La cooperativa sociale Geocart desidera esprimere il più sincero ringraziamento al comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Piacenza per la gradita visita al centro socio riabilitativo. “La vostra presenza – spiegano gli operatori - è stata motivo di grande gioia ed emozione per tutti gli ospiti, che hanno vissuto un momento speciale fatto di sorrisi, ascolto e vicinanza. Il vostro impegno quotidiano per la sicurezza e il bene della collettività è per noi esempio di dedizione e umanità. La vostra visita ha lasciato un segno importante nei cuori di tutti, rafforzando il senso di comunità e inclusione che tanto ci sta a cuore”. Erano presenti il colonnello Pierantonio Breda, il luogotenente Giorgio Carugati, il brigadiere Saverio Luongo e Manuele Coronati.
A Bologna nella sede della Regione il presidente, Michele de Pascale, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, hanno incontrato i presidenti delle Ctss, Conferenza territoriale sociale e sanitaria, Enzo Lattuca (Romagna), Monica Patelli (Piacenza), Michele Guerra (Parma), Fabio Tosi (Ferrara), Giorgio Zanni (Reggio Emilia) e i vicepresidenti Fabio Braglia (Modena), Marilena Pillati (Città Metropolitana di Bologna). Parte da questo primo incontro la nuova governance sanitaria regionale che vuole un dialogo sempre più stretto con i territori per rafforzare l’eccellenza sanitaria dell’Emilia-Romagna da Piacenza a Rimini. “Diamo il calcio d’inizio rispetto all’assetto sanitario regionale che vogliamo costruire fianco a fianco con i Comuni per portare il giusto tasso di innovazione e cambiamento- affermano de Pascale e Fabi- con l’obiettivo di dare un futuro di salute a tutte e tutti gli emiliano-romagnoli, nessuno escluso. Dobbiamo fare un punto zero delle tematiche e delle criticità, rafforzando nello stesso tempo l’assessorato regionale perché sia di maggiore supporto alle Aziende, per delineare il nuovo servizio sanitario regionale da qui ad almeno i prossimi dieci anni, riportando condizioni di equità e omogeneità nei territori. Personale, investimenti, tecnologie vanno calibrati sui bisogni sanitari attraverso una nuova governance regionale che vogliamo definire passo passo con un forte lavoro di squadra. Una sfida non semplice che possiamo però vincere solo insieme. E l’incontro di oggi è l’esempio concreto del dialogo serrato che intendiamo portare avanti con i sindaci e i territori”. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi della riorganizzazione della rete territoriale e ospedaliera, delle retribuzioni delle professioni sanitarie, dei prossimi investimenti strutturali regionali e del ruolo delle Università.
Il patrimonio degli archivi degli Istituti storici dell’Emilia-Romagna trasformato in un racconto digitale, uno strumento didattico e di divulgazione capace di restituire un senso complessivo degli avvenimenti che portarono alla fine della Seconda guerra mondiale sul territorio regionale. Si chiama “A passo di liberazione 1945-2025” l’ultimo nato dei siti tematici prodotti dagli “Istituti Storici dell’Emilia Romagna in rete” e realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e dell’Assemblea legislativa regionale. Il sito, sviluppato da RedesignComunicazione, racconta il lungo processo che portò alla Liberazione dall’occupazione nazi-fascista dell’Emilia-Romagna. Già a partire dall’home page una mappa regionale si accompagna a una linea del tempo che abbraccia il periodo della liberazione (da agosto 1944 a maggio 1945) e aiuta a navigare tra i contenuti di una storia ricchissima, che riproduce eventi e luoghi nel corso dei mesi che hanno segnato la fine della guerra e la Liberazione dall’occupazione militare tedesca e da ciò che rimaneva del fascismo in divisa repubblicana. Il progetto è stato presentato in Regione dall’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, dal presidente dell’Assemblea Legislativa, Maurizio Fabbri, dalla coordinatrice del progetto e direttrice dell’Istituto Storico Parri, Agnese Portincasa, e dalla presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, Carmen Motta. Presenti in sala anche i rappresentanti degli Istituti storici in rete. “Grazie a questo progetto è possibile ripercorrere e dare una visione d’insieme di quella che è stata una ‘lunga’ Liberazione, da Rimini il 21 settembre del 1944 a Piacenza il 28 aprile del 1945 - afferma l’assessore Allegni -. Ringrazio gli Istituti storici per questo lavoro importante e prezioso realizzato proprio a 80 anni dalla Liberazione, che ci consente di seguire le tracce lasciate dal passaggio del fronte, di rivivere le azioni e le battaglie partigiane, attraversando i luoghi di manifestazioni sociali, di repressione e di scontri sui territori provinciali. E che ci dimostra- conclude l’assessora- quanto faticoso e complesso sia stato il percorso per arrivare a quel 25 aprile 1945 e come sia stato influenzato dai diversi contesti locali e dalle dinamiche di controllo del territorio”.
