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Notizie Varie

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Educare gli studenti contro la violenza di genere, disponibili corsi per gli insegnanti

corsi per insegnanti

Diffondere una cultura della parità tra uomini e donne e contrastare qualsiasi forma di discriminazione e violenza di genere, in un’alleanza sempre più stretta con il mondo della scuola.
Con questi obiettivi prenderà il via nelle prossime settimane il nuovo percorso di formazione per insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado (superiori) su “Educazione alle pari opportunità, con particolare riferimento al superamento degli stereotipi di genere”. È il secondo ciclo di incontri tematici organizzati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito delle azioni congiunte previste dal Protocollo di intesa triennale siglato nell’ottobre 2022 con l’Ufficio scolastico regionale per promuovere, diffondere e sviluppare la cultura delle pari opportunità all’interno delle istituzioni scolastiche.
“La promozione della cultura del rispetto e la valorizzazione delle differenze di genere- sottolineano le assessore regionali alle Pari Opportunità, Barbara Lori, e alla Scuola, Paola Salomoni- sono tra i cardini delle politiche regionali. La scuola ha un ruolo centrale in questo campo, per questo abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa la cui prima edizione, che si è svolta tra marzo e aprile scorsi, ha riscosso un grande apprezzamento. Un grande apprezzamento sia in termini di partecipazione, sia in termini di esito, come emerge dai questionari di valutazione di chi ha preso parte al corso. È in una collaborazione solida e duratura tra persone e istituzioni che sarà possibile non solo affermare il giusto spazio per le donne, ma anche prevenire e contrastare i fenomeni di violenza”. “La formazione dei docenti, su un tema così delicato – afferma il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari - può trovare spazio nella scuola attraverso la ricchezza dei contenuti disciplinari che ciascun docente sceglie di sviluppare nell’alveo degli obiettivi previsti dalle Linee guida per ciascun indirizzo di studio (liceale, tecnico, professionale). L’offerta formativa proposta nella prima edizione ha riscosso consenso da parte degli insegnanti poiché ha fornito approfondimenti di carattere pratico, culturale e didattico metodologico. Strumenti didattici e relatori con specifica competenza in materia realizzeranno una formazione di qualità rispetto ad una tematica drammaticamente attuale quale l’educazione alle pari opportunità”.

Il nuovo percorso formativo, della durata complessiva di 25 ore e come il precedente articolato in tre webinar on line e in un corso in e-learning da seguire sulla piattaforma Self della Regione, partirà il prossimo 6 ottobre per concludersi con il terzo appuntamento sul web il 29 novembre. Stessa formula della prima edizione, ma contenuti nuovi e differenti relatori. Si spazia dal ruolo sociale delle donne nella storia, al contributo dell’universo femminile al sapere, per finire con una riflessione sul dilagare della violenza giovanile in rete. Gli obiettivi generali della seconda edizione del corso per docenti delle scuole superiori non cambiano. Tra le priorità viene sottolineata l’esigenza di promuovere, diffondere e sviluppare tra le giovani generazioni la cultura delle pari opportunità. In secondo luogo si punta a consolidare l’orientamento al superamento degli stereotipi di genere, all’inclusione e alla parità tra i generi, sia sul versante della didattica, sia su quello della formazione del personale scolastico. Infine viene ribadita l’importanza di sostenere le iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere, con un attenzione particolare nei confronti dei giovani. A questo secondo ciclo di incontri potranno partecipare anche i docenti che hanno già seguito la prima edizione del corso. In questo caso sarà richiesta la partecipazione ai soli webinar on line. Ai partecipanti con almeno il 60% di frequenza, dopo il superamento di un test finale sarà rilasciato un attestato ad hoc. La domanda di iscrizione va presentata entro sabato 30 settembre 2023.

Pubblicato il 16 settembre 2023

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Iren, parte il bando «Ambientazioni» per sviluppare nuovi progetti di sostenibilità

Bando ambientazioni

È online dal 12 settembre sul sito www.irencollabora.it il nuovo bando AmbientAzioni, promosso dal Comitato Territoriale Iren di Piacenza. Il bando, che rientra nelle finalità del Comitato di realizzare iniziative concrete per la sostenibilità del territorio, è finalizzato a selezionare e a realizzare fino ad un massimo di tre progetti inerenti: il risparmio di risorse energetiche e idriche, la riduzione della produzione di rifiuti, la riduzione della produzione di CO2, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la promozione della fruibilità e della valorizzazione ambientale del territorio provinciale. La partecipazione è gratuita e aperta a cittadini maggiorenni, Istituti Scolastici e Universitari, Enti e associazioni di persone o di imprese che alla data di pubblicazione del bando, abbiano sede o residenza o siano studenti (anche non residenti) nella Provincia di Piacenza. La partecipazione dei soggetti sopra menzionati può̀ avvenire come singoli o come gruppi. La richiesta di partecipazione dovrà essere inviata, entro e non oltre il 21 novembre 2023, compilando in tutte le sue parti il form online sulla piattaforma dei Comitati Territoriali Iren www.irencollabora.it, previo caricamento di tutto il materiale richiesto, seguendo le istruzioni indicate.

