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Notizie Varie

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L’ordinanza: non si lavora all’aperto nelle ore più calde

Ordinanza caldo estremo

Caldo anomalo o estremo e condizioni di esposizione prolungata al sole, ecco l’ordinanza della Regione: in tutta l’Emilia-Romagna, tra le ore 12.30 e le 16, stop per chi opera nei cantieri edili, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica. Il vicepresidente Colla e l’assessore Paglia: “Misura necessaria, la priorità per noi è tutelare la salute dei lavoratori”.
L’ordinanza entrerà in vigore da oggi mercoledì 2 luglio e avrà efficacia fino al 15 settembre 2025, salvo revoca anticipata. Lo stop scatta nei giorni in cui la mappa pubblicata sul sito web www.worklimate.it indica un livello di rischio ‘Alto’Stop al lavoro, in condizioni di caldo estremo o anomalo in determinate fasce orarie, nei cantieri edili e affini, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica. Con un’ordinanza regionale, scatta in Emilia-Romagna - a partire da mercoledì 2 luglio - il divieto di lavorare in questi settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello ‘Alto’. La misura resta in vigore fino al 15 settembre, salvo revoca anticipata. La Regione ha ritenuto necessario emanare un provvedimento a tutela della salute e dell’igiene pubblica, finalizzato a ridurre l’impatto dello stress termico ambientale sulla salute dei lavoratori impegnati all’aperto senza possibilità di ripararsi dal sole e dalla calura. La prolungata esposizione al sole rappresenta un pericolo per la salute dei lavoratori, perché può causare stress termico e colpi di calore, con esiti talvolta anche gravi. “Tutelare i lavoratori per noi è una responsabilità e su questo abbiamo registrato grande disponibilità delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali, per un’assunzione comune nello spirito del Patto per il Lavoro e per il Clima - evidenziano il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, e l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia -. Benché in Emilia-Romagna molte aziende si siano già attivate per trovare soluzioni adeguate- hanno puntualizzato-, serviva un atto in grado di garantire omogeneità delle misure sul territorio regionale e piena tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, compresa la possibilità di astensione dal lavoro nelle ore più calde della giornata. Gli aspetti fondamentali sono la flessibilità in entrata e in uscita dal luogo di lavoro, la rimodulazione degli orari, prevista peraltro dalla contrattazione”.

L’ORDINANZA

La misura prevede che è fatto divieto di lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei settori agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili e affini, nonché nei piazzali della logistica (limitatamente a quelli destinati in via esclusiva e permanente al deposito merci, con esclusione delle pertinenze dei magazzini coperti), ad ogni lavoratrice e lavoratore, senza alcuna differenza di ruoli, inquadramento e applicazione contrattuale, nei giorni e nelle aree in cui la mappa del rischio pubblicata sul sito internet http://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ - riferita a: ‘lavoratori esposti al sole’ con ‘attività fisica intensa’ ore 12 - segnali un livello di rischio “Alto”. L’Inail, nell’ambito del progetto Worklimate (Inail-Cnr), ha reso disponibile sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo, al fine di contenere tale rischio per i lavoratori, tanto più per chi svolge attività fisica intensa. Con riferimento alle attività svolte dai concessionari di pubblico servizio o connesse a ragioni di pubblica utilità e pronto intervento, i datori di lavoro adottano idonee misure organizzative finalizzate a salvaguardare le prestazioni dei servizi pubblici essenziali. La mancata osservanza degli obblighi indicati dall’ordinanza comporterà le sanzioni previste per legge (art. 650 c.p.), se il fatto non costituisce più grave reato.

