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Progetto Policoro, cercasi un nuovo collaboratore

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Il Progetto Policoro è una realtà nazionale nata nel 1995 per affrontare il tema della disoccupazione giovanile. Le azioni di intervento si articolano in maniera trasversale: dalla promozione dell'imprenditorialità giovanile alla sensibilizzazione ad una nuova cultura del lavoro improntata a principi di fraternità, sostenibilità e legalità. L'animatore di comunità è la figura operativa chiamata ad accompagnare i giovani del territorio diocesano nel loro percorso di orientamento, attraverso la tessitura di una rete con il mondo dell'associazionismo locale, degli enti scolastici e formativi.
Quattro verbi, donatici da Papa Francesco lo scorso giugno in occasione del 25esimo anniversario del Progetto, sintetizzano l'essenza del ruolo dell'animatore di comunità.
Abitare​: la presenza nel territorio dell'animatore per vivere in pienezza le relazioni.
Appassionarsi: un "vibrare" di fronte al bisogno dell'altro, donarsi al servizio.
Accompagnare: segno di una chiesa che sa prendere per mano, farsi guidare dalla speranza per cogliere anche nella crisi un "passaggio di crescita".
Animare: dare animo al territorio e all'economia consapevoli che ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie. Ecco che il tema del lavoro diventa strumento di interazione, di promozione della dignità umana e di valorizzazione della creatività a servizio del bene comune.  

Il percorso dura tre anni

Il mandato consiste in un percorso formativo-lavorativo triennale. Per il primo anno l'animatore figurerà come vincitore di una borsa di studio, mentre per il secondo e terzo anno come collaboratore a contratto. La borsa di studio è finalizzata a sostenere la formazione in materia di lavoro, imprenditorialità giovanile, animazione territoriale e sviluppo di comunità: i corsi vengono organizzati dall'equipe nazionale e regionale in modalità mista (da remoto e in presenza), in unione con un percorso di apprendimento in affiancamento all'animatore di comunità uscente. 

Per saperne di più

Possono presentare domanda giovani di età non oltre i 35 anni, residenti o domiciliati in uno dei comuni della Diocesi di appartenenza, che abbiano conseguito almeno un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Si richiede un profilo con buone capacità relazionali e adattabilità all'animazione nei gruppi giovanili, interesse per il tema "giovani e lavoro" e flessibilità oraria.
Le candidature devono essere inviate entro il 20 agosto alle ore 18 all'indirizzo mail diocesi [DOT] piacenza [AT] progettopolicoro [DOT] it. Si chiede di allegare il curriculum vitae specificando eventuali esperienze pregresse nel sociale/volontariato, interessi personali e soft skills. La selezione dei profili avverrà indicativamente entro il 15 settembre 2021.

Per eventuali richieste specifiche, dubbi o chiarimenti è possibile contattare via mail il tutor diocesano, Massimo Magnaschi, o l'animatore di comunità in carica, Susanna Rossi, e fissare un appuntamento. Sito web: http://www.progettopolicoro.it

Pubblicato il 15 luglio 2021

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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