Il bando mette a disposizione complessivamente 30mila euro che possono essere destinati alla realizzazione di un massimo di tre progetti, ciascuno di valore compreso tra un minimo di 3mila euro e un massimo di 30mila euro. Ai partecipanti viene richiesto di proporre elaborati innovativi, replicabili in altri contesti, con un budget non superiore ai 30mila euro e con benefici economici e sociali per la collettività con ricaduta sul territorio della provincia di Piacenza. Tutti gli elaborati progettuali pervenuti nei termini previsti e in regola con le disposizioni del bando verranno esaminati da apposita giuria che selezionerà un massimo di tre progetti da realizzare sulla base di criteri legati alla coerenza al bando, alla originalità e innovatività̀ del progetto e alla fattibilità tecnico-economica. Il Comitato Territoriale Iren di Piacenza è disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento al seguente recapito: .

Pubblicato il 16 settembre 2023

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Il saluto della sindaca Tarasconi agli studenti piacentini

 primogiornoscuola

E' suonata la prima campanella del nuovo anno scolastico.
Il saluto del sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi.

“La scuola sia il nido che dà rifugio, ma dal quale spiccare anche il volo”

Quest'anno scolastico, per me, ha il volto dei bambini che ho incontrato la settimana scorsa tra i banchi della primaria Alberoni: arrivati da poco nel nostro Paese, hanno iniziato a familiarizzare con l'italiano grazie a un progetto del Comune, con l'aiuto dei volontari di Mondo Aperto. Ma il loro sguardo parla una lingua universale, che nessuno sa comprendere e valorizzare più di un insegnante: la curiosità che illumina gli occhi, la meraviglia della scoperta, il desiderio di fare amicizia e di sentirsi parte di un gruppo.
C'è tutto questo, nelle aule che oggi tornano ad animarsi di voci e di sorrisi. E io ne sono orgogliosa, come sindaca e come cittadina, che nelle nostre scuole di ogni ordine e grado sa di poter trovare un punto di riferimento in cui avere fiducia e un laboratorio in cui il futuro non si pianifica, ma si costruisce. Insieme.
L'augurio di rito, per il nuovo inizio, diventa allora un'occasione per dire grazie. A chi vive la responsabilità educativa con impegno e con passione, nonostante le difficoltà con cui anche in classe ci si confronta. A chi affida i propri figli alla scuola riconoscendone il ruolo con reciprocità, condivisione e rispetto. A chi mette amore nei gesti di cura e gestione quotidiana degli spazi.
Alle ragazze e ai ragazzi che oggi cominciano o riprendono il loro cammino, vorrei chiedere di guardare con riconoscenza al lavoro di chi li accoglie ogni giorno, aprendosi al dialogo, non avendo paura di domandare aiuto se ci si sente soli, mettendosi in gioco non solo per gli obiettivi da raggiungere ma anche nelle relazioni, nel bisogno di comprendere un mondo sempre più complesso. Perché la scuola sia il nido che dà rifugio, ma dal quale si spicca anche il volo.

Katia Tarasconi

Pubblicato il 15 settembre 2023

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«Da dono nasce dono»: il 23 torna in dieci supermercati

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Rispondere ai bisogni crescenti delle persone in difficoltà. Questo l’obiettivo della raccolta di beni di prima necessità “Da dono nasce dono”, che si svolgerà sabato 23 settembre presso dieci supermercati di Piacenza e provincia, organizzata dalla Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio insieme a una rete di realtà del territorio che mette in campo circa trecento volontari. L’iniziativa, che torna per la prima volta dopo l’interruzione causa Covid, è condivisa con associazione “La Ricerca”, Emporio solidale, centro Caritas “La Giara”, rete “Piacenza Solidale”, con la preziosa collaborazione del Centro servizi per il volontariato (Csv Emilia) e della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La raccolta servirà a sostenere i servizi delle associazioni coinvolte.

Prodotti richiesti e supermercati aderenti

L’appello è a donare generi alimentari e prodotti per l’igiene. I beni maggiormente richiesti sono: pasta, riso, farina, scatolame, dado vegetale, latte UHT, olio, caffè, zucchero, biscotti, pannolini, omogeneizzati, detersivi per la lavatrice, detersivi per i piatti e prodotti per l’igiene personale. Sabato 23 settembre la raccolta si svolgerà presso dieci punti vendita della grande distribuzione organizzata: i supermercati Conad di via Atleti Azzurri d’Italia, via XX Settembre, strada Agazzana, via Modonesi, Rivergaro e San Rocco al Porto, Super Besurica, Sigma della Farnesiana e di Borgo Faxhall e Gulliver di via Rio Farnese. A ricevere le derrate alimentari donate dai clienti saranno i circa 300 volontari delle associazioni coinvolte.

