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Notizie Varie

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Cena di Pasqua alla Protezione della Giovane: una festa di condivisione

Cena pasquale Protezione foto 2

Anche per questo 2025 la consueta cena di primavera alla Protezione della Giovane di via Tempio non si è fatta attendere. Appuntamento annuale dedicato allo scambio degli auguri pasquali, quest'anno l'incontro si è svolto lo scorso 10 aprile, con ospiti, volontari e amici dell'associazione cristiana riuniti nella sede piacentina guidata dalla responsabile Giuseppina Schiavi.
“La nostra cena non è stata solo una piacevole occasione d'augurio per le feste di Pasqua – ha detto Schiavi - . É stata sopratutto un bel momento di condivisione tra persone di culture differenti e ha quindi rappresentato pienamente lo spirito di solidarietà e inclusione della nostra casa, sempre pronta ad accogliere donne e bambini in difficoltà: che si tratti di lavoratrici e studentesse fuori sede, o di donne migranti scappate da guerre e violenze dei Paesi d'origine con i loro figli. Presenti al convivio madri di famiglia e donne singole provenienti da Calabria, Sicilia e Campagna per insegnare al nord, insieme a ragazze immigrate originarie di Tunisia, Congo, Ucraina, Costa D'avorio, Nigeria, Nuova Guinea e india; con o senza bambini.
“Abbiamo dovuto conciliare le esigenze alimentari e religiose degli ospiti – continua - tenendo anche conto del Ramadan appena concluso. Così abbiamo optato per la pizza, cibo italiano amato da grandi e piccini in tutto il mondo e di diversi gusti possibili, per accontentare tutti : dalla classica e intramontabile margherita alla vegetariana, passando per la pizza con le acciughe fino a quella con i wurstel E poi il dolce, sempre molto atteso”.

torta pasquale Protezione Giovane

Nelle foto, la cena pasquale alla Protezione della Giovane in Via Tempio e sopra, la torta di Pasqua.

La messa, un esempio di integrazione

“Aldilà del significato cristiano della Pasqua, momento di festa e di giubilo per la risurrezione del Signore – ha spiegato poi Schiavi -, la colomba decorata sulla torta ha rappresentato un' auspicio di pace e fratellanza tra i popoli. E le uova di zucchero colorate un augurio di rinascita: quella delle nostre donne ospiti migranti, che, anche attraversando l'inferno, non hanno perso la speranza. Hanno avuto il coraggio di andare oltre il proprio passato e la propria condizione, portando con sé i rischi e il dolore che questo comporta, per ricominciare una nuova vita. Pace, fratellanza e amicizia tra i popoli, coraggio e speranza sono valori universali, che vanno insegnati ai bambini fin da piccoli, indipendentemente dalla cultura di appartenenza; come cerchiamo di fare nella nostra associazione. Non a caso il 2025 è l'anno giubilare della speranza e la cena è stata preceduta dalla messa. Celebrata nella nostra cappella da Don Marcel Walter Kanda parroco di Sarmato, la messa è stata più di una liturgia cristiana: ha costituto un esempio concreto di integrazione e condivisione tra culture e religioni, durante il quale è stata recitata la preghiera giubilare di Papa Francesco. La cerimonia si è poi conclusa con la distribuzione dell'opuscolo contenente la lettera giubilare del nostro vescovo Adriano, dal titolo: "Finché c'è speranza c'è vita". La responsabile della casa di via Tempio ha concluso con un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito e partecipato anche quest'anno a costruire un clima sereno alla Protezione della Giovane, ricordando che alla fine della serata sono state distribuite a tutte le ospiti graziose mollettine corredate di animaletti porta fortuna.
Abbiamo dovuto conciliare le esigenze di volontari, amici e simpatizzanti, religiose, la nostra messa, la cena per tutte le ospiti migranti e il mese di Ramadan che si è appena concluso. Dalle 20 in poi abbia cercato di condividere il cibo e l'amicizia nell'ottica della pace e della fratellanza tra i popoli. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito e partecipato anche quest'anno a costruire un clima sereno alla Protezione della Giovane.

