L’edizione 2023 di “Diamo radici al futuro-Festa dell’albero e della natura”, iniziativa di educazione ambientale rivolta agli studenti promossa dall’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta e dal Comune di Bobbio, si terrà in località Le Vallette di Ceci nel territorio comunale di Bobbio venerdì 29 settembre. L'appuntamento del 22 è stato sospeso per il maltempo.
Alla giornata prenderanno parte oltre 300 studenti tra i 6 e i 19 anni (dalla prima elementare alla quinta superiore) appartenenti all’Istituto Omnicomprensivo di Bobbio e provenienti dalle scuole di Ottone, Marsaglia, Bobbio, Perino e Travo. Nel corso della 14esima edizione di “Diamo radici al futuro-Festa dell’albero e della natura” saranno proposti a ragazze e ragazzi 18 laboratori, curati da professionisti e volontari e suddivisi in tre filoni: ambiente e natura, volontariato e associazioni, sport e sane abitudini.
La giornata ha inizio con un trekking dei ragazzi delle terze medie e della scuola superiore con partenza dalla trattoria La Scaparina; alle ore 10.45 saluto delle autorità e assegnazione delle borse di studio agli alunni della scuola secondaria; alle ore 11 inizio delle attività per i ragazzi; segue il pranzo e alle ore 13.30 la ripresa delle attività.
Nella foto, la presentazione dell'iniziativa in Provincia il 19 settembre.
E' un fine settimana ricco di appuntamenti culturali quello che attende i bettolesi sabato 23 e domenica 24 settembre. Sabato 23 settembre, alle ore 21.00, si terrà l'ultimo appuntamento del Festival Radici e Identità promosso dall'associazione culturale Muselunghe in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Bettola e con il contributo della Regione Emilia-Romagna. "Voci di Libertà" è il titolo della serata lirica che chiuderà la rassegna culturale che ha animato l'estate bettolese e che vedrà esibirsi artisti ucraini accompagnati al pianoforte dal maestro Patrizia Bernelich; l'appuntamento è alle ore 21.00 presso il Santuario della Beata Vergine della Quercia. Domenica 24 settembre, invece, alle ore 10.30 si terrà la presentazione presso la Sala Consiliare del Municipio del libro "Il mio Beethoven" scritto da Romeo Zoppi, conosciuto ai più come Pinuccio. Infine, alle ore 21.00, presso l'Oratorio di San Bernardino, la Filodrammatica Val Vezzeno porterà in scena la commedia "Basta e avanza", liberamente ispirata a "Run for wife" con traduzione ed adattamento dei testi a cura di Daniela Maggi in collaborazione con Maria Ravicini.
Si parte venerdì 22 settembre, alle 17, con la presentazione di “Il destino mi ha fatto incontrare Maria Callas”, alla presenza dell’autore del volume e appassionato cultore di storia locale, Luigi Chini, che ha riportato nel libro le memorie di Ferruccio Mezzadri, autista cameriere per ventidue anni della celeberrima cantante scomparsa esattamente quarantasei anni fa.
Giovedì 28 settembre, sempre alle 17, la Biblioteca “Casella” ospiterà Michele Siliprandi, esordiente autore del romanzo “L’anima e la coda”: nel testo sono narrate le vicende di alcuni personaggi che, impegnati a ricercare un senso alle proprie esistenze, si incontrano casualmente in un paesino di montagna. Ultimo appuntamento del mini- ciclo di presentazioni è quello in programma venerdì 6 ottobre, alle 17, con “La pittura geometrica”, alla presenza dell’autrice, l’artista Milena Rigolli – originaria di Vernasca – che nel volume racconterà il proprio percorso esistenziale e artistico: sarà inoltre presente Serafino Massoni, autore della prefazione del testo. Per tutte le iniziative è possibile richiedere informazioni al numero 0523-983093 o alla mail .
Nella foto: la Biblioteca comunale “Mario Casella” di Fiorenzuola d’Arda.
“Dopo essere tornata attorno ai livelli pre-pandemici nel corso del 2022, durante il primo semestre 2023 in provincia di Piacenza la Cassa Integrazione ha iniziato a rialzare leggermente la testa, complici le difficoltà vissute in questo periodo dal sistema delle imprese a causa dell’elevata inflazione e della riduzione dei livelli della domanda aggregata (consumi, investimenti, esportazioni nette), innescati un anno prima dal conflitto tra Russia e Ucraina”. A proporre l’analisi i dei dati del fenomeno sul territorio locale, relativi ai primi sei mesi dell’anno, l’ufficio statistica della Provincia di Piacenza.
“Ancora nulla di preoccupante - si sottolinea - ma tra gennaio e giugno del 2023 le ore autorizzate a livello provinciale a sostegno dei lavoratori dipendenti per fronteggiare le situazioni di crisi aziendale sono comunque state nel complesso 562.262, quasi 100mila in più rispetto al primo semestre 2022, con una variazione pari al 21%, superiore a quella registrata a livello regionale (+4%) e in controtendenza a confronto con la dinamica nazionale (-22%). Il ricorso agli strumenti di integrazione salariale ha riguardato sia la cassa ordinaria (quella più utilizzata - i tre quarti del totale – a supporto delle crisi congiunturali), che si riduce però del 5,3% portandosi a quota 417mila ore, sia la cassa straordinaria (relativa a situazioni di crisi strutturali e a riconversioni aziendali) che invece aumenta notevolmente dai minimi dello scorso anno (da 5mila a 145mila ore), mentre rimane a zero la cassa in deroga (ampiamente utilizzata durante la pandemia da turismo e commercio). Nei confronti territoriali, Piacenza si distingue in particolare per un’evoluzione negativa della cassa straordinaria e che va in controtendenza rispetto alle dinamiche osservate mediamente in Emilia-Romagna (-28%) e in Italia (-13%), dove questo strumento risulta invece in contrazione”.
“A livello settoriale - prosegue la nota stampa dell’ente - nel corso dei primi sei mesi del 2023 è sempre l’industria manifatturiera ad assorbire la quota più elevata di cassa integrazione, 452.154 ore pari all’80%, e, in quest’ambito, il comparto metalmeccanico con quasi 220mila ore autorizzate (per inciso, delle 145mila ore di cassa straordinaria registrate ben 141mila fanno capo all’industria manifatturiera). Segue l’edilizia con oltre 57mila ore e le industrie estrattive con 42mila. Si attestano invece sulle 4-5mila ore ciascuno l’aggregazione di commercio/servizi e il settore dei trasporti e della logistica. Come si rileva dai dati, mentre questi due comparti del terziario segnano flessioni ulteriori della Cassa integrazione rispetto al primo semestre 2022, al contrario i settori industriali e l’edilizia conoscono una dinamica negativa, particolarmente accentuata per le industrie estrattive”.
Anche quest’anno Santa Franca ha richiamato a Vitalta di Vernasca, luogo in cui è nata nel 1175, un numero consistente di suoi devoti. Bambini, ragazzi, intere giovani famiglie e “nonni” di Vernasca ed emigrati, si sono ritrovati insieme per festeggiarla nella piccola chiesa, costruita nel 1932 dai coniugi Ferretti per grazia ricevuta. La celebrazione, che ha unito tutti nella preghiera, è stata presieduta da monsignor Gianni Vincini e da don Alfonso Calamari e animata dal coro della parrocchia. Ancora una volta ammirazione fra i presenti nell'ascoltare la predica di mons. Vincini che ha ricordato la grande Santa. Fra i devoti, che dal 1932 la prima domenica di settembre, raggiungono la chiesetta posta in un ripiano ai piedi del monte Vidalto, tra terra e cielo, a balcone sull'alta e bassa Val d'Arda, c'erano anche quest'anno molti emigrati che non hanno mai dimenticato questo luogo particolare, legato alla loro infanzia. Ha piacevolmente sorpreso quest'anno la presenza della signora Teresa Travati di 86 anni, proveniente dalla Val di Susa, che ha portato le figlie, i generi, i nipoti e pronipoti e consuocera di 90 anni, a visitare i luoghi dove era nato e vissuto fino all’età di 15 anni, il marito Guerino, che si era trasferito a Torino a soli 15 anni in cerca di lavoro. Con gioia è stata accolto anche Piero Marazzi, unitamente alla sorella Anna con le figlie e i nipoti, presidente degli emigrati vernaschini a Londra, che prima del Covid, ha organizzato nella grande metropoli una cena benefica in cui ricavato è stato devoluto per realizzare i lavori necessari alla chiesetta. Preghiere sono state recitate anche a ricordo dei defunti covid della val d'Arda, ricordati dalla bellissima Croce a loro dedicata e costruita dall'artista Stefano Villaggi e posizionata in questo particolare luogo dove verrà illuminata nelle ore notturne grazie all’ impianto gratuitamente installato da Luciano Gatti con lampade a led. Al termine della messa ben organizzata dai volontari della parrocchia, guidati da Dolly Morisi, ha preso la parola il sindaco di Vernasca Pinuccio Sidoli che ha illustrato i lavori svolti per un totale di 50.000 euro comprensivo anche dell’acquisto, grazie agli interventi di persone specializzate ai quali è stato dato l'incarico dal comune stesso quali: la dottoressa Anna Scaravella per il progetto del verde, l'architetto Giorgio Testa per tutte le opere necesserie portate a termine dai dipendenti del Comune di Vernasca che si sono impegnati in modo continuo e qualificato. Applausi sentiti sono andati a coloro che hanno dato la loro disponibilità gratuita come Giuseppina Passera che ha fatto dono del terreno prelevato dalla sua proprietà privata per dar vita ad un bel campo verde che può permettere ai bambini e ai ragazzi di unirsi in gioiosi giochi, a Giuseppe Bussandri che ha costruito in muratura un elegante angolo adatto al picnic e alla grigliata davanti al quale è stato collocato un bellissimo tavolo con panche in legno costruito da Pini Fabio, una vera opera d'arte. Ai volontari che hanno avuto cura dei fiori e dalla pulizia della chiesetta, in particolare a Stella Maggi, a Samuele Marazzi, vigile urbano, che come volontario, ha provveduto ad innaffiare per tutto l'estate le ben 552 piantine che formeranno la siepe antistante la chiesetta e il prato verde e al gruppo Alpini di Vernasca per aver provveduto alla pulizia di tutta la zona limitrofa. Al termine della funzione i volontari della parrocchia e della Pro Loco hanno offerto ai presenti l'aperitivo a base di prodotti tipici del luogo, molto apprezzati da più di 300 persone e gustati da molti seduti ai tavoli, predisposti per l'occasione che ha permesso a molti di ritrovare amici e parenti. Alla sera sono state accese le luci che illumineranno sia la chiesetta che la croce a ricordo e protezione dal paese e della Val d'Arda.
Renata Bussandri
Nella foto, un gruppo di presenti con mons. Gianni Vincini e don Alfonso Calamari davanti alla chiesa di Vitalta.
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