Liceo San Benedetto, inaugurata la nuova sede nell'ex Istituto delle Orsoline
“Il fatto che la scuola sia intitolata a San Benedetto è perché ha voluto ispirarsi al compatrono d’Europa, il santo che ha profondamente segnato le radici e la cultura dell’Europa”: sono le parole di mons. Luigi Chiesa che ha portato i saluti del Vescovo mons. Adriano Cevolotto, all'Istituto delle Suore Orsoline di Piacenza, in via Genocchi, il 7 gennaio, dove si è celebrata, con grande entusiasmo, l'inaugurazione della nuova sede del Liceo Sportivo San Benedetto, che si è spostato dal monastero di San Raimondo di Corso Vittorio Emanuele. Un evento di importanza significativa, accentuato dalla presenza e dalle parole ispirate dei protagonisti principali di questa iniziativa educativa.
Un luogo di tradizione scolastica
Il presidente della Fondazione San Benedetto, Giovanni Rapaccioli, ha delineato l'importanza di questo nuovo spazio nel contesto dell'insegnamento. Ha sottolineato come l'ambiente bello e accogliente possa essere un catalizzatore per stimolare gli alunni a perseguire un apprendimento più profondo e stimolante. Suor Elena Scotti delle Orsoline, figura emblematica nell'istituto, ha manifestato la gioia che la struttura possa continuare la sua missione educativa, ed ha offerto un'affettuosa riflessione sulla lunga tradizione dell'Istituto. Con quasi quattro secoli dedicati all'istruzione e al sostegno educativo delle famiglie del territorio, ha sottolineato il ruolo imprescindibile che l’Istituto di Piacenza ha avuto nel tessuto sociale locale.
La missione di inclusione
Il preside del Liceo San Benedetto, Fabrizio Bertamoni, ha messo in evidenza l'incantevole cornice della nuova struttura, descrivendola come un luogo che ispira all'eccellenza e al miglioramento costante della qualità della vita degli studenti. Ha espresso gratitudine nei confronti del personale docente e non docente per il loro impegno e ha sottolineato la necessità di questa nuova sede a causa dell'aumento costante degli iscritti. Ha evidenziato come il Liceo sia un ambiente inclusivo che permette a tutti gli studenti di raggiungere la maturità in un clima di serenità e impegno nello studio. Bertamoni ha altresì rievocato l'evoluzione del Liceo nel tempo, passando da 64 studenti nel 2015 al numero di 186 iscritti nell'anno scolastico attuale. Ha sottolineato la missione di inclusione della scuola e la sua capacità di coltivare talenti nascosti, nonché di reinventare la passione per lo studio in coloro che potrebbero aver pensato di abbandonare gli studi.
Le testimonianze degli studenti e delle studentesse hanno colorato l'evento con emozioni palpabili. Hanno condiviso storie di una scuola che va oltre la mera istruzione, che regala coinvolgimento e passione per l'apprendimento. Hanno evidenziato l'importanza dei professori come veri educatori, che hanno instillato amore per lo studio oltre il semplice voto.
Una solidarietà che educa
Mons. Luigi Chiesa, che è anche consulente ecclesiastico della Fondazione San Benedetto, ha sottolineato il pensiero del santo monaco, compatrono d’Europa, che concepiva la comunità un dono da accogliere, di fronte al quale continuare ad essere poveri e continuare a mendicare. “Perché una comunità - ha affermato mons. Chiesa - , qualunque comunità, e tanto più una comunità scolastica, si costruisce solo tra poveri, nella solidarietà tra poveri. La solidarietà, che è alla base dell’educazione, non è mai fra uno più forte e uno più debole (che il più forte si chiami preside, professore, primo della classe, il più intelligente, il più ricco, … e il più debole, che si chiami studente, meno intelligente, in difficoltà, meno dotato, …); la solidarietà è sempre l’aiuto che le persone si danno tra loro, da poveri, per crescere insieme ed essere più forti assieme”.
Un'eredità da recuperare
Mons. Chiesa ha poi sottolineato come la scuola San Benedetto è nata dal desiderio di recuperare la coscienza e l’esigenza di avere luoghi capaci di testimoniare che tutti i valori che fanno parte della nostra storia sono buoni se ne accoglie la sorgente, cioè il fatto che sono doni di Dio e lasciati in eredità da una tradizione educativa. A questo proposito il sacerdote ha citato una frase tratta da una celebre e profonda pagina del Faust di J.W. Goethe: “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo” .
Una eredità che - per mons. Chiesa - non si mantiene e non si trasmette se con essa e per suo tramite, non si trasmette l’amore alla vita che ne è all’origine.
L’educazione: la più bella delle missioni
“E oggi più che mai - ha aggiunto don Luigi - vediamo quanto sia importante e necessario per le nuove generazioni, un luogo educativo così. Per i giovani, per le famiglie, per la città in cui viviamo, per la società, per il nostro paese. Che il Signore - ha concluso mons. Chiesa - benedica e ricompensi tutti coloro che hanno speso energie, spirituali e anche materiali durante tutti questi anni, e benedica tutti coloro che oggi operano e vivono la scuola San Benedetto: tutti, con l’umiltà e la gratitudine per quanto ricevuto, e la solidarietà tra poveri che rende appassionante lo studio e crea relazioni belle per la vita”.
L’inaugurazione della nuova sede del Liceo sportivo San Benedetto, presso l'Istituto delle Suore Orsoline di Piacenza, ha rappresentato un momento di celebrazione non solo per la crescita fisica della struttura, ma soprattutto per l'approccio umanistico e inclusivo che permea l'intera esperienza educativa offerta. Un ambiente dove l'educazione è vissuta come la più bella delle missioni, un rifugio che nutre non solo le menti, ma anche i cuori degli studenti, trasformando la scuola in un luogo di crescita integrale.
Riccardo Tonna
Nelle foto, l'inaugurazione della nuova sede del Liceo San Benedetto nell'ex Istituto delle Suore Orsoline.
Pubblicato il 9 gennaio 2023
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