’apprendimento vero”, aggiunge Scagnelli.

bimbi

Il motore di questo progetto è stato il Rotary gruppo piacentino Distretto 2050, hanno condiviso la giornata Domenico Compagnini in rappresentanza del Rotary Cortemaggiore Pallavicino, Tiziana Meneghelli Assistente del Governatore Massimiliano Pini per il Gruppo Rotary Piacentino, Luigi Swich Past President del Rotary Piacenza, Corrado Pati del Rotary Fiorenzuola e Claudio Mazzari Presidente del Rotary Fiorenzuola, Lorenzo Pancini Past President del Rotaract Piacenza, Maria Scagnelli ha sottolineato anche l’onore di vedere tutte le sezioni del Rotary unite su unico progetto, felice che la Casa del Fanciullo riesca sempre ad essere un punto d’incontro e condivisione.
La Casa del Fanciullo fa parte della storia di Piacenza ma anche del futuro perché i minori sono il futuro di tutti e l’unico modo per aiutarli è stare accanto a loro, leggere i bisogni emergenti, offrire servizi che li aiutano a stare bene con se stessi e con gli altri.

Nelle foto, vari momenti dell'inaugurazione alla Caa del Fanciullo della “Fattoria a 6 zampe”.

Pubblicato il 23 maggio 2025

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A Caminata celebrate arte e natura con «Borgo in fiore»

Borgo in fiore 25

La bellezza in tutte le sue forme ha caratterizzato l'edizione 2025 di "Borgo in Fiore", manifestazione che domenica ha riempito di colori, piante e profumi i vicoli e le piazzette di Caminata, caratteristica frazione del Comune di Alta Val Tidone. Quest'anno l'evento si è aperto alla tematica dell'inclusione sociale con la presenza di alcune realtà del settore quali un gruppo di ospiti e operatori del Centro socio riabilitativo residenziale "Emma Serena" di San Nicolò di Rottofreno, presenti sia con un proprio banchetto sia al fianco del sindaco Franco Albertini durante l'inaugurazione. Come da tradizione nel corso della giornata agli stand di piante e fiori, produzioni artigianali (particolarmente apprezzate le installazioni artistiche in legno de "La Soaza" di Cristiano Cassi e le opere di Gianluca Selini), articoli per l'arredamento esterno e per il benessere si sono affiancati vari appuntamenti collaterali apprezzati da un pubblico giunto particolarmente numeroso fin da fuori regione grazie anche alla benevolenza del tempo. Il momento del taglio del nastro ha visto il sindaco Albertini, dopo il benvenuto a turisti e visitatori, dare la parola a un gruppo di operatori e ospiti di "Emma Serena".

L'educatore professionale Fabrizio Tummolillo, in rappresentanza della struttura con Marco e Roberto, ha spiegato al pubblico il progetto "Campostorto", un esperimento di "giardinaggio sociale" avviato da alcuni anni nella struttura gestita da Coopselios con la piantumazione di circa 300 fra alberi e arbusti da siepe nel giardino del centro. Parallelamente operatori e ospiti hanno avviato un piccolo vivaio per la produzione di piante che vengono proposte al pubblico nel corso di fiere e manifestazioni. La partecipazione a tali eventi offre inoltre agli utenti la possibilità di creare relazioni e di cimentarsi nel confronto e nell'interazione con persone e situazioni nuove e stimolanti. Nel caso di "Borgo in Fiore" l'incontro con l'amministrazione comunale, rappresentata da Albertini, ha permesso di gettare le basi per una collaborazione futura: "Abbiamo trovato nel sindaco interesse, ascolto e curiosità per il nostro lavoro e per il nostro progetto - spiega Tummolillo - e questo apre la strada alla possibilità di costruire qualcosa insieme per il futuro, per esempio collaborando alla valorizzazione di un'area verde pubblica del territorio di Alta Val Tidone a riprova di come la cura e la tutela del paesaggio abbiano anche un importante valore sociale e di inclusione".