Micaela Ghisoni

Pubblicato il 18 aprile 2025

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A Bedonia il 17 maggio il raduno dei Lusardi

libro

A Bedonia, nella sede del Seminario vescovile,  il 17 maggio è in programma il raduno dei Lusardi: promotore dell'iniziativa è  l'ing. Marco Lusardi, piacentino trapiantato a Milano. Lo scopo è di favorire l'ncontro fra persone e famiglie che hanno la stessa origine, ma che, attraverso i secoli, si sono sparsi in molte località d'Italia e del mondo, per conoscersi e conoscere la loro storia, nei luoghi da cui partirono i loro antenati.
Hanno già aderito 30 Lusardi provenienti da Liguria, Lombardia, Emilia Romagna più altrettanti accompagnatori. Vorremmo coinvolgere anche i Lusardi che vivono nell’area di Bedonia e dintorni e, comunque, tutti i Lusardi che sono interessati all'incontro.

Chi desidera partecipare deve iscriversi inviando una mail a o un whatsapp al 3357445786.

PROGRAMMA

    dalle 11 alle 11.30: arrivo al Seminario di Bedonia in Via Raffi 30, registrazione e consegna di un badge a tutti i Lusardi con nome e  provenienza
    alle 11.30: saluto del rettore del Seminario mons. Lino Ferrari e del sindaco dott. Gianpaolo Serpagli
    dalle 11.35 alle 12.30: inquadramento storico del prof. Truffelli e cenni sui Lusardi più famosi dal 1250 ad oggi
    dalle 12.30 alle 13.00: spazio per domande e proposte
    alle 13.00: pranzo nel refettorio del Seminario al costo di 25€ (da confermare all’atto dell’iscrizione)
    dopo pranzo: visita con il prof. Truffelli del  borgo di Montarsiccio (15 minuti in auto dal Seminario); di questo borgo nel XIII secolo la famiglia Lusardi fece la propria sede rivaleggiando con la potenza dei Landi di cui fu alleata
    sulla via del ritorno a casa: chi vuole con una deviazione di poche centinaia di metri può fermarsi a vedere il Castello dei Landi a Compiano

Informazioni

Per chi arriva da lontano e vuole fermarsi a dormire a Bedonia è possibile prenotare una stanza presso il Seminario telefonando allo 0525.824420; in occasione del raduno saranno disponibili copie del volume del prof. Truffelli.

“Storia dei Lusardi e dei Granelli delle valli del Taro e del Ceno” di Corrado Truffelli

“Storia dei Lusardi e dei Granelli” è il libro scritto da Corrado Truffelli che  prende spunto da una curiosa storia dell'origine delle nobili famiglie Lusardi e Granelli scritta da don Giovanni Lusardi nel 1615 per ricostruire, attraverso un notevole insieme di testi e documenti in parte inediti, il dipanarsi della storia delle due consorterie e, attraverso essa, di alcuni aspetti di quella delle valli del Taro e del Ceno.
La prima parte, I ghibellini della montagna (XI-XIV secolo), come allora erano detti i Lusardi e i Granelli, riferisce del loro forte insediamento che si tradusse nel riconoscimento delle Terræ Luxiardorum et Granellorum Vallis Tari et Ceni e della loro partecipazione alle interminabili lotte intestine al mondo piacentino, a fianco di Ubertino Landi e dei suoi primi successori; cerca, inoltre, di delineare il contesto locale attraverso la citazione di altre consorterie presenti, quali i Platoni, i da Ena, i de Zelata.
La seconda parte, Dalle valli del Taro e del Ceno al Mondo (XV-XX secolo), tenta di seguire il diffondersi dei due gruppi dai luoghi di origine ad altri ambiti territoriali; dapprima in Liguria dove, soprattutto nel XV secolo, i Luxardi ebbero ruoli di primo piano, e a Piacenza, per poi dirigersi, specie dopo la fine dello Stato Landi, nell'ambito del plurisecolare processo migratorio che ha caratterizzato le nostre valli, in numerose parti d'Italia, d'Europa e di altri continenti.
Da questa pubblicazione è nata l'idea del raduno dei Lusardi promosso dall'ing. Lusardi.

Nella foto, la copertina del libro scritto da Corrado Truffelli.

