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Punto Incontro, appuntamento il 25

papa

E' proseguita nella sede di Punto Incontro la lettura dell' Esortazione apostolica “Christus vivit”, con l'approfondimento dell'ottavo capitolo “La vocazione”, introdotto da Marco Tizzoni. Il tema della vocazione, unitamente al successivo capitolo sul discernimento, sono stati ampiamente trattati in Gaudete et exsultate. In Christus vivit papa Francesco li riprende alla luce dell’esperienza del sinodo dei giovani, presentando la vocazione come risposta alla chiamata all’amicizia con Gesù e alla partecipazione all’opera di creazione e di redenzione di Dio, che si realizza nel servizio agli altri.
Il servizio rivolto agli altri è normalmente legato a due questioni fondamentali. La prima è quella dell’amore e della formazione di una nuova famiglia. La famiglia va direttamente in rotta di collisione con una visione della vita disimpegnata, individualista, prigioniera dell’isolamento e della solitudine. Papa Francesco insiste molto su quanto sia importante “una capacità di donarsi pienamente a una persona in modo esclusivo e generoso”. Nonostante tutte le difficoltà, “voglio dirvi… che vale la pena scommettere sulla famiglia e che in essa troverete gli stimoli migliori per maturare e le gioie più belle da condividere. Non lasciate che vi rubino la possibilità di amare sul serio”. “Credere che nulla può essere definitivo è un inganno e una menzogna… vi chiedo di essere rivoluzionari, vi chiedo di andare controcorrente”.
ll secondo ambito di grande significato vocazionale è quello del lavoro: “Invito i giovani a non aspettarsi di vivere senza lavorare, dipendendo dall’aiuto degli altri. Questo non va bene, perché “il lavoro è una necessità, è parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale”. Per questo la disoccupazione e le varie forme di sfruttamento rappresentano una minaccia per la società e una emergenza di cui la politica ha il dovere di occuparsi, considerando il lavoro come una questione importante. Oggi scopriamo nuovi modi per risparmiare lavoro a una velocità superiore a quella alla quale scopriamo nuovi modi per impiegare lavoro. E, come se non bastasse, ben sappiamo che l’ossessione di ridurre i costi può rapidamente portare a sostituire innumerevoli posti di lavoro con le macchine.
Francesco non tralascia di incoraggiare i giovani: “È vero che non puoi vivere senza lavorare e che a volte dovrai accettare quello che trovi, ma non rinunciare mai ai tuoi sogni, non seppellire mai definitivamente una vocazione, non darti mai per vinto”.
L'ultima parte del capitolo 8 affronta il tema delle vocazioni sacerdotali e religiose con l’invito rivolto ai più anziani di osare proporle come possibilità e con l' invito ai giovani di non scartarne a priori l’eventualità, entrambi mantenendosi liberi e attenti alla voce dello Spirito.
Il prossimo incontro – l' ultimo del ciclo – è previsto venerdì 25 ottobre alle 17.30 nella sede di Punto Incontro (Piacenza, Chiostri del Duomo, 12) e riguarderà  l'approfondimento del capitolo 9, dedicato al “Discernimento”.

Pubblicato il 23 ottobre 2019

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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