Bardi ha ricordato le vittime dell'Arandora Star
La terza Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo, celebrata a Bardi il 2 luglio, ha unito il ricordo delle vittime del siluramento dell’Arandora Star e l’insediamento della neo Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Nell’85° anniversario della tragedia che recise la vita di oltre 800 persone emigrate in Gran Bretagna – 446 gli italiani –, si è costituito un intreccio tra passato e futuro che ha come filo rosso la parola pace. Nel cimitero di Bardi una cappella ricorda i nomi e i volti dei 48 bardigiani che oltre la Manica avevano cercato un futuro migliore e contribuivano allo sviluppo della società britannica. Lavoravano nella ristorazione, nei cafè italiani, nell’artigianato. L’entrata in guerra dell’Italia scatenò le ritorsioni del governo verso di loro. Sulle pareti della cappella di Bardi da tempo sono appesi anche i ritratti di vittime di altre regioni portati dai discendenti nell’unico sacrario che ricorda il doloroso fatto.
Don Nicolas Gonda Zola Bangani ha presieduto l’eucaristia al termine della quale sono intervenute la sindaca Valentina Pontremoli, il consigliere regionale Matteo Daffadà, Giuseppe Conti, responsabile del Comitato pro vittime Arandora Star che ha custodito la memoria del triste evento, e alcuni familiari dei caduti che erano stati arrestati per essere deportati in Canada. L’opera del Comitato ha fatto nascere una stagione di studi sulle fonti e le testimonianze dalle quali è nato il primo saggio di Maria Serena Balestracci - presente alla Giornata con il suo mentore, il professore gallese Peter Mead - al quale sono seguiti romanzi, un documentario e un film che è in lavorazione.
Don Bangani ha sottolineato il filo esistente tra le migrazioni del passato e quelle odierne e il rischio che si ripetano certe tragedie, rischio spesso divenuto realtà. “Dobbiamo cercare di rimanere nell'amore dal Signore con Gesù perché certe cose non accadano” ha detto.
L’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, che ha scelto proprio il 2 luglio come Giornata celebrativa dei “suoi” emigranti, ha promosso cinquant’anni fa la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo che è stata appena rinnovata per il quinquennio 2025-2029, presidente Matteo Daffadà. A Bardi si è tenuta la seduta d’insediamento; tra i nuovi membri la consigliera comunale di Bardi Alessia Costa per il Centro studi “Cardinale Samorè”, e Romeo Broglia, già consultore, per il Centro studi “Cardinale Casaroli”. In videoconferenza dal Palazzo Maria Luigia è avvenuto il collegamento con consultori e consultrici sparsi tra Italia, Argentina, Brasile, Canada, Cile, Francia, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna e Stati Uniti, che si sono presentati. Molti sono i membri giovani che porteranno nuove idee per stimolare la coesione tra gli emiliano-romagnoli all’estero e con la regione e organizzare iniziative per promuovere turisticamente i territori. Tanti segnali in questi ultimi anni hanno mostrato che gli emigranti sono parte integrante delle comunità di nascita.
Laura Caffagnini
Nelle foto, momenti dell'evento a Bardi: dall'alto, foto di gruppo con la sindaca Valentina Pontremoli, il presidente della Consulta Matteo Daffadà, Romeo Broglia del Centro studi “Casaroli” , la consigliera comunale Alessia Costa Giuseppe Conti, responsabile del Comitato pro vittime Arandora Star; la messa celebrata da don Nicolas Bangani.
Pubblicato il 15 luglio 2025
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