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Notizie Varie

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A Gragnano le donne protagoniste nel nuovo percorso di biblioterapia «Controverse»

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Il percorso di biblioterapia dello sviluppo ideato e condotto da Giorgia Maggi, vede ancora una volta le donne e le loro storie protagoniste. Dopo il grande successo di "Fiori d'acciaio", anche quest'anno, in occasione del mese in cui si festeggiano tutte le donne, il sindaco Patrizia Calza e il Comune di Gragnano vogliono donare alle loro concittadine un nuovo percorso di biblioterapia, "Controverse", organizzato in collaborazione con il consigliere comunale Matteo Provini, e la bibliotecaria Elisabetta Pallavicini.

Il percorso "Controverse", che prenderà avvio da fine marzo presso la locale Biblioteca Comunale Margherita Hack, porterà un gruppo di donne ad incontrare 5 personaggi letterari femminili, cinque donne divisive, che si possono amare o detestare, che possono essere comprese e apprezzate, o considerate detestabili e fastidiose. “Ogni donna del gruppo porta il proprio pensiero, il proprio punto di vista a confronto con quelli delle altre, in uno spazio di riflessione finalizzato all’arricchimento personale di ciascuna: uno spazio per poter parlare di donne, e magari di sé, con altre donne”, spiega l’Amministrazione. Desiderio del Comune e dell’organizzatrice è anche quello di “offrire uno strumento alle donne in modo da poter acquisire maggior consapevolezza di sé, e in alcuni casi anche maggior forza”. Le iscrizioni chiuderanno il 21 marzo.
Le interessate possono contattare la biblioteca al numero 0523788250 o scrivendo a:

Nella foto, Patrizia Calza con Matteo Provini, Giorgia Maggi ed Elisabetta Pallavicini.

Pubblicato il 12 marzo 2024

 

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La misericordia alla luce dell’insegnamento di Don Orione

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“La misericordia rinnova la vita” è il titolo del primo incontro formativo organizzato dal Movimento Laicale Orionino nel 2024, in occasione della ricorrenza della morte di San Luigi Orione, avvenuta il 12 marzo 1940.
La misericordia è centrale nel suo insegnamento ed è vista come la più alla forma di carità, di Dio verso l’uomo, ma anche degli uomini tra loro, il modo “per far sperimentare la tenerezza della Provvidenza”, per questo chi sperimenta la misericordia è un uomo nuovo. Ne han discusso tre persone con esperienze molto diverse tra loro: don Grégoire De Guillebon, sacerdote dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote e confessore presso la Cattedrale di Piacenza, Massimo Polledri, Psichiatra del Carcere di Piacenza “Le novate”, Carlo Dionedi, Preside della scuola parentale Giovanni Paolo II" di Piacenza.

Don Grégoire, la confessione un'opera di misericordia
“Gesù Cristo – ha iniziato don Grégoire - è venuto tra noi per compiere un’opera di misericordia. E lo strumento privilegiato dei suoi piani è stato il perdono. Mentre la misericordia è un’effusione del cuore alla vista della miseria e dell’angoscia umana, il perdono costituisce un atto concreto di riabilitazione morale e spirituale. Gesù viene incontro ai sofferenti e porta loro la salute fisica e, soprattutto, quella dell’anima. Oggi che non c’è più Gesù il cristiano si trova davanti il sacerdote: non deve temere di andare a confessarsi, ma deve andarci con grande spirito di fede e gioia sincera, la gioia della libertà riconquistata, del pentimento e della salvezza che entra nella nostra anima. Certo, la confessione è un’opera di giustizia, ma come tale è anche un’opera di misericordia. Nel confessionale Dio agisce direttamente nel cuore dell’uomo: la confessione è l’occasione in cui l’uomo si libera dai peccati, ottiene il perdono e ci riconcilia con Dio e con i fratelli, donando così la pace con Dio, con se stessi, con la Chiesa e con gli altri. Deve essere accolta come una grazia dai penitenti, nella certezza di essere perdonati e riconciliati.
Ogni cristiano deve osservare dieci Comandamenti e cinque precetti, tra cui la comunione pasquale e la confessione almeno una volta l’anno. Comunione e confessione sono strettamente collegate. Attraverso la preghiera e le buone letture ci possiamo render conto del nostro errore, della sofferenza inflitta all’amore di Dio, ferito da noi. La confessione non dev’essere né un’abitudine, né un’occasione per chiacchiere col sacerdote. I rischi principali sono parlare di cose poco importanti, dei peccati degli altri, dire di non aver peccati oppure autogiustificarsi, ritenendo che alcune cose sbagliate che facciamo non siano peccato. Essa invece è un Sacramento, per questo va preparata bene, con compunzione, ossia rammarico per aver offeso Dio, rifiutando il male ed impegnandosi per una nuova vita. Dobbiamo chiedere a Dio, con umiltà e fiducia, e, come il pubblicano, saremo giustificati. Il pentimento è una meditazione sulla nostra miseria e sulla grandezza dell’amore di Dio, che a volte permette il peccato per favorire il nostro ravvedimento. Dio non forza l’uomo ma vuole la nostra libera adesione ed il nostro consenso”.

