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Notizie Varie

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Verso il Natale con il Centro Famiglie

Natale centrofamiglie

In occasione della Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, è stato presentato nella giornata del 20 novembre in Municipio il programma delle iniziative che il Centro per le Famiglie del Comune di Piacenza propone nel periodo natalizio, in collaborazione con l’associazione Le Valigie e con il coinvolgimento sia dell’Emporio Solidale, sia dell’Ufficio comunale per le attività socio-ricreative rivolte alla terza età.

Dal 3 al 22 dicembre sono in calendario laboratori, momenti di gioco e spettacoli teatrali con un forte richiamo alla solidarietà e alla coesione sociale, riuniti sotto l’egida di un titolo - “Tanti modi per dire auguri” - che richiama non solo la pluralità degli appuntamenti, ma anche l’apertura alla collettività.
Tutte le iniziative sono a partecipazione gratuita, ma la maggior parte richiede obbligatoriamente l’iscrizione, che si effettua attraverso un modulo Google cui si accede inquadrando il codice QR pubblicato sulla locandina, che sarà diffusa non solo sul sitowww.comune.piacenza e sulle pagine social, ma si può richiedere – anche per il singolo appuntamento di proprio interesse – allo Sportello Informafamiglie&Bambini, contattando lo 0523-492380 o scrivendo a .

Si parte domenica 3 alle 16.30, al Teatro Trieste 34, con Pappa e Pero in una rappresentazione per bambini dai 5 anni in su: "Sarebbe un cerchio".
Si prosegue martedì 5, alle 16.30, con il laboratorio di creazione di addobbi natalizi presso la sede del Centro per le Famiglie alla Galleria del Sole, che coinvolgerà non solo gli educatori Andrea Roda e Sara Dallavalle, ma anche - in un'inedita collaborazione - alcuni concittadini over 65 che fruiscono delle iniziative rivolte alla terza età dall'Ufficio attività socio-ricreative, mettendo a disposizione la loro esperienza e manualità per insegnare alle generazioni più giovani.
Martedì 12 dicembre sarà la volta, alle 17 presso la sede dell'Emporio Solidale, della tombolata per famiglie con Pappa e Pero, protagonisti anche della narrazione e del laboratorio in programma venerdì 15, alle 16.30, al Centro per le Famiglie.

Si rivolge alle scuole primarie - in particolare alle classi 4° e 5° - il laboratorio di scrittura creativa "Il mercato delle storie", che si terrà alla Galleria del Sole il 20, 21 e 22 dicembre, mentre non richiede alcuna iscrizione, perché attraverserà il cuore della città, il "coro di auguri" che venerdì 22 animerà il sagrato della chiesa di San Francesco al termine di un percorso interattivo e itinerante che vedrà esibirsi gli alunni del Quarto Circolo didattico con la direzione di Simone Tansini.

Torna il “dono sospeso”

Ed è un ulteriore un invito aperto a tutti i cittadini, per l’intero periodo tra il 3 e il 22 dicembre, quello che arriva dall’Emporio Solidale: torna infatti l’iniziativa del “dono sospeso”, che ciascuno può consegnare in occasione delle attività in programma contrassegnate con il simbolo del pacco regalo – o direttamente presso la struttura di via I Maggio – pensando a una famiglia che possa ritrovare, in quella confezione accompagnata da un biglietto d’auguri, non solo qualcosa di dolce, qualcosa di caldo, qualcosa di utile in cucina e qualcosa di divertente, ma soprattutto il calore di un pensiero che arriva da persone che non si conoscono, ma che il Natale può contribuire ad unire.

Tanti modi per dire AUGURI

Nelle foto, la presentazione in Comune a Piacenza dell'iniziativa "Tanti modi per dire Auguri”.