Pubblicato il 18 aprile 2025

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Confapi Piacenza: uno sportello sul mercato Usa per l'assistenza alle imprese

 Andrea Paparo

Uno sportello dedicato al mercato Usa che possa fornire un’adeguata consulenza alle aziende in un momento di particolare incertezza. È questo il nuovo obiettivo di Confapi Industria Piacenza che apre un nuovo servizio per le imprese: «Si tratta di uno sportello ad hoc – spiega il direttore dell’associazione Andrea Paparo – a cui le aziende potranno rivolgersi per avere una consulenza su diversi aspetti relativi al mercato statunitense. Ad oggi infatti gli Stati Uniti restano il primo mercato extra UE di sbocco per l’export italiano: la situazione di incertezza che si è creata con i dazi introdotti dall'amministrazione Trump obbliga le imprese a ripensare i loro modelli di internazionalizzazione con una pianificazione più attenta».
Da qui l’idea di realizzare uno sportello che vedrà le aziende interfacciarsi con esperti e professionisti che da decenni operano sul mercato statunitense: «Il nostro obiettivo è di sostenere le piccole e medie imprese sotto alcuni aspetti – continua Paparo – l’assistenza offerta riguarderà chiaramente i dazi, ma anche l’apertura di società,  i visti di lavoro, gli aspetti fiscali, legislativi, doganali e di materia di lavoro, quelli legati alla contrattualistica, ai reperimenti di magazzino, alla ricerca di logistiche in outsoucing. In sintesi lo scopo è quello di fornire agli imprenditori una consulenza a 360 gradi per aiutarli a rivedere le loro strategie in funzione dei cambiamenti di scenario attuale negli Stati Uniti».

Come rivolgersi allo sportello 

Per rivolgersi allo sportello di consulenza sul mercato Usa è possibile inviare una mail all’indirizzo oppure telefonare alla sede di Confapi Industria Piacenza, in via Menicanti 1 a Piacenza, al numero 0523.572449 e concordare un appuntamento che potrà essere in presenza o in videocall. «Con l’introduzione dei dazi le imprese si trovano ad affrontare nuove sfide nella loro attività di export – conclude il direttore di Confapi Industria Piacenza – ma proprio all’interno di questo scenario di complessità emergono anche opportunità concrete per riorientare la strategia commerciale: avere la possibilità di un confronto e di una consulenza con le realtà imprenditoriali che da anni operano negli Stati Uniti è senza dubbio un’occasione importante per imparare le strategie per ridurre l’impatto dei dazi, semplificare le relazioni con i buyer americani e accedere a incentivi fiscali locali».

Nella foto, Andrea Paparo.

Pubblicato il 18 aprile 2025

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Alla Casa della Salute e Comunità della Val Tidone un nuovo percorso partecipativo per il benessere collettivo

 Casa della Salute e Comunita della Val Tidone

 

Oltre trenta volontari si sono incontrati allaCasa della Salute e Comunità della Val Tidone, a Borgonovo, per proseguire un percorso di progettazione partecipata che mette al centro il benessere collettivo. Un momento significativo di confronto tra cittadinanza attiva, associazioni e istituzioni, volto a rafforzare la rete di cura territoriale attraverso l’impegno concreto dei volontari. Ad aprire i lavori,per l'Ausl di Piacenza, i direttori del distretto di PonenteGiuseppe Magistrali, e della Promozione della saluteGiorgio Chiaranda, affiancati daLuigi Tirotta, presidente del Comitato Consultivo Misto, eRaffaella Fontanesi, direttore della sede di Piacenza del Centro Servizio per il Volontariato (CSV). Nel corso dell’incontro sono stati presentati sei progetti, esito di un lavoro condiviso tra enti, associazioni e volontari.
I progetti

