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Notizie Varie

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A Piacenza Expo il tris di Apimell, Forestalia e Buon Vivere

forest

La stagione autunnale riporta nel calendario di Piacenza Expo le tre storiche rassegne dedicate al mondo dell’apicoltura, ai lavori forestali e alle eccellenze enogastronomiche dei territori italiani. Da venerdì 27 a domenica 29 ottobre, infatti, il quartiere espositivo di Le Mose ospiterà Apimell, Forestalia e Buon Vivere, tre manifestazioni fieristiche destinate sia al grande pubblico, sia ai buyer e agli operatori di settore.
La sessione autunnale di Apimell, giunta quest’anno alla sua 5ª edizione, sarà animata dalla presenza di espositori italiani e stranieri. Un evento fieristico consolidato e di alto profilo tecnico-professionale tanto da diventare nel tempo la più importante mostra-mercato dedicata ai prodotti, alle attrezzature e alle tecnologie per l’apicoltura di tutta Europa.
Organizzata con il patrocinio della Federazione apicoltori italiani, dell’Unione nazionale associazione apicoltori italiani, dell’Associazione provinciale apicoltori piacentini e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Apimell sarà ulteriormente arricchita da qualificati convegni tematici e degustazioni guidate.

Tra le novità di questa edizione autunnale le “Lezioni di miele” con corsi e masterclass. Di grande interesse il convegno nazionale promosso per domenica 29 ottobre alle ore 10, sul tema “Impollinatori: come affrontare le criticità”. È l’occasione per lanciare in provincia di Piacenza l’iniziativa “Comuni amici delle api” per la tutela dell’ambiente e la protezione delle api.
Forestalia, giunta alla 7ª edizione con espositori posizionati tra il Padiglione 1 e l’area espositiva esterna, è la fiera biennale organizzata da Piacenza Expo espressamente dedicata alle attività agroforestali.  
La rassegna vede il patrocinio di Federforeste, Centro Nazionale delle Ricerche-Istituto per la BioEconomia, Regione Emilia Romagna, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, Associazione Forestale Italiana, Itabia - Italian Biomass Association, Forestalia si gioverà in questa edizione della collaborazione del Centro di Formazione “Vittorio Tadini”, che organizzerà corsi e prove pratiche per l’uso di utensili da lavoro, e del Gal del Ducato, importante realtà interprovinciale che si occupa di sviluppo delle aree rurali. I tecnici del Gal organizzeranno convegni e approfondimenti dedicati al marchio “Legna del Ducato”.

Il Padiglione 2 di Piacenza Expo ospiterà invece il tradizionale mercato enogastronomico di Buon Vivere, rassegna che sarà animata da espositori locali e provenienti da varie regioni italiane, con le proprie eccellenze. In programma, degustazioni guidate, show-cooking e i “Laboratori del gusto” sotto le insegne di Coldiretti e di Campagna Amica.
Sarà presente a Piacenza Expo anche Africa Missione - Cooperazione e Sviluppo con un proprio stand di prodotti dell’artigianato ugandese.

ORARI. Venerdì 27 e sabato 28 ottobre ore 9.30-18.30; domenica 29 ottobre ore 9.30-15.30. Ingresso: 10 euro - Prevendita on line 8,50 euro - Ingresso gratuito fino a 12 anni.

Nella foto, la presentazione delle rassegne di Apimell, Forestalia e Buon Vivere.

Pubblicato il 27 ottobre 2023

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«A 50 anni dai Decreti Delegati», le trasformazioni nell'istruzione

cisl

L'aula magna dell'Istituto Raineri Marcora a Piacenza è stata il palcoscenico di un importante incontro dedicato al tema della partecipazione nella scuola, intitolato "A 50 anni dai Decreti Delegati: Partecipare la Scuola Oggi." L'evento, introdotto da Paola Votto della Cisl Scuola di Parma-Piacenza, ha offerto una panoramica approfondita sulle trasformazioni avvenute nel mondo dell'istruzione in Italia nelle ultime cinque decadi, la moderazione del convegno è stata affidata alla giornalista Elena Caminati.

Carlo Berra: Il fermento degli anni '70 e i Decreti Delegati

Carlo Berra, politico piacentino e figura di spicco nella comunità locale, ha aperto i lavori ricordando il periodo degli anni '70 e l'importante contesto storico in cui sono nati i Decreti Delegati. Questi provvedimenti, emanati durante gli anni settanta, hanno portato a significativi cambiamenti nel sistema educativo italiano, dando vita a un nuovo approccio alla partecipazione degli attori scolastici.

