Sono una quarantina i poeti piacentini che hanno inviato alla Banca di Piacenza - rispondendo a un invito della stessa - una traduzione dell’Infinito di Leopardi in dialetto piacentino. A giorni comincerà la selezione da parte di una Commissione giudicatrice che sarà presieduta dal poeta Davide Rondoni (direttore editoriale della rivista “clanDestino”, vicepresidente del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, direttore delle collane “I Passatori - Contrabbando di poesia” per Carta Canta), l’ideatore del progetto “Infinito 200”, la celebrazione dei due secoli dalla stesura de “L’infinito” di Giacomo Leopardi che prevedeva, tra le altre cose, l’iniziativa (lanciata anche dal Corriere della Sera) di tradurre la poesia nei vari dialetti della penisola. Un’iniziativa che ha portato Davide Rondoni in giro per l’Italia a promuovere incontri celebrativi dell’importante anniversario. Un viaggio che ora il poeta e scrittore ha raccolto in un libro (“L’infinito, lo strano bacio del poeta al mondo”, Fazi editore), dove in dialogo con filosofi, critici e poeti scopre significati nuovi dei versi scritti dal ragazzo di Recanati, trovando negli stessi una «potente e meravigliosa bussola per vivere il presente». Le traduzioni giudicate migliori dalla Commissione di esperti (composta, oltre che dallo stesso Rondoni, da Francesca Chiapponi, Umberto Fava, Fausto Ersilio Fiorentini e Gianni Sartori) saranno pubblicate su Bancaflash e premiate con un particolare riconoscimento.
È deceduto nel pomeriggio del 25 dicembre don Luigi Galluzzi. Nato il 18 luglio 1924 a Borgo Val di Taro (PR) e ordinato presbitero il 2 aprile 1949, è stato parroco di San Martino in Olza dal 1956 al 2015. Nei primi anni di sacerdozio aveva prestato servizio nella parrocchia di San Giorgio Piacentino. È stato inoltre cappellano degli ospedali di Cortemaggiore e Fiorenzuola d'Arda.
I funerali vengono celebrati sabato 28 dicembre alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Martino in Olza e saranno presieduti dal vescovo mons. Gianni Ambrosio. Rosario venerdì 27 alle ore 20.30 sempre nella chiesa del paese della Bassa piacentina, dove è possibile far visita alla salma del sacerdote.
È stata riaperta nel pomeriggio del 18 dicembre la strada provinciale 654 di Valnure, interrotta tra le frazioni di Folli e Casalcò di Ferriere. La Provincia di Piacenza ha concluso i lavori per la pulizia della strada, per permettere il passaggio delle auto, ripristinando così il collegamento tra Ferriere, Selva e il confine con la provincia genovese. Come noto, l’importante dissesto franoso che ha coinvolto la sede stradale in località Folli, sulla strada provinciale n. 654 R di Valnure a causa dell’ultima emergenza maltempo aveva reso necessaria la chiusura del tratto di strada interessato in attesa di un primo assestamento del dissesto. Per andare incontro alle esigenze dei cittadini, che dovevano servirsi di percorsi alternativi e disagevoli per gli spostamenti a valle, la Provincia si è immediatamente attivata per poter ripristinare le condizioni di percorribilità del tratto di strada interessato, dello sviluppo complessivo di circa 50 metri con l’utilizzo di risorse proprie, monitorando quotidianamente l'evoluzione del fenomeno franoso. Il 3 dicembre scorso si è dato avvio ai lavori finalizzati alla regimazione delle acque superficiali con l’obiettivo di eliminare una delle cause responsabili del movimento del corpo di frana e facilitare il consolidamento dell’ammasso. L’intervento finalizzato alla riapertura della strada, oltre alla pulizia dell’area dalle piante, arbusti, fango e detriti, ha comportato la realizzazione di una rete di canali per la regimazione delle acque superficiali finalizzata alla deacquificazione dei terreni dissestati. Il ripristino del collegamento consente ai cittadini di attraversare in sicurezza tale tratto seppur con alcune limitazioni. In considerazione delle caratteristiche del percorso stradale, la Provincia, a scopo cautelativo, ha istituito il senso unico alternato regolato da impianto semaforico e imposto il limite di velocità a 30 km/h. Soddisfazione del presidente Barbieri che sottolinea l'impegno della Provincia a sostegno della montagna che, ancora una volta, ha saputo fronteggiare con tempestività una complessa situazione di emergenza, utilizzando proprie risorse. “In questo limitato periodo di tempo – ha aggiunto Patrizia Barbieri - non ci si è limitati al solo ripristino della circolazione, ma sono state avviate anche le indagini geognostiche finalizzate alla caratterizzazione dei corpi di frana, che consentiranno di studiare le soluzioni per il ripristino definitivo della circolazione”. “Un ringraziamento alla Provincia – ha aggiunto il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi - per i tempi con cui ha saputo intervenire, risolvendo una situazione particolarmente critica per i cittadini del mio Comune. Confido nello stanziamento dei fondi necessari per rimediare alle tante criticità del nostro territorio”. Continua il monitoraggio di tutte le strade provinciali a cura del servizio Viabilità della Provincia di Piacenza, in attesa di conoscere gli esiti delle richieste di sostegno finanziario inoltrate alla Regione e al Ministero dal Presidente.
“Siamo qui per ricordare il grande lavoro che si è fatto negli ultimi e che si sta facendo. Un anno fa ci siamo fatti l’augurio che il 2019 fosse un anno di svolta. La precarietà in cui versavano le Province ora è venuta meno”. Durante il tradizionale scambio di auguri di fine anno con la stampa, la presidente della Provincia Patrizia Barbieri ha voluto tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi dell’ente. “Il nostro bilancio è in chiaro-scuro, è evidente, però le cose vanno meglio”. Nel 2019 sono stati 10 i milioni di euro di spesa per investimenti. Sono attualmente in corso 27 milioni di euro di opere, di cui 17 milioni per la viabilità e 10 dedicati all’edilizia scolastica. Poi, 16 assunzioni a tempo indeterminato e 20 che si faranno a fine anno. Il maltempo di fine novembre ha sconvolto i programmi. “Ma alla frana di Ferriere che ha interrotto la strada provinciale 654 – ha detto Barbieri - abbiamo dato una risposta importante in pochi giorni”. “È merito di tutti coloro che hanno fatto il presidente, l’assessore e i consiglieri prima di noi. Ma il merito è soprattutto dei dipendenti, che hanno amore per quello che fanno e danno una disponibilità ammirevole per il territorio. Bisogna avere una grande passione per dare risposte a tutti i problemi che vive la nostra provincia”. Barbieri ha ricordato il fabbisogno economico dell’ente. “Dovremmo avere a disposizione 34 milioni di euro per sistemare strade e ponti del territorio. Poi, c’è sempre qualche sgradevole sorpresa: la precedente Amministrazione aveva convissuto con l’alluvione, quella attuale è alle prese con il maltempo che ha danneggiato la montagna”. “Il ruolo strategico della Provincia non può essere sostituito da nessun altro”, ha incalzato ancora la presidente. “Sulle scuole abbiamo stanziato 15 milioni di euro di interventi. Abbiamo 12mila studenti alle superiori, quando parliamo di sicurezza degli edifici, parliamo di sicurezza dei ragazzi”. L’Amministrazione in carica vorrebbe tornare all’antico, alle “vecchie” Province, con elezione diretta dei suoi rappresentanti e più risorse economiche per l’ente. “La sensibilizzazione verso il Governo che si sta facendo con l’Unione delle Province (Upi) è pressante. Il presidente Michele De Pascale sta lavorando molto e noi con lui. Il documento sottoscritto dai sindaci di tutta Italia per restituire le funzioni e le risorse necessarie alle Province è partito proprio da Piacenza. Eravamo arrivati a un buon punto, poi con la caduta del Governo ci siamo arenati perché è venuto meno il tavolo di confronto che già c’era. Io spero di arrivare un giorno alle Elezioni dirette. L’Anci ritiene che comunque il sindaco del comune capoluogo debba fare per forza il presidente della Provincia. A me interessa che ci sia un organismo vero. Oggi abbiamo amministratori che lo fanno gratuitamente, per passione. Ma è evidente che la struttura del passato, prima della riforma Delrio, era ben diversa e poteva lavorare a regime. Mi auguro che vengano ridate risorse e funzioni, per non farci arrivare sempre a fare scelte in condizioni di emergenza”. Piacenza attende novità da Roma e intanto prosegue il suo percorso. “Qua stiamo facendo davvero la «Casa dei Comuni» per rispondere al territorio. Conosciamo bene i problemi dei comuni. In questa situazione di «chiaro-scuro», tra mille difficoltà, abbiamo comunque proseguito il nostro impegno”. Barbieri, nell’incontro con la stampa, ha rimarcato la recente giornata contro la violenza sulle donne, celebrata in Provincia con un maxi convegno che ha visto numerosi relatori. Durante il confronto, è riemerso lo storico problema delle risorse economiche date ai chilometri di strade in gestione ad Anas e a quelle alla Provincia (con un forte sbilanciamento nei confronti della società statale). “Siamo in attesa della firma del Decreto per il trasferimento di alcune strade provinciali ad Anas, non sappiamo il giorno, sappiamo che l’adempimento dovrebbe essere fatto a breve”. Spazio anche al turismo. “Destinazione Emilia – ha sottolineato Barbieri - ci sta facendo lavorare tutti insieme, non era scontato. Alcuni comuni mostrarono resistenza all’inizio, non volevano finire nel calderone. Bobbio, borgo dei borghi, invece, ad esempio, è stato uno dei primi comuni a crederci”. Dal presidente l’elogio delle 500 mostre organizzate per il 2020 tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia nel 2020. “Se ci mettiamo in rete siamo più attrattivi. Si sta guardando a un turismo di qualità, non di quantità. Che porta benefici economici, che vive di esperienze, cultura, gusto, vedere posti straordinari. Quando ho visto il video promozionale su Piacenza mostrato alla presentazione della Guida Michelin, mi sono emozionata. Il nostro territorio ha delle meraviglie, dobbiamo solo mostrarle al meglio agli altri”.
Il professor Eugenio Caperchione, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia “Marco Biagi”, è il nuovo amministratore unico di Asp “Città di Piacenza”, che gestisce, tra gli altri, il centro “Vittorio Emanuele” di Piacenza. La società è al 94% del Comune di Piacenza, e al 5% della Provincia. Il docente è stato scelto dall’Amministrazione comunale Barbieri dopo il mandato di Marco Perini, individuato nel 2014 dalla Giunta Dosi per dare forma a un importante risanamento dei conti della società pubblica. Caperchione già in quell’occasione collaborò con Asp “Città di Piacenza”. Fu infatti il docente a realizzare uno studio sulla situazione patrimoniale ed economica della società. Da lì partì l’opera di risanamento dei conti, che nel 2014 toccarono un passivo di oltre un milione e 600mila euro. Oggi la società ha raggiunto il pareggio di bilancio. Caperchione, 59 anni, l’ha spuntata su altri nove candidati in corsa per il ruolo di amministratore unico.
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