Da segnalare, in piazza, anche la presenza della cooperativa sociale "L'Orto Botanico" di Alseno, importante realtà nata con lo scopo di offrire continuità e opportunità di occupazione lavorativa e migliori condizioni economiche, sociali e professionali a persone in difficoltà. Alle 17 c'è stato spazio anche per la gastronomia d’eccellenza con lo showcooking di Isa Mazzocchi, chef stellata del rinomato ristorante “La Palta” di Bilegno (frazione di Borgonovo Val Tidone), che ha preparato e proposto uno "Gnocco con ripieno di fiori". Di seguito si è tenuta la premiazione del concorso rivolto alle scuole del territorio per la realizzazione della locandina ufficiale di "Borgo in Fiore" 2026: a salire sul gradino più alto del podio è stata la scuola di Nibbiano. In tema di bellezza non sono mancati momenti dedicati all'arte come i laboratori di "fiori surrealisti" di Sara Molinaroli (illustratrice e artista visuale di Borgonovo Val Tidone presente anche con un'esposizione delle proprie opere) o il lavoro di Luca Munari, emergente artista borgonovese anch'egli portavoce di tematiche quali la diversità e l'inclusione sociale grazie al movimento artistico "Van-Art", un progetto "su quattro ruote" che porta l’arte nelle piazze per dare spazio alla diversità e rendere quadri e installazioni veri e propri veicoli di conoscenza reciproca.

Pubblicato il 21 maggio 2025

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Immigrazione, riunione in Prefettura: «Il 21% dei minori è cittadino straniero»

Prefettura analisi immigrazione

Si è svolta nei giorni scorsi una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, presieduta dal prefetto Paolo Ponta, che aveva all’ordine del giorno l’aggiornamento del piano territoriale per gli interventi per la gestione del fenomeno migratorio nella Provincia di Piacenza, predisposto con il supporto dell’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali. All’incontro hanno partecipato il dirigente dell’ufficio immigrazione della Questura, unitamente ai rappresentanti del Comune di Piacenza, della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, della Camera di Commercio dell’Emilia, Acer, Confedilizia, Confindustria, Confagricoltura, Coldiretti, Anpas, Croce Rossa e della Cisl. In apertura della riunione il Prefetto ha presentato al tavolo il nuovo dirigente dell’Area III-Tutela dei Diritti Civili, Cittadinanza e Immigrazione della Prefettura, viceprefetto aggiunto Francesca Filice Vaccari, evidenziando le importanti statistiche relative alla presenza di cittadini stranieri nel territorio piacentino.
Al 1° gennaio 2025, secondo i dati provvisori Istat, nella provincia di Piacenza gli stranieri residenti erano complessivamente 42.840, corrispondenti al 14,9% della popolazione residente sul territorio: una percentuale decisamente superiore rispetto a quella nazionale (9,2%) e, sia pur con minore intensità, a quella regionale (12,8%). I cittadini non comunitari rappresentano il 79,3% degli stranieri residenti e dunque la loro incidenza risulta superiore a quanto si verifica in Emilia Romagna (78%) e nel resto del Paese (73,5%). La comunità rumena è in assoluto la più numerosa (7.063 individui pari al 16,6% del totale), seguita da quella albanese (5.065, 11,9%) e marocchina (3.952, 9,3%). I titolari di permesso di soggiorno sono oltre 28mila. La proporzione di titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, pari al 60,4%, è lievemente superiore a quella che si rileva a livello nazionale (59,3%) e leggermente inferiore a quella regionale (61,8%). La percentuale di minori - che può essere considerata indicativa sia del grado di integrazione e di potenziale “stabilità” degli immigrati, sia della diffusione di bisogni e necessità di servizi specifici a loro dedicati - è del 21,8%, dato anch’esso superiore ai corrispondenti valori regionale (20,1%) e nazionale (19,6%).

Realtà imprenditoriali guidate da stranieri

A testimonianza della sempre maggiore progressiva integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto economico-sociale della Provincia è stato evidenziato il dato relativo alle realtà imprenditoriali guidate da cittadini stranieri, salite nel primo trimestre 2025 a 4031 unità, con un aumento del 4,7%, pari al 15,8% del totale. I settori maggiormente interessati sono l’edilizia e il commercio.
L’aggiornamento è stato realizzato sulla base degli elementi informativi e conoscitivi relativi al sistema e ai percorsi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri nel contesto territoriale della provincia di Piacenza, intervenuti negli ultimi due anni. Il Piano, nella sua versione aggiornata, vuole essere uno strumento di orientamento e una guida a supporto del lavoro della Prefettura e del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione allo scopo di contribuire a pianificare i progetti e le azioni della attuale stagione di programmazione europea per la gestione del fenomeno migratorio e del sistema di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio.