Pubblicato il 21 novembre 2023

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«Le Valigie della speranza», bagagli per costruire un futuro

vanessa

“Il desiderio di un futuro migliore è spesso più potente di un passato fatto di tribolazioni e violenze”. A testimoniarlo le “Valigie della speranza” consegnate da Giuseppina Schiavi a Esohe Osadolor e Vanessa Lipi alla Protezione della Giovane di via Tempio lo scorso 15 novembre.
“La determinazione e il coraggio di queste ragazze - ha spiegato Schiavi, a capo dell'istituto di solidarietà tutto al femminile di via Tempio -, ci ha spinto a dare a loro queste valigie, simbolo di sogni e rinascita”.
Copertine, lenzuolini, un bavaglino da bambino, scaldacollo, guanti e un piccolo contributo per l'affitto. “Non c'è tanto in queste valige di cartone - dice Giuseppina - , ma certamente la speranza di poter continuare a costruire il futuro desiderato”.
Siamo alla sesta edizione delle “Valigie della speranza” - continua - , che ogni anno nella casa di via Tempio (presente a Piacenza dal 1928 come presidio di aiuto e assistenza per donne in difficoltà) assegniamo alle nostre ospiti come in tutte le case della Federazione nazionale, in occasione della Giornata mondiale dei poveri celebrata domenica 19 novembre. Noi vogliamo che non sia solo una Giornata di carità e assistenza per chi ha bisogno, ma anche e soprattutto un momento di speranza per il futuro: l'aiuto è infatti necessario per rialzarsi, ma senza la speranza e la voglia di mettersi in gioco non si ricomincia a camminare da soli. Tra le ragazze che abbiamo accolto in passato, o che ancora oggi abitano con noi – ha concluso Giuseppina – scegliamo ogni anno di consegnare la valigetta a quelle che più hanno dimostrato di ricompensare l'aiuto ricevuto con il percorso di autonomia personale intrapreso e con la capacità di essere brave cittadine italiane”.

La storia di Esohe

Non solo donne migranti arrivate in Italia con i barconi, anche ragazze giunte nel nostro Paese per altre vie, ma comunque costrette a lasciare i propri luoghi d'origine per costruirsi una vita dignitosa altrove. Donne che hanno saputo superare un passato di dolore, mpegnandosi in un cammino di integrazione, realizzazione e responsabilità personali.
Esohe Osadolor, 34 anni, nigeriana è stata la prima destinataria della “valigia della speranza” di questo 2023. È arrivata dalla Libia nell'agosto del 2015 su un gommone, dopo un lungo, pericoloso viaggio attraverso il deserto del Niger e poi il Mediterraneo.
“Quando è arrivata qui a Piacenza da Lampedusa - ha raccontato Schiavi - aveva addosso solo canottiera, leggins e infradito e poteva contare solo su di noi. Ha dimostrato da subito di voler studiare l'italiano, di impegnarsi per lavorare, con turni pesanti in fabbrica e nella logistica”.
Appena ha cominciato a cavarsela con la lingua e il lavoro, Esohe ha subito avuto voglia di farsi una vita nuova, tutta sua. Nel 2019, lavorando, ha conosciuto un ragazzo nigeriano molto serio, il suo futuro marito. Dopo il matrimonio sia civile che religioso nel 2021, il frutto del loro amore è nato nel 2023: la piccola Eleora. Il nome vuol dire: “God is my light”, “Dio è la mia luce”.
“Esohe è un esempio positivo di integrazione e perseveranza che molte ragazze dovrebbero seguire, le abbiamo dato la valigia della speranza per questo motivo - ha detto la responsabile della Protezione della Giovane -. Ha dovuto affrontare molte difficoltà anche dal punto di vista del riconoscimento giuridico, ma non si è mai lasciata fermare, fino a raggiungere l'obiettivo di avere una famiglia nuova. All'inizio la Commissione di Bologna non aveva creduto alla sua storia passata, ma dopo la procedura di ricorso il giudice le ha dato ragione. A quel punto è però intervenuto il Pubblico Ministero sostenendo l'assenza di prove rispetto al pericolo esistenziale in Nigeria. Solo il successivo appello in Cassazione ha confermato lo status di rifugiata, ma ci sono voluti quattro anni”.

valigiasperanza

Nella foto, Esohe Osadolor.

Vanessa, dall'Albania a Piacenza

Vanessa è invece di origine albanese e ha 19 anni. Presa in carico dal Servizio minori nel 2004 per problemi familiari nel Paese d'origine, è stata ospite dalle suore Gianelline: a 18 anni è uscita dalla struttura. L’abbiamo accolta in via Tempio nel marzo di quest’anno - spiega Giuseppina-, con un progetto pensato per lei insieme alla Madre Superiora delle Gianelline, che l'ha anche aiutata a trovare un lavoro. Con il passaggio ad una struttura più flessibile e autonomamente gestita come la nostra, Vanessa ha imparato in fretta a conciliare le faccende domestiche, spesa, cucina, gestione del frigorifero, della lavatrice, dello stiro, con i turni di lavoro e la sistemazione dei documenti. La ragazza ha oggi un'occupazione stabile e una casa tutta sua, dopo essersi adattata a diversi lavori saltuari”.
“Le Valige della speranza” raccontano storie al futuro, quella scritta nei grandi occhi neri della piccola Eleora, appena affacciata alla vita, o quella della nuova vita di Vanessa, solo all'inizio e tutta da scoprire. Storie di speranza per tutti i piacentini”.

Micaela Ghisoni

Nella foto in altro, Vanessa Lipi e Giuseppina Schiavi.

Pubblicato il 21 novembre 2023

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Cattolica: «I prezzi troppo alti sono il primo ostacolo per la sostenibilità»

Indagine Cattolica

“L’Italia non è un Paese che ama la sostenibilità: poco più un terzo degli italiani è più propenso alla comodità che alla sostenibilità nei comportamenti quotidiani e ritiene una seccatura mettere sempre in atto comportamenti sostenibili. Se è vero che a tavola 7 italiani su 10 si dichiarano sostenibili, adottando comportamenti alimentari come limitare lo spreco di cibo per l’89% del campione e acquistare i prodotti di stagione per l’80%, è però anche vero che gli italiani preferiscono spendere meno piuttosto che fare scelte alimentari sostenibili. Per quanto riguarda la carne solo il 34% dichiara di essere orientato a limitarne il consumo”. Sono alcuni dei dati emersi da una indagine svolta presso l’EngageMinds Hub, il Centro di ricerca dell’Università Cattolica, sede di Piacenza- Cremona diretto dalla professoressa Guendalina Graffigna, che rileva attraverso un Monitor continuativo i comportamenti e le abitudini degli italiani restituendone un’analisi in chiave psicologica. “Quanto agli spostamenti – sottolinea l’analisi - meno di un terzo degli italiani adotta comportamenti di mobilità sostenibile. Tra coloro che sono più attenti a questa area della sostenibilità, troviamo i giovani tra i 18 e 34 anni (30%), i residenti al Sud (29%). Circa un italiano su 2 si sposta a piedi, in bici o con i mezzi pubblici (46%), mentre solo il 16% del campione usa servizi di mobilità condivisa. Dallo scorso anno vi è solo un leggero incremento di coloro che utilizzano servizi di mobilità condivisa (dal 14% del 2022 al 16% del 2023) e di coloro che limitano i viaggi in aereo (dal 56% del 2022 al 58% del 2023). Il principale ostacolo nell’adozione di nuove abitudini a “minor impatto” è il prezzo dei prodotti “sostenibili”, ritenuto troppo alto per il 76% degli intervistati. Una tendenza che si acuisce tra le consumatrici (tra le donne la percentuale sale all’81%). Inoltre, il 65% del campione non considera possibile essere sostenibile in tutti gli ambiti di consumo, il 61% ritiene che l’offerta di prodotti sostenibili sia limitata o inadeguata”.

Rispetto al tema dell’ambiente, la maggior parte del campione (84%) è d’accordo con il fatto che l’uomo stia abusando gravemente delle risorse della terra e per il 77% degli intervistati perseverare in questi comportamenti porterà ad una catastrofe ecologica. In tema di sostenibilità animale, 8 italiani su 10 ritengono importante che il cibo sia prodotto rispettando gli animali. Al tempo stesso, solo 3 italiani su 10 ritengono che gli esseri umani non debbano usare gli animali per qualsiasi scopo a patto che essi non soffrano. Quasi 9 italiani su 10 - sottolinea l’indagine - adottano dei comportamenti energetici sostenibili come spegnere le luci della stanza (92%) e chiudere i rubinetti per non sprecare acqua (89%); poi «limitare il riscaldamento e l’aria condizionata» (83%) e «spegnere i dispositivi elettronici» (80%). L’88% degli italiani dichiara di adottare delle azioni che salvaguardano il consumo di energia. Tra le categorie più virtuose notiamo le donne (90%), coloro che si identificano come elettori di sinistra (93%) e coloro che hanno un’età compresa tra i 35 e i 59 anni (91%). Circa la metà degli italiani adotta comportamenti sostenibili legati alla sfera del riciclo. Il comportamento maggiormente messo in atto dagli italiani è la «raccolta differenziata» (88%), seguito dal fare manutenzione degli oggetti (80%), riparare gli oggetti (73%) e acquistare il necessario (67%). Tra le categorie che adottano maggiormente questi comportamenti troviamo le donne (63%) e gli over 60 (69%).Il 64% degli italiani non acquista plastica monouso. Rispetto al mondo degli acquisti, si nota come il 58% dei consumatori compri prodotti sfusi o con imballaggi riciclati e il 51% acquisti marche sostenibili. La metà degli italiani è attenta alle tematiche sostenibili a partire dai propri acquisti. Pur essendo un mercato in grande crescita, solo il 30% degli italiani compra prodotti vintage o di seconda mano. “I dati del nostro monitoraggio continuativo – spiega la professoressa Graffigna - mostrano come gli italiani oggi siano più sensibili sulle tematiche della sostenibilità, nelle sue diverse sfaccettature, e di come siano anche più motivati ad adottare comportamenti virtuosi. Tuttavia emergono anche molte difficoltà e segnali di contraddittorietà, soprattutto perché oggi essere consumatori sostenibili richiede un grande investimento di tempo e, paradossalmente, di denaro. In altri termini – continua - gli italiani vorrebbero essere più sostenibili di quello che oggi sono, ma si trovano poco supportati nella realizzazione delle loro intenzioni”.

Pubblicato il 20 novembre 2023

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Colletta alimentare: nel Piacentino raccolti oltre 56mila Kg di alimenti

colletta alimentare piacenza 2023

Oltre 56mila chili di alimenti grazie alla generosità dei piacentini permetteranno di sostenere le realtà caritative del territorio convenzionate con il Banco Alimentare. È il risultato della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che si è svolta il 18 novembre in tutta Italia attraverso l'adesione di 11.800 supermercati (+ 6% sul 2022) e oltre 140.000 volontari che hanno raccolto in tutta la penisola 7.350 tonnellate di prodotti a lunga conservazione (+9% rispetto alla scorsa edizione). I cittadini una volta, con grande generosità, hanno scelto di fare “un gesto concreto insieme”, nonostante le difficoltà che in molti stanno incontrando.

La Colletta Alimentare è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali e il Lions Club International.

Da 27 anni un gesto concreto di condivisione con i poveri

I prodotti donati, tra quelli che Banco Alimentare fa più fatica a reperire nella sua attività quotidiana di recupero delle eccedenze, nelle prossime settimane saranno distribuiti a quasi 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada) che sostengono circa 1.700.000 persone. “Il gesto della Colletta si è ripetuto per il 27° anno consecutivo, senza mai interruzioni neanche durante la pandemia. Un gesto che porta in sé un significato capace di far sperimentare e indicare la carità come dimensione fondamentale del vivere, come presupposto per una convivenza capace di costruire una prospettiva di pace, di solidarietà e di crescita comune”, commenta Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare.
Sono sempre di più le persone in povertà assoluta nel nostro Paese: si contano oltre 5,6 milioni di individui secondo i dati Istat sul 2022 e per l’anno in corso Banco Alimentare ad oggi registra un incremento di richieste di aiuto di oltre 50mila persone.