Il primo, in collaborazione conASP Azalea, è rivolto aminori e famiglie fragili: i volontari potranno affiancare gli educatori nei centri per l’infanzia, nel supporto alle famiglie in difficoltà, contribuendo a costruire un contesto di prossimità e tutela. La seconda proposta, promossa daCasa Alba, riguarda l’accoglienza di donne in difficoltàcon esperienze negative, in alcune casi vittime di violenza, con o senza figli, in una nuova struttura residenziale. Il ruolo dei volontari sarà quello di sostenere il percorso di autonomia delle ospiti, favorendone l’inclusione e la ripartenza. Un terzo progetto vede protagonistaMenteViva, che lavora per l’inclusione sociale delle persone con disagio psichico, attraverso attività di animazione nel Parco della Salute, momenti di socializzazione e pranzi solidali organizzati in collaborazione con ristoratori locali. Il quarto progetto è focalizzato nell’attivazione digruppi di auto-mutuo aiuto per caregiver: spazi protetti in cui i volontari, formati ad hoc, accompagneranno familiari che si prendono cura di persone non autosufficienti, favorendo il sostegno reciproco e il benessere emotivo. Il quinto progetto punta allapromozione della salute e degli stili di vita attivi: camminate di gruppo, incontri informativi e attività all’aperto guidate da volontari contribuiranno a rafforzare la salute di comunità e la coesione sociale. Infine, il sesto progetto prevede un servizio diaccoglienza all’interno della Casa della Comunità, a cura diAnpas,Ausere Avo. I volontari supporteranno gli operatori nell’orientamento dei cittadini, offrendo ascolto, informazioni e accompagnamento nei percorsi di cura.
Queste sei esperienze, simbolicamente rappresentate come i “petali di una margherita”, testimoniano il valore della partecipazione attiva e del protagonismo della comunità. I volontari, suddivisi in piccoli gruppi di lavoro con il supporto di facilitatori esperti nelle metodologie partecipative promosse dalla Regione Emilia-Romagna, hanno contribuito a definire un primo catalogo delle disponibilità, individuando tempi, competenze e motivazioni per contribuire concretamente allo sviluppo del territorio. "Prosegue – ha sottolineatoGiuseppe Magistrali – il percorso di protagonismo della comunità locale, che si affianca in modo sinergico ai servizi sociosanitari per rafforzare una rete di benessere condiviso".
Le progettualità non si limitano al territorio della Val Tidone, ma sono in fase di estensione anche alle Case della Comunità presenti a San Nicolò, Bobbio e nei comuni dell’Unione Alta Val Trebbia e Luretta, con l’obiettivo di costruire un modello diwelfare partecipato e diffuso su tutto il Distretto di Ponente.
Pubblicato il 18 aprile 2025

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A Piacenza aumentano i nuovi contratti, previsto un +7,4% ad aprile

Nuovi contratti aprile 25 

I nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza intendono attivare nel mese di aprile risultano in aumento del 7,4% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 2.190 attivazioni. In crescita meno marcata i dati relativi al trimestre aprile-giugno, con previsioni di nuovi contratti pari a 7.200 unità rispetto alle 7.100 dello stesso trimestre 2024 (+1,4%). Viene pertanto confermata la tendenza positiva dei mesi scorsi, con una previsione di aumento dei nuovi contratti che vede la provincia di Piacenza tra le più performanti dell’Emilia-Romagna. I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, evidenziano, a proposito dei singoli settori, il buon andamento del commercio e dei servizi alla persona: il primo, con 520 nuove attivazioni contro le 280 dello stesso periodo del 2024, prevede una crescita dell’85,7%, mentre il secondo comparto, con 230 unità (70 in più del periodo di confronto) aumenta del 50%. A completamento del quadro di crescita dei nuovi contratti, restano da menzionare i servizi di alloggio e ristorazione (+4,5%) e l’industria manifatturiera (+4,3%). Di segno opposto, invece, le previsioni espresse per i servizi alle imprese (180 nuovi contratti in meno, con un calo del 23,4%) e le costruzioni, per le quali è prevista una flessione del 5,9%. Rispetto ad aprile 2024, i contratti stabili (tempo indeterminato e apprendistato) scendono dal 31% al 25%, mentre di converso quelli a termine (tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) salgono dal 69% al 75%.

Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca, anche in aprile, la quota di nuovi contratti che ad aprile è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 33,7%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici della distribuzione commerciale (42,9%), di ingegneri (20,8%) e tecnici in campo ingegneristico (20,5%). Invece nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (65,1%), come operatori della cura estetica (61,9%) e addetti alle vendite (57,6%). Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che il 67,4% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 fabbri ferrai costruttori di utensili, il 55,4% agli operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni ed agli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche per il 54,9% dei casi. Aprile 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese piacentine, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 52,8% dei casi, di cui il 36,3% per mancanza di candidati e il 12,4% per inadeguata preparazione degli stessi. Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici della salute (92,3%) ed entrambi con il 66,7% i tecnici dei rapporti con i mercati e quelli informatici, telematici e delle telecomunicazioni. Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, gli addetti alle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (66,7%) e con una percentuale analoga gli addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria. Seguono con il 54,2% gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione. Nel segmento degli operai con elevata qualificazione, le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca degli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettroniche/elettriche (90,2%), di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (89,5%) e di conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (71%).

Pubblicato il 17 aprile 2025

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