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«È bello per noi stare qui!»: il mandato dell’Azione Cattolica

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Salire sul monte insieme, contemplare la bellezza dell’essere Chiesa: sono stati gli elementi  significativi del rito del Mandato dell’azione Cattolica di Piacenza-Bobbio, svoltosi, il 26 ottobre, nella chiesa del Seminario di via Scalabrini a Piacenza; è stato un momento di preghiera e di invio che ha segnato l’inizio ufficiale dell’anno associativo. 
La serata si è aperta con le testimonianze di tre volti che hanno espresso la continuità viva dell’associazione, anche in epoche diverse. Luisa, mamma ed educatrice ACR, ha parlato della gioia e della responsabilità di accompagnare i più piccoli nel cammino della fede; Paolo, giovane entrato da adolescente nell’Azione Cattolica e oggi educatore, ha raccontato la scoperta di una comunità capace di dare forma concreta ai valori evangelici; infine Piero, memoria storica dell’associazione, iscritto fin dagli anni Cinquanta, ha testimoniato la fedeltà di una vita intrecciata con quella dell’Azione Cattolica. A presiedere la celebrazione, don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio, che, nella sua riflessione, ha posto al centro il tema dell’anno associativo: “Signore è bello per noi stare qui”. Un invito, ha spiegato, a riscoprire la bellezza della presenza – quella di Dio, quella della comunità, quella di ciascuno nella Chiesa.

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La bellezza della presenza
Don Basini ha ricordato come la Chiesa sia il luogo in cui si sperimenta la gioia e la fatica del vivere insieme. “È bello essere presenti nella Chiesa diocesana – ha detto – riconoscendo con umiltà la luce che ci abita e le ombre che ci sfidano. Solo così possiamo essere parte viva del corpo ecclesiale.”
La sua meditazione ha intrecciato il tema evangelico della Trasfigurazione con l’esperienza associativa: come gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, anche i membri dell’Azione Cattolica sono invitati a salire sul monte per contemplare Gesù, “l’unico luogo di vera vita e riposo spirituale”.
L’ascolto della Parola, ha proseguito, è la via che trasfigura l’esistenza. “Dio si manifesta attraverso la voce: Gesù è la voce diventata volto. Quando ascoltiamo la Parola, la nostra vita si illumina e cambia. Diventiamo figli, e la nostra quotidianità si fa Vangelo vissuto”.

Una scuola di comunità e di servizio
Nelle parole del vicario generale è emersa anche la dimensione comunitaria e corale della fede: “Il carisma dell’Azione Cattolica è comunitario. Non si vive da soli, ma nella condivisione. È una scuola preziosa che ci educa alla familiarità, alla responsabilità, al servizio”.
Don Basini ha concluso ricordando che anche nelle fatiche del cammino sinodale e nella complessità del presente, la promessa del Vangelo resta salda: “L’amore è più forte dell’odio, la luce più forte delle tenebre. È tempo di raccogliere i semi di bene che già germogliano tra noi”.

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Il gesto delle foto e il segno del mandato
A rendere visibile la memoria e la comunione, durante la celebrazione ogni socio ha portato all’altare una foto, poi appesa a dei fili posti accanto al presbiterio: immagini che raccontano volti, momenti, percorsi condivisi. Un gesto semplice ma denso di significato, simbolo di un’appartenenza che si rinnova e si intreccia nel tempo.
In chiusura, il saluto di Marco Vino, presidente diocesano dell’Azione Cattolica, che ha ringraziato don Basini, gli assistenti don Riccardo Lisoni e don Simone Tosetti, insieme agli altri sacerdoti presenti, ribadendo “la fedeltà dell’associazione alla Chiesa diocesana e al suo cammino sinodale”.
La celebrazione si è conclusa con la benedizione che ha espresso il Mandato agli aderenti dei vari settori dell’associazione, seguita dalla consegna – da parte di don Basini e del presidente Vino – di una lettera e del programma associativo ai presidenti parrocchiali. Un gesto di invio e di responsabilità condivisa, che rinnova l’impegno di ciascuno a portare nel quotidiano la luce della Parola e la gioia dell’essere Chiesa.

Riccardo Tonna

Nelle foto, alcuni momenti del rito del mandato dell'Azione Cattolica nella chiesa del Seminario vescovile di Piacenza.

Pubblicato il 28 ottobre 2025

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

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    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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