È iniziato il 4 maggio il “Torneo del Campetto”, il torneo di calcio a 5 che si tiene nell'oratorio della parrocchia Santissima Trinità. Nell'edizione di quest'anno partecipano ben 32 squadre, formate in gran parte da giovani della Santissima e di altre parrocchie. Le squadre sono suddivise in 8 gironi da 4 squadre: le prime due classificate di ciascun girone accedono alle fasi finali, mentre le terze e le quarte si sfidano per il famigerato “cucchiaio di legno”. Da giovedì 29 maggio sono iniziate le fasi ad eliminazione diretta, che ci accompagneranno fino alle finali, previste per il 15 giugno, in occasione della festa della Santissima Trinità. Siamo contenti di portare avanti questa tradizione (nata nell'ormai lontano 1973) poiché oltre ad essere un torneo di calcetto, si tratta di un’occasione preziosa per aprire le porte della nostra parrocchia a persone provenienti da altre parrocchie e anche da chi normalmente non frequenta l’ambiente parrocchiale. E' importante inoltre perché consente di coinvolgere attivamente le persone nei diversi servizi: dalla cucina all’arbitraggio, dalle pulizie fino addirittura alle telecronache o la redazione delle pagelle delle partite.
La Regione Emilia-Romagna continua a investire sui più piccoli e sulle famiglie, e lo fa confermando e rafforzando anche per l’anno educativo 2025/2026 lo stanziamento di risorse per abbattere le rette di frequenza dei nidi. Quasi 45 milioni di euro, 2 in più rispetto allo scorso anno, di fondi europei Pr Fse+ 2021-2027 destinati a consolidare l’ampliamento dell’offerta educativa, sostenere l’ulteriore aumento del numero dei bambini iscritti nel sistema dei servizi educativi 0-3 anni e promuoverne il più ampio accesso, a partire dalle fasce di popolazione in condizioni di svantaggio. Il via libera della Giunta regionale è arrivato nell’ultima seduta, e i Comuni e le Unioni di Comuni avranno tempo fino al 17 settembre 2025 per presentare le candidature. Una scelta politica, e una misura, che hanno portato a risultati tangibili: i bambini iscritti ai nidi pubblici o convenzionati nell’anno educativo 2023/2024 erano il 39,45% (corrispondenti a 35.455) della popolazione residente nella fascia 0-3 anni (90.091); l’anno precedente (2022/2023) la percentuale era del 36,3%, e dieci anni prima (2012/2013) il tasso era fermo al 29,3%: in poco più di dieci anni, un incremento di dieci punti percentuali. Prendendo in considerazione solo l’ultimo anno educativo (2024-2025), sono stati richiesti, grazie a questo provvedimento, 1.682 posti nuovi. Non solo. Se si considerano l’annualità 2020-2021 e quella 2023-2024 (ultima rilevata), in quattro anni l’incremento generale è stato del 20,6% a livello regionale, con un picco del 41,5% nelle aree interne del ferrarese e montane. Nei Comuni capoluogo l’aumento è stato del 14,4% e in quelli non capoluogo del 25,6%. “La Regione Emilia-Romagna è costantemente impegnata a rendere l'accesso ai servizi per la prima infanzia più equo e inclusivo, e per l’anno 2025/2026 abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente questa misura, aumentando di 2 milioni di euro le risorse ad essa destinati - commenta l’assessore regionale alle Politiche per l’infanzia e Welfare, Isabella Conti -. È nel Dna del nostro welfare sostenere le famiglie e investire nel futuro dei più piccoli; continuiamo a farlo con un provvedimento che permette non solo di qualificare ulteriormente l’offerta dei servizi educativi, che già in Emilia-Romagna rappresentano un’eccellenza, ma di favorire la conciliazione vita lavoro delle donne e di ampliare sempre più la platea di bambine e bambini frequentanti. I numeri ci dicono che stiamo percorrendo la strada giusta, basti pensare che la frequenza al nido è passata dal 29,3% dell’anno educativo 2012/13 al 39,4% del 2023/24”.