 Possibili soluzioni

Il Piano è articolato nelle seguenti sezioni: analisi di contesto, che illustra, con dati aggiornati, la situazione generale e gli andamenti nel tempo della presenza e composizione dei cittadini stranieri nella provincia, con una particolare attenzione ai principali fenomeni emergenti e alle specificità della situazione territoriale; analisi dei fabbisogni di accoglienza e integrazione e possibili soluzioni, ovvero degli interventi che potrebbero essere attivati e perseguiti e delle modalità operative e gestionali per garantire approcci integrati. Tale sezione è stata integrata sulla base dei contributi offerti dai soggetti che compongono la rete di intervento sui fenomeni migratori e da un’analisi della documentazione disponibile. Nello specifico la questione abitativa continua a rappresentare un problema prioritario sul territorio provinciale soprattutto per i numerosi lavoratori precari e per chi intraprende il percorso di inclusione, uscendo dall’accoglienza straordinaria. Il disagio abitativo è particolarmente evidente nelle aree con più alta concentrazione di cittadini di paesi terzi, e dunque oltre al comune Capoluogo in quello di Castel San Giovanni, con fattori diversificati. Viceversa, è stato segnalato dai partecipanti all’incontro il miglioramento dei servizi, in particolare di quelli offerti dalla locale Questura, dove grazie all’introduzione del sistema “Prenota Facile” si sono notevolmente attenuate le criticità registrate in passato con un abbattimento anche delle tempistiche per i rinnovi dei permessi di soggiorno, ora in linea con la media nazionale.

Pubblicato il 21 maggio 2025

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Piano urbanistico, completato il ciclo di incontri pubblici

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Si è conclusa nei giorni scorsi, con l’incontro pubblico nel salone parrocchiale di San Giuseppe Operaio, l’iniziativa itinerante di approfondimento sulla proposta del nuovo Piano urbanistico generale, “Il Pug nei quartieri”: sei appuntamenti, in altrettante zone della città, con focus sulle diverse aree urbane e sulle frazioni. Un ciclo iniziato dopo la prima presentazione ufficiale del documento a Palazzo Gotico, il 26 marzo scorso, in concomitanza con l’avvio della fase di raccolta delle osservazioni che si chiuderà il 24 luglio. Ogni martedì, dal 1° aprile al 13 maggio, l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini e l’assessore ad ambiente e partecipazione Serena Groppelli hanno affiancato il dirigente del settore Pianificazione Strategica Massimo Sandoni, Elisa Brigati ed Eleana Gropelli dell’Ufficio di Piano, nell’illustrazione dei contenuti della proposta di Pug alla collettività. “Un’opportunità di confronto diretto – sottolineano entrambe le amministratrici - che ha rappresentato un momento prezioso di ascolto e dialogo, utile non solo per chiarire eventuali dubbi, ma anche per raccogliere spunti e riflessioni che potranno contribuire a migliorare il Piano stesso”.

“L’idea di portare il Pug zona per zona, per condividerne i contenuti con i residenti - spiega Fantini - si è rivelata costruttiva ed efficace, anche per i tecnici del settore che hanno voluto partecipare agli incontri per meglio comprendere i cambiamenti introdotti dal nuovo strumento urbanistico. Illustrarne gli elementi principali era fondamentale per offrire ai cittadini la possibilità di comprendere nel dettaglio la lettura delle cartografie, gli obiettivi e gli interventi delineati dalla strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale, ma anche il quadro conoscitivo-diagnostico che mette in luce, per ciascuna area presa in considerazione, sia i punti di forza, qualità e resilienza, sia eventuali criticità e vulnerabilità, nonché informazioni interessanti quali lo scenario demografico, le prospettive del mercato immobiliare e la domanda abitativa, in un quadro complessivo che pone grande attenzione al sistema della città pubblica”. La rassegna ha preso il via dall’Auditorium Sant’Ilario per il centro storico, per poi fare tappa alla media Calvino di via Boscarelli, alla sede del Centro per le Famiglie alla Farnesiana, al salone parrocchiale di San Vittore alla Besurica, alla ex scuola di Mortizza e al salone parrocchiale di San Giuseppe Operaio, ampliando lo sguardo, in ogni contesto, ai quartieri e alle frazioni limitrofe. “Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le realtà che ci hanno ospitato – rimarca l’assessore Groppelli – aiutandoci a favorire la più ampia divulgazione del Piano in un momento cruciale qual è la fase dedicata alle osservazioni, consentendo una partecipazione consapevole e informata”. A questo proposito, ricorda l’assessora Fantini, “l’Ufficio di Piano resta a disposizione ogni martedì mattina, previo appuntamento, per accogliere cittadini e professionisti che desiderino chiarimenti su situazioni e argomenti puntuali. Per concordare data e orario, è sufficiente scrivere a o telefonare allo 0523-492243. Tutta la documentazione relativa alla proposta di Pug può essere consultata nella sezione dedicata del sito web comunale, mentre sul portale www.prospettivapiacenza.it sono presentate in modo accessibile a tutti strategie e obiettivi”.

Pubblicato il 21 maggio 2025

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