Silvia Salini: la sfida della partecipazione genitoriale

Silvia Salini, presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Respighi di Piacenza, ha toccato il tema del calo di partecipazione dei genitori agli organismi scolastici. Tuttavia, ha notato con ottimismo che stanno emergendo nuove forme di genitorialità sociale, sia all'interno che all'esterno delle scuole. Questo fenomeno indica una volontà crescente di coinvolgimento da parte delle famiglie nella formazione dei propri figli e nel miglioramento complessivo del sistema scolastico.

Tommaso Costantini: la voce degli studenti nei processi partecipativi

Tommaso Costantini, ex studente del Liceo Colombini di Piacenza, ha condiviso la sua esperienza positiva come rappresentante degli studenti nei vari organismi partecipativi della scuola. Ha sottolineato l'importanza di dare voce agli studenti e coinvolgerli attivamente nelle decisioni che li riguardano, contribuendo così a creare un ambiente scolastico più inclusivo e orientato agli interessi degli studenti stessi.

Remo Varesi: le sfide dei docenti nel contesto attuale

Remo Varesi, docente al Polo Volta di Caste San Giovanni, ha posto l'accento sulle continue e nuove esigenze richieste ai docenti. Ha evidenziato come il turnover di insegnanti possa influenzare negativamente la stabilità e la qualità dell'istruzione. La formazione continua e il supporto sono fondamentali per garantire una buona scuola e il successo degli studenti.

Teresa Andena: il ruolo in evoluzione dei dirigenti scolastici

Teresa Andena, dirigente scolastico, ha offerto uno sguardo approfondito sull'evoluzione del ruolo del dirigente negli ultimi anni. Ha affrontato il problema del coordinamento del collegio docenti, un organo deliberativo che, a causa dell'aumentata dimensione degli istituti scolastici, può diventare eccessivamente numeroso, rendendo la gestione complessa. Inoltre, ha sottolineato le sfide legate all'aspetto amministrativo e contabile, che richiedono competenze sempre più specializzate.

Ivana Barbacci: Il contributo nazionale alla partecipazione scolastica

Infine, Ivana Barbacci, segretaria nazionale Cisl, ha portato il suo contributo a livello nazionale, sottolineando l'importanza della partecipazione nella scuola e il ruolo fondamentale dei sindacati e delle organizzazioni nazionali nell'assicurare un sistema educativo equo e di qualità per tutti gli studenti italiani.

La segretaria nazionale ha evidenziato l’importanza di mettere al centro lo studente e di non lasciarsi sommergere dalla complessità delle procedure e della organizzazione buroratica. “Serve - ha affermato - più scuola e più tempo alla scuola, a cui occorrono maggiori spazi flessibili. Inoltre serve una politica retributiva più alta per il personale scolastico, ed è interesse collettivo sostenere la scuola. Rispetto agli anni dell’attuazione dei Decreti Delegati, oggi le persone si sono ripiegate maggiormente su sé stesse, dobbiamo tornare a riaccendere alcune luci”.

L'incontro "A 50 anni dai Decreti Delegati: Partecipare la Scuola Oggi" ha fornito una preziosa opportunità di riflessione sulla partecipazione nella scuola, evidenziando le sfide e le opportunità del sistema educativo italiano. Gli interventi dei partecipanti hanno messo in luce la necessità di coinvolgere attivamente tutte le parti interessate - studenti, genitori, docenti, dirigenti e organizzazioni sindacali - al fine di promuovere una scuola inclusiva, di qualità e in costante evoluzione.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 27 ottobre 2023

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La materna di Gragnano rimane nella sede provvisoria di Casaliggio

materagra 

Sono stati il signor Magritte, i suoi quadri e le suggestioni provocate da queste immagini i protagonisti della festa di inizio d'anno scolastico della scuola materna di Gragnano.
“Volevamo organizzare un momento comune nel mese di settembre per «celebrare» l'ingresso nella nuova sede provvisoria presso la struttura delle suore Scalabriniane a Casaliggio - hanno detto la dirigente scolastica professoressa Elena Camminati e il sindaco Patrizia Calza, presenti all'evento - ma i lavori di trasloco si sono prolungati per cui abbiamo deciso di dare vita a un momento di incontro tra le famiglie, il personale scolastico e il Comune attraverso uno spettacolo che, pur nel divertimento si inserisse pienamente nel percorso educativo proposto dalla scuola”.

La Materna trasferita dalle Suore scalabriniane

Le immagini legate alla natura, alla crescita della pianta Olmo, dal germogliare del seme fino all'età adulta, hanno divertito i bimbi che, presso la nuova struttura, hanno a disposizione ampi spazi verdi dove svolgere molteplici laboratori didattici.
Qui i bambini resteranno fino a quando non saranno terminati i lavori di messa in sicurezza e ampliamento dell'immobile situato nel capoluogo in via Carella. Non sono mancati i ringraziamenti: alle suore che hanno accolto i piccoli con grande disponibilità e che, per l'occasione si sono unite al gruppo dei genitori presenti e, agli insegnanti che nei mesi scorsi si sono fatti carico insieme al Comune del complesso trasloco.
“Si è trattato di un'operazione assai complessa necessaria per poter restituire alla comunità un edificio rinnovato e adeguato alle sempre più evolute esigenze didattiche. Senza un luogo alternativo dove poter ospitare i bambini durante l'esecuzione dei lavori avremmo dovuto rinunciare al finanziamento pari a oltre un milione di euro. La disponibilità delle suore e i lavori di adeguamento svolti hanno consentito di procedere nel percorso”, spiegano Calza e l'assessore Cristiano Schiavi ringraziando tutti coloro che hanno collaborato per il felice esito dell'operazione. “Ora, individuata la ditta aggiudicataria dalla Stazione unica Appaltante costituita presso la Provincia, attendiamo l'inizio dei lavori di ristrutturazione della vecchia struttura”.

Pubblicato il 25 ottobre 2023

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Africa Mission Cooperazione e Sviluppo partecipa a «Buon Vivere» a Piacenza Expo

 africaex

 

Sarà un omaggio alla terra d’Uganda e alle sue produzioni artigianali quello che Africa Mission Cooperazione e Sviluppo intende fare a Piacenza nel fine settimana da venerdì 27 a domenica 29 ottobre. Il Movimento fondato da don Vittorione Pastori partecipa infatti anche quest’anno alla versione autunnale di “Apimell”, “Forestalia” e “Buon Vivere”, mostre mercato dedicate rispettivamente al miele, ai lavori forestali e all’enogastronomia. L’appuntamento è a Piacenza Expo il venerdì e il sabato dalle 9.30 alle 18.30 e la domenica dalle 9.30 alle 15.30.

Africa Mission Cooperazione e Sviluppo sarà presente nel padiglione dedicato a “Buon vivere”: farà parte dei 35 espositori provenienti da tutte le parti d’Italia e per l’occasione allestirà uno stand dedicato all’artigianato ugandese. Collane, bijoux, porta computer e porta tablet, copertine per agende e quaderni e anche qualche anticipazione per i doni natalizi, tutto realizzato in Uganda dove Africa Mission opera da 51 anni, troveranno spazio nel banchetto allestito dai collaboratori e volontari che saranno presenti anche per dare eventuali informazioni sul Movimento.

Pubblicato il 26 ottobre 2023

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«Con le crisi economiche e finanziarie non fare gli struzzi, prevenirle si può»

 Il vicedirettore generale Pietro Boselli ha portato i saluti della Banca al relatare Gabriele Pinosa a sinistra e agli intervenuti

Educazione finanziaria protagonista al PalabancaEventi - in una Sala Corrado Sforza Fogliani gremita - con la lezione dell’esperto Gabriele Pinosa, presidente di Go-Spa Consulting, sulle crisi economiche e finanziarie con uno sguardo alla storia per interpretare il presente. Il vicedirettore generale Pietro Boselli ha portato i saluti della Banca di Piacenza (organizzatrice dell’incontro), ringraziando della presenza il presidente Giuseppe Nenna e il direttore generale Angelo Antoniazzi, seduti in prima fila e ricordando come l’Istituto di credito sia molto attento al tema dell’educazione finanziaria, che sta portando nelle scuole piacentine in collaborazione con FEduF (la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio fondata da Abi, di cui era vicepresidente il compianto presidente Sforza).

Il dott. Pinosa ha passato in rassegna le principali crisi economiche mondiali degli ultimi due secoli. Il Bank run del 14 ottobre 1907, con la crisi di panico dei clienti di una banca privata in coda per ritirare i soldi; situazione risolta da J.P Morgan in persona, che ci mise i soldi riportando la fiducia; «a valle di questa criticità - ha ricordato il relatore - gli Usa decisero di dotarsi di una banca centrale, facendo nascere la Fed». Il famoso crack del 1929 di Wall Street «per ragioni finanziarie, economiche e geopolitiche», a cui seguì la grande depressione (per uscirne, il presidente Roosevelt programmò un massiccio intervento dello Stato nell’economia, il New Deal; nel 1932 adottò misure di controllo sulla Borsa e sulle banche e si propose di far crescere la domanda e di ridurre la disoccupazione promuovendo grandi opere pubbliche, «un po’ come è stato fatto - ha evidenziato il dott. Pinosa - dopo la pandemia sia in America, sia in Europa con i Pnrr».

Lo sguardo alla storia è stato poi rivolto al luglio del 1944, quando gli Stati Uniti («che oltre al secondo conflitto mondiale decisero di vincere anche la pace, disegnando il dopoguerra a loro immagine e somiglianza, cosa che ora alla Cina non va più bene») portarono il mondo alla conferenza monetaria di Bretton Woods, dove venne sancito il signoraggio mondiale del dollaro che divenne l’unica valuta che poteva essere scambiata con l’oro (il gold exchange standard fu fissato a 35 dollari l’oncia). In questo modo la Fed non poteva abusare troppo della possibilità di stampare moneta. Ma gli Usa a un certo punto subirono una sorta di dichiarazione di guerra monetaria da parte di altri Stati che si erano accorti che gli americani stampavano troppi dollari. «Il 15 agosto del 1971 - ha spiegato il presidente di Go-Spa Consulting - Nixon abolì la convertibilità tra dollaro e oro ponendo inizio ad una nuova era: la fiat money: da quel momento in avanti le banche centrali possono emettere moneta in quantità teoricamente illimitata. Risultato? L’incremento iperbolico del debito pubblico».

Altro sussulto finanziario, il lunedì nero del 19 ottobre 1987, con Wall Street giù oltre il 22% in un solo giorno, apparentemente senza una motivazione evidente. A fine secolo scorso, scoppiò la bolla di Internet, una sorta di “panico da euforia” con (2000-2003) un rapido aumento del valore delle aziende attive nell’ambito del web, molte delle quali poi fallirono. E arriviamo al 15 settembre del 2008, con il default Lehman Brothers. «La crisi - ha spiegato il dott. Pinosa - è iniziata nel 2007 con lo scoppio della bolla subprime. Ciò ha prodotto un enorme incremento del debito bancario con il default di alcuni istituti (Lehman) e il salvataggio di altri con l’intervento pubblico. Le ingenti risorse impiegate per i salvataggi bancari hanno causato alcuni default sovrani (Irlanda). Le misure di austerity pubbliche conseguenti hanno impattato in termini recessivi sull’economia e sull’occupazione. La crisi economica ha portato alla difficile governabilità e alle crisi politiche e sociali. Post Covid, le misure di stimolo fiscale e monetarie hanno riacceso l’inflazione. Quale sarà il prossimo mostro che dovremo affrontare?». Il relatore ha evidenziato come la crisi del 2008 fosse «assai prevedibile» in quanto «i mercati lanciano segnali prima». Il consiglio del dott. Pinosa è dunque «di non fare gli struzzi», perché le crisi «si possono prevenire».

L’esperto relatore ha quindi affrontato il tema dei tassi «saliti troppo e troppo in fretta (la Fed deve tenere sotto controllo la positività dei tassi reali)», con pesanti ripercussioni sull’intero sistema. Una di queste, l’esplosione («insostenibile») del debito pubblico Usa (quindi nel sistema finanziario numero uno al mondo) arrivato a 33 trilioni di dollari, che diventano 70 se aggiungiamo i 17 trilioni di debito privato e i 20 di quello delle aziende (il Pil americano viaggia sui 25 trilioni di dollari).

Ultima considerazione sulla Cina, «che ha messo in discussione il signoraggio del dollaro» e che rappresenterà «il futuro del mondo» in termini di popolazione e di ricchezza delle materie prime. «Assisteremo - ha chiosato il dott. Pinosa - a un grande scontro tecnologico tra la Cina e gli Stati Uniti».

Al termine della lezione, è seguito un ampio dibattitto.

Nella foto, Il vicedirettore generale Pietro Boselli ha portato i saluti della Banca al relatore Gabriele Pinosa (a sinistra) e agli intervenuti.

Pubblicato il 25 ottobre 2023

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