La Provincia chiude il 2019: «In corso 27 milioni di opere sul territorio»
“Siamo qui per ricordare il grande lavoro che si è fatto negli ultimi e che si sta facendo. Un anno fa ci siamo fatti l’augurio che il 2019 fosse un anno di svolta. La precarietà in cui versavano le Province ora è venuta meno”. Durante il tradizionale scambio di auguri di fine anno con la stampa, la presidente della Provincia Patrizia Barbieri ha voluto tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi dell’ente. “Il nostro bilancio è in chiaro-scuro, è evidente, però le cose vanno meglio”. Nel 2019 sono stati 10 i milioni di euro di spesa per investimenti. Sono attualmente in corso 27 milioni di euro di opere, di cui 17 milioni per la viabilità e 10 dedicati all’edilizia scolastica. Poi, 16 assunzioni a tempo indeterminato e 20 che si faranno a fine anno. Il maltempo di fine novembre ha sconvolto i programmi. “Ma alla frana di Ferriere che ha interrotto la strada provinciale 654 – ha detto Barbieri - abbiamo dato una risposta importante in pochi giorni”.
“È merito di tutti coloro che hanno fatto il presidente, l’assessore e i consiglieri prima di noi. Ma il merito è soprattutto dei dipendenti, che hanno amore per quello che fanno e danno una disponibilità ammirevole per il territorio. Bisogna avere una grande passione per dare risposte a tutti i problemi che vive la nostra provincia”. Barbieri ha ricordato il fabbisogno economico dell’ente. “Dovremmo avere a disposizione 34 milioni di euro per sistemare strade e ponti del territorio. Poi, c’è sempre qualche sgradevole sorpresa: la precedente Amministrazione aveva convissuto con l’alluvione, quella attuale è alle prese con il maltempo che ha danneggiato la montagna”.
“Il ruolo strategico della Provincia non può essere sostituito da nessun altro”, ha incalzato ancora la presidente. “Sulle scuole abbiamo stanziato 15 milioni di euro di interventi. Abbiamo 12mila studenti alle superiori, quando parliamo di sicurezza degli edifici, parliamo di sicurezza dei ragazzi”.
L’Amministrazione in carica vorrebbe tornare all’antico, alle “vecchie” Province, con elezione diretta dei suoi rappresentanti e più risorse economiche per l’ente. “La sensibilizzazione verso il Governo che si sta facendo con l’Unione delle Province (Upi) è pressante. Il presidente Michele De Pascale sta lavorando molto e noi con lui. Il documento sottoscritto dai sindaci di tutta Italia per restituire le funzioni e le risorse necessarie alle Province è partito proprio da Piacenza. Eravamo arrivati a un buon punto, poi con la caduta del Governo ci siamo arenati perché è venuto meno il tavolo di confronto che già c’era. Io spero di arrivare un giorno alle Elezioni dirette. L’Anci ritiene che comunque il sindaco del comune capoluogo debba fare per forza il presidente della Provincia. A me interessa che ci sia un organismo vero. Oggi abbiamo amministratori che lo fanno gratuitamente, per passione. Ma è evidente che la struttura del passato, prima della riforma Delrio, era ben diversa e poteva lavorare a regime. Mi auguro che vengano ridate risorse e funzioni, per non farci arrivare sempre a fare scelte in condizioni di emergenza”. Piacenza attende novità da Roma e intanto prosegue il suo percorso. “Qua stiamo facendo davvero la «Casa dei Comuni» per rispondere al territorio. Conosciamo bene i problemi dei comuni. In questa situazione di «chiaro-scuro», tra mille difficoltà, abbiamo comunque proseguito il nostro impegno”.
Barbieri, nell’incontro con la stampa, ha rimarcato la recente giornata contro la violenza sulle donne, celebrata in Provincia con un maxi convegno che ha visto numerosi relatori. Durante il confronto, è riemerso lo storico problema delle risorse economiche date ai chilometri di strade in gestione ad Anas e a quelle alla Provincia (con un forte sbilanciamento nei confronti della società statale). “Siamo in attesa della firma del Decreto per il trasferimento di alcune strade provinciali ad Anas, non sappiamo il giorno, sappiamo che l’adempimento dovrebbe essere fatto a breve”. Spazio anche al turismo. “Destinazione Emilia – ha sottolineato Barbieri - ci sta facendo lavorare tutti insieme, non era scontato. Alcuni comuni mostrarono resistenza all’inizio, non volevano finire nel calderone. Bobbio, borgo dei borghi, invece, ad esempio, è stato uno dei primi comuni a crederci”. Dal presidente l’elogio delle 500 mostre organizzate per il 2020 tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia nel 2020. “Se ci mettiamo in rete siamo più attrattivi. Si sta guardando a un turismo di qualità, non di quantità. Che porta benefici economici, che vive di esperienze, cultura, gusto, vedere posti straordinari. Quando ho visto il video promozionale su Piacenza mostrato alla presentazione della Guida Michelin, mi sono emozionata. Il nostro territorio ha delle meraviglie, dobbiamo solo mostrarle al meglio agli altri”.
Pubblicato il 24 dicembre 2019
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