“Nessuno può fare tutto da solo”

Si tratta di una iniziativa che ha riscosso successo negli ultimi anni e che si spera possa incontrare anche quest’anno l’attenzione e la sensibilità di tanti cittadini attraverso la donazione di generi alimentari a chi si trova oggi in grave difficoltà. “Questa è la decima edizione dell’iniziativa «Da dono nasce dono» – commenta Francesco Argirò, responsabile dell’area Promozione umana della Caritas diocesana – che riprendiamo dopo la temporanea sosta dovuta al Covid. È una raccolta di cibo, soprattutto a lunga conservazione, e di prodotti per l’igiene da destinare alle famiglie in difficoltà accompagnate dalla rete del territorio. È importante per noi, oltre a raccogliere i beni necessari, sensibilizzare la popolazione sul fatto che dobbiamo lavorare insieme. Nessuno può risolvere tutto da solo. Per l’iniziativa, Caritas diocesana avrà a disposizione circa duecento volontari”.

“La Ricerca” e l’Emporio Solidale aderiscono all’iniziativa

“Come associazione «La Ricerca» partecipiamo con piacere all’iniziativa e ne condividiamo il senso – le parole di Itala Orlando –. Il dono materiale e il dono del tempo sono preziosi per chi lavora nel sociale, la povertà sta diventando un problema sempre più grave e queste iniziative sono occasioni preziose che non possiamo perdere. Al momento abbiamo mobilitato dieci volontari, nei prossimi giorni speriamo di avere altre disponibilità per gestire questa giornata in modo efficace”. L’Emporio solidale partecipa con trenta volontari. “Chiediamo ai cittadini di partecipare il più possibile – dice il responsabile Marco Tondini –. L’appello più grande è a donare prodotti chimici, per l'igiene personale e della casa, e per l'infanzia”.

“La Giara” e Csv Emilia mobilitano i volontari

Il centro Caritas “La Giara” assiste attualmente 200 famiglie, per un totale di 600 persone all'interno della comunità pastorale 8 (San Lazzaro), con 60 volontari fissi. “Sabato 23 settembre - annuncia Maria Pia Gliozzo - trenta nostri volontari presidieranno tre punti vendita che hanno aderito all'iniziativa”. Lidia Frazzei del Csv Emilia afferma che “il Centro servizi per il volontariato è contento di appoggiare l'iniziativa perché ne condivide il valore e l'importanza per le realtà che ne beneficeranno. L'obiettivo del Csv Emilia è sostenere le reti delle associazioni, offriamo il nostro contributo affinché la rete si consolidi per sostenere le vulnerabilità della nostra città”.

Francesco Petronzio

Nella foto, da sinistra Marco Tondini (Emporio Solidale), Francesco Argirò (Caritas diocesana), Itala Orlando (La Ricerca), Maria Pia Gliozzo (Caritas "La Giara") e Lidia Frazzei (Csv Emilia).

Pubblicato il 16 settembre 2023

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E' morto l'ex partigiano Giuseppe Filippa. Sabato 16 i funerali in San Savino

dBorea Giuseppe Filippa

E' morto oggi venerdì 15 settembre Giuseppe Filippa, ex partigiano noto con il nome di Sandokan. Aveva 95 anni.
Nel tracciare un suo ricordo, riportiamo alcune sue testimonianze legate al periodo della Resistenza, periodo che lo portò all'incontro con don Giusepppe Borea, il prete di Obolo fucilato dai nazifascisti nel 1945.
Stasera alle ore 20.30 la recita del rosario a Podenzano; i funerali domani sabato 16 settembre alle ore 16 nella chiesa di San Savino in città.

L'incontro con don Borea

Spesso ricordando bene gli anni bui della guerra Filippa diceva: “Eravamo impauriti, ogni sera andavamo a letto vestiti, pronti a fuggire. Il 2 maggio 1944 ci fu una terribile incursione delle forze tedesche su Piacenza e tutta la mia famiglia si ritrovò sfollata sopra a Farini d’Olmo. Fu lì che conobbi i partigiani e i loro ideali, e a soli sedici anni decisi di unirmi a loro per combattere il regime”.

L’incontro con don Borea è sempre vissuto nella mente e nel cuore di Filippa. “Ho avuto la sensazione di incontrare un santo", così lo ricordava.
“Io e un compagno partigiano - sono le parole di Filippa - dovevamo ritirare alcuni rifornimenti presso la parrocchia di Obolo. Era sera tardi, ci venne incontro questo giovane prete dall’aspetto minuto, estremamente cordiale e premuroso. Chiamò un uomo per aiutarci a caricare i materiali e poi ci fece entrare in canonica e ci diede da mangiare; ci intrattenemmo a lungo e lui ci raccontò cosa accadeva nella vallata. Prima di congedarsi mi accarezzò con infinita tenerezza e mi disse: «Sei così giovane… ti dò la mia benedizione. Non lo dimenticherò mai, in quell’istante sentii dentro di me una sorprendente sensazione di pace. L’incontro con quel giovane prete di montagna ha lasciato un segno indelebile, ha liberato in me un coraggio e una volontà di vivere che nemmeno io conoscevo. Sono certissimo che la sua benedizione mi abbia aiutato a sopravvivere alla guerra, e ad affrontare tutta la vita a venire”.

Nella foto, l'ex partigiano Giuseppe Filippa.

Pubblicato il 15 settembre 2023

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