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Notizie Varie

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Gli studenti del Volta «europarlamentari» a Ventotene

Scuola Volta a Ventotene

Gli studenti del polo “Volta” di Castelsangiovanni diventano europarlamentari a Ventotene con il progetto "We The Eu". Da sabato 19 a martedì 22 maggio, alcuni studenti delle classi 3Q, 2Q, 3C e 3°, hanno partecipato al progetto European Camp a Ventotene, isola nota come luogo di prigionia e confino dove nel 1944 fu scritto da alcuni antifascisti (tra i quali Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni) l’omonimo manifesto, testo fondante dell’attuale Unione Europea. Il progetto consiste in una simulazione del Parlamento Europeo, nel quale i rappresentanti degli stati europei sono interpretati dagli studenti, divisi fra i vari partiti. Durante la simulazione gli studenti / europarlamentari devono formulare una proposta di legge a partire da un argomento comune, confrontandosi (parlando in inglese) anche con rappresentanti di altri partiti per giungere ad una soluzione condivisa da tutti. La simulazione si conclude con la votazione della proposta di legge, nel nostro caso approvata all’unanimità. “Le simulazioni si sono svolte nei giorni centrali del nostro soggiorno sull’isola – raccontano gli studenti –. Erano presenti, oltre a noi, studenti da tutta Italia, dal Veneto fino alla Puglia. Oltre alle simulazioni di martedì e mercoledì abbiamo svolto anche altre interessanti attività: il primo giorno, dopo il nostro arrivo e la presentazione dei nostri tutor, un esperto locale ci ha spiegato la storia dell’isola, partendo dall’antica Roma e arrivando ai giorni nostri, illustrandoci anche i motivi per cui da sempre l’isola è stata sfruttata come luogo di confino e prigionia, dall’età antica al periodo fascista; martedì, finite le simulazioni, abbiamo partecipato ad una caccia al tesoro per le stradine dell’isola, chiedendo informazioni ad abitanti locali per raggiungere luoghi d’interesse; infine, giovedì abbiamo seguito un percorso trekking fino al sito archeologico di punta Eolo, dove fu edificata la Villa Imperiale, anche nota come Villa Giulia, dal nome della figlia dell’imperatore Augusto, lì esiliata in seguito ad accuse di alto tradimento e adulterio. Furono esiliate in epoca romana anche altre donne, tra le quali Agrippina, nipote di Tiberio, ed Ottavia, prima moglie di Nerone. Dopo la visita al sito archeologico abbiamo infine visitato il cimitero di Ventotene dove è sepolto Altiero Spinelli, padre fondatore dell’Unione Europea, fra gli autori del già citato Manifesto di Ventotene.

L’esperienza – proseguono i ragazzi – è stata molto coinvolgente, ben strutturata e non troppo stancante. Ci ha arricchito sia culturalmente che umanamente, permettendoci di fare esperienze e amicizie nuove. Speriamo di cuore di poter ripetere esperienze di questo tipo, consigliando anche ad altre classi di aderire al progetto. Ringraziamo di cuore le professoresse Mariacristina Ceruti, Sara Orelli, Maria Ricci ed Elena Signaroldi per averci accompagnati in questa bellissima esperienza, gli autisti dell’azienda Mascaretti, che tra andata e ritorno hanno guidato per più di 30 ore portandoci sani e salvi a destinazione, Nicoleta Savin e gli altri tutor dell’organizzazione United Network che ci hanno guidato durante le varie attività svolte”.

Pubblicato il 9 giugno 2025

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Imu, Confedilizia ricorda la scadenza di lunedì 16 giugno

Scadenza Imu Confedilizia

In vista della scadenza di lunedì 16 giugno, ultimo giorno per effettuare il pagamento dell'acconto dell’Imu dovuta per il 2025, la Confedilizia di Piacenza, in collaborazione con la Banca di Piacenza (che, oltre ad aver pubblicato l'apposita informativa sul proprio sito, www.bancadipiacenza.it, mette a disposizione i propri sportelli per i pagamenti), diffonde una specifica guida con tutte le istruzioni sul tributo (base imponibile, aliquote, come e quando si paga, ecc..) e il prospetto con le aliquote fissate dal Comune di Piacenza. Confedilizia e Banca di Piacenza fanno presente che entro il prossimo 30 giugno va presentata, nei casi previsti dalla legge (per esempio in caso di comodato a parenti di 1° grado per usufruire della riduzione del 50%, alla presenza di tutti i requisiti necessari), la dichiarazione Imu per le comunicazioni inerenti all’anno 2024. È importante sapere che da quest’anno i Comuni devono obbligatoriamente redigere la delibera di approvazione delle aliquote Imu tramite l’elaborazione di un Prospetto informatico (ex art. 1, commi 756 e 757, della legge 160/2019), da pubblicarsi sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze entro il 28 ottobre, pena la non validità della delibera emanata e l’applicazione delle aliquote ordinarie di base previste dalla legge.

In riferimento al Comune di Piacenza si fa notare che l’aliquota agevolata (ridotta al 4,9 per mille) prevista per gli immobili locati con contratti a canone concordato, in particolare quelli a studenti universitari (art. 5 comma 3 legge 431/’98) e quelli agevolati (art. 2 comma 3 legge 431/’98, c.d. 3+2) con residenza del conduttore, dal 2025 viene estesa anche alle eventuali pertinenze locate unitamente all’appartamento. Inoltre, da ora in poi, la comunicazione obbligatoria da farsi al Comune di Piacenza per poter usufruire di tale aliquota agevolata non dovrà più essere fatta entro la data del saldo dell’imposta di dicembre (come era in precedenza) ma entro il 30 giugno dell’anno successivo (per chi ha i requisiti per usufruirne già nel 2025 il termine ultimo per effettuare la comunicazione sarà dunque il 30 giugno 2026). Presso la sede della Confedilizia di Piacenza (Via Del Tempio 27-29 - Piazzetta della Prefettura, tel. 0523.327273. Uffici aperti dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: ; sito Internet: www.confediliziapiacenza.it) è istituito un apposito servizio di assistenza e consulenza per il pagamento del tributo. In particolare, gli uffici dell’associazione forniranno informazioni sulle aliquote e le detrazioni dei vari Comuni, effettueranno il calcolo delle imposte dovute e daranno supporto nella compilazione dei modelli di versamento.

Pubblicato il 9 giugno 2025

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Accordo tra Gazzola e protezione civile sulla tutela del territorio

Gazzola e protezione civile 


È stata firmata nei giorni scorsi la convenzione tra il Comune di Gazzola e il Gruppo Protezione Civile Piacenza Odv volta alla prevenzione e cura del territorio, alla gestione delle eventuali emergenze e calamità naturali, nella consulenza e nel supporto nelle possibili situazioni di rischio per l’incolumità e per l’ambiente. Più nello specifico, l’Associazione, che proprio in questi giorni sta completando il tesseramento dei volenterosi gazzolesi, si impegna, in base alla convenzione appena stipulata, ad attivare i propri volontari in caso di eventi calamitosi o addestrativi, effettuare prove di esercitazione civile, incontri formativi e/o addestrativi, supportare le funzioni del Coc in caso di emergenza o addestramento, integrando all’occorrenza il sistema con le proprie attrezzature. Inoltre, il Gruppo di Protezione Civile si mette a disposizione per il supporto alla gestione della sicurezza in occasione di manifestazioni/eventi organizzati sul territorio Comunale.
“Si tratta di un braccio operativo fondamentale per il nostro territorio – commenta il sindaco Simone Maserati – Ringrazio fin da ora tutti i volontari che hanno voluto e che vorranno prossimamente dedicare un po' del proprio tempo per la sicurezza degli altri, il sostegno e la tutela delle persone e dell’ambiente in cui viviamo”.

Pubblicato il 9 giugno 2025

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Volti, storie, memorie per trasformare i confini in frontiere d’incontro

 viaggioac


Nei giorni scorsi si è concretizzato, per un gruppo di aderenti adulti dell’Azione Cattolica della Comunità Pastorale 1 della città e di altre associazioni parrocchiali, l’appello del Vangelo di Luca “Prendi il largo”, icona biblica del cammino associativo annuale. Per i partecipanti al viaggio formativo a Trieste e Gorizia-Nova Gorica “il largo” si è avverato nei territori di confine tra l’Italia e la Slovenia; luoghi simbolo delle tragedie di ieri e di oggi passati dal dramma della prima e seconda guerra mondiale ai migranti della rotta balcanica; dalla violenza ai percorsi di riconciliazione delle città riconosciute Capitali della cultura europea 2025.  Il tema dei “muri”, visibili e invisibili, ha caratterizzato le riflessioni del cammino formativo annuale sostando sugli ostacoli che spesso erigiamo come difesa e paura verso l’altro e sugli atteggiamenti di intolleranza e razzismo in noi, nella convivenza civile, tra nazioni.


La prima tappa

Il viaggio nel territorio meridionale del Friuli Venezia Giulia ha portato il gruppo a fare tappa a Trieste dove in Piazza della Libertà, di fronte alla stazione ferroviaria ribattezzata “Piazza del mondo”, è avvenuto un caloroso e commovente incontro multietnico con i migranti provenienti dalla rotta balcanica che si ritrovano per ricevere conforto e con i volontari dell’associazione “Linea d’ombra” che instancabilmente, giorno dopo giorno, sono presenti a portare aiuti materiali e un po’ di amicizia. Attraverso le loro parole, facilitate dal traduttore dei cellulari, giovani uomini (era presente un solo nucleo familiare con un bambino piccolo) del Pakistan e dell’Afghanistan ci hanno raccontato il loro viaggio a piedi intrapreso anni o mesi addietro, il loro vivere precario di oggi e le loro speranze, Veronica, volontaria di “Linea d'ombra”, ci ha aiutato a capire un po' di più il percorso migratorio che collega la Turchia all’Europa attraverso i Balcani; un percorso tra i più pericolosi al mondo caratterizzato da gelo, attraversamenti in luoghi impervi, violenze, respingimenti e abusi. Rotte di un’umanità in cerca di libertà, di dignità e di una vita migliore che lascia il cuore in Paesi devastati dalle guerre, da carestie e povertà strutturali, chiusi in politiche oppressive e persecutorie verso etnie e religioni.
Incontrare il loro volti ci ha reso questa realtà più vicina e abbiamo riconosciuto che non è differente da quella che vediamo anche nella nostra città davanti alla Questura, alla sede della Croce Rossa, sulle panchine delle aree verdi. Ci siamo detti, di fronte alla complessità dei problemi e al sentirci impotenti, che non possiamo rimanere indifferenti; se vogliamo che questa esperienza lasci traccia siamo stimolati ad una maggiore informazione, a richiedere più umanità nelle scelte sociali e politiche, a fare opinione raccontando i desideri veri di tanti profughi (una casa, un lavoro, sostentamenti per la propria famiglia), a portare nella preghiera della comunità cristiana i drammi del mondo.

La seconda tappa: Gorizia

La seconda tappa del nostro viaggio formativo ci ha portato a Gorizia; questa città con la Prima guerra mondiale diventa italiana e perde improvvisamente quelle caratteristiche interetniche e interlinguistiche che la contraddistinguevano. Dopo il 1947 la Cortina di ferro (metafora che descriveva la linea di confine che separava l'Europa occidentale dalla parte orientale, influenzata dall'Unione Sovietica), taglia letteralmente a metà una parte della città che passa alla Jugoslavia ed una parte che rimane all’Italia. Violenze atroci, repressioni, spodestamento di terre, famiglie divise, imprese commerciali interrotte hanno segnato la vita di tante persone. In quegli anni è nata la città di Nova Gorica. Solo nel 2007, dopo sessant’anni, l’ingresso della Slovenia nell’area Schengen consente alla Piazza della Transalpina di ritornare ad essere simbolo del dialogo e del superamento di odio e di rancori. Abbiamo camminato lungo le linee di confine, ci siamo fermati presso i segni concreti che delimitavano i territori e abbiamo potuto intuire il dramma di quegli anni.
Siamo stati accompagnati dagli amici della Presidenza diocesana dell’Azione Cattolica goriziana che ci hanno raccontato esperienze di riconciliazione e fratellanza, i vissuti delle loro famiglie e delle occasioni d’incontro che vivranno in questo anno speciale. Ci ha sorpreso, camminando con la guida, scoprire come questa piccola città è resa ricca dalla sua storia di intrecci culturali e dalla presenza di diverse religioni. Passo dopo passo abbiamo colto sempre più la differenza tra confine e frontiera; il primo determina un concetto politico spesso legato alla sicurezza e alla difesa; il secondo segna aspetti naturali e culturali da attraversare e da porre in dialogo.

Frontiere e fratelli

Due sono le parole che hanno accompagnato il nostro viaggio: frontiere e fratelli; le abbiamo meditate pregando con le poesie di Giuseppe Ungaretti narratore del dramma della guerra sul Carso; le sue parole risuonano più che mai nei conflitti di oggi. Con i volontari dell’Associazione Isonzo abbiamo ripercorso la storia di questo territorio segnato dalla Prima Guerra mondiale e custode della memoria di tanti morti. “
Nel nostro cuore nessuna croce manca”: queste parole di Ungaretti non solo le abbiamo pensate sostando velocemente davanti al sacrario di Oslavia ma vorremmo dirle anche di fronte a tutti i morti delle guerre in atto in tanti Paesi del mondo.
Due giorni intensi e ricchi di emozioni con soste anche a Grado e Aquileia; un viaggio che non ci ha visto essere dei semplici turisti ma che ha mosso il desiderio di un più di umanità anche verso quelle realtà di muri che nelle nostre condivisioni non abbiamo voluto dimenticare come quella del carcere.

Chiara Sacchi
e Piero Scottini

Nella foto, il gruppo piacentino in Piazza Libertà a Trieste.

Pubblicato il 9 giugno 2025

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La Fondazione ha già stanziato 3,8 milioni per progetti sul territorio

Nuove erogazioni Fondazione

Si è chiusa, con poco meno di 3,8 milioni di euro deliberati, la prima delle tre sessioni erogative annuali che caratterizzano l’attività istituzionale della Fondazione di Piacenza e Vigevano. “È una cifra particolarmente significativa, che coincide con il sostegno a iniziative importanti per l’impatto che avranno sul territorio, soprattutto in ambito sociale - sottolinea il presidente della Fondazione Roberto Reggi -. L’analisi delle richieste è stata come sempre attenta a cogliere, in tutti i settori di intervento, la capacità di dare risposta a un crescente bisogno di cura e assistenza legato al presente, e nel contempo sviluppare azioni con ricadute positive nel medio e lungo periodo. In questa prima sessione sono presenti anche alcuni progetti propri, cioè iniziative della nostra Fondazione, che contribuiscono a focalizzare su interventi strategici la nostra azione”.

I NUMERI

Gli stanziamenti della prima sessione sono pari a 3.798.383 euro e si riferiscono complessivamente a 119 progetti. C’è una netta predominanza di richieste del territorio: 103 sono state sostenute con circa 2,5 milioni di euro, rispetto alle 147 domande che erano state presentate e che avrebbero reso necessari oltre 3,8 milioni di stanziamenti. In aggiunta, nel computo della prima sessione, sono comprese anche iniziative proprie della Fondazione e alcuni progetti di sistema sviluppati nell’ambito di Acri, l’associazione delle fondazioni bancarie. Le erogazioni della prima sessione sono relative a interventi su Piacenza e provincia per 3.473.729 euro, e per altri 324.654 euro su Vigevano.

I PROGETTI A PIACENZA

Numerosi gli interventi in ambito sociale. A favore degli anziani, con Ausl di Piacenza prosegue il progetto “C.A.DE. - Centro ascolto per la demenza”, che è diventato punto di riferimento per l’intera provincia e che mette a disposizione una rete di professionisti in grado di supportare i familiari delle persone affette dalla patologia. Con Caritas si segnalano due interventi. Contro l’emergenza abitativa è “Casa tra le case”, per dare continuità al progetto avviato negli anni scorsi su impulso della Fondazione, che allevia la precarietà residenziale di famiglie e singoli. L’altra iniziativa riguarda la rete integrata di interventi di risposta a bassa soglia alle situazioni di grave marginalità, grazie all’impegno di cinquanta Caritas parrocchiali.
Analogo sostegno è stato deliberato a favore dell’attività dell’Associazione Emporio Solidale Piacenza, che gestisce la struttura piacentina finalizzata a offrire non solo un aiuto concreto nel fare la spesa, ma anche assistenza e consulenza nella ricerca del lavoro, nell'orientamento ai servizi del territorio, nel sostegno psicologico e nella gestione del budget famigliare.
Con la Fondazione Amici di Sissi è invece il progetto “Mastri Biscottai”, per favorire inserimenti lavorativi rivolti anche a soggetti fragili e sviluppare nuovi prodotti in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza. Ai più piccoli e alle loro famiglie, con il Comune di Cadeo, è dedicato il progetto “Arrediamo il Nido”, finalizzato alla sistemazione di un edificio storico di proprietà comunale, per adibirlo a servizi educativi per la prima infanzia, da 0 a 3 anni. Ha una valenza anche educativa il “LabOratorio dei Talenti” ideato dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio: in continuità con il “LabOratorio di Comunità”, punta alla prevenzione del disagio giovanile, attraverso una relazione di cura tra le persone, la co-costruzione e collaborazione costante tra sacerdoti e laici delle comunità pastorali e delle realtà del territorio.

Nell’ambito dell’istruzione, con la prima sessione erogativa la Fondazione ha rinnovato il proprio contributo a favore delle sedi piacentine del Politecnico e dell’Università Cattolica: una collaborazione che si rinsalda ogni anno per sostenere Piacenza come città universitaria. A favore dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace è andato il contributo per il “Quarto Anno Liceale a Rondine”, un’opportunità educativa riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione come percorso di sperimentazione metodologico-didattica per la trasformazione del conflitto, in provincia di Arezzo, che viene assicurata grazie a una borsa di studio per liceali piacentini.

Per la ricerca, da segnalare a favore del Consorzio Musp - Macchine Utensili e Sistemi di Produzione, l’intervento “Soluzioni robotizzate e infrastrutturali per l’eccellenza nella Digital Industry: Ricerca, Innovazione e Formazione”, connesso al progetto di potenziamento infrastrutturale del Tecnopolo di Piacenza. Da segnalare anche, a fianco del Comune di Castelvetro, l’allestimento della nuova Biblioteca comunale, nell'immobile delle ex scuole del paese.

Tra cultura e didattica, con Piacenza Jazz Club torna "Il Jazz A Scuola”, un festival nel festival dedicato agli studenti, ai nuovi talenti, ai giovani, nel segno dell’inclusione. Una conferma anche per il “Premio Cat” di Cinemaniaci, concorso di critica cinematografica che promuove l’educazione all’audiovisivo e l’elaborazione scritta nella forma breve che caratterizza la comunicazione contemporanea. La parte dei workshop si sviluppa a livello locale e ha un forte impatto sul territorio essendo rivolta in primis agli studenti delle scuole superiori piacentine. È significativo anche il supporto alle attività artistiche. Con Sciara Progetti APS si è sostenuto il cartellone della rassegna Nuove Esplosioni - Val d’Arda Festival, quest’anno alla quinta edizione. A fianco di Manicomics Teatro la Fondazione contribuisce all’esperienza Manicomics Hub 2025, proposta unitaria che comprende "Festival Lultimaprovincia”, “Rido, Sogno e Volo”, “Stralunà" e "Limitrofie”. Altre rassegne cui si è assicurato un supporto nella prima sessione erogativa sono la XXI Edizione del Festival Dal Mississippi al Po proposto da Fedro, Val Nure e Chero Festival Schegge di Storiapresentato dal Comune di Ponte dell’Olio, Fol in Fest promosso dal Comune di Alta Val Tidone e la manifestazione culturale Pulcheria e la resistenza al femminile dedicata alla promozione delle pari opportunità e alla valorizzazione del talento femminile con il Comune di Piacenza. E ancora da segnalare per quest’anno, con il Comune di Castell’Arquato, la nuova edizione del Festival e Premio Illica dedicati al celebre librettista, quest’ultimo in occasione del Galà Lirico all’insegna del grande repertorio operistico.

Pubblicato l' 8 giugno 2025

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