IL SITO
Il sito https://www.apassodiliberazione.it/ riporta una selezione degli accadimenti e dei protagonisti che ricordano gli episodi che hanno maggiormente inciso sul processo di Liberazione dell’intero territorio regionale e non solo dei capoluoghi. Visioni multiple rispetto alle ricostruzioni di carattere provinciale, capaci di proporre quadri storiografici e memoriali di natura tematica trasversali rispetto ai perimetri ‘amministrativi’. La mappa digitale della regione dialoga con la linea del tempo per offrire una modalità di analisi degli eventi storici. Scorrendo la timeline – che offre una cronologia puntuale, giorno per giorno – è infatti possibile rintracciare sul territorio ciò che avvenne in un dato periodo nelle diverse province e interrogare la mappa utilizzando filtri territoriali e/o tematici per ricerche specifiche. In Italia ogni territorio ha la sua liberazione da raccontare: dalla Sicilia fino alle Alpi. Ma è ai confini meridionali dell’Emilia-Romagna che lo stallo è drammatico: dal proclama Alexander (13 novembre 1944) alla fine di aprile del 1945 quasi tutto si ferma, in un inverno durissimo e rigido. Gli appennini diventano linea di fronte dove gli Alleati – di tantissime nazionalità diverse – tengono la posizione e i tedeschi consumano le ultime speranze di una vittoria impossibile. Nel mezzo ci sono i destini di una regione e della sua popolazione che, anche attraverso quella storia e quel destino, stabiliscono una parte del senso di ciò che verrà.
Sono giunti a Groppallo diretti a Bardi gli undici cavalieri e amazzoni protagonisti dell’Equiraduno dell’Anno Santo 2025, partiti lo scorso 6 aprile da Vinovo, in Piemonte, e diretti a Roma, dove l’11 maggio, in Piazza San Pietro, si ritroveranno con oltre 300 partecipanti provenienti da tutta Europa. L’iniziativa, organizzata dall’Asd Natura a Cavallo, unisce al significato religioso anche la promozione di un turismo lento, sostenibile e rispettoso dei territori, che valorizza la condivisione dei sentieri tra escursionisti a piedi e a cavallo. Il tratto appenninico ha visto il coinvolgimento attivo di numerose realtà locali, che hanno risposto con entusiasmo nonostante la pioggia insistente degli ultimi giorni. Le condizioni meteo avverse non hanno fermato i partecipanti, che hanno potuto vivere comunque momenti intensi e autentici, con i profumi dei boschi resi ancora più vivi dalla pioggia e un’atmosfera immersiva lungo il cammino. Il 14 aprile, dopo la partenza da Varzi, i cavalieri sono arrivati a Bobbio, accolti dai Cavalieri delle Terre di San Colombano e dall’Associazione Via degli Abati.
Nonostante il maltempo, si è svolto un emozionante passaggio davanti alla Cattedrale, chiesa giubilare, e sul Ponte Gobbo, prima del trasferimento alla scuderia La Caminata di Ivano Scotti a Caminata Boselli, promotrice dell'accoglienza. Durante la cena serale, momento di condivisione con le istituzioni locali: presenti il sindaco di Coli, Ester Pugni, la vicesindaco di Bobbio, Giorgia Ragaglia, e i Cavalieri delle Terre di San Colombano, con il presidente Mattia Maloberti, che insieme a Elisa Dallavalle sta accompagnando il gruppo lungo le tappe sul nostro territorio. Il 15 aprile i cavalieri hanno raggiunto Mareto, ospitati dall’Albergo dei Cacciatori, che ha fornito anche alloggio per i cavalli. In questa tappa si è unito anche il saluto del sindaco di Farini, Marco Paganelli, che ha incontrato il gruppo portando il suo incoraggiamento. Da lì, sono ripartiti accompagnati da Brenda Bernazzani degli Amici del Cavallo dell’Alta Val Nure e da Mattia Maloberti, che li hanno condotti fino a Farini, dove i cavalieri hanno ricevuto una benedizione dal parroco don Claudio Carbeni, e poi a Groppallo, dove sono stati accolti dall’Albergo Fratelli Salini. I cavalli hanno invece trovato sistemazione in località Montalto, grazie alla disponibilità di Tonino Carisetti, in collaborazione con la Pro Loco. Questo passaggio rappresenta un momento significativo anche per la Via degli Abati, storico itinerario tra Pavia e Pontremoli, che trova in eventi come questo una rinnovata visibilità. Il transito a cavallo lungo l’antico tracciato non solo valorizza il percorso dal punto di vista culturale e paesaggistico, ma apre nuove prospettive per la sua fruizione in chiave equestre. La Via degli Abati, meno conosciuta ma ricca di fascino, si conferma così un nodo fondamentale nella rete dei cammini storici italiani, capace di offrire esperienze autentiche tra natura, spiritualità e tradizione. Le prossime tappe porteranno i cavalieri verso Bardi, Borgotaro e Pontremoli, dove l’arrivo è previsto per il 19 aprile. Nel frattempo, sono in fase di sviluppo le basi per una mappa Gps dedicata ai percorsi a cavallo tra Pavia e Pontremoli. Il tracciato, pensato appositamente per i cavalli e distinto da quello escursionistico per ragioni di sicurezza, rappresenterà un tassello importante nella promozione del turismo equestre, valorizzando la sicurezza e la fruibilità dei sentieri.
L’associazione Marciatori di Alta Val Tidone ha presentato in municipio il ricco calendario di marce e camminate per il 2025, un programma che unisce sport, solidarietà e divertimento, ancora più ricco rispetto all’anno scorso tra eventi consolidati e novità. Ad occuparsi del coordinamento dei vari appuntamenti è l’Asd Marciatori Alta Val Tidone, costituitasi nella primavera del 2024. “È stato un primo anno di rodaggio e di grandi soddisfazioni – raccontano i rappresenti del sodalizio – nel quale grazie alla collaborazione di tanti e la partecipazione di tantissimi, siamo riusciti a regalare momenti di svago e di sport, sempre a contatto e a favore di questo straordinario territorio”. In Comune, il direttivo dell’associazione a partire dal presidente Andrea Albertini e dal vice Lucio Botteri, è stato ricevuto dal Sindaco Franco Albertini che accompagnato da diversi amministratori ha “ringraziato i volontari dell’associazione per l’impegno nell’organizzazione di questi eventi che sono non solo appuntamenti sportivi ma anche uno strumento di promozione e solidarietà, senza dimenticare il lavoro di cura e pulizia del territorio che li accompagna”. La stagione partirà ufficialmente il 4 maggio con la Marcia del Lago di Trebecco. Partenza e arrivo al campo giochi di Caminata con due percorsi ad anello di 13,2 e 7 chilometri su tracciato collinare sterrato. Si proseguirà il 25 maggio con la camminata Pro Hospice pomeridiana “Cammina in preghiera” nel ricordo di Elena e Nerina Scarabelli (iscrizione 10 euro con donazione a favore dell’Hospice di Borgonovo – info: Elia 3888856053 - Romana 338 597 2756) mentre il 20 luglio ritorna la tradizionale Marcia di Cicogni. Il primo fine settimana di agosto, nel corso della Sagra della Pasta Frolla, appuntamento con la suggestiva marcia con le lanterne da Montemartino a Pecorara, giunta alla sua quattordicesima edizione consecutiva, in programma domenica 3. Il 24 agosto spazio alla Marcia della patata di Busseto, la piccola località nelle vicinanze di Pecorara custode della De.Co. della patata. A settembre, il 7, ritorna la tradizionale marcia di Genepreto, mentre si conclude l’anno con una novità, il 4 ottobre, sempre a Busseto, con la Marcia dei Fantasmi (pomeridiana). Tutte le marce, tranne quelle dove diversamente specificato, hanno un costo di iscrizione di 5 euro e sono organizzate sotto l’egida del Csi, Centro Sportivo Italiano.
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