Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

«Oltre i confini», l’Azione Cattolica si prepara al viaggio a Trieste e Gorizia

Alessandra Danesi Roberto Magni Foic e Chiara Sacchi AC

“Trieste è la porta dell’Europa, per la maggior parte dei migranti è solo un punto di passaggio”. È stato dedicato alla rotta balcanica, alle sue caratteristiche e alle persone, la maggior parte dell’incontro informativo che si è tenuto nella serata di mercoledì 7 maggio nel Salone della Cattedrale di Piacenza. Cinque volontari dell’associazione “Fiorenzuola oltre i confini” – Alessandra Danesi, Roberto Magni, Isabella Spurio, Daniele Bonetti, Davide Sarpedonti – hanno raccontato ciò che accade sul confine italo-sloveno e l’impegno dell’associazione “Linea d’ombra” con cui collabora. Il 31 maggio e il 1° giugno un gruppo di piacentini sarà in viaggio a Trieste, Gorizia, Nova Gorica e Aquileia con l’Azione Cattolica della Comunità pastorale 1.

Nel 1996 l’aiuto durante la guerra nei Balcani

“La rotta balcanica è meno raccontata di altre – ha introdotto Chiara Sacchi dell’Azione Cattolica della Comunità pastorale 1 – i migranti spesso respinti con violenza alla frontiera. Chi arriva in Italia è in condizioni estreme, con ferite e senza cibo. Questa realtà va affrontata con gesti di tenerezza”. I volontari di Fiorenzuola oltre i confini (Foic) hanno raccontato le proprie attività: nata nel 1996 con viaggi di consegna aiuti umanitari in Bosnia-Erzegovina, l’associazione ha costruito negli anni una rete di solidarietà attiva, locale e internazionale. Foic promuove una cultura della pace, dell’incontro e della cooperazione, radicata nel territorio ma con lo sguardo aperto sul mondo.

Le attività Foic sul territorio

Fiorenzuola oltre i confini promuove “progetti di volontariato e sostegno in decine di Paesi del mondo, tenendo sempre forte e costante il legame con la comunità locale, valorizzando il dialogo tra culture e il senso civico. Nel 2024 ha ricevuto il Premio San Fiorenzo, per il suo impegno in favore della pace e della solidarietà. Il servizio più “continuativo” di Foic è lo sportello migranti, aperto quattro giorni a settimana, con cui offrono supporto ai “nuovi cittadini” per permessi di soggiorno, carte di soggiorno, richieste di cittadinanza, domande per test d’italiano. Gli utenti sono oltre 1300. Sul territorio fiorenzuolano, l’associazione offre ospitalità a cinque famiglie (20 persone) provenienti dall’Ucraina, e a settembre organizza la Festa multietnica.

Nel mondo

“Oltre” i confini, Foic supporta le rette scolastiche per cinque ragazzi che frequentano la Secondary school a Chebole, in Kenya, e promuove progetti per l’infanzia e l’educazione alla cooperazione in Bosnia. Poi interventi “spot” come raccolte fondi e donazioni per emergenze, calamità naturali e vittime di conflitti e interventi di “advocacy”, per portare consapevolezza nelle scuole o attraverso conferenze e attività in rete. Il progetto più grosso è quello che riguarda la rotta balcanica. “Migliaia di persone – è stato spiegato – attraversano i Balcani in fuga da guerre, persecuzioni o povertà per raggiungere l’Europa occidentale. La maggior parte di loro parte da Afghanistan, Pakistan, Siria, Turchia, Kurdistan e attualmente anche dal Nepal”.

Il viaggio

“The Game”. Il gioco. “Così i migranti chiamano il tentativo di attraversare i confini – hanno detto i volontari – settimane o mesi a piedi, tra freddo, fame, boschi e violenze da parte delle forze di polizia. I migranti sono costretti a pagare per il passaggio a trafficanti senza scrupoli. Non c'è nessuna tutela neppure da parte delle autorità locali, che anzi sono un ulteriore fattore di rischio. L’Italia, molto spesso, è solo la porta d’ingresso in Europa. Solo una minima parte si ferma. Tuttavia, Trieste, essendo la prima città sul confine balcanico, è una tappa praticamente obbligata, senza alcun tipo di supporto o assistenza fornita dalle autorità”. I cinque volontari, ospiti dell’AC in Cattedrale, hanno raccontato alcuni brevi aneddoti raccolti negli ultimi anni a Trieste, dove si recano periodicamente con un furgone – messo a disposizione grazie all’aiuto della parrocchia di San Fiorenzo – per consegnare viveri. Lì opera l’associazione “Linea d’ombra”, fondata nel 2019 dai coniugi Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, che accoglie in media 30 migranti al giorno in piazza della Libertà a Trieste. Il racconto è stato arricchito dalla proiezione di foto e spezzoni di telegiornali.