La Colletta in Emilia-Romagna

Il risultato della raccolta in regione è stato di 862.256 kg (+9,2% rispetto al 2022) grazie alla disponibilità di oltre 15.000 volontari in 1.148 punti vendita. A Piacenza e provincia sono stati raccolti 56.131 chilogrammi di alimenti.
“Desidero ringraziare tutti i donatori e i volontari che ci hanno aiutato a raggiungere questo importantissimo risultato, tutto a beneficio degli oltre 128.000 destinatari finali che potranno ricevere più alimenti in questo periodo pieno di difficoltà ma ormai vicino alle festività natalizie - commenta Stefano Dalmonte, presidente del Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus -. Quasi il 10% in più di prodotti donati ci testimonia la grande generosità della gente emiliano- romagnola, sempre pronta a rispondere alle richieste di aiuto”.

Pubblicato il 21 novembre 2023

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19 novembre 2023, Giornata mondiale Vittime della Strada

inidente

Domenica 19 novembre alle ore 12 nella Cattedrale Metropolitana di San Pietro a Bologna il Cardinale Zuppi presiederà una celebrazione eucaristica per la Giornata mondiale Vittime della Strada su invito dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada A.P.S. di Bologna.
Istituita dall’ONU nel 2005 e calendarizzata ogni terza domenica di novembre, la giornata persegue l’obiettivo di dare “giusto riconoscimento per le vittime della strada e per le loro famiglie e al contempo rendere omaggio ai componenti delle squadre di emergenza, agli operatori di polizia e ai sanitari che quotidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni sulla strada”.
L’Italia l’ha formalmente riconosciuta nel 2017 con la legge n. 227. Dal 2022 si è ritornati ad una mobilità pre-pandemia con una forte ripresa di utilizzo di mezzi propri con conseguente strage silenziosa sulle strade. I dati ISTAT certificano la gravità del problema: nel 2022 i decessi per incidente stradale in Italia sono stati 3.159 e i feriti 223.475. Se si confronta il dato dei decessi pre-pandemia nel 2019, si evidenzia che è quasi stabile, con un lieve calo dello 0,4%. Tutte le tipologie di utenti rilevano un aumento del numero delle vittime, ad eccezione dei ciclisti e degli autisti di autocarri.
Nel 2022 si sono verificati in Emilia-Romagna 16.679 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 311 persone e il ferimento di altre 21.676. In area metropolitana di Bologna: 4.098 incidenti, 56 decessi e 5.478 feriti. L’incidentalità stradale non è quasi mai frutto di fatalità, ma di assunzione di comportamenti non rispettosi delle norme del Codice della Strada, che statuisce non divieti fini a loro stessi, ma regole per salvaguardare la propria e l’altrui incolumità, per fare della strada un luogo condiviso di vita. Le principali cause o concause dell’incidentalità sono da tempo assodate: la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e della distanza di sicurezza, l’eccessiva velocità.
Permane il criminale abuso di sostanze psicotrope quando ci si mette alla guida. In forte crescita la sinistrosità autonoma. La pandemia, per le criticità socio-economiche che ha creato, ha accresciuto un problema già rilevato e stigmatizzato negli ultimi tempi: rabbia e aggressività pervadono ogni aspetto sociale e si riverberano anche sulla strada. Alla guida occorrono una serie di capacità: essere reattivi, la resistenza allo stress, la concentrazione, la visione d’assieme e, la più importante, la capacità di ragionare. Per la vision zero sulle strade sono necessarie un’azione integrata di tutti gli stakeholders pubblici e privati per inserire l’educazione stradale nel più ampio ambito della legalità e un’azione incisiva sia da parte del legislatore che degli organi preposti ai controlli per un cambio significativo che porti a contrastare i comportamenti scorretti da parte di tutti gli utenti della strada, nessuno escluso.

Annamaria Orsi

Pubblicato il 18 novembre 2023

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