Loppiano, 50 piacentini insieme per una giornata nella cittadella dei Focolari
Sono partiti all’alba di martedì 25 aprile per raggiungere Loppiano, cittadella internazionale dei Focolari sulle colline del Val d’Arno.
Il pulman si è andato via via riempiendo da San Polo - col parroco don Severino Mondelli - a I Vaccari, Podenzano, Vigolzone, Rivergaro, Pontedellolio, Bettola, Cortemaggiore, Castelsangiovanni, Piacenza, S.Nicolò, Breno e perfino da Verona e Pavia.
Sul pullman era presente anche Carlo Poggi di Castelsangiovanni, focolarino della prima ora, che oggi vive nella comunità del focolare a Bruxelles ma non dimentica le sue radici piacentine.
Giunti a Loppiano, erano ad attenderli i piacentini qui residenti don Mimmo Maghenzani, Franco Casaroli (cugino del Cardinale) la famiglia di MariaTeresa e Luigi Maffoni.
All’Auditorium posto sotto la nuova chiesa li attendeva una bella sorpresa: ad accoglierli c’era una nutrita rappresentanza del complesso musicale Gen Verde che ha offerto alcuni canti e testimoniaze; erano in partenza per un tour europeo, ma non hanno voluto mancare, ed hanno incantato con le loro voci affiatate e la carica ideale che le muove per contrbuire alla fraternità universale.
A seguire la messa nella suggestiva chiesa dedicata a Maria Madre di Dio, la Theotokos. Una liturgia semplice ma toccante animata dai canti di giovani di varie parti del mondo, liturgia presieduta da don Mimmo e don Severino che si è conclusa con un omaggio floreale alla Icona di Maria Theotokos, dipinta da un Indù, regalata a Chiara Lubich e benedetta da Giovanni Paolo II a Castelgandolfo.
Nella foto, la celebrazione della messa nella chiesa di Loppiano.
Al termine della messa don Mimmo ha brevemente illustrato la chiesa: dalla struttura (Maria “come un celeste piano inclinato dalla terra al cielo” ) alle vetrate laterali (la Via Mariae a destra, e la Via crucisalla sinistra) e la grande vetrata centrale, un ‘informale’ che rappresenta Maria Madre di Dio “Come un immenso cielo azzurro che contiene il sole” secondo un noto scritto di Chiara Lubich che non ha fatto in tempo a vedere quest’opera realizzata, ma di cui ha posto la prima pietra il 15 maggio 2003.
Il momento del pranzo è stata occasione di conoscenza, scambio gioioso nella luce di una mattinata che ha lasciato un segno nei cuori. Il pomeriggio prevedeva la visita ad atelier artistici, ma il programma si è dovuto sveltire per un intenso temporale.
A seguire un incontro con Valerio Cipri (Lode), tra i fondatori del Gen Rosso, autore del noto testo “Resta qui con noi” divenuto nel 2000 l’inno della Giornata Mondiale della Gioventù.
Nella foto, l'esibizione del Gen Verde a Loppiano.
Per concludere, le famiglie della ‘Scuola Loreto” esperienza di formazione familiare a tutto campo che ha sede nella cittadella dal 1982. La forte testimonianza della Famiglia Scarpino del Brasile (San Paolo) con la figlia Maitè affetta da una rara forma di malattia che le impedisce di muoversi liberamente e di parlare, ma lei parla con i suoi occhi meravigliosi. I genitori hanno raccontato come attraverso la piaga di questo dolore (la bambina ha oggi 6 anni, e al momento della diagnosi le avevano dato 2 anni di vita) hanno rifondanto la loro famiglia credendo all’Amore di Dio e dando vita a iniziative che promuovono tutele per mondo dell’handicap, ottenendo perfino una “Legge Maitè” per facilitare l’inserimento di queste creature nel mondo di tutti.
Il cronometro intanto andava avanti, ed era ora di partire; quelle colline di verdi intensi trapuntati di cipressi ‘alti e schietti’ sono divenuti, in poche ore, un panorama famigliare. Ma era tempo di scendere dal monte con una rinata speranza nel cuore, era tempo di scendere a vivere (ciascuno nel proprio ambiente: famiglia, condominio, quartiere, paese, città...) la legge di Loppiano, “Amatevi come io ho amato voi”.
Il ritorno prolungato dall’intenso traffico è stato occasione di dialogo, scambio di impressioni nel segno dell’unità, della speranza, di rinnovato ottimismo, per tutto il gruppo che si è costituto impensabilmene dal giorno in cui – per iniziativa dell’instancabile Francesca Bruschi, favolosa organizzatrice – era stato deciso di ritrovarsi a Loppiano. Più di una gita, un pellegrinaggio.
R. M.
Nella foto, in alto, il gruppo dei piacentini a Loppiano.
Pubblicato il 27 aprile 2023
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