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Notizie Varie

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Il saluto della sindaca Tarasconi agli studenti piacentini

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E' suonata la prima campanella del nuovo anno scolastico.
Il saluto del sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi.

“La scuola sia il nido che dà rifugio, ma dal quale spiccare anche il volo”

Quest'anno scolastico, per me, ha il volto dei bambini che ho incontrato la settimana scorsa tra i banchi della primaria Alberoni: arrivati da poco nel nostro Paese, hanno iniziato a familiarizzare con l'italiano grazie a un progetto del Comune, con l'aiuto dei volontari di Mondo Aperto. Ma il loro sguardo parla una lingua universale, che nessuno sa comprendere e valorizzare più di un insegnante: la curiosità che illumina gli occhi, la meraviglia della scoperta, il desiderio di fare amicizia e di sentirsi parte di un gruppo.
C'è tutto questo, nelle aule che oggi tornano ad animarsi di voci e di sorrisi. E io ne sono orgogliosa, come sindaca e come cittadina, che nelle nostre scuole di ogni ordine e grado sa di poter trovare un punto di riferimento in cui avere fiducia e un laboratorio in cui il futuro non si pianifica, ma si costruisce. Insieme.
L'augurio di rito, per il nuovo inizio, diventa allora un'occasione per dire grazie. A chi vive la responsabilità educativa con impegno e con passione, nonostante le difficoltà con cui anche in classe ci si confronta. A chi affida i propri figli alla scuola riconoscendone il ruolo con reciprocità, condivisione e rispetto. A chi mette amore nei gesti di cura e gestione quotidiana degli spazi.
Alle ragazze e ai ragazzi che oggi cominciano o riprendono il loro cammino, vorrei chiedere di guardare con riconoscenza al lavoro di chi li accoglie ogni giorno, aprendosi al dialogo, non avendo paura di domandare aiuto se ci si sente soli, mettendosi in gioco non solo per gli obiettivi da raggiungere ma anche nelle relazioni, nel bisogno di comprendere un mondo sempre più complesso. Perché la scuola sia il nido che dà rifugio, ma dal quale si spicca anche il volo.

Katia Tarasconi

Pubblicato il 15 settembre 2023

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E' morto l'ex partigiano Giuseppe Filippa. Sabato 16 i funerali in San Savino

dBorea Giuseppe Filippa

E' morto oggi venerdì 15 settembre Giuseppe Filippa, ex partigiano noto con il nome di Sandokan. Aveva 95 anni.
Nel tracciare un suo ricordo, riportiamo alcune sue testimonianze legate al periodo della Resistenza, periodo che lo portò all'incontro con don Giusepppe Borea, il prete di Obolo fucilato dai nazifascisti nel 1945.
Stasera alle ore 20.30 la recita del rosario a Podenzano; i funerali domani sabato 16 settembre alle ore 16 nella chiesa di San Savino in città.

L'incontro con don Borea

Spesso ricordando bene gli anni bui della guerra Filippa diceva: “Eravamo impauriti, ogni sera andavamo a letto vestiti, pronti a fuggire. Il 2 maggio 1944 ci fu una terribile incursione delle forze tedesche su Piacenza e tutta la mia famiglia si ritrovò sfollata sopra a Farini d’Olmo. Fu lì che conobbi i partigiani e i loro ideali, e a soli sedici anni decisi di unirmi a loro per combattere il regime”.

L’incontro con don Borea è sempre vissuto nella mente e nel cuore di Filippa. “Ho avuto la sensazione di incontrare un santo", così lo ricordava.
“Io e un compagno partigiano - sono le parole di Filippa - dovevamo ritirare alcuni rifornimenti presso la parrocchia di Obolo. Era sera tardi, ci venne incontro questo giovane prete dall’aspetto minuto, estremamente cordiale e premuroso. Chiamò un uomo per aiutarci a caricare i materiali e poi ci fece entrare in canonica e ci diede da mangiare; ci intrattenemmo a lungo e lui ci raccontò cosa accadeva nella vallata. Prima di congedarsi mi accarezzò con infinita tenerezza e mi disse: «Sei così giovane… ti dò la mia benedizione. Non lo dimenticherò mai, in quell’istante sentii dentro di me una sorprendente sensazione di pace. L’incontro con quel giovane prete di montagna ha lasciato un segno indelebile, ha liberato in me un coraggio e una volontà di vivere che nemmeno io conoscevo. Sono certissimo che la sua benedizione mi abbia aiutato a sopravvivere alla guerra, e ad affrontare tutta la vita a venire”.

Nella foto, l'ex partigiano Giuseppe Filippa.

Pubblicato il 15 settembre 2023

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Il 17 settembre la «Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita»

patient day

Quando i pazienti sono coinvolti attivamente nella propria cura, si ottengono significativi vantaggi in termini di sicurezza, soddisfazione ed esiti di salute. Ma c’è di più: diventando partner del team sanitario, ognuno può contribuire non solo a migliorare la sicurezza delle cure, ma anche quella del sistema sanitario nel suo complesso. Lo dimostrano gli studi e le ricerche scientifiche.
Per ricordarlo torna domenica 17 settembre la “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”, che coincide con il World Patient Safety Day istituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2019. Un appuntamento a cui anche l’Emilia-Romagna ogni anno si fa trovare pronta: non solo domenica, ma nei giorni precedenti e successivi sono numerose le iniziative organizzate da Regione, Aziende sanitarie e ospedaliere ed Irccs, in collaborazione con i Comuni e spesso con le associazioni di volontariato, per sensibilizzare i cittadini su un tema che riguarda da vicino tutti: pazienti, famiglie, visitatori e personale sanitario.

Da Piacenza a Rimini le occasioni per informarsi, parlare direttamente con i professionisti, ricevere materiale illustrativo non mancheranno: banchetti, colloqui con il personale, proiezione di video e interviste e persino corsi sono in programma su tutto il territorio regionale, con iniziative che saranno pubblicizzate anche attraverso web e social. Il filo conduttore è comune: richiamare l’attenzione e la responsabilità di tutti sul fatto che una sanità sicura dipende anche dallo sforzo collettivo di cittadini e operatori. Piccoli gesti che possono fare la differenza, come portare con sé la propria documentazione sanitaria quando si va dal medico, comunicare agli operatori le medicine che si stanno assumendo, seguire precise norme igieniche quando si va a far visita a un paziente in ospedale sono alcuni dei consigli promossi dall’assessorato regionale alla Sanità anche attraverso la campagna di comunicazione “Sicurinsieme-Una sanità più sicura comincia da noi” per accedere e usufruire dei servizi sanitari in tutta sicurezza, contribuire a migliorare ulteriormente le cure e, soprattutto, ridurre i rischi. Inoltre, come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella notte del 17 settembre saranno illuminati di arancione alcuni monumenti o luoghi significativi delle principali città dell’Emilia-Romagna, tra cui anche la sede dell’Assemblea Legislativa della Regione a Bologna, per richiamare l’attenzione dei cittadini sull’importanza della sicurezza delle cure.

“La sicurezza è una componente fondamentale dell’assistenza sanitaria e un elemento imprescindibile per l’erogazione di prestazioni di elevata qualità- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Da anni la Regione è impegnata a promuovere la sicurezza nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie e a prevenire, evitare o mitigare i potenziali esiti indesiderati e danni, che sono sempre possibili nei processi assistenziali. Ma è altrettanto importante coinvolgere attivamente i pazienti, i familiari e la comunità nella sicurezza dell’assistenza, tema peraltro scelto dalla World Health Organization per celebrare la Giornata mondiale 2023. Una sanità ancora più sicura passa dall’impegno di tutti”. Le attività che regolarmente si svolgono a livello regionale e nelle Aziende sanitarie prevedono analisi, valutazione e prevenzione dei rischi, applicazione e monitoraggio di buone pratiche per la sicurezza, gestione di eventi avversi e azioni di sostegno e riparazione per eventuali eventi negativi che si dovessero verificare.

La Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita è promossa da ministero della Salute, commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Istituto superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Nata su richiesta della sub Area ‘Rischio Clinico’ della commissione Salute coordinata dalla Regione Emilia-Romagna, è ufficialmente indetta nel nostro Pase il 17 settembre di ogni anno, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 2019. Il 28 maggio 2019, nell’ambito della 72ª Assemblea mondiale della Salute dell’Oms, è stato istituito il World Patient Safety Day nella medesima data. La tematica scelta dalla World Health Organization per celebrare la quinta Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti del 17 settembre 2023 riguarda il coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e dalla comunità nella sicurezza dell’assistenza (“Engaging Patients for Patient Safety”).

Pubblicato il 14 settembre 2023

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A Gragnano consegnate le borse di studio dedicate a Carlo Squeri e Vittorio Dallagiovanna

 borse di studio gragnano

È arrivata al decimo anno la cerimonia di consegna delle borse di studio intitolate a Carlo Squeri e Vittorio Dallagiovanna agli studenti della scuola secondaria di primo grado. Il sindaco di Gragnano, Patrizia Calza, in apertura ha ricordato come l’istituzione delle borse di studio sia un atto che sottolinea il ruolo fondamentale della scuola, dell’istruzione e dell’educazione nel percorso di crescita dei cittadini e della società tutta, rinnovando i ringraziamenti dell’amministrazione comunale ai famigliari degli imprenditori - a cui sono intitolati i premi - per la sensibilità dimostrata e per aver voluto lanciare un messaggio in questa direzione. Alla cerimonia erano presenti Angela Squeri, figlia di Carlo e Maria Pighi Righi, moglie di Vittorio Dallagiovanna, accompagnata da figli e nipoti, che hanno ricordato i loro congiunti e l’amore per i giovani e per lo studio che li accomunava.
Si è poi passati alla premiazione dei vincitori, chiamati dall’assessore alla pubblica istruzione di Gragnano, Alessandra Tirelli. All’unico 10, ottenuto da Annamaria Iannotta, è stata consegnata una borsa di studio di 500 euro.

La seconda borsa di studio è stata invece suddivisa tra gli studenti che hanno conseguito una votazione pari a 9: si tratta di Jacopo Varesi Jacopo, Giuseppe Raveane, Pietro Ramonda, Alice Tagliaferri, Edoardo Ramonda, Aldo Sinani e Sehajpreet Kaur. Agli stessi è stato consegnato anche un buono libri dal valore di 50 euro, messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Patrizia Calza, nel ricordare come i ragazzi premiati negli anni precedenti si siano poi distinti anche negli istituti Superiori - a dimostrazione dell’ottimo livello dell’insegnamento goduto - ha invitato gli studenti a considerare il riconoscimento attuale non come un traguardo, ma come un punto di partenza di un percorso, quello della vita.
“Percorso in cui – ha dichiarato - ci auguriamo possano trovare spazio non solo le giuste ambizioni personali, ma anche l’attenzione per la comunità. Proprio perché vi vogliamo persone realizzate e capaci, ma anche cittadini adulti e persone sensibili”. Queste considerazioni hanno fatto da introduzione alla sorpresa di quest’anno: due borse di studio di 250 euro ciascuna, istituite da Pro Loco Gragnano, dal titolo “Io credo in te”, per premiare gli studenti che si sono distinti per l’attenzione ai compagni di classe, in particolare a quelli più in difficoltà. I premi sono stati consegnati dalla vicepresidente dell’associazione, Denise Carini, a Jacopo Varesi e Aldo Sinani.

Nella foto, il sindaco di Gragnano con i premiati.

Pubblicato il 14 settembre 2023

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Colombini e Respighi, lezioni al via anche nell’area di viale Malta

 scuola container colombini e respighi


La Provincia di Piacenza ha presentato presso l’area demaniale attigua al parcheggio di viale Malta, i moduli didattici temporanei che accoglieranno in totale 36 classi dei licei “Colombini” e “Respighi” fino alla conclusione (prevedibilmente a fine 2024) dei necessari interventi di adeguamento alle normative antisismiche nei due istituti. La consegna dei moduli didattici (i dettagli tecnici sono nella cartella stampa allegata) segna il completamento dell’impegnativo percorso, che ha coinvolto le ultime Amministrazioni provinciali, finalizzato a contemperare - in un’ottica di costante confronto con i dirigenti scolastici - le esigenze di sicurezza con quelle di un confortevole svolgimento delle attività didattiche.
La spesa per i moduli (compresi i costi per gli interventi necessari alla loro posa) ammonta a oltre 2 milioni di euro, interamente stanziati dal bilancio della Provincia. Ad essi si aggiungono le risorse necessarie per i lavori di adeguamento alle normative antisismiche degli edifici sede principale dei due licei: 8,1 milioni di euro nel caso del Colombini, 1,8 milioni nel caso del Respighi. Su questo fronte il totale ammonta quindi a 9,9 milioni di euro: 2,9 finanziati dalla Provincia e il resto con risorse PNRR.

I discorsi inaugurali, alla presenza di autorità civili, militari e delle forze dell’ordine, sono stati aperti e chiusi dagli interventi della presidente della Provincia di Piacenza Monica Patelli: “Le sedi di Colombini e Respighi, per la loro conformazione strutturale, comportavano il trasferimento di numerose classi durante l’intervento di adeguamento antisismico. Questa soluzione è un esempio virtuoso di come la sinergia tra Amministrazioni e istituzioni possa fornire risposte concrete nell’ottica del bene comune. Per questo occorre ringraziare Agenzia del Demanio (proprietaria dell’area dei moduli), Comune di Piacenza, Polo di Mantenimento Pesante Nord, Questura, istituti scolastici (a partire dalle dirigenti fino ai collaboratori scolastici) e fornitori. Tutti, insieme alla Provincia, hanno reso possibile un intervento importante che risponde alle prime esigenze di chi entra in una scuola: sicurezza e comfort”.
La presidente Patelli ha elogiato professionalità e dedizione del personale tecnico della Provincia che, a vario titolo, ha collaborato all’intervento: Jonathan Monti (dirigente Servizio Edilizia e Servizi Tecnologici) e Angela Toscani (dirigente del Servizio Bilancio, Patrimonio e acquisti) insieme ad Andrea Addabbo, Matteo Bocchi, Fabio Campominosi, Pierluigi Carini, Nicola Cravedi, Roberto Dacrema, Andrea Draghi, Franco Federici, Antonio Mazzocchi, Franco Montanari, Andrea Tedaldi. Ha rivolto infine un ringraziamento al direttore generale e ai dirigenti, nonché un plauso al personale amministrativo che ha contribuito al successo del progetto.

Uno spazio adeguato per le scuole

Patrizia Calza, vicepresidente con delega a Edilizia scolastica, istruzione e diritto allo studio, ha sottolineato il fatto che “La Provincia ha valutato tutte le possibili ipotesi di ricollocazione: alcune sarebbero state più semplici da percorrere, ma si è deciso di favorire al massimo l’attività didattica e si è individuata come soluzione più idonea per gli elementi modulari l’area demaniale attigua al parcheggio di viale Malta, che è molto vicina sia al Colombini sia al Respighi ed è baricentrica rispetto ad entrambi. Sottolineo che ingresso e uscita dai moduli, circondati da una recinzione, non avvengono direttamente sull’area destinata a parcheggio, e che - in accordo con il Comune di Piacenza - è stato predisposto un percorso pedonale senza interferenze con i flussi veicolari: i ragazzi avranno quindi uno spazio protetto e potranno raggiungere in sicurezza i punti di smistamento e i mezzi pubblici. Sono stati infine predisposti parcheggi dedicati al personale dei due istituti. Questa era una sfida difficile che è stata vinta: la Provincia non sbaglia un colpo”.

“Fin dall’inizio, come Amministrazione - ha ricordato la consigliera provinciale Paola Galvani - volevamo uno spazio adeguato e sicuro per le scuole. La preoccupazione iniziale ha lasciato spazio alla consapevolezza di un grande lavoro di squadra e, ora, ad un risultato che va al di sopra delle aspettative grazie a caratteristiche - climatizzazione compresa, che usualmente nelle scuole non c’è - e spazi confortevoli dei moduli didattici di viale Malta. Al netto di qualche disagio, con questo intervento otteniamo due obiettivi importanti: diamo il via a lavori necessari per la sicurezza di Colombini e Respighi e consentiamo uno svolgimento ottimale delle attività didattiche. Non solo: la Provincia ha predisposto un progetto di rimboschimento, con la piantumazione di circa mille piante, che renderà quest’area - una volta dismessi i moduli didattici - un nuovo e riqualificato punto verde per la città”.

Ricordato che il progetto prese avvio sotto il proprio mandato come presidente della Provincia, Patrizia Barbieri ha definito l’intervento “Un bell’esempio di come si può lavorare insieme e una soddisfazione non solo per noi, ma per tutta la città. È un risultato che conferma come lo Stato - ad ogni suo livello - sa come intervenire quando occorre una risposta per il futuro, in particolare per i giovani. Per la riqualificazione di quest’area va elogiata l’efficacia della sinergia tra tutti i soggetti coinvolti e vanno sottolineati professionalità e spirito di servizio degli uffici della Provincia”.

Gli interventi

Per il Comune di Piacenza era presente l’assessore Matteo Bongiorni, che ha osservato come “In quest’area ogni scelta, anche quella che porta a rinunciare a qualcosa o crea qualche disagio, è stata pensata nell’ottica di un domani migliore per i ragazzi, che comunque sanno spesso adeguarsi alle novità più in fretta di noi adulti”.
In rappresentanza del prefetto Daniela Lupo è intervenuto per un saluto il vicario Attilio Ubaldi, che ha citato il presidente Mattarella e don Milani e ha definito l’intervento “un segnale forte e benaugurante”, nel solco degli interventi di edilizia scolastica che hanno segnato passaggi importanti della storia d’Italia.
Per l’Ufficio scolastico regionale-sede di Piacenza ha preso la parola il dirigente Maurizio Bocedi, evidenziando la bontà del risultato come “frutto della collaborazione istituzionale, che è punto di forza in ogni progetto che va a buon fine”.

La dirigente scolastica del liceo Respighi, Elisabetta Ghiretti, ha osservato che “La Provincia - con il quotidiano, silenzioso e impegnativo lavoro di tutti i suoi uffici - dimostra di credere negli investimenti per i giovani. L’attenzione di tutti gli amministratori e del territorio nel suo complesso rendono questa giornata un momento di festa, di gioia e di consapevolezza”, mentre la dirigente scolastica del liceo Colombini Monica Ferri (accompagnata dal responsabile di sede Massimo Trespidi) ha evidenziato che “L’alleanza tra le istituzioni a favore della scuola, e la disponibilità di tutti a lavorare insieme, ha consentito di trovare una soluzione ottimale per il tempo di svolgimento di lavori che erano necessari: una bella lezione anche in termini di educazione civica da trasferire ai ragazzi. Un grazie va alle famiglie, sempre fiduciose nella buona riuscita del progetto”.

Un saluto a Dorino Pontello, titolare della Prefabbricati Ferrocostruzioni che ha approntato i moduli didattici, ha preceduto la benedizione dell’area da parte del parroco di San Corrado don Giovanni Marchioni e il rituale taglio del nastro, dopodiché l’appuntamento inaugurale è proseguito con una visita a cura dei tecnici della Provincia, guidati dal dirigente del Servizio Edilizia e Servizi Tecnologici Jonathan Monti.

Pubblicato il 14 settembre 2023

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