Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Alla scoperta della val Tidone tra borghi storici e pievi antiche

comitato

Successo per l'evento “Val Tidone: i luoghi del sacro – Storia, cultura e devozione nelle pievi e nelle chiese minori” che si è svolto domenica 27 aprile tra cammino, convegni e musica, alla scoperta del patrimonio storico-religioso della vallata.

La passeggiata tra borghi antichi e vigneti

Al mattino e nella prima parte del pomeriggio, una passeggiata da Borgo Mulino Lentino alla Pieve di Stadera – eccezionalmente riaperta per l’occasione – ha coinvolto decine di partecipanti, grazie alla collaborazione con la Delegazione FAI di Piacenza. Il percorso, immerso nel paesaggio primaverile della Val Tidone, ha offerto scorci suggestivi tra vigneti, borghi storici, la Diga del Molato e il Sentiero del Tidone. Letizia Anelli, capo delegazione FAI, ha evidenziato la bellezza ancora poco conosciuta di questo territorio e ha ricordato le precedenti collaborazioni con l’Alta Val Tidone, tra cui le Giornate FAI del 2016, le visite al Giardino Botanico Caplez e a Caminata e ha evidenziato l’entusiasmo dei partecipanti alla passeggiata e l’importanza di camminare lentamente nel paesaggio per cogliere la bellezza autentica della Val Tidone.

passeggiata

Un viaggio nella storia religiosa della vallata

Nel pomeriggio, presso il Borgo Mulino Lentino, si è tenuto il convegno che ha dato il nome all’evento, segnando anche la prima uscita pubblica del neonato Comitato Storico Culturale Val Tidone. La presidente Simona Traversone, che ha ricevuto il testimone da Pietro Luigi Bonoldi, ha presentato ufficialmente il Comitato, composto da un gruppo eterogeneo per età e competenze: Pierluigi Bavagnoli (vicepresidente), Fausto Borghi (vicepresidente), Camillo Casaroli, Greta Cavallari, Canzio Ferrari, Vanessa Ferrari, Mirna Filippi, Cristina Garzella, Claudio Magri, Sandro Genesi, Gabriella Marazzi, Gianluca Misso, Giuseppe Noroni (presidente Via degli Abati), Daniele Razza.
«Siamo uniti dalla passione per la storia locale – ha dichiarato Traversone – e in questi mesi abbiamo avviato progetti di ricerca, escursioni, raccolta di fonti storiche e attività divulgative. Il nostro obiettivo è diventare un punto di riferimento per tutta la Val Tidone, da Romagnese a Rottofreno, coinvolgendo le realtà locali in una rete di sinergia e valorizzazione condivisa».
Il convegno, patrocinato dal Comune di Alta Val Tidone, dalla Provincia di Piacenza e dalla diocesi di Piacenza-Bobbio, ha proposto un viaggio nella storia religiosa della vallata, con uno sguardo alle pievi e alle chiese minori, simboli di devozione e identità. L’assessore Dotti, portando i saluti dell’amministrazione comunale, ha sottolineato l’importanza di custodire le radici storiche e spirituali del territorio, ricordando il ruolo fondativo dell’abate San Colombano e del Monastero di Bobbio.
Gli interventi dei relatori hanno spaziato tra epoche e temi: Pierluigi Bavagnoli, storico locale, ha introdotto il tema delle pievi nel Basso Medioevo; Pietro Scottini (Archivio Storico Diocesano di Parma e Piacenza) ha illustrato le visite pastorali dei vescovi nei secoli XVI-XIX; Emilio Bardella ha approfondito la presenza del Monastero di Bobbio in Val Tidone durante l’età carolingia. Bavagnoli ha anche moderato l’incontro, rimarcando la volontà del Comitato di riportare alla luce il ruolo centrale di questi luoghi di culto.

chiesa

Gli interventi dei relatori

I relatori hanno espresso vivo apprezzamento per l’organizzazione e per la grande partecipazione del pubblico. Emilio Bardella ha sottolineato il valore dell’iniziativa per la riscoperta dell’identità storica del territorio e delle sue radici medievali. Pietro Scottini ha ringraziato il Comitato per l’invito, rimarcando l’intreccio tra storia, cultura e devozione emerso durante la tavola rotonda. Pierluigi Bavagnoli ha ricordato la funzione centrale delle antiche pievi e l’obiettivo del Comitato di riproporne la memoria e la centralità.
A impreziosire il convegno, anche gli intermezzi musicali di Maddalena Scagnelli e Franco Guglielmetti, che con salterio e fisarmonica hanno eseguito musiche tratte dall’Antifonario di Bobbio, dal Laudario di Cortona e il canto rituale La Santa Croce.
In chiusura, il pubblico ha potuto degustare la “merenda del pellegrino” con il Batarò, prodotto De.C.O. di Alta Val Tidone, mentre i relatori sono stati omaggiati con prodotti locali offerti dal Comitato.

Nelle foto, in alto, il neonato Comitato Storico Culturale Val Tidone e i luoghi visitati in occasione dell'evento di domenica 27 aprile.

Pubblicato l'8 maggio 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente