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Cultura, salute, educazione, ricerca: il bando Youthbank per gli under 25

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Cultura, salute, educazione e ricerca. Su queste macroaree si basa il bando della prima Youthbank di Piacenza, formata da quindici under 25 e promossa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Chi vuole presentare il proprio progetto può farlo fino al 28 marzo 2024 e la realizzazione dovrà avvenire entro il 31 gennaio 2025. L’ente di via Sant’Eufemia ha stanziato 30mila euro per finanziare i progetti vincitori del bando, ognuno dei quali dovrà avere un costo massimo di 8mila euro, di cui il 90% finanziabile. Il restante 10% dovrà essere reperito attraverso sponsorizzazioni o crowdfunding. Il bando è stato presentato lunedì 15 gennaio dagli Youthbanker insieme al presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e al consigliere generale Edoardo Favari, coordinatore dell’iniziativa. È scaricabile dal sito youthbank.lafondazione.com.

A chi si rivolge

Saranno presi in considerazione i progetti proposti e gestiti da uno o più giovani under 25 e presentati, secondo le regole della Fondazione, da organizzazioni non profit operanti nel comune di Piacenza. Per diventare Youthplanner è necessario elaborare e proporre un progetto che agisca sul territorio e candidarlo al Bando promosso della Youthbank. La Fondazione ha messo a disposizione per questo primo bando 30mila euro complessivi. I proponenti interessati a partecipare al bando dovranno presentare la loro idea progettuale entro il 28 marzo 2024 compilando un semplice form disponibile sul sito del progetto (youthbank.lafondazione.com). Se ritenuti meritevoli, i proponenti saranno ammessi alla seconda fase, che prevede una formazione obbligatoria gratuita di un giorno e la formalizzazione delle proposte come vere e proprie richieste di contributo, indirizzate alla Fondazione, da predisporre grazie all’affiancamento di una organizzazione non profit entro il 12 maggio 2024.

Le tappe del percorso

Il progetto, in linea con le richieste del bando, dovrà essere presentato entro il 28 marzo 2024. Tutti i proponenti svolgeranno poi un colloquio di approfondimento e un giorno di formazione obbligatoria e gratuita. La richiesta di contributo, da parte dell’associazione non profit, dovrà pervenire entro il 12 maggio 2024. Il 15 giugno 2024 ci sarà la presentazione dei progetti selezionati alla cittadinanza. La realizzazione dei progetti dovrà avvenire entro il 31 gennaio 2024.

Cos’è la Youthbank

Il progetto – al quale “Il nuovo giornale” ha dedicato il Primo Piano del numero di giovedì 16 novembre 2023 – è mutuato dal “modello” messo a punto da Youthbank International, una rete attiva in trentasei paesi del mondo che oggi conta oltre trecento realtà del genere. La prima Youthbank è nata alla fine degli anni Novanta a Belfast, nel pieno del conflitto Nordirlandese, con l’intento di coinvolgere ragazze e ragazzi in un percorso di socializzazione e cura del bene comune. In Italia è stata realizzata per la prima volta nel 2007, su iniziativa della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca. Anche Youthbank Piacenza è entrata a far parte della rete Youthbank International e ne applica la connotazione “glocal”: porta cioè sul nostro territorio un’esperienza internazionale, declinandola e adattandola all’ambito piacentino e ai suoi bisogni specifici.

Gli Youthbanker piacentini

Il gruppo dei 15 “banchieri” è stato selezionato nei mesi scorsi dal coordinatore del progetto Edoardo Favari, consigliere generale della Fondazione, e accompagnato in un iter di formazione utile a gestire un fondo messo a disposizione dalla Fondazione stessa per sostenere i progetti di altri giovani del territorio. Gli Youthbanker sono quindici giovani dai 19 ai 25 anni, sei ragazzi e nove ragazze, che per motivi di residenza, studio o lavoro frequentano il territorio di Piacenza. Sono stati selezionati nei mesi scorsi all’avvio del progetto, sulla base delle candidature arrivate in Fondazione. Questi i loro nomi: Beatrice Ciambriello, Sukdeep Singh, Alessandro Carini, Luca Ferrari, Benedetta Brusamonti, Manuela Terribile, Alice Lombardelli, Marta Bonatti, Micol Palisto, Emilio Maddalena, Maria Laura Grisi Sakamoto, Daniel Ilie Gambolò, Sofia Traversi, Daniele Spina e Alice Zucca.

Le tappe del lavoro degli Youthbanker

Il team di giovani, coordinato da Edoardo Favari e Giulia Guardiani, ha seguito alcune intense giornate di formazione residenziale a Villa Castello di Torrazzetta a Borgo Priolo (Pavia) su procedure di analisi dei bisogni locali, elementi di progettazione, project management, comunicazione e raccolta fondi. La formazione è stata condivisa con i gruppi di Youthbanker afferenti alla Fondazione di comunità comasca, l’ente che sta affiancando la prima Youthbank nella sua fase di start-up. Dopo un lavoro preliminare di analisi sui bisogni più sentiti dai giovanissimi e la definizione di linee di intervento considerate prioritarie, gli Youthbanker hanno redatto un bando che punta a intercettare e sostenere iniziative di carattere socio-culturale volte a migliorare l’inclusività e l’accessibilità dei servizi dedicati ai giovani (integrazione sociale, eventi culturali, opportunità di aggregazione ecc.); favorire il benessere psicofisico degli individui (prevenzione di disturbi alimentari, bullismo, dipendenze e promozione di equità sociale, inclusione, sport ecc.); sensibilizzare a questioni socialmente rilevanti per i giovani, come sostenibilità ambientale, orientamento alla scuola e al lavoro eccetera. Saranno gli stessi Youthbanker, nell’ottica della piena autonomia decisionale, a farsi carico del compito di raccogliere, valutare, scegliere i progetti e decidere quali sostenere economicamente, per poi seguire l’andamento di quelli finanziati e verificarne l’impatto. Il bando si articola in due fasi: dal 15 gennaio fino al 28 marzo si apre l’opportunità di diventare Youthplanner; elaborando un progetto e proponendolo alla Youthbank. Qualora il progetto venga selezionato, per ottenere il contributo dovrà successivamente essere presentato formalmente con il supporto di un ente non profit accreditato secondo le regole della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’ente di via Sant’Eufemia sarà tenuto ad affiancare i giovani proponenti nella presentazione della domanda, garantendo altresì la loro piena autonomia gestionale.

Il contributo può aumentare per “impegni rilevanti”

“Siamo convinti che per costruire il proprio futuro una comunità debba investire sui giovani – ha sottolineato il presidente della Fondazione Roberto Reggi -; questo vuol dire fornire loro opportunità di formazione e occasioni culturali e di socializzazione, certamente, ma soprattutto promuovere la cittadinanza attiva, formare i futuri “decision-maker” ovvero giovani adulti che abbiano a cuore il bene comune e a cui vengano dati gli strumenti, le occasioni, la fiducia necessari a tramutare il loro desiderio di bene in idee, e le idee in fatti concreti. Questa è la direzione in cui si muove il progetto Youthbank”. “Questi 30mila euro – ha precisato Reggi – sono solo la prima tranche del finanziamento e in futuro, attraverso altri bandi, potrebbero crescere in base alle idee che emergeranno. Qualora emergessero idee che potrebbero generare impegni più rilevanti, la Fondazione guarderà positivamente all’iniziativa. È una scommessa che facciamo insieme, vediamo dove riusciamo ad arrivare”.

“Un lavoro tutto nostro”

“Il motto della Youthbank International è “Real lives. Real money. Real change” – ricorda il coordinatore Edoardo Favari -, crediamo che affidare ai giovani delle risorse economiche e la responsabilità di gestirle in modo equo ed efficace sia un mezzo potente per correggere l'assenza dei giovani dai meccanismi di presa di decisioni. Il denaro che utilizzeranno è un mezzo per portare il cambiamento che desiderano vedere nella propria comunità”. “Abbiamo contattato Youthbank International a Belfast – prosegue Favari – in Italia la prima esperienza è stata quella di Como. A Piacenza siamo riusciti a creare un bando originale, tutto nostro, con un lavoro di grande qualità. Da ora in poi gli Youthbanker dovranno consumarsi le scarpe”. Gli Youthbanker intervenuti alla presentazione si dicono “fieri del lavoro svolto finora”. “Non vediamo l’ora – hanno affermato – di ricevere i progetti e di svilupparli insieme, per fare di Piacenza un posto che sia sempre più a misura dei giovani”.

Francesco Petronzio

Nella foto, la presentazione del bando della prima Youthbank di Piacenza.

Pubblicato il 16 gennaio 2024

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