Dall'abbandono all'opportunità con Youthopia: nuovo hub urbano per la crescita giovanile
“Dove molti vedono abbandono, noi cogliamo opportunità”. Così ha esordito lunedì pomeriggio l'educatore di strada Lorenzo De Carli, presentando la nascita di Youthopia insieme al collega Marco Piccoli. “Vogliamo creare un nuovo spazio urbano aggregativo e inclusivo per i giovani e tutta la comunità cittadina – ha spiegato De Carli - tra le mura in disuso dell' ex Svep di Piacenza, in via Capra 14c. Sul posto anche l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Piacenza, Francesco Brianzi, che con la sua presenza ha espresso la vicinanza dell’amministrazione all'iniziativa.
Un ambizioso progetto ancora tutto in divenire gestito dall’associazione Laboratorio di Strada ODV, in collaborazione con Educatori di Strada. L'allestimento degli ambienti e la raccolta dei finanziamenti sono infatti tutt'ora in corso, com'è stato subito chiaro visitando i locali destinati a ospitare i giovani di Youthopia. Non manca però una visione concreta e propositiva ben definita per la valorizzazione dei diversi luoghi a disposizione.
“L'intento è muoverci in due direzioni complementari che vadano ad intersecarsi - spiega ancora De Carli-: da un lato dare vita ad una sorta di centro ricreativo libero a bassa soglia (senza richiesta di iscrizioni e permessi), con giochi per giovani e sostegno alla socializzazione; dall'altro utilizzare le diverse stanze per svolgere laboratori, incontri, workshop, momenti di formazione per ragazzi e adulti. Dare insomma spazio anche ad attività più strutturate, coinvolgendo diverse associazioni e realtà del territorio piacentino.
La colloborazione degli Educatori di Strada
A confermare l'idea alla base del progetto è stato anche don Silvio Pasquali, presidente dell’associazione Laboratorio di Strada presente all'incontro. “Via Capra diventerà sede dell’associazione – ha detto – , che si farà carico dell'affitto dei locali di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero a prezzo calmierato. Con questo spazio i laboratori di arte, musico- terapia o altro, che portiamo avanti da anni guidati dagli educatori di strada, trovano finalmente un luogo strutturato e continuativo di svolgimento. Per quel che vedo anche in parrocchia le difficoltà con il mondo giovanile sono legate spesso ad un linguaggio comunicativo non adeguato e al pregiudizio nei confronti della chiesa ereditato dal mondo degli adulti. Youthpopia vuole diventare luogo di incontro e realizzazione di progetti pensati e voluti dai giovani, a cui non mancherà il supporto adulto: da qui l'auspicio di limitare o superare il disagio giovanile nelle sue diverse forme”.
Come contribuire alla realizzazione
Per far diventare il progetto realtà servono risorse necessarie a ristrutturare e allestire i locali, per questo è già stata lanciata una raccolta fondi sulla piattorma Idea Ginger: finora sono stati raccolti 3000 euro dei 5000 necessari per iniziare i lavori. La speranza è però di andare ben oltre questa cifra, attraverso donazioni singole o aziendali, per poter aprire lo spazio ai ragazzi già da gennaio 2024. Chiunque donerà potrà poi essere attivamente coinvolto nelle diverse attività ideate a Youthopia
L'urgenza e la novità di un progetto come questo per la città di Piacenza vengono ancora una volta sottolineati da Lorenzo De Carli, soprattutto all'interno del Quartiere Roma.
“Negli ultimi due anni noi educatori siamo andati in strada incontro ai ragazzi con il nostro ApeCart, una sorta di dispositivo pedagogico mobile che i giovani spesso chiamavano la loro 'casa su strada'. Con Youthopia vogliamo provare a dare loro oggi una vera seconda dimora fuori casa, dove, se decidono di entrare, si sentano accolti e imparino a convivere insieme accettando nuove regole. Siamo profondamente convinti che dare vita ad uno spazio creativo, moderno e inclusivo capace di porre al centro della propria missione sviluppo personale, benessere, relazioni ed educazione dei ragazzi, sia la strategia vincente per promuovere effettiva crescita e aggregazione tra i giovani. Ancora di più in una zona come il Quartiere Roma, a pochi passi dal centro ma ad alto tasso di povertà sociale: i ragazzi, specie dalle superiori, rischiano infatti spesso di rimanere esclusi dai servizi aggregativi, scarsi e richiedenti iscrizioni o pagamenti. Con Youthopia vogliamo creare un centro ricreativo libero,ma strutturato per giovani dagli 11 ai 30 anni, tentando di soddisfare un bisogno sociale che in mancanza di risposte concrete tende ad auto – alimentarsi".
Micaela Ghisoni
Nelle foto, la visita ai locali dell'ex sede dello Svep.
Pubblicato l'11 ottobre 2023
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