Pubblicato il 2 luglio 2025

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Lotta al mieloma multiplo: un premio internazionale per cura e ricerca

FotoDELPAPA cassi

Un prestigioso premio internazionale per promuovere la ricerca scientifica e lo sviluppo di approcci diagnostici innovativi nel contrasto al mieloma multiplo. È il Francesca Cassinelli Award 2025, intitolato all’imprenditrice piacentina scomparsa tre anni fa, dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro la malattia devastante che colpisce le plasmacellule del midollo osseo. Negli anni aveva più volte manifestato il desiderio di dedicare una parte del suo patrimonio al progresso della ricerca scientifica sulla patologia: un’idea ora realizzata dai familiari, che hanno proposto alla Fondazione di Piacenza e Vigevano di unire le forze e cofinanziare un premio internazionale. L’obiettivo è dare un riconoscimento a coloro il cui lavoro ha consentito di acquisire una migliore comprensione della biologia del mieloma multiplo, accelerare la diagnosi, rendere il trattamento più efficace e facilitare il supporto ai pazienti affetti e alle loro famiglie. Sono previsti due riconoscimenti: ventimila euro a un ricercatore senior (di età superiore ai 40 anni) e cinquemila euro a un ricercatore junior (fino ai 40 anni). 

«Il sostegno alla ricerca in ambito medico e scientifico è uno dei capisaldi della nostra attività istituzionale - sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Tuttavia, questa è per noi una iniziativa in qualche modo inedita: abbiamo ricevuto un invito a collaborare dai familiari di una persona scomparsa, che in maniera assolutamente filantropica vogliono aiutare altri pazienti, attuali e futuri. Ebbene, l’invito lo abbiamo accolto e anche con entusiasmo, poiché conosciamo bene il valore dell’impegno necessario a rafforzare assistenza e cura a favore dei malati e delle loro famiglie. È un tema che ci impegna su più fronti e che, in questo caso, può avere una ulteriore ricaduta positiva: per le sue caratteristiche di internazionalità il premio ci consente di candidare Piacenza a un ruolo di primo piano nella lotta contro il mieloma multiplo».

A rappresentare la famiglia Cassinelli è una figura molto conosciuta in città, il presidente di Leap-Laboratorio Energia Ambiente Piacenza, Stefano Consonni, che di Francesca era cugino. «L’istituzione del premio intitolato a Francesca Cassinelli vuole corrispondere alla generosità e all’umanità che Francesca sempre esprimeva per le persone in difficoltà, ancor più quando il disagio era determinato da fragilità di salute - spiega Consonni -. L’aspirazione ad alleviare le sofferenze si coniugava con la volontà di risolvere problemi e a guardare avanti, un’attitudine mutuata dallo spirito imprenditoriale con cui ha saputo ben gestire l’azienda che il padre Ferdinando aveva fondato all’epoca del boom economico. Con lo stesso spirito la famiglia vuole ora onorare la sua memoria con questo premio, nella convinzione che ricerca e avanzamento della conoscenza siano il miglior strumento per sconfiggere la terribile malattia che ha accomunato Francesca alla mamma Rita. Un ringraziamento speciale alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che co-finanziando l’iniziativa ha consentito di raddoppiare le risorse disponibili. Confidiamo che il doppio stimolo che ne consegue potrà amplificare l’attenzione per la ricerca sul mieloma ben oltre due volte».

Luigi Cavanna, consigliere generale della Fondazione, ha un ruolo operativo nella gestione del Premio, grazie anche alla sua pluriennale esperienza come oncologo ed ematologo. «La ricerca sul mieloma multiplo sta registrando negli ultimi anni progressi significativi - commenta -. I nuovi approcci terapeutici stanno dimostrando di poter migliorare la sopravvivenza, ma anche la qualità di vita delle persone che ne sono colpite. Ritengo particolarmente significativo supportare chi si sta impegnando per lo sviluppo di terapie e farmaci in un’ottica di prevenzione, ma anche di sostegno a favore di pazienti con malattia avanzata. Non è solo un riconoscimento, è un modo per diffondere le buone pratiche, condividerle e metterle in rete. I risultati della ricerca si devono a un percorso che arriva da lontano ed è costellato di scoperte e, talvolta, battute d’arresto. Permettetemi un bel ricordo: appena giunto a Piacenza il primo convegno ematologico lo organizzammo nel 1983, proprio sul mieloma multiplo, con i professori Edoardo Storti di Pavia e Sante Tura di Bologna». 

CANDIDATURE E SCADENZE 

Le candidature al Premio saranno vagliate da una Commissione valutatrice composta dai medici Luigi Cavanna in rappresentanza della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Filippo Consonni per la famiglia di Francesca Cassinelli, e da tre ricercatori di spicco nel campo dell’oncologia e dell’ematologia.

Il termine di presentazione delle domande è fissato al 13 ottobre 2025. I vincitori saranno proclamati entro il 15 dicembre e i premi assegnati nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà a Piacenza, tentativamente il 14 gennaio 2026. In quella sede i premiati illustreranno i principali risultati delle loro ricerche, in relazione alla comprensione della patogenesi e dei meccanismi del mieloma multiplo, sviluppo di approcci diagnostici innovativi, definizione di strategie terapeutiche, iniziative a supporto dei pazienti e delle loro famiglie.

INFO
Il bando con i dettagli e le modalità di partecipazione è disponibile sul sito della Fondazione www.fondazionepiacenzavigevano.it/cassinelliaward ed è reperibile sulle piattaforme e sui canali della ricerca a livello nazionale e internazionale.

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Nelle foto: sopra, Francesca Cassinelli; in alto, da sinistra, Luigi Cavanna, Roberto Reggi e Stefano Consonni.

Francesca Cassinelli, umanità e generosità  

Figlia di Ferdinando Cassinelli e Rita Guasconi, Francesca Cassinelli nasce a Piacenza il 24 maggio 1942. Nel 1961 Inizia a lavorare presso l’azienda La Rinnova del Pneumatico fondata dal padre Ferdinando. L’azienda si occupa di ricostruzione pneumatici usati, una pratica che trova notevole diffusione con l’espansione della motorizzazione e che anticipa una tendenza – quella del recupero e del contenimento dell’uso di risorse – che diventerà poi principio ispiratore delle visioni di Economia Circolare e Sostenibilità. Dopo l’avvio in una piccola officina in via Palmerio, dove si trova ora l’ampio parcheggio retrostante la Questura, nel 1966 l’azienda si trasferisce in un nuovo stabilimento in Via I Maggio, dove ampi spazi e più favorevole logistica danno ulteriore impulso alla crescita dell’attività. Dopo la prematura morte del padre, nel 1971 Francesca prende le redini dell’azienda, dedicandosi per 40 anni alla sua gestione insieme al marito Romano Favari. Nella sua attività di imprenditrice si è distinta per il rispetto e il rapporto costruttivo con i dipendenti e i collaboratori, con i quali ha sempre intrattenuto rapporti cordiali e comprensivi che andavano ben oltre lo standard delle relazioni aziendali. Alla generosità e all’umanità nei rapporti di lavoro – e con tutti i familiari - si aggiungeva l’impegno nel sociale e nell'aiuto dei bisognosi. Scompare nel luglio 2022 dopo lunga malattia, che un crudele destino ha voluto accomunare alla mamma Rita mancata nel 1987.

Pubblicato il 1°luglio 2025

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YouthBank Piacenza premia i 20 progetti che dovranno essere realizzati nei prossimi mesi

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Dalla prevenzione del disagio mentale all’educazione alla finanzia, dalle manifestazioni culturali a quelle sportive, sono trasversali i temi toccati dai venti progetti pensati da altrettanti gruppi di under 26 e selezionati da loro coetanei attraverso il progetto YouthBank 2025, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per promuovere il protagonismo giovanile. Il percorso è iniziato a settembre, con una prima call per selezionare le ragazze e i ragazzi dai 16 ai 25 anni che gestiscono la ‘Banca dei giovani’ per l’anno in corso (gli YouthBanker), loro hanno prima analizzato i bisogni dei giovani dei loro territori di riferimento (Piacenza città, Levante, Ponente e Vigevano), poi definito un bando per intercettare progetti di altri giovani under 26 (YouthPlanner) che potessero dare risposte concrete a questi bisogni e, infine, hanno scelto quali finanziare, con le risorse messe a disposizione dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. La definizione dei progetti che riceveranno un contributo è stata celebrata ieri al “JOY Piacenza Party”, una festa cui hanno preso parte i Banker e i Planner, gli Enti del Terzo settore che li stanno affiancando, il coordinatore del progetto Edoardo Favari con Giulia Guardiani. Sono intervenuto per un saluto anche l’Assessore regionale Giovanni Paglia e Francesco Brianzi, assessore comunale del Comune di Piacenza, che patrocina l’iniziativa.

I PROGETTI
I progetti selezionati sono 7 per la YouthBank di Piacenza città, 7 per il Distretto di Ponente, 5 per quello di Levante e uno per Vigevano; un totale di 20 interventi che saranno finanziati, rispetto ai 39 che erano stati correttamente presentati nella prima fase del Bando di YouthBank Piacenza e Vigevano rivolto a giovani “progettisti sociali” dai 16 ai 25 anni, e si concretizzeranno grazie all’affiancamento di una organizzazione no-profit del territorio, come previsto dal regolamento. A selezionare i progetti sono stati i “banchieri” under 26: Aicha Moudani, Carlotta Sali, Edoardo Montenet, Teresa Pozzoli, Michele Bersani, Elisabetta Epi, Piero Leonardo Carminati, Elisa Casari, Margherita Lecce, Benedetta Bisi, Stefano Donati, Elena Moreschi, Domenico Buonanno, Giulio Fontanella, Lucrezia Mangiarotti, Noemi Marenghi, Alice Quartuccio, Lorenzo Tramelli, Andrea Pizzi e Alessandro Drovanti.

Ecco l’elenco dei progetti, degli YouthPlanner e degli enti del Terzo Settore che li affiancheranno.

Per la YouthBank di Piacenza Città.

  • Simone Cugini, Andrea Psoroulas, Mansi Saini e Palak Saini, affiancati da COOPERATIVA SAN GIUSEPPE, hanno proposto Progetto di educazione alla finanza e all’imprenditorialità.
  • Marta Bonatti e Daniele Sciaudone, affiancati da La cura del Bosco APS, sono gli ideatori di Jomo 2025.
  • Renzo Fanelli e Riccardo Borotti, affiancati da TRALAVIEMILIAELUEST APS, hanno proposto Like Progect.
  • Carlotta Bonomi, Stojna Vasleva, Meriem Ben Salah e Francesca Longobardi, affiancati da CSV Emilia ODV, hanno proposto Aiutami, comunichiamo facendo rete.
  • Lucrezia Schiavi, Aurora Vellutata e Vito Vellutata, affiancati da La Forma del Cuore APS, hanno proposto Relazioni in Gioco.
  • Domenico Somma, Riccardo Trespidini e Guido Maggipinto, affiancati da Ora Pro Comics, hanno proposto Undercomix.
  • Leonardo Catelli, Elisa Bonetti, Samuele Ciro Cesa e Augusto Fornasari, affiancati da Divercity, hanno proposto Essere o malessere.

