A Podenzano la Festa Missionaria
Da Torino al Kenya, dalla Siberia a Bologna. Passando per Podenzano. Entra nel vivo la 27ª edizione della Festa Missionaria che ogni estate anima l'area dell'oratorio "Giuseppino Scotti" della parrocchia del paese della val Nure guidata da don Fausto Arrisi (qui la locandina). È l'occasione per tener viva la dimensione missionaria della Chiesa, conoscere esperienze di missione, incontrarsi, stare insieme, crescere nell'amicizia come comunità. Il tema di quest'anno è “C'è un lavoro comune. Una Chiesa per tutti. Un compito per ciascuno. Ognuno al suo lavoro”. Il ricavato, come sempre, servirà a sostenere progetti missionari nel mondo.
(Nella foto sopra, di Camillo Murelli, gruppo di giovani volontari all'edizione 2024 della festa missionaria).
Domani, venerdì 22 agosto, è l'ora delle eliminatorie per il torneo di calcetto organizzato dagli amici in memoria di Davide Rossetti, giovane della parrocchia scomparso prematuramente nel 2013. Dalle ore 19 apertura degli stand gastronomici. Dalle ore 21 si balla con dj Maurizio Popi.
Il cottolenghino fratel Giancarlo, "collega" della podenzanese suor Loredana
Sabato 23 agosto prima testimonianza missionaria: alle ore 17.30 nella chiesa parrocchiale (in via Marconi) dialogo con fratel Giancarlo Chiesa, cottolenghino, amministratore del Cottolengo Mission Hospital a Chaaria in Kenya. Fratel Giancarlo, torinese, è in Kenya da 18 anni, nella stessa regione, il Meru, che vede impegnata una missionaria podenzanese, suor Loredana Serena, anche lei della famiglia religiosa nata dal carisma di San Giovanni Benedetto Cottolengo. A Chaaria, la presenza del Cottolengo inizia nel 1983, quando il vescovo di Meru chiese ai Fratelli Cottolenghini di aprire un dispensario e un centro residenziale per persone con disabilità fisiche e mentali. "In quell’anno - ricorda fratel Giancarlo - Chaaria era un piccolissimo villaggio rurale in cui non erano presenti servizi e nemmeno una parrocchia. Ancora oggi le persone di Chaaria ricordano quel tempo, in cui tutti i bambini del villaggio venivano a vedere la costruzione della missione e di come si stupivano nell’osservare le opere murarie progredire così velocemente. Il piccolo dispensario diventò in poco tempo un punto di riferimento non solo per Chaaria, ma anche per i villaggi vicini e tutti i pazienti trovavano una risposta ai loro bisogni, venendo accolti, ascoltati o curati". Oggi il dispensario è diventato un ospedale vero e proprio e continua l'accoglienza degli adulti disabili gravi e gravissimi.
Dopo la testimonianza di fratel Giancarlo, messa alle ore 18.30. Nell'area dell'oratorio, stand gastronomici aperti dalle ore 19. Dalle ore 21.30 si balla con Gianni e la liscio band.
Don Paolo, dalla gelida Siberia alle corsie d'ospedale a Bologna
Domenica 24 agosto la festa si apre con la messa in chiesa alle ore 10.30, celebrata da don Paolo Paganini della Fraternità Sacerdotale di San Carlo Borromeo. Don Paolo ha vissuto diversi fronti di missione, all'estero e in Italia. Milanese, sacerdote dal 2013, è stato in Russia, in Portogallo e dal 2020 è a Bologna, nella parrocchia di Sant'Isaia, ed è impegnato anche come cappellano ospedaliero al Sant'Orsola. Dopo la messa, don Paolo dialogherà sulla sua esperienza di sacerdote e su cosa vuol dire vivere la missione, dalla Siberia a Bologna.
In serata, nell'area dell'oratorio, stand gastronomici aperti dalle 19 e dalle 21.30 ballo liscio con l'orchestra Danilo Rancati. Durante la serata premiazioni del torneo "Davide Rossetti” ed estrazione della lotteria.
Pubblicato il 21 agosto 2025.
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