La testimomianza di Polledri
Da Polledri una testimonianza diretta dal luogo dove lavora: “Tra i precetti della Chiesa vi è la visita ai carcerati per farci andare a contatto con il male, che è in ciascuno di noi. Noi siamo biologicamente programmati per la misericordia: di fronte al sangue ci fermiamo, ma la medicina ci insegna che il male può essere causato da fattori esterni (la società, la famiglia, gli amici, ecc.) ma anche interni, dalla propria psiche. A volte il male genera comportamenti che passano da padre in figlio, quindi il male produce male. La misericordia è spezzare questa catena: il carcere è un luogo dove si può spezzare la catena del male”.

Dionedi, nella croce c'è la presenza di Dio
Dionedi è un sopravvissuto alla strage di Bologna. “Quando scoppiò la bomba il 2 agosto 1980 – ha raccontato – ero vicinissimo al luogo dell’esplosione, tuttavia non ho sentito il boato, ma lo spostamento d’aria mi ha fatto volare sopra le macerie, mi sono rialzato senza alcuna ferita o rottura ma avevo un’ustione di terzo grado che mi costrinse alla terapia intensiva e ad una convalescenza di tre settimane, che sono state una sorta di ritiro spirituale”. Cristiano dalla nascita, con l’adolescenza aveva messo in discussione la sua fede, toccato soprattutto dalla sofferenza degli innocenti e dal non riuscire a dar senso alla vita. Iniziato alla Santissima Trinità il cammino neocatecumenale ha capito che la sofferenza fisica patita durante la convalescenza è stato un modo per incontrare Dio, sperimentando che davvero nella Croce c’è la Sua presenza.
“Questo drammatico fatto mi ha fatto sperimentare la misericordia di Dio – a proseguito-: nonostante la mia mancanza di fede, Dio mi è venuto incontro nel dolore, a volte usa le maniere forti per capire! Ma il vero miracolo non è stato aver salva la vita bensì aver sperimentato la misericordia: ho vinto l’orgoglio e capito il valore della mia esistenza presente, libero dall’ossessione per il futuro e dall’insoddisfazione”.
Grazie al cammino di fede si è fatto una famiglia, ha avuto otto figli, è diventato insegnante ed ha iniziato un impegno di volontariato con il Forum delle famiglie, anche come Presidente dell’Associazione famiglie numerose, ed ha fondato la scuola cattolica Giovanni Paolo II dove insegna.
L’incontro è stato aperto da Gianrico Botteri.
Il prossimo incontro è previsto per maggio.

Pubblicato l'11 marzo 2024

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FIRST® TECH Challenge Championship il 9 e 10 marzo a Piacenza EXPO

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Il 9 e 10 marzo la città di Piacenza ospiterà la prima edizione italiana della FIRST® TECH Challenge, competizione in cui team composti da ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni si sfidano nella costruzione di robot applicando i principi dell’ingegneria.

Guidati da allenatori e mentori adulti, sviluppano abilità STEAM ma anche competenze nella raccolta fondi, progettazione e commercializzazione del marchio del proprio team. Tutto questo nel pieno rispetto dei valori della FIRST® ovvero il Gracious Professionalism® - un modo di operare che incoraggia il lavoro di alta qualità, enfatizza il valore di tutti e il rispetto di tutti gli individui e della comunità e la Coopertition, che significa dimostrare senza riserve gentilezza e rispetto nel contesto di una competizione agguerrita.

L’accesso alla manifestazione è gratuito per tutti i visitatori. 

Trenta le squadre provenienti da tutto il mondo che a Piacenza Expo si sfideranno sul tema della stagione 2023-2024: FIRST® in Show: Centerstage. 

FIRST® TECH Challenge è organizzata in Italia dall’Associazione Artù, Program Delivery Partner, in collaborazione con Confindustria Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Gene Haas Foundation, Arrow e numerosi sponsor sostenitori.

Pubblicato l'8 marzo 2024

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«Amici del Romagnosi», Marco Carini è il nuovo presidente

Amici del Romagnosi


Si è riunito il Consiglio di amministrazione dell’associazione “Amici del Romagnosi”. Il presidente Davide Tramontano e il consigliere Ilaria Fermi hanno presentato le loro dimissioni dalla carica. Dopo il rinnovo del Consiglio di amministrazione con l’ingresso di Emanuela Ghizzoni, la prima dei non eletti, il Cda ha designato all’unanimità per la carica di presidente Marco Carini, “data la sua pluriennale esperienza nell’ambiente scolastico dell’Istituto Romagnosi”. Il professor Marco Carini (in pensione dal 2022) si sente pronto a far ripartire le attività dell’associazione, insieme a Lorenzo Cavagna, che ha mantenuto la carica di vicepresidente per assicurare un supporto costante e un passaggio di consegne. Inoltre, viene sostenuto dall’aiuto dei membri del Consiglio di amministrazione, ovvero il già citato vicepresidente Cavagna, il segretario Maurizia Veneziani, Davide Tramontano, la professoressa Stefania Zanfrisco, la professoressa Franca Cantoni ed Emanuela Ghizzoni. L’associazione fondata il 27 novembre 2003 durante una cena di classe dagli studenti della classe 5A diplomati nel 1965, che avevano a cuore il futuro dell’Istituto in cui hanno studiato. L’obiettivo è mantenere e sviluppare il legame sorto tra coloro che hanno frequentato a vario titolo l’Istituto Romagnosi e di favorire l’incontro tra diplomati di diverse generazioni affinché dal confronto fra differenti esperienze di lavoro e di vita si possano sviluppare rapporti interpersonali utili all’accrescimento culturale, professionale e umano degli associati.

Pubblicato il 10 marzo 2024

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«La Zobia», mostra fotografica al CCF di Fiorenzuola

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Domenica 10 marzo alle 10.30 nella sede del CCF in piazza Caduti 1 a Fiorenzuola d’Arda, sarà inaugurata la mostra del concorso fotografico La Zobia e nella stessa occasione saranno consegnati i premi ai vincitori delle sezioni colore e bianco&nero.
Una Zobia che, nonostante il maltempo l’abbia costretta a posticipare di una settimana la sua rappresentazione, si è rifatta alla grande mettendo in scena un meraviglioso spettacolo, seguito da un pubblico numerosissimo. Le varie parodie e scenette rappresentate hanno attinto a piene mani sia alle vicende di cronaca che a quelle fiorenzuolane. Ci si poteva imbattere in cammelli ed avvoltoi, fortunatamente non pericolosi; un noto dentista cittadino chiedeva aiuto ai passanti per estrarre denti ad un eroico paziente; un noto istruttore di scuola guida illustrava a divertiti passanti la nuova segnaletica stradale; una squadra di sedicenti vigili del fuoco si esercitava nelle operazioni di salvataggio a scapito di malcapitati spettatori; alcuni addetti alla manutenzione stradale posavano un uomo-dosso osservati dagli immancabili “umarel”; non mancavano la mummia egizia, la foca (monaca?), il fachiro indiano; i sopravvissuti del Circo Bidon trascinavano uno stanco ciuccio ed un paio di galline cicliste; completavano la scena ballerini di tango, l’equilibrista sul filo, il virtuoso del pallone e addirittura The Donald con una “piacente” donzella.
39 i fotografi che hanno creato le oltre 210 foto presentate al concorso indetto dal CCF ed ora sono esposte nella sede fiorenzuolana.

Le opere premiate

La giuria composta da Matteo Veneziani e Andrea Dadomo - Membri dell'Associazione "AMICI DELLA ZOBIA" e Rosita Lusignani - Fotografa ha assegnato i seguenti premi:

Stampe BIANCO & NERO

1° Premio – Daniela Tiso

2° Premio – Pietro Vecchiati

3° Premio – Roberto Rognoni

Stampe COLORE

1° Premio – Guido Decrema

2° Premio – Mario Cadeddu

3° Premio – Adriana Lo Verme

Premi Speciali

Miglior Zobia - Maurizio Chiesa

Premio VIDALEN – Enrico Berti

Premio CARRIOLA - Valter Sirosi

Miglior Ritratto - Pietro Del Monte

Miglio Bimbo in Zobia - Paolo Mazzoni

Orari della mostra

La mostra, ad ingresso libero e gratuito rimarrà aperta fino a domenica 24 marzo seguendo i consueti orari:

Lunedì, Mercoledì, Venerdì dalle 21.30 alle 23.00

Domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00

Nella foto, una Zobia tra quelle che saranno esposte alla mostra nella sede del CCF in piazza Caduti a Fiorenzuola.

Pubblicato l'8 marzo 2024

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