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La grande musica promuove l’8 per mille

Il Te Deum di Charpentier incanta i piacentini nelle manifestazioni di Santa Giustina

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Anche la grande musica, con la composizione barocca del “Te Deum” di Charpentier, ha rilanciato ai piacentini il valore dell’8 per mille.
Il 28 settembre il cortile del Palazzo vescovile si è animato di 200 persone che hanno preso parte, nell’ambito delle manifestazioni per Santa Giustina, alla serata promossa dalla diocesi con l’Ufficio Beni culturali, il settimanale Il Nuovo Giornale e l’associazione Domus Justinae.

L’8 per mille è fatto di opere che parlano da sé; per questo sulla parete del Palazzo vescovile sono state proiettate le immagini delle diverse realizzazioni nei campi della pastorale, della carità e della cultura che in questi anni sono state sostenute. Il video è stato realizzato dal Servizio Multimedia per la pastorale con Barbara Tondini e Matteo Stabellini.
I progetti realizzati - si è sottolineato nel corso della serata - sono a beneficio non solo della comunità cattolica, ma di tutti. Quando un’opera artistica o una struttura vengono recuperate nella loro piena funzionalità, o quando una persona ritrova se stessa e inizia un percorso nuovo fatto di relazioni sociali e di lavoro, o ancora quando un giovane o una famiglia incontrano un’esperienza significativa che li aiuta a far fronte anche a situazioni di disagio, tutto ciò va a beneficio dell’intera società.

A sottolineare l’importanza dell’evento sono stati i saluti del vescovo mons. Gianni Ambrosio e del prof. Tiziano Fermi, presidente di Domus Justinae.
L’architetto Manuel Ferrari, dinamico direttore dell’Ufficio Beni culturali della diocesi, ha spiegato i vari passaggi del restauro del Palazzo vescovile realizzato anch’esso grazie al contributo dell’8 per mille. “Un edificio - ha detto - con una storia affascinante; il restauro ha svelato aspetti sconosciuti come l’esistenza di un porticato lungo tutto il cortile e la presenza di un mosaico paleocristiano, oggi coperto. è un luogo che ha ancora molto da dire e che riserva misteri da scoprire. L’8 per mille - ha puntualizzato - aiuta a dare un futuro alle nostre chiese che, in diocesi, sono oltre 650 con oltre 90mila oggetti di culto, una mole immensa di patrimonio da trasmettere alle generazioni future”.


La musica ha fatto da protagonista con la maestosa esecuzione del "Te Deum" di Charpentier, un grande inno di ringraziamento che è ritornato familiare ai presenti perché usato come sigla nei collegamenti televisivi in eurovisione. Il direttore Giacomo Biagi ha coordinato in maniera ineccepibile le varie compagini: l’Ensemble barocco del Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, il coro “Santa Giustina”, diretto da Simone Fermi, e il coro “Vox Silvae Ensemble”, diretto da Federico Perotti. I giovani musicisti hanno saputo regalare grandi emozioni con un’interpretazione intensa e vibrante. Da sottolineare l’ottima prestazione delle voci soliste: soprani Maria Dal Corso ed Eunbyul Cho, mezzosoprano Jihye Kim, tenore Suntae Im e baritono Lorenzo Sivelli.
Il direttore della Caritas Mario Idda ha sottolineato il ruolo dell’8 per mille nel campo della solidarietà, dalla Mensa della fraternità ai tanti progetti sociali di aiuto alle persone.
Per l’economo diocesano mons. Pietro Bulla il sostegno dell’8 per mille è stato fondamentale nell’affrontare i tanti problemi legati agli immobili della diocesi. “È un aiuto importante - ha affermato mons. Bulla - che vuole anche stimolare le comunità a farsi carico delle proprie strutture. Tanti miracoli si sono riusciti a fare; basta una semplice firma a favore della Chiesa cattolica, una firma che non costa nulla, da parte dei cittadini al momento della loro dichiarazione dei redditi”.
L’8 per mille è davvero un fiume di bene per tanti.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 7 ottobre 2019

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