Per la YouthBank di Piacenza Ponente:

  • Mariasole Enrione, Eleonora Savi, Greta Ferrari e Giorgia Sigismondi, affiancati dalla Confraternita dei Grass, hanno proposto CuciniAMO.
  • Samuele Scazariello, Giada Susino, Viktorija Terzijeva, Elena Nobile e Virginia Mozzi, affiancati da Officine Guttenberg Coperativa Sociale, hanno proposto Green Wave.
  • Simone Parodi, Silvia Pallini, Valerio Magno e Sofia Magno, affiancati da Pro Loco di Cerignale, hanno proposto Piacenza e Val Trebbia: terre di letteratura e memoria.
  • Martina Lorenzelli e Beatrice Dacrema, affiancati da Arianuova ODV, hanno proposto Play The Weekend.
  • Ludovica Fissolo e Jacopo Farsetti, affiancati dal Centro di Lettura di Rivergaro, hanno proposto Sottospasso.
  • Rebecca Lucino e Laura Taiana, affiancati da Rider Club ASD Polisportiva, hanno proposto PALLAvoliAMO.
  • Gaia Quagese e Chiara Nicolini, affiancati da Polisportiva VII Castelli Gazzolesi ASD, hanno proposto BasketFriends Camp.

Per la YouthBank di Piacenza Levante:

  • Alice Passolunghi, Eleonora Corvi e Alessandra Vailati, affiancati da Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, hanno proposto Castelli Young.
  • Giorgio Bersani e Alberto Caffarena, affiancati da Pro Loco di Castell’Arquato APS, hanno proposto Culturando Arquato.
  • Martina Zerbini, affiancata da Ge. Ka. Genitori Castelvetro ODV, hanno proposto Hub Geka Digital 4.0 STEM & Inclusione.
  • Francesca Fiorani e Martina Villaggi, affiancati da Sciara Progetti APS, hanno proposto Senza Troppi Giri di Sedia.
  • Chiara Molinari e Francesco Marazzi, affiancati da Pro Loco di Vernasca APS, hanno proposto Terrazza Connessa.

Per la YouthBank di Vigevano.
Andrea Filippo Zangirolami e Jacopo Critelli, affiancati da Gli Amici del Ticino, hanno proposto Verde Vigevano.

Durante la serata delle premiazioni si è esibita una carrellata di giovani band della new wave piacentina: gli Amine, gli AEufeniç, gli Sbraisers, i Jam Caramel ed I Marco, seguite dal dj set di dj Cisco. La Festa JOY PIACENZA PARTY è stata realizzata grazie alla collaborazione con
Arci Piacenza. Presente anche il food truck sociale dell’Ippogrifo, Drive Aut.

Nella foto, i partecipanti alla serata delle premiazioni. (foto Del Papa)

Pubblicato il 30 giugno 2025

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NuovaMente Estate! Le Summer School dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

cattolica Piacenza copia 2

Per molti l’estate è sinonimo di relax e tempo libero. Per altri, invece, diventa una preziosa occasione di studio e formazione. Per rispondere a quest’ultima esigenza, anche quest’anno l’Università Cattolica del Sacro Cuore mette a disposizione un’ampia offerta formativa di Summer School, pensata per arricchire il bagaglio culturale e di conoscenze, approfittando del periodo estivo.
Sono oltre 40 i programmi proposti dall’Ateneo e rivolti a studenti, laureati, insegnanti, manager, professionisti ma anche a studiosi e amanti del sapere desiderosi di esplorare o approfondire materie disciplinari di proprio interesse. Percorsi intensivi che superano il tradizionale approccio didattico, permettendo ai partecipanti di vivere esperienze di studio uniche grazie ad ambienti internazionali, aperti al confronto e straordinari dal punto di vista del networking e della crescita personale.
Vasta e articolata la gamma di tematiche al centro della proposta formativa estiva dell’Università Cattolica. Si va dalla letteratura - con le scuole estive su Dante e Manzoni - al turismo, dalle relazioni internazionali all’Intelligenza artificiale, senza dimenticare i temi della sostenibilità, della psicologia, della comunicazione, del management. 

«Si tratta di un’opportunità per acquisire nuove conoscenze e competenze», spiega Roberto Brambilla, Direttore Formazione Post Laurea e Research partnership dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Sono davvero tanti gli argomenti di cui discuteremo quest’estate in Cattolica. Gran parte dei percorsi verranno realizzati in luoghi e città d’arte dove è più facile vivere un’esperienza di apprendimento immersiva nella bellezza dei nostri territori. Cremona, Brescia, Ravenna, Verona, Venezia, Desenzano del Garda, Castellammare di Stabia, sono solo alcune suggestive località che ospiteranno i nostri programmi formativi», continua Brambilla.
Accanto ai corsi in presenza e residenziali, c’è anche la possibilità di una formazione più flessibile. Infatti, sono oltre una ventina le Summer School disponibili sulla piattaforma digitale dell’Ateneo, fruibili per 12 mesi dalla data di iscrizione. Una modalità ideata per conciliare al meglio vacanze e studio. Sono, cioè, corsi self-paced learning asincroni che, in qualsiasi momento e da qualsiasi device, consentono di scegliere non solo tra le molteplici tematiche disponibili ma anche di individuare gli strumenti di fruizione più adeguati alle proprie esigenze per poterli seguire, per esempio video, podcast, testi. 
Infine, per ogni corso frequentato l’Università Cattolica rilascia un Open Badge. In altre parole, è un certificato digitale che agevola il riconoscimento del percorso frequentato e attesta le competenze acquisite. Inoltre, adottato già da migliaia di organizzazioni in tutto il mondo, è facilmente spendibile in un mercato del lavoro sempre più globale. Per ottenere l’Open Badge è necessario aver completato il corso, con frequenza di almeno il 75% delle lezioni, e aver superato un test di valutazione di fine attività. Una volta rilasciato, il Badge può essere inserito nel curriculum vitae digitale e condiviso sulle piattaforme social.

Pubblicato il 30 giugno 2025

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Nasce “Too”, il nuovo hub di comunità nell’ex Spazio2

too

“Entra, muovi, cresci” è il claim del “nuovo” Spazio2, inaugurato dopo alcuni mesi di ristrutturazione che l’hanno fatto diventare un punto di riferimento per la cittadinanza, capace di offrire servizi, promuovere la partecipazione e favorire la rigenerazione sociale e culturale. Un nuovo spazio, dunque, che prende il nome di “Too”. Un “hub di comunità” che sarà gestito dalla rete costituita dal capofila Consorzio Sol.Co Piacenza, in partnership con le cooperative sociali Officine Gutenberg, Des Tacum, L’Ippogrifo, Eureka, L’Arco, Strade Blu e Consorzio Quarantacinque, che insieme hanno со-progettato lo spazio e lavorato per la sua trasformazione e ridefinizione.

L’inaugurazione

Il progetto si realizza nell’ambito dell’Agenda trasformativa urbana del Comune di Piacenza, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna con fondi PR FSE+ 2021-2027. Al taglio del nastro, nel pomeriggio di venerdì 27 giugno, sono intervenuti la sindaca Katia Tarasconi, l’assessore comunale alle politiche giovanili e Agenda 2030 Francesco Brianzi, l’assessore regionale alle politiche abitative, lavoro e politiche giovanili Giovanni Paglia e il dirigente della Regione Emilia-Romagna Gianni Cottafavi. Per la rete di gestori, Paolo Menzani in rappresentanza del Consorzio Sol.Co e Gero Guagliardo di Officine Gutenberg, unitamente ai referenti della rete dei partner: per Tendenze Factory Nicola Curtarelli del Comitato provinciale Arci Piacenza e per la Rete Giardini Sonori, Jacopo Rossi dell’Associazione Giano. “Too” sarà aperto al pubblico a partire dal 30 giugno, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 20.

“Pensa questo spazio come se fosse anche tuo”

Con questo nuovo centro di aggregazione, ha detto l’assessore Giovanni Paglia, “si decide di dare un’opportunità a ragazzi e ragazze affinché creino qualcosa da sé in questi locali. È uno spazio bellissimo, e mi auguro tra un anno di vederlo pieno di persone, non solo giovani. Una comunità non è composta da tante individualità, tanti pezzettini, ma crea un legame trasversale che nel ricevere dona a sua volta”. L’invito alla collettività sarà a “pensare a questo spazio come se fosse anche tuo”: i cittadini potranno comunicare le loro proposte, che riguardino un evento, un festival, un laboratorio che vorrebbero realizzare nella struttura, un'iniziativa da co-progettare insieme ai gestori, il coinvolgimento della propria azienda o ente come sponsor, finanziatore o erogatore di servizi in convenzione, o ancora, la propria disponibilità come volontaria o volontario, con l’obiettivo di sviluppare insieme le diverse idee di una Piacenza migliore per i giovani.

Dalla formazione agli eventi culturali e ricreativi

Il nuovo spazio, come hanno spiegato i gestori, “intende promuovere formazione, sviluppo delle competenze e internazionalizzazione, rivolgendosi in primis alle giovani generazioni che ne rappresentano il target principale: studenti di scuole superiori, Erasmus e universitari, associazioni giovanili, Neet, ragazzi con background migratorio e di seconda generazione, giovani lavoratori e giovani talenti, giovani imprenditori, produttori e artigiani. I giovani destinatari potranno sviluppare qui i propri talenti e trovare occasioni di aggregazione e di crescita; un’attenzione particolare, inoltre, verrà rivolta alle persone con fragilità, alla riduzione delle diseguaglianze e all'integrazione di gruppi vulnerabili”. Nel nuovo spazio sono presenti postazioni ad accesso libero per studiare o lavorare, proposte educative e aggregative, un punto di riferimento per conoscere le opportunità del territorio rivolte ai giovani, accompagnamento e facilitazione alla progettazione per le associazioni giovanili, workshop e laboratori creativi. E ancora, eventi musicali, artistici, culturali, un club che ospiterà le performance live della scena musicale indipendente locale, sale, attrezzature e supporto per organizzare incontri, feste ed eventi, sportelli di orientamento e di sostegno alle start up, dedicati alla mobilità internazionale, alla facilitazione digitale e di supporto ai talenti.

 

Torna il Festival “Tendenze”

Durante l’inaugurazione di “Too” è stato annunciato il ritorno del Festival “Tendenze” a settembre 2026. Prima di quella data si svolgerà “Tendenze Factory” con una serie di appuntamenti. Il primo è “Tendenze Showcase”, dal 5 al 7 settembre 2025 nella cornice dell’ex caserma “Cantore” sullo stradone Farnese: con la direzione artistica di Arci Piacenza, sarà una vetrina di proposte musicali locali, nazionali e internazionali, e poi diversi stage e tanto altro. Ci sarà poi “Tendenze Lab”, con un programma che si articolerà da ottobre 2025 fino a settembre 2026 con diversi percorsi, tra cui un laboratorio di composizione e produzione musicale a cura dello staff di Giardini Sonori, in cui si impareranno tecniche di scrittura, arrangiamento e produzione di musica inedita, un corso per tecnico audio-luci tenuto da Doc Servizi, un laboratorio coreografico e di performance sotto la guida di Pc Radio Cult, per l'insegnamento di coreografie, adattamento al tema musicale, sperimentazione con la telecamera e prove sul set, un laboratorio di videoclip narrativo dell’associazione Noh Studio, in cui i ragazzi verranno guidati nella realizzazione professionale di videoclip a basso budget, un laboratorio di podcast, sempre a cura di Noh Studio, un laboratorio di broadcast dell'associazione Pc Radio Cult, pensato per portare i ragazzi ad una comprensione completa del processo di creazione e gestione di una stazione radio online, con un equilibrio tra teoria, pratica e competenze tecniche e creative, e “Container”, ovvero una piattaforma di registrazione e diffusione dei transiti artistici che animeranno la provincia di Piacenza durante tutto il percorso laboratoriale a cura di Dappertutto.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 28 giugno 2025

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