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Il 23 luglio gli «Amici della Luce» di Calendasco tornano in Bosnia per portare aiuti

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Si incontrano a Trieste e poi proseguono, insieme, verso la Bosnia-Erzegovina. Il 23 luglio sei volontari dell’associazione “Amici della Luce” partiranno da Calendasco con due furgoni. È un viaggio che Cristian Dalmiglio, fondatore dell’associazione, compie sei volte all’anno per portare farmaci, dispositivi medici e generi alimentari alle popolazioni di Sarajevo, Mostar e Medjugorje. Stavolta, al confine con la Slovenia, saranno dieci i furgoni carichi di aiuti che si dirigeranno insieme verso i territori per portare conforto alle migliaia di persone che ancora, dopo trent’anni, continuano a vivere gli strascichi della guerra. Insieme ai volontari piacentini ci saranno quelli lecchesi dell’associazione Arpa, fondata da Alberto Bonifacio, storica “voce” di Radio Maria, e i torinesi di “A braccia aperte con Maria”.

Le attività in Bosnia-Erzegovina

“Portiamo gli aiuti a due orfanotrofi, due ospedali psichiatrici, alcuni ricoveri e due mense sociali che offrono 160 pasti al giorno. In più, aiutiamo sedici famiglie povere nell’entroterra della Bosnia-Erzegovina”, spiega Cristian Dalmiglio. Gli “amici della Luce” aiutano anche un’associazione di stampo musulmano che accoglie i profughi della rotta balcanica al confine della Bosnia, allestendo cucine da campo. “A Medjugorje – evidenzia Dalmiglio – supportiamo due comunità per tossicodipendenti gestite dalle suore, fra cui suor Elvira che è mancata da poco, e un orfanotrofio con 46 bambini ospitati da suor Cornelia”. I viveri portati da Calendasco giungono anche alla comunità “Nuovi orizzonti – Cavalieri della Luce”, che interviene in tutti gli ambiti del disagio sociale e attualmente ospita “più di cento sfollati ucraini, tra cui donne e bambini”.

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“La missione per i poveri mi è stata suggerita in preghiera”

Cristian Dalmiglio, 53 anni, è titolare di una società di impianti elettrici a Calendasco. Quando fondò l’associazione “Amici della Luce”, nel 2015, la finalità era aiutare i malati di Sla. “Dal 2015 al 2019 abbiamo raccolto oltre 30mila euro durante le feste organizzate ogni anno”, spiega. La registrazione dell’associazione è avvenuta nel 2020, proprio nei giorni in cui si registravano i primi pazienti Covid. La sua “missione” per i più fragili è nata nel 2011, durante un pellegrinaggio a Medjugorje. “Don Giuseppe Castelli mi lasciò in eredità alcuni gruppi di preghiera e il suo pulmino da nove posti”, racconta Dalmiglio. Da qui la nascita dell’associazione e l’impegno per i malati di Sla. “Poi, all’inizio del lockdown – spiega – in preghiera ho ricevuto il suggerimento di aiutare i poveri. E così «Amici della Luce» ha iniziato a dedicarsi alla carità. Ad oggi, abbiamo una trentina di soci”. In Bosnia, Cristian ci va sei volte all’anno, nei mesi di febbraio, marzo, maggio, luglio, novembre e dicembre. “Quest’anno andrò anche ad agosto – dice – ma in pellegrinaggio, in occasione del mio anniversario di matrimonio. Con noi verrà anche padre Secondo Ballati, già superiore dei frati di Santa Maria di Campagna”.

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Nella foto, sopra, Cristian Delmiglio, a destra, con la moglie Tania e Gerolamo, volontario Arpa e volontari in attività

La colletta alimentare e i contributi dei privati

La raccolta avviene grazie alla collaborazione con due catene di supermercati – Basko e Italmark – che propongono ai clienti una sorta di colletta alimentare, e con l’impresa Daf di San Giorgio Piacentino che dona alcuni prodotti “scartati” dalla produzione per difetti estetici. Oltre a ciò, diversi articoli vengono acquistati utilizzando gli incassi della festa, organizzata da Amici della Luce, che si tiene ogni anno tra fine maggio e inizio giugno, oltre ad alcune donazioni da parte di privati. “Una mia cliente – racconta Dalmiglio – una volta mi ha affidato 15mila euro: una parte l’ho donata a un gruppo di suore rumene per portare, per due anni di fila, in pellegrinaggio a Medjugorie i bambini di un orfanotrofio da loro gestito; altri invece li ho usati per riempire i furgoni da portare in Bosnia”. Nel 2023, l’associazione di Cristian Delmiglio ha raccolto 6mila euro per le popolazioni alluvionate in Romagna. “Tramite un movimento cristiano di Forlì, ci siamo fatti dare i nominativi di dieci famiglie e ci siamo informati su cosa servisse: così, abbiamo acquistato frigoriferi, lavastoviglie e divani, abbiamo caricato il furgone e siamo partiti”. Chi volesse contribuire ai convogli umanitari può contattare Cristian Delmiglio al numero 328 3064042. Le pagine social dell’associazione “Amici della Luce” sono sempre aggiornate con le ultime novità.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 22 luglio 2025

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