Un cortometraggio sul ruolo cruciale dei defibrillatori
L’arresto cardiaco può cancellare tutto in un istante. E quando quell’istante arriva, anche il futuro si cancella. A questa sconfortante considerazione, aggiungiamo un numero: l'arresto cardiaco, in Italia, uccide circa 60mila persone ogni anno. Cifre impressionanti che, una volta digerite, rendono più facile comprendere l’importanza di una diffusione capillare dei defibrillatori (Dae). Ma se i freddi numeri ancora non sono sufficienti per capire il ruolo del Dae nelle nostre città, - si legge in una nota di Progetto Vita - potrebbe essere d’aiuto raccontare una storia, i cui protagonisti potremmo essere tutti noi. È così che nasce “Una questione di cuore. Diamo una scossa alla speranza”, cortometraggio scritto da Alessandro Zonin e prodotto dalla società Filmica Srl. Quando guidiamo, quando siamo sul lavoro, quando passeggiamo per strada sentiamo di avere il controllo della situazione, sentiamo di poterci difendere dagli ostacoli e dagli imprevisti. E in parte è anche così. Ma l’arresto cardiaco agisce silenziosamente, in un istante, come dicevamo prima. E soprattutto agisce senza avvisare, senza che lo si possa evitare, senza che ci si possa difendere: entra in gioco e cancella tutto. In un istante, appunto, Di fronte all’arresto cardiaco non è al sicuro nemmeno un giovane abituato all’attività fisica come Eugenio, il protagonista del film. Un giovane che già sta pensando al proprio futuro, all’amore, alla famiglia. Ma il futuro, l’amore e la famiglia stanno per essere stroncati, restando semplici sogni mai realizzati. Il cuore di Eugenio aveva appena iniziato a battere per Sara, una ragazza incontrata per caso, quando viene costretto a fermarsi: un arresto cardiaco decide che per i due non ci deve essere alcun domani.
A favore di Progetto Vita
Attraverso “Una questione di cuore”, Alessandro Zonin punta a sensibilizzare lo spettatore sull'utilizzo dei Dae. Non a caso l'opera sosterrà le azioni e le iniziative dell’associazione Progetto Vita che dal 1998 si impegna per una diffusione capillare dei defibrillatori sul territorio. In oltre vent’anni, Progetto Vita, fondato dai cardiologi Alessandro Capucci e Daniela Aschieri, è riuscito a installare nella propria provincia di origine, Piacenza, ben 1182 defibrillatori, addestrando oltre 108.500 persone all’utilizzo dello strumento. Sono 163 le persone ad oggi salvate da Progetto Vita. Attraverso collaborazioni con forze dell’ordine, istituzioni, aziende private e mondo del volontariato, l’associazione ha creato una fitta rete di intervento in grado di accelerare il soccorso, aumentando quindi le possibilità di salvare una vita. Oggi, non a caso, la provincia di Piacenