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Notizie Varie

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«Una nuova primavera economica e sociale del nostro Paese»: è l'augurio di Morelli per la Festa del Lavoro

morelli umberto mcl piacenza

In occasione della Festa del Primo Maggio, il Movimento Cristiano dei Lavoratori con una nota ha voluto interrogarsi in merito alle tematiche e alle diverse problematiche inerenti al mondo del lavoro nel contesto attuale.
L’intervento di Umberto Morelli presidente provinciale e regionale di Mcl. 

Al fianco dei lavoratori da 50 anni

"Anche quest'anno seppur in sordina, seppur tra mille problematiche e difficoltà ci apprestiamo a festeggiare la festa del 1° Maggio  per eccellenza festa di SAN GIUSEPPE LAVORATORE; ma oggi ha ancora un senso tutto ciò?”
Come "movimento di testimonianza evangelica da 50 anni" al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie che ha nel proprio dna incarnato sia il magistero sociale e della dottrina sociale della Chiesa, tra mille problematiche abbiamo un riscontro positivo a favore della ricorrenza in discussione, oggi ci ritroviamo con un mondo del lavoro miope, senza speranza ma con un grande voglia di riscatto dopo la pandemia e con una crisi economico sociale creata da una assurda guerra nel cuore del EUROPA ma come movimento di lavoratori nonostante le tante difficoltà dobbiamo  credere e diffondere speranza tra i propri associati e all'interno della comunità locale”.

Un lavoro dignitoso per tutti

"Innanzitutto accogliamo con favore almeno non bocciamo prima del tempo quanto emergerà dal CDM del nostro governo che si terrà nel giorno della festa del patrono dei lavoratori; ci auguriamo che  nell' occasione emergano proposte concrete di lavoro stabile  dignitoso e giustamente remunerato ci auguriamo che  vengono proposti sostegni economici a favore  di chi appartiene a categorie fragili e si trova escluso da mondo del lavoro causa difficoltà anagrafiche e di salute che gli impediscono di rientrare,  e che non siano dati a pioggia per crediti elettorali, auspichiamo che ci siano sostegni a favore delle famiglie sopra tutto  quelle numerose che hanno bisogno di benefit fiscali per far fronte alle difficoltà economiche quotidiane. Nello stesso tempo auspichiamo che ci siano bonus e condizioni favorevoli per le aziende per portare in modo significativo attivamente le due categorie oggi più che mai escluse come i giovani e le donne nel mondo del lavoro”.

Attenzione ai giovani e alle donne

"Il problema dei giovani nel mondo del lavoro è ripreso per l'occasione anche dai Vescovi italiani, nel loro messaggio «GIOVANI E LAVORO PER NUTRIRE LA SPERANZA» , diffuso alla comunità Cristiana  in occasione della festa del 1° maggio, essi pagano oggi un progetto culturale che non promuove a sufficienza la formazione e fatica ad accompagnarli nei passi importanti della vita e non riesce a offrire a loro motivi di speranza verso il futuro”.
“La crisi demografica in atto nel nostro paese aggrava ancora più la situazione, i giovani diventano sempre più ai margini del mondo del lavoro e le donne sopra tutto giovani conoscono un ulteriore peggioramento delle opportunità lavorative e sociali. Un' attenzione particolare a nostro avviso come movimento che ogni giorno si confronta e incontra i lavoratori merita la situazione di precarietà lavorativa che i giovani oggi vivono dove scarseggia la domanda di lavoro i giovani sono sottopagati, vedono frustate le loro capacità e competenze e perciò interpellano la coscienza dei credenti in tutti gli ambiti lavorativi e professionali. Troppe volte si avverte la fatica di far incontrare la domanda con l'offerta di lavoro, per cui molte professionalità non trovano accoglienza tra i giovani. Ci preoccupa non poco come realtà associativa vicino ai lavoratori il tasso di giovani che non studiano, nè lavorano (NEET), quelli che ogni giorno finiscono nelle reti della criminalità, del gioco d'azzardo, del lavoro nero e sfruttato nel mondo della droga e dell'alcolismo. Nello stesso tempo ci preoccupano le problematiche come la conciliazione del lavoro oggi precario  con la famiglia che ne limita la costruzione di essa , e nello stesso tempo frena un percorso di denatalità che nel nostro paese ha conseguito risultati preoccupanti e che limitano la vistosamente la presenza femminile nel mondo del lavoro stesso”.

Sicurezza sul lavoro

“Abbiamo inoltre bisogno più che mai di ambienti di lavoro sicuri, troppe volte negli ultimi anni e ogni giorno ci troviamo a piangere lavoratori che a fine giornata non fanno ritorno alle loro famiglie questo non è giusto non è dignitoso, il profitto, l'economia non devono sovrapporsi alla vita dei lavoratori. Da qui si deve ripartire con speranza, verso un nuovo «umanesimo del lavoro» dobbiamo tutti rimettersi in gioco, dalle istituzioni, al mondo imprenditoriale , al mondo sindacale , alla comunità cristiana  e a tutti i singoli movimenti, dobbiamo quanto mai prevaricare muri e contra posizioni ideologiche, rispettando i vari ruoli e le varie responsabilità si deve riprendere la condivisione della gestione delle aziende con percorsi e responsabilità condivise per il rilancio dell'economia e del mondo del lavoro del nostro paese”.
“Le comunità cristiane devono con coraggio ogni giorno andare incontro e al confronto e di ascolto facciano loro le esperienze come ECONOMY OF FRANCESCO,  le cooperative sociali, le buone pratiche di microcredito in essere anche sul nostro territorio di cui tanto si è riflettutto durante l'ultima settimana sociale”.
“Auspichiamo che le Istituzioni vicine alla politica nazionale e territoriale favoriscano l'occupazione in special modo quella giovanile e femminile facciano si che il rapporto scuola -lavoro sia  garantito nella sua sicurezza aiuti frenare l'esodo e lo spopolamento , sopra tutto nei territori con il maggior tasso di disoccupazione. Ci auguriamo e auspichiamo che tutto ciò promuova una «nuova primavera economica e sociale» per il nostro Paese fatta di buone relazioni tra le persone che emargini l'individualismo che oggi regna nel nostro vivere quotidiano, con famiglie capaci di aprirsi alla vita con speranza, coraggio di una società coraggiosa e solidale tra le sue varie componenti, se cosi sarà avremo dato alla festività del patrono dei lavoratori del 1° Maggio il suo giusto significato e il suo carisma che il mondo del lavoro auspica e si augura”.

UMBERTO MORELLI
Presidente provinciale Mcl Piacenza
Presidente regionale Mcl Emilia Romagna

Nella foto, Umberto Morelli presidente provinciale e regionale di Mcl.

Pubblicato il 30 aprile 2023

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Gragnano ha ricordato i Caduti della Resistenza

calza resistenza gragnano 2023

L'Amministrazione comunale di Gragnano  ha reso omaggio  ai Caduti della Resistenza attraverso un breve viaggio della memoria che, partendo dal Municipio  dove una Stele ricorda i nomi dei Caduti, ha toccato poi  i Cippi posti nei luoghi dove i Partigiani furono uccisi e le tombe dove furono sepolti.
Il Sindaco Patrizia Calza, gli amministratori, i rappresentanti delle associazioni locali e Mario Spezia — presidente provinciale di ANPC hanno ricordato così  Luigi Paraboschi, Giuseppe Nespi, Natale Barattieri, Mario Fontanella, Luigi Pozzi, Francesco Rossi e Don Giuseppe Beotti richiamando in breve le loro storie di persone tra loro diverse per origini esperienze e credo ma tutte unite da uno straordinario collante : "il  desiderio di dare vita a una nuova Italia, libera e  democratica quella che oggi conosciamo e che è frutto della Costituzione del 1948"hanno ricordato gli amministratori.

Nella foto, la commemorazione dei Caduti della Resistenza a Gragnano.

Pubblicato il 30 aprile 2023

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Acer: per i piccoli inquilini arriva «Raffa la giraffa». Un video inviato alla trasmissione di Fiorello

Acer foto

Un nuovo testimonial entrerà in questi giorni nelle case Acer, attraverso un regolamento di condominio realizzato ad hoc proprio per i più piccoli. Si tratta di "Raffa, l'affabile giraffa che farà del vicino un ottimo amico e un bravo inquilino". Raffa sarà la nuova vicina di casa del quartiere "Il Grande Acero" e, attraverso una serie di storie illustrate pubblicate on line a cadenza settimanale sul sito acerpiacenza.it, insegnerà ai bambini le giuste regole di comportamento da tenere quando si vive in condominio. Inutile dire che il valore civico che è alla base di una convivenza civile è assoluto a casa come a scuola, nello sport come in qualunque momento di socializzazione.
Per questo Acer, dopo aver presentato nella giornata di venerdì 28 aprile in Municipio l'iniziativa insieme al Comune di Piacenza e alla classe 5^ B della scuola “Caduti sul Lavoro”, chiederà il coinvolgimento di tutte le scuole primarie: le regole che valgono per gli inquilini di Acer non sono infatti diverse da quelle che devono osservare tutti i bambini e tutti i cittadini in generale. 

A Piacenza sono circa 6.500 gli inquilini Acer, provenienti da 52 Paesi differenti. Partire dai più piccoli per arrivare agli adulti è sicuramente uno dei metodi da perseguire con costanza per prevenire i comportamenti contrari alla buona educazione e migliorare la qualità dell'abitare degli inquilini. Acer spedirà quindi in tutte le abitazioni, con uno dei prossimi invii di bollettazione, il regolamento di condominio per bambini illustrato e spiegato dalla Giraffa Raffa. Ogni settimana, inoltre, pubblicherà sul sito una storia educativa di Raffa, affabile vicina che sistemerà i problemi del condominio con il buon senso ma soprattutto con educazione e rispetto delle regole.

In sala Consiglio  è stato girato un breve video con il saluto dei ragazzi della 5^ B della Caduti sul lavoro e le dichiarazioni della sindaca Katia Tarasconi e del presidente di Acer Marco Bergonzi, che verrà inviato alla trasmissione “Vivaraidue” condotta da Fiorello, per essere trasmesso in una delle prossime puntate al mattino su Rai Due.

Nella foto, la presentazione dell'iniziativa promossa da Acer avvenuta in Comune a Piacenza.

Pubblicato il 28 aprile 2023

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Il 4 maggio la Giornata del rene in Piazza Cavalli

giornata rene in piazza repertorio

In Italia il 6,5% della popolazione ha una malattia renale, a volte senza saperlo. Sintomi trascurabili, malesseri lievi e passeggeri che possono nascondere l’inizio di una sofferenza più importante. Non sottovalutare i messaggi che il nostro corpo ci manda è importante per intercettare l’inizio della patologia e avviare una cura tempestiva in grado di risolvere, rallentare o a volte far regredire il danno renale.

A questo scopo, l’Azienda Usl di Piacenza, ha organizzato per giovedì 4 maggio dalle 9 alle 15 in piazza Cavalli un open day dedicato alla prevenzione delle malattie renali. L’evento si svolge in collaborazione con il Comune di Piacenza e con la Croce Rossa Italiana.

“Torniamo a fare prevenzione direttamente con i cittadini e questo ci riempie di felicità”, evidenzia Roberto Scarpioni, direttore di Nefrologia e dialisi. Il reparto segue ambulatorialmente un migliaio di pazienti con malattia renale a vari stadi. “Dopo 3 anni di stop a causa della pandemia anche a Piacenza torna la giornata di prevenzione nazionale, con una tenda allestita in piazza Cavalli per fare due chiacchiere sulla salute, dare informazioni sulla prevenzione ai cittadini che vorranno fermarsi, misurare la pressione arteriosa e fare un esame delle urine in ambiente separato curato dai medici e infermieri del reparto. Queste azioni di informazione e prevenzione, tese a intercettare con grande anticipo eventuali problematiche renali, sono molto importanti per i cittadini, che spesso si avvicinano al banchetto per curiosità e scoprono di avere dei dubbi clinici. Negli anni passati, infatti, questi momenti si sono rivelati fondamentali per una diagnosi precoce: su 500 cittadini intercettati nei 3 anni prima della pandemia, ben 25 sono stati rimandati ai medici di famiglia con la richiesta di un accertamento di secondo livello e addirittura 3 persone hanno poi eseguito un ricovero per una verifica clinica dello stato di salute. Il danno renale – prosegue il medico – può manifestarsi in vari modi (piedi gonfi, urine colorate, bruciori alla minzione, pressione non controllata e dolori al fianco) anche ben prima che ci sia uno stato di malattia avanzata. La prevenzione ha una valenza ancora più rilevante come strumento di cura tempestiva alla luce di nuove cure disponibili per risolvere o far regredire il danno renale, prima che possa diventare irreversibile”.

L’obiettivo dell’iniziativa è offrire alla popolazione un’occasione di confronto con gli specialisti dell’ospedale di Piacenza per parlare e conoscere l’importanza della funzione dei reni.

Pubblicato il 29 aprile 2023

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L'appello: «Sentitevi tutti coinvolti nel flash mob per la pace del 16 maggio»

flash mob per la pace Piacenza

Un drappo bianco alla finestra, sulla borsa, al braccio. Una stretta di mano a chi si ha vicino, di fronte casa o per strada. Un momento di sosta in cortile per le scuole oppure in azienda e in ufficio con i colleghi. 
Non c'è nessuno che non debba sentirsi coinvolto nell'appello per la pace che il comitato piacentino di ”Europe for Peace” lancia con il flash mob del 16 maggio, non a caso, Giornata internazionale del vivere insieme in pace, proclamata dall'Onu nel 2017.
Le oltre trenta associazioni del mondo laico e cattolico (tra cui Caritas, Acli, Azione Cattolica, Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento Cristiano Lavoratori, Protezione della Giovane, Punto Incontro “Don Eliseo Segalini”) che da mesi si stanno impegnando per far sentire anche a Piacenza la voce di chi chiede passi concreti per costruire la pace - in Ucraina anzitutto, ma senza dimenticare gli oltre cento conflitti meno documentati dai media in corso nel mondo - sono pronte ad una nuova iniziativa. Nuova in tutti i sensi, hanno evidenziato i promotori. Nuova per le modalità. Nuova per l'impegno corale, che intende contagiare tutta la cittadinanza, dai paesi di montagna ai Comuni più grandi. Nuova perché tutti possono trovare la propria "strada" per partecipare là dove sono, si tratti di impiegati, studenti, insegnanti, agricoltori, sanitari, commercianti, artisti e si potrebbe andare avanti all'infinito.
L'obiettivo - ha sintetizzato alla presentazione di questa mattina Roberto Lovattini per ”Europe for Peace" - è amplificare l'appello per la pace attraverso un gesto semplice, che è veramente alla portata di tutti. Il 16 maggio, alle ore 11.30, si chiede di interrompere brevemente la propria attività (dai 2 ai 5 minuti) diventando portavoce di gesti di pace con chi si ha attorno, scambiandosi dunque un augurio di pace reciproca, per l'Ucraina e per il mondo intero.

Dai sindaci ai sacerdoti: l'appello a far conoscere l'iniziativa e partecipare

Questa mobilitazione dal basso - che si spera anche i sindaci e le amministrazioni comunali, così come le associazioni di categoria e, non ultime, le parrocchie, possanno far propria e divulgare - ribadisce la richiesta che "Europe for Peace", a Piacenza come in tutta Italia, sta portando avanti: tacciano le armi, negoziato subito, protezione della popolazione civile. "Speriamo che Piacenza, come ha auspicato il Vescovo, possa diventare davvero anche Primogenita di pace", ha sottolineato Lovattini. Anche le istituzioni possono partecipare in vario modo: suonare le campane delle chiese a festa, far suonare le sirene delle aziende o le campanelle delle scuole. Appendere drappi bianchi all'esterno delle proprie sedi. Indossarne uno al braccio, sullo zaino, sulla borsa. "Creeremo anche un sito dove le persone possono inviarci foto, filmati, piccole riflessioni su come hanno aderito al flash mob", annuncia Lovattini.

C'è già, tra i promotori, chi si sta organizzando per un flash mob collettivo, come le Donne in Nero, che alle 11.30 si ritroveranno in piazzetta San Francesco per condividere  questo momento. Il maestro di sport Carlo Devoti ha coinvolto diverse scuole in cui è impegnato con i propri progetti. Il Laboratorio popolare di cultura e dell'arte con Alberto Esse proporrà l'istallazione "Guerre in città", che riproduce i suoni della guerra. Ma ci sono anche semplici cittadini che si sono messi a disposizione, a titolo personale, per sensibilizzare i vicini di casa, le scuole del quartiere, gli amici. Bruno Sozzi della Rete Radié Resch lancia un appello particolare ai sacerdoti, perché informino i parrocchiani anche in occasione degli avvisi delle messe. "Il flash mob è un piccolo gesto, ma che vuole coinvolgere tutti - rilancia Marco Natali di Legambiente -: solo un movimento dal basso può spingere chi ha potere a intervenire per arrivare alla pace, ecco perché è importante far sentire la nostra voce, unita e il più possibile diffusa".

Chi desiderasse avere ulteriori informazioni sul flash mob del 16 maggio può scrivere all'indirizzo . Sono stati stampati dei segnalibri con tutte le indicazioni, che verranno distribuiti nei prossimi giorni, così da far circolare ancora di più l'appello alla pace. Li si può richiedere all'indirizzo mail indicato sopra, per farsi a propria volta promotori e ambasciatori di pace nel proprio paese e nei propri ambienti di studio e lavoro.

Pubblicato il 28 aprile 2023.

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