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La coroncina francescana in Santa Maria di Campagna

statua santa maria di campagna piacenza

La preghiera del rosario con i "sette gaudi di Maria": è la proposta che la Fraternità dell'Ordine francescano secolare che si ritrova in Santa Maria di Campagna, insieme all'assistente ofs fra Giampaolo, propone ai piacentini nei mercoledì del mese di maggio al santuario di piazzale delle Crociate in città.

Questa coroncina iniziò ad essere usata dai francescani nel XV secolo. Composta da 70 grani, racchiude sette Misteri, ognuno legato a un momento importante e gioioso nella storia di Gesù e della Vergine Maria. Da qui le definizioni Rosario delle sette beatitudini della Vergine Maria e Corona francescana dei sette gaudi. La si pregherà in Santa Maria di Campagna il 7, 14, 21 e 28 maggio a partire dalle ore 20.30 (nella foto sopra, di Pagani, la statua della Vergine custodita nel santuario mariano piacentino).

Com'è nata la coroncina francescana 

La tradizione racconta di un novizio francescano, devoto alla Vergine Maria, che ogni giorno intrecciava una corona di fiori in suo onore. Un giorno, Maria gli apparve e chiese, anziché corone di fiori, di iniziare a pregare una speciale corona di preghiere in suo onore. Doveva essere composta da sette decine, ciascuna dedicata a una delle sette gioie principali della sua vita. Questa devozione si diffuse rapidamente e divenne una pratica comune tra i frati e i laici legati al carisma francescano. Nel XV secolo, la pratica fu  approvata dalla Chiesa. Nel 1422 papa Martino V concesse particolari indulgenze a coloro che recitavano la corona francescana.

Il rosario francescano è composto da sette decine di Ave Maria, ciascuna preceduta da un Padre Nostro e seguita da un Gloria al Padre. Queste sette decine corrispondono alle sette gioie di Maria: Annunciazione, Visitazione, Natività di Gesù, Adorazione dei Magi, Ritrovamento di Gesù nel Tempio, Risurrezione di Gesù, Assunzione di Maria in Cielo. Dopo la settima decina, si recitano altre due Ave Maria, portando il totale a 72, secondo la tradizione rappresenta gli anni di vita terrena della Vergine Maria.

Pubblicato il 5 maggio 2025

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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