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Apimell, siamo ancora in tempo per salvare l’ape Italiana

foto convegno apimell

Si è svolto domenica 3 marzo, all’interno della 40ª edizione di Apimell,  un importante convegno Tecnico –Scientifico Nazionale   sulla salvaguardia del patrimonio genetico delle api italiane e sua valorizzazione a livello interno ed internazionale.
Dopo i saluti del Presidente di  Piacenza Expo, Giuseppe  Cavalli e del Presidente dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini, Ernesto Torretta, è intervenuto con un videomessaggio l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia –Romagna, Alessio Mammi,   il quale ha ribadito il momento difficile  del settore. Basti ricordare i danni causati dal cambiamento climatico: negli ultimi 4 anni ci sono state 3 gelate tardive sulle piante in fioritura in primavera e  le alluvioni che hanno colpito la nostra Regione in maggio.
Si aggiungano  poi le difficoltà del mercato caratterizzato da una riduzione  dei consumi di miele  e soprattutto dalle significative importazioni a prezzi bassissimi di mieli extraeuropei. A questo riguardo a tutela di tutti, apicoltori e consumatori, a livello europeo, è stata recentemente varata una normativa, cosiddetta ‘Direttiva Breakfast’ che prevede l’obbligo per le miscele di mieli di inserire in etichetta   le percentuali dei mieli provenienti dai diversi Paesi

L'intervento della dottoressa Cecilia Costa
La dott.ssa Cecilia Costa, prima ricercatrice del Crea, ha aggiornato i dati di una ricerca sulle specie  di api allevate in Italia, confermando, per la gioia di tanti apicoltori, che l’80 % circa è rappresentata ancora dall’Ape Ligustica, nostra ape endemica, il 5% dell’ape sicula e in percentuali più basse la Carnica. Regioni come l’Emilia –Romagna  hanno emanato normative per la preservazione e la tutela dell’ape ligustica.
La perdurante crisi dell’Apicoltura Italiana degli ultimi anni può mettere  a rischio l’esistenza di molte imprese,   sofferenti nell’ultimo anno anche per  il difficile mercato del miele; tanti apicoltori hanno ancora in magazzino diversi quintali di miele invenduto.  I nostri bravi allevatori con ampia esperienza e la nostra Ape Mellifera Ligustica, sono i nostri punti di forza, mentre la mancanza di finanziamenti a lungo termine, i cambiamenti climatici, la presenza di api non autoctone insieme alla gestione del territorio  sono le principali minacce o punti di debolezza.

Riccardo Terriaca di MIC ,Miele in Cooperativa, ha sottolineato l’importanza di salvaguardare l’ape Italiana  autoctona per mantenere un forte legame con il territorio, in modo che si  possa creare un effetto positivo sulle vendite.
Molta attenzione ha avuto l’intervento del dottor Ricci,  direttore Ufficio  PIUE VI- Settore Produzioni Animali del Ministero dell’Agricoltura , che  ha fatto il punto sugli aiuti all’apicoltura. In particolare ha anticipato che la pratica con Bruxelles per normare la nutrizione di soccorso alle api in momenti difficili, sempre più frequenti per il cambiamento climatico, sta procedendo positivamente nonostante le difficoltà iniziali.
E’ invece ancora in fase embrionale l’istituzione di un sistema di qualità del miele italiano, SQN, che sarà fondamentale per permettere al Ministero di intervenire con sostegni economici mirati alla regolamentazione delle crisi di mercato del mercato del miele.

Pubblicato il 4 marzo 2024

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