LE AZIONI AMMESSE AL FINANZIAMENTO
Per l’anno educativo 2025-2026 i Comuni e le Unioni di Comuni potranno candidarsi ad una delle tre azioni previste dal Pr Fse+: consolidamento dei nuovi posti attivati nell’anno educativo 2024-2025; ampliamento dell’offerta di servizi educativi per la prima infanzia con il sostegno all’attivazione di nuovi posti; abbattimento delle rette e degli oneri a carico delle famiglie per promuovere l’accesso ai servizi educativi 0–3 anni. Le risorse sono quelle messe a disposizione dal Programma Fse+ 2021/2027 Priorità 3. “Inclusione sociale” per complessivi 44.857.410 euro e saranno così distribuite: 15.000.000 di euro per l’azione di “Consolidamento” e quella di “Ampliamento” (il contributo è riservato a bambini e bambine appartenenti a famiglie con attestazione Isee Indicatore Situazione Economica Equivalente pari o inferiore a 40mila euro), 29.857.410 euro per quella di “Abbattimento”, di cui 11.413.710 euro per il finanziamento ai Comuni montani e a quelli classificati nella strategia Stami (famiglie con Isee pari o inferiore a 40mila euro) e 18.443.700 euro per il finanziamento ai restanti Comuni (famiglie con Isee pari o inferiore a 26mila euro). Possono essere ammessi al contributo i nidi (compresi micro-nidi, nidi aziendali e sezioni primavera) e servizi sperimentali, questi ultimi esclusivamente in relazione al numero di posti destinati alla fascia 0-3 anni; i Piccoli Gruppi Educativi solo se il Comune/Unione attesti e motivi l’impossibilità di attivare le diverse tipologie di servizio nido.
È stata inaugurata nella giornata di giovedì 29 la mostra “Piccoli grandi artisti”. 150 disegni, su carta e su tela, tra i portici di Palazzo Gotico, prima sede comunale della nostra città. Città che, da quasi 30 anni, è sede del Segretariato mondiale dei Premi Nobel per la Pace e della Fondazione Gorbachev. Ma chi sono questi piccoli grandi artisti? I bambini di oltre 20 classi appartenenti a sette istituti scolastici piacentini: Scuola libera Giovanni Paolo II – la promotrice dell’iniziativa - Don Minzoni, Giordani, Due Giugno, Sant’Eufemia, Carella e Besurica. Bambini che hanno accompagnato l’inaugurazione cantando “Per un amico” e “Preferisco il Paradiso”, entusiasti di poter esporre al pubblico ciò che hanno preparato negli ultimi mesi di scuola. Di cosa si tratta? Di rifacimenti personali dell’opera d’arte “Uomo per la Pace” dell’artista di fama internazionale Franco Scepi. Una scultura realizzata 48 anni fa in segno di auspicio per la fine della Guerra fredda e oggi attuale più che mai.
Qualcosa di possibile
Il tema dell’iniziativa – la pace – l’ha chiamato in causa per primo l’assessore alla cultura Christian Fiazza. “La pace – ha esordito – è la cosa che ci manca di più ma è una possibilità che può sempre diventare realtà”. In che modo? Credendoci con la forza della speranza. Il compito principale di ogni educatore è per lui questo; non perdere mai la speranza nei semi sparsi.
Comunicare coi pennelli
Ad aver creduto, attraverso la pittura, in un mondo più armonioso sono stati questi bambini che, come ha sottolineato il presidente della Fondazione Gorbachev di Piacenza Marzio Dallagiovanna, mescolando creatività e entusiasmo, hanno trovato il punto di incontro tra arte e desiderio. Il risultato? Un simbolo che si è trasformato in messaggio. Un atto che da artistico è dunque divenuto comunicativo. Testimonianza di quanto l’arte sappia parlare a tutti, grandi e piccini.
Insieme per lo stesso fine
Punto di forza del progetto – spiega il dirigente scolastico della Giovanni Paolo II Carlo Dionedi - è stata la sinergia tra scuole, da subito felici di partecipare, ma anche e soprattutto tra arte e scuola. Due mondi che si sono incontrati anche grazie alla professoressa di arte Annalisa Bernardoni. “I bambini – racconta Dionedi – ci hanno messo il cuore e noi, che crediamo profondamente nella forza della pace e della preghiera, non siamo stati da meno”. Un legame, quello tra la Scuola libera e la Fondazione Gorbachev, che è già insito nel nome dell’istituto scolastico. “Giovanni Paolo II e Gorbachev nel 1989 hanno contribuito insieme alla caduta del muro di Berlino, un evento unico nella storia per la mancanza di spargimento di sangue” conclude il dirigente scolastico. Insomma, una collaborazione a dir poco storica.
Basta con le tinte scure
E dagli spargimenti di sangue l’artista Franco Scepi ha voluto prendere le distanze. Se il Guernica è guerra e buio, il suo Uomo per la Pace è oro e luce. “Che la guerra sia insita nell’animo umano – dice Scepi – lo prova il fatto che da bambini giochiamo coi soldatini e da grandi ci mettiamo sul divano a guardare litigi in tv”. Lo scontro fa audience ma la pace, che è poesia, no. “Bisogna dunque allevare i bambini alla pace” esclama citando Michelangelo Pistoletto, candidato al Nobel per la Pace 2025. Un artista la cui opera “Terzo Paradiso” parla di “pace preventiva”. Concetto ormai purtroppo superato dalla realtà odierna ma, per Scepi, concetto al quale si può però sempre guardare. Insomma, nulla è mai perduto. La pace – come si evince dall’Uomo per la Pace - si costruisce un mattone alla volta.
Elena Iervoglini
Nella foto, in alto, da sinistra Christian Fiazza, Marzio Dallagiovanna, Franco Scepi e Carlo Dionedi
Un momento d’incontro che celebra i risultati dell’anno trascorso e mette in campo progetti e iniziative per il futuro: si è tenuta nei giorni scorsi l’annuale assemblea dei soci di Cooperativa San Martino, che ha ribadito il proprio impegno per la crescita, il benessere dei soci e della comunità. Centinaia i soci intervenuti al Palabanca per un appuntamento importante e molto sentito dalla Cooperativa. “Ci avviciniamo al traguardo dei quaranta anni di attività - ha spiegato Mario Spezia, presidente di San Martino - ed è motivo di grande orgoglio: oggi San Martino è una comunità di persone che dà il proprio contributo e risposte concrete, non solo lavorative, a una comunità più grande e a un territorio. Abbiamo superato anche momenti difficili grazie ai valori che ci guidano da sempre: Lavoro, Casa, Famiglia”. L’amministratore delegato Francesco Milza ha illustrato i risultati dell’ultimo anno: “Abbiamo chiuso il 2024 con dei risultati davvero ottimali, con un aumento di fatturato a doppia cifra: per la prima volta abbiamo superato gli 80 milioni di euro. Questi numeri sono il frutto di una ricerca costante della qualità dei nostri servizi e del continuo investimento nella formazione. Così attuiamo i principi cardine dell’economia sociale”. Paolo Rebecchi, direttore generale, ha tracciato i caratteri fondamentali dell’assemblea. “L’assemblea dei soci, il confronto, caratterizzano l’identità di una vera cooperativa: rendicontare ai soci, metterli al corrente di quanto fatto e dei progetti in divenire, sentire le loro idee e le loro opinioni, è il modo giusto per svolgere questa attività. Mette a stretto contatto tutti gli attori della quotidianità della San Martino: è il termometro della nostra vita sociale”. La responsabile welfare e per la certificazione per la parità di genere Margherita Spezia ha evidenziato quanto sia importante proporre iniziative che sappiano dare valore alle persone: “Ogni assemblea si caratterizza per la presentazione di nuovi bandi. Quest’anno, anche in vista dell’anniversario che ci aspetta nel 2026, abbiamo voluto dedicarne uno alle donne della Cooperativa, perché facciano sentire la propria voce: è una grande soddisfazione”. Alla fine dell’assemblea, a tutti i partecipanti è stato consegnato un dono ricco di significato: un vasetto personalizzato per la Cooperativa con un bulbo floreale all’interno e la frase “La felicità trattenuta è il bulbo; la felicità condivisa è il fiore”.
I NUOVI BANDI: VALORIZZARE TALENTO, IDEE E IMPEGNO
In assemblea sono stati annunciati come da tradizione i nuovi bandi per i soci, occasioni di mettere a frutto la propria creatività e il proprio talento e un modo, per la Cooperativa, di essere vicini alle proprie persone e alle loro famiglie. Una buona idea per la tua Cooperativa: aperto a tutti i soci lavoratori, mira a raccogliere proposte progettuali utili e innovative per migliorare la gestione interna. Voci al femminile - 40 anni di Cooperativa: un invito alle socie lavoratrici a raccontare in forma libera e creativa la propria esperienza professionale all’interno della Cooperativa. I migliori testi saranno premiati e successivamente pubblicati in un fascicolo celebrativo nel 2026, in occasione del quarantennale della San Martino. San Martino su due ruote: rivolto ai soci domiciliati nel Comune di Piacenza, incentiva la mobilità sostenibile premiando chi percorre più km in bici o monopattino nel tragitto casa-lavoro. Borse di studio per i figli dei soci: sostiene il merito scolastico dei figli dei soci lavoratori premiando i migliori risultati nei diversi cicli scolastici, dalla terza media all’università.
SPORT E CONDIVISIONE: TUTTI I VINCITORI DEI TORNEI 2025
Anche quest’anno, grande successo per i tornei sportivi che hanno preceduto l’assemblea. La seconda edizione del torneo di pallavolo femminile si è svolto nel palazzetto di Gossolengo. La giornata ha visto la vittoria della squadra “Rompa mia i pack”, guidata da Ina Ceban. Sul podio anche “Le infrangibili” e “Vdc gang”. Il torneo di calcetto ha invece raggiunto la settima edizione: il Tennis Club Loschi di Pontenure ha visto in campo otto squadre (United Lf, Tigers, Fashion Dc, Guala, Facility, Leoni Sm, Boomers Dc1 e Las) con il trionfo finale dei Leoni Sm. Consegnati anche i premi individuali a Mbaye Lamine (miglior giocatore), Abdelmijid Karra (miglior portiere) e Andres Vargas (capocannoniere). “Un’occasione importante per rafforzare i legami e sentirsi parte di una squadra anche fuori dal lavoro”, ha commentato Salvatore Scafuto, referente dell’Ufficio Soci.
SOSTENIBILITÀ: CON LA CAMMINATA ECOLOGICA SI CELEBRA L’AMBIENTE
San Martino continua a investire in sostenibilità a 360°, un approccio che significa tutela ambientale ma anche benessere delle persone e della comunità. Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente, è stata annunciata per sabato 7 giugno una Camminata Ecologica per i soci lavoratori che vorranno partecipare. Partenza alle ore 9.30 dalla sede in via Don Carozza, due percorsi disponibili (4,5 km e 6 km). A tutti i partecipanti sarà fornito un kit completo per permettere loro di raccogliere i rifiuti e pulire strade e aree verdi durante il percorso.
Nella foto, la cooperativa San Martino in assemblea.
I nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza prevedono di attivare nel mese di maggio risultano in calo del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 2.430 attivazioni. In calo, seppur meno marcato, anche i dati relativi al trimestre maggio-luglio, con previsioni di nuovi contratti pari a 8.180 unità rispetto alle 8.280 dello stesso trimestre 2024 (-1,2%). I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, evidenziano, a proposito dei singoli settori, una flessione per l’industria (salvo che per le costruzioni) e per i servizi alle imprese, mentre parlano di un aumento per commercio, alloggio e ristorazione e servizi alla persona. Vediamo il dettaglio. Il calo dell’industria si ipotizza sia a livello mensile (-9,1%, passando da 770 a 700 nuove attivazioni nel 2025) che trimestrale (-12,9%, passando da 2.480 a 2.160 attivazioni). Nello specifico, il manifatturiero e le public utilities perdono il 16,7% nelle previsioni mensili, passando da 600 a 500 nuove attivazioni, sostanzialmente in linea con il calo nel trimestre (-17,7%), in cui si dovrebbe passare da 1.980 a 1.630 nuove attivazioni. Per le costruzioni, invece, si prevede un lieve aumento di nuovi contratti sia nel mese di maggio (+5,6%), passando da 180 a 190, sia nel trimestre (+10,2%), con 540 nuovi contratti, 50 in più del medesimo periodo nel 2024. Il dato complessivo dei servizi è lievemente negativo nel mese di maggio, visto che si ipotizza un calo dello 0,6% (-10 unità) per arrivare a 1.730 contratti; dovrebbe invece crescere del 3,6% nel trimestre maggio–luglio (+210 unità), passando da 5.800 a 6.010 nuovi contratti rispetto al medesimo trimestre del 2024. Per i servizi alle imprese si prevede un calo del 9,9% nel dato mensile, con 640 nuovi contratti nel maggio 2025 (70 in meno rispetto al maggio 2024) e dell’8% nel trimestrale, con 2.300 nuove attivazioni rispetto alle 2.500 del medesimo periodo nel 2024. Il commercio risulta costante nel dato mensile, mentre evidenzia un’ipotesi di aumento dell’11,4% nel trimestre maggio-luglio, con 210 nuove attivazioni rispetto al medesimo periodo del 2024, arrivando a 2.050 contratti.
L'analisi
Il comparto dell’alloggio e ristorazione evidenzia una tendenza all’aumento sia nel mensile (+18,2%) con 260 nuove attivazioni (40 in più del maggio 2024) che nel trimestrale (+14,1%) con 890 nuovi contratti (110 in più del 2024). Per i servizi alla persona si prevedono 210 nuovi contratti nel maggio 2025 (40 in più rispetto al maggio 2024), con una crescita del 23,6%; nel trimestre si ipotizza invece un aumento del 14,7%, con 780 nuovi contratti rispetto ai 680 del 2024. Le imprese che prevedono di attivare nuovi contratti sono pari al 18% del totale. Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Per una quota pari al 35% interesseranno giovani con meno di 30 anni, mentre per una quota pari al 27% le imprese prevedono di assumere personale immigrato e l'8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca, dicevamo, la quota di nuovi contratti che a maggio è riservata ai giovani con meno di 30 anni, e che si attesta al 35%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici in campo informatico-telecomunicazioni e i tecnici della salute; seguono quelli dei rapporti con i mercati e in campo ingegneristico. Da menzionare il fatto che i tecnici della salute sono molto richiesti anche per età maggiori di 30 anni. Invece nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (74,4%), come operatori della cura estetica (56,5%), addetti alle vendite (58,2%), esercenti e addetti all’attività di ristorazione (47,4%). Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che il 74,2% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 in qualità di fabbri ferrai costruttori di utensili, il 59.0% agli operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni ed agli operai specializzati alle lavorazioni alimentari e nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche per il 56,0% circa dei casi.
Le difficoltà
Maggio 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese piacentine, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 54,2% dei casi, di cui il 36,5% per mancanza di candidati e il 12,6% per preparazione non del tutto adeguata degli stessi. Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici della salute (88,5%), per il 56,9% i tecnici dei rapporti con i mercati, al 55,3% i tecnici in campo ingegneristico e per il 48,5% quelli informatici, telematici e delle telecomunicazioni. Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, gli addetti alle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (74,3%) e al 69,6% gli operatori della cura estetica. Seguono al 51,3% esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione. Nel segmento degli operai con elevata qualificazione le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca dei meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (91,4%); nei fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (85,2%), e negli operai specializzati nell’installazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche (89,2%).
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