In due mesi 1.400 attraversamenti illegali

Tra gennaio e febbraio 2025, secondo i dati Frontex citati dai volontari durante l’intervento di mercoledì sera, ci sono stati 1.400 attraversamenti illegali del confine europeo nei Balcani occidentali, il 64% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “C’è un’accoglienza istituzionalizzata e un’altra «informale» – hanno spiegato – molti preferiscono viaggiare nell’ombra, senza essere schedati. Le cifre si riferiscono a migranti intercettati o presentatisi spontaneamente. La diminuzione è quindi in primis indice del perfezionamento dei metodi dei trafficanti: in Bosnia, ad esempio, i migranti non si spostano più a piedi ma in auto e furgoni, non stazionano nei campi, ma in case di privati conniventi”.

Donazioni

Per il prossimo viaggio a Trieste, Fiorenzuola oltre i confini cerca zaini, sacchi a pelo, felpe e pantaloni di tuta (con elastico in fondo) da uomo, nuovi o in ottimo stato, di taglia M o L. Le donazioni possono essere effettuate anche tramite bonifico (IBAN: IT49V0623065310000030212525) con la causale “Progetto Trieste”.

Francesco Petronzio

Nella foto, da sinistra Alessandra Danesi, Roberto Magni (Foic) e Chiara Sacchi (AC).

Pubblicato l'8 maggio 2025

Ascolta l'audio

«Premio solidarietà per la vita», al via le segnalazioni

La cerimonia di premiazione dello scorso anno

E’ stato pubblicato il bando del “Premio solidarietà per la vita Santa Maria del Monte”, che viene assegnato, come sempre, l’ultima domenica di giugno (quest’anno sarà il 29 del mese). Giunto alla 35ª edizione, è patrocinato dalla Banca di Piacenza ed è nato per valorizzare la tradizione del Monte in Comune Alta Val Tidone, fin dai tempi più antichi luogo di attenzione di fronte al mistero della vita e costituito per riconoscere atti e comportamenti di solidarietà umana per la promozione e la difesa della vita.
La Commissione aggiudicatrice del Premio (consistente in 3.500 euro e in un attestato di benemerenza) è presieduta dal Prefetto di Piacenza ed è composta - oltre che dalla Banca di Piacenza - dal Comune Alta Val Tidone, da don Giuseppe Basini, Vicario generale della Diocesi Piacenza-Bobbio e dalla Ispettrice delle infermiere volontarie della Croce Rossa di Piacenza.
Le segnalazioni scritte di persone meritevoli, corredate di nome, cognome e indirizzo di chi le presenterà, nonché da motivazione documentata, dovranno pervenire entro il 5 giugno ad uno dei seguenti indirizzi: Comune Alta Val Tidone (Via Roma 28, loc. Nibbiano - 29031 Alta Val Tidone; tel. 0523 993706 - 993708 - 993702 - email: sindaco [AT] comunealtavaltidone [DOT] pc [DOT] it); Banca di Piacenza, Ufficio Relazioni esterne - email: relaz [DOT] esterne [AT] bancadipiacenza [DOT] it

I premiati delle precedenti edizioni

1991 Giorgio Rondini, primario di Patologia prenatale al Policlinico S. Matteo di Pavia

1992 Walter Vidi, Gruppo soccorso alpino “Madonna di Campiglio”

1993 Livia Cagnani, Amnesty international

1994 Giovanna Vitali, Casa di accoglienza Belgioioso, Pavia

1995 Giancarlo Mandrino, assistenza e recupero carcerati di Alessandria

1996 Mons. Domenico Pozzi, missionario in Kenya

1997 Daniela Scrollavezza, “Casa di accoglienza don Giuseppe Venturini”, Piacenza

1998 Maria Pia Manzini, associazione “La Fucina di Vigevano” per l’assistenza a ragazzi disabili

1999 Padre Gherardo Gubertini, fondatore della “Casa del Fanciullo”

2000 Padre Fiore Angelo Pozzi, missionario salesiano in Congo

2001 Madre Giovanna Alberoni, Orsolina, medico, 50 anni di attività missionaria in India

2002 Francesco Ricci Oddi, 42 anni di carriera ospedaliera a Piacenza

2003 Claudio Lisè, per l’aiuto ai bambini bielorussi di Chernobil

2004 Don Giorgio Bosini, presidente del centro di solidarietà “La Ricerca” Piacenza

2005 William Bonacina, Casa famiglia della associazione “Papa Giovanni XXIII” di don Oreste Benzi

2006 Flavio Della Croce, fondatore associazione “Piccoli al centro” di Ziano

2007 Suor Paolina Volzini, Comunità accoglienza “La Pellegrina” Piacenza

2008 Mons. Angelo Bazzari, presidente Fondazione Don Gnocchi

2009 Lucia Ricetti, per l’assistenza al marito Giampiero Steccato, affetto da “locked-in-Sindrome”

2010 Gaia Corrao, volontaria in Brasile in comunità di assistenza per bambini di strada

2011 Don Pietro Cesena, promotore onlus per l’accoglienza e il sostegno alle ragazze madri

2012 Simone Pancera, collaboratore per oltre venticinque anni dell’associazione “La Ricerca”

2013 Enrica Firretti, benemerita per l’assistenza agli ammalati in rianimazione

2014 Angelo Benedetti, per la dedizione alla professione medica intesa come missione

2015 Mara Scotti e figlia Michelle Giacobbe per la cura del figlio e fratello in affido Riccardo

2016 Don Roberto Porcari, diacono della Chiesa piacentina

2017 Luigi Cavanna, onco-ematologo dell’ospedale di Piacenza

2018 Giuseppina Schiavi, per la collaborazione con la Casa Protezione della giovane di Piacenza.

2019 Giovanna Covati, per aver salvato una bambina dall’investimento di un trattore.

2020 Croce Rossa Italiana – Sezione di Piacenza. Assegnato per la prima volta ad un Ente e non a una persona fisica. Motivazione: per aver rinnovato la sua storica tradizione di soccorso ai bisognosi con l’impegno profuso nel combattere il contagio del virus Corona, insieme a tanti altri organismi ed al personale medico e paramedico.

2021 Luigi Fiori, fondatore del Club dei piccoli Rio Torto, centro per ragazzi con fragilità.

2022 Domenico Bombini, Appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri spesso distintosi con gesti di grande generosità verso persone in difficoltà.

2023 Hospice Borgonovo Val Tidone, per la delicata funzione di assistenza di persone con malattie in fase avanzata e sostegno alle famiglie.

2024 Associazione Volontari Ospedalieri (AVO) di Piacenza, per il servizio di sostegno agli ammalati ricoverati nelle strutture ospedaliere di Piacenza e provincia e agli anziani ospiti delle case di riposo.

Nella foto, la cerimonia al santuario di Santa Maria del Monte lo scorso anno.

Pubblicato il 7 maggio 2025

Ascolta l'audio

A Ziano il 9 si inaugura «Casa Alba»: ospiterà donne vittime di violenza

casalaba

“Casa Alba” verrà inaugurata venerdì 9 maggio alle 18 a Ziano Piacentino: la struttura sarà uno  spazio sicuro e famigliare dove accogliere mamme e bambini che provengono da contesti di violenza.
Il programma della giornata prevede il taglio del nastro alla presenza di Elisabetta Chiappini, presidente Fondazione Giulia e Umberto Chiappini (GUC); Roberto Reggi, presidente Fondazione Piacenza e Vigevano; don Mauro Stabellini, consigliere della Fondazione GUC e Antonio Mosti, vicepresidente Fondazione GUC. In chiusura ci sarà un brindisi con aperitivo.

Un progetto nato nel 2023

“Qui a Ziano era disponibile una grande casa, ereditata da persone che desideravano cederla per uno scopo benefico - racconta Elisabetta Chiappini, presidente della Fondazione Giulia e Umberto Chiappini, che si è occupata di ideare e realizzare questo progetto -”. Nel giugno del 2023 sono iniziati i lavori di ristrutturazione.
La struttura, a cui si potrà accedere con una retta giornaliera necessaria a coprire le inevitabili spese di gestione, è composta da dieci appartamenti: quattro monolocali, due bilocali e quattro trilocali.  Sono appartamenti autonomi, gli ospiti vivranno ciascuno nella propria casa; ci sono certamente spazi comuni ma la gestione concreta rimane davvero molto autonoma. Le donne e i loro bambini potranno tornare ad avere qui una vita normale e sarà sempre stretto il contatto coi Servizi Sociali provinciali che ci indicheranno situazioni di bisogno per cui attivare la nostra accoglienza.
E' stata chiamata “Casa Alba” in quanto Alba è una ragazza morta in seguito a problemi di violenza. E'stato dato il suo nome  per ricordare lei e la sua storia.

Nella foto, “Casa Alba” a Ziano Piacentino.

Pubblicato il 6 maggio 2025

Ascolta l'audio

#Orizzonti l'8 maggio in Sant'Ilario

Orizzonti FUTURO 4

Che ne sarà del nostro futuro? La parola passa ai giovani. A lanciare la (metaforica) palla ai nostri figli e figlie è Fondazione La Ricerca con diverse iniziative full immersion a tu per tu con la Generazione Z tra cui il progetto laboratori #Orizzonti avviato nei mesi scorsi e che giovedì 8 maggio in Sant’Ilario alzerà il sipario su uno spaccato conclusivo di riflessioni, ma anche ansie, inquietudini, buoni propositi e speranze raccontate direttamente da chi, un’ottantina fra ragazzi e ragazze dai 14 e i 19 anni d’età, sono tra quanti il futuro se lo stanno costruendo adesso. “Prevale in loro una sensazione confusa e offuscata” rileva la psicologa-La Ricerca, Lucia Catino, che ha coordinato i laboratori creativi dove i partecipanti hanno potuto confrontarsi imparando le varie tecniche espressive. Preferisce non anticipare troppo sulla “restituzione” dell’8 maggio, ma tiene a sottolineare quanto nei giovani “consapevoli della fatica che li aspetta perché ne vogliono far parte in maniera attiva senza subire le contraddizioni che prospetta questo presente, sono alla ricerca di un senso, di un senso di sé nelle relazioni, nel senso di appartenenza all’ambiente, impegnandosi nello sport, per l’ambiente, per la comunità”
#Orizzonti è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia e patrocinato dal Comune di Piacenza: video, canzoni, scritti, disegni, fotografie intratterranno i visitatori nei diversi stand allestiti nell’ex-chiesetta di via Garibaldi (e chi vorrà in un secondo tempo potrà spingersi alla scuola tutor di via Leonardo da Vinci per vedere anche i loro murales sul tema). La presentazione dei lavori occuperà l’intero pomeriggio, a partire dalle 15: interverranno gli stessi autori e gli esperti (che con le educatrici-La Ricerca Debora Massari e Ingrid Salinas hanno condotto i cinque laboratori creativi al fianco dei peer-leaders): Emanuele Ercoli e Marco Premoli (Urban Bars, scrittura rap), Gero Guagliardo e Andrea Parolini (Tutto evolve, fotografie), Elena Carini di Noh Studio (Cineamiamoci, audiovisivi), Andrea Guglieri di Crazy Sound (Giovani Suoni, band musicali) e Fabio Guardino di Street Visions (street art).

Nella foto in alto, uno dei laboratori creativi organizzati dalla Fondazione La Ricerca.

Pubblicato il 7 maggio 2025

Ascolta l'audio

Fondazione Piacenza e Vigevano, eletto il nuovo Consiglio d'Amministrazione

 fondazionecda

Saranno in tutto otto - cinque uomini e tre donne - i componenti del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano per il mandato 2025-2029. La squadra, proposta dal presidente Roberto Reggi, è stata nominata  dal Consiglio Generale.
Investito del compito di coordinare e dare impulso all’attività dell’ente, il nuovo CdA nasce nel segno della continuità, in linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane. Alcuni nuovi ingressi si sono comunque resi necessari per potenziarne l’azione e sostituire i componenti non più rieleggibili.

Entrano Giovanna Palladini, Enrica De Micheli e Luigi Salice

Nome inedito per la Fondazione è quello di Giovanna Palladini, classe ‘56, giornalista professionista ora a riposo, che ha svolto servizio come addetta stampa della Provincia di Piacenza, dell’Agenzia Arpae e presso un assessorato della Regione Emilia-Romagna. Palladini entra in CdA per la sua solida esperienza nel sociale, maturata in relazione alla propria attività professionale e come amministratrice pubblica in ambito Welfare. Gli altri due nuovi ingressi provengono invece dal Consiglio Generale appena costituito e sono la gallerista e antiquaria Enrica De Micheli, direttrice dello spazio espositivo Volumnia chiamata allo scopo di consolidare l’azione del settore Arte e Cultura, e l’avvocato Luigi Salice, forte di una solida specializzazione nell’assistere enti pubblici e privati per ciò che concerne le controversie di diritto amministrativo e civile.
Gli altri cinque membri del nuovo Cda erano già presenti nel primo mandato: Mario Magnelli, riconfermato vicepresidente vicario, già dirigente scolastico presso il Liceo Gioia e assessore provinciale alla Cultura; l’altro vicepresidente Luigi Grechi, imprenditore artigiano nell’ambito calzaturiero e presidente di Confartigianato Lomellina; Robert Gionelli, di recente confermato anche nel ruolo di Delegato provinciale del Coni; il direttore di Confindustria Piacenza Luca Groppi; Elena Uber, Direttora dell’Unità operativa Dipendenze patologiche del Dipartimento Salute mentale Ausl di Piacenza.
Il Consiglio Generale ha inoltre nominato i tre membri del Collegio sindacale, l’organo di controllo chiamato a vigilare sull’osservanza della legge, dello Statuto, dei principi di corretta amministrazione e ad esporre il proprio parere sui documenti programmatici annuali e pluriennali. Per il prossimo triennio ne faranno parte i commercialisti Antonella Gasparini (nominata presidente), Stefano Seclì e Luciano Egalini.

Nella foto, il nuovo CdA della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Pubblicato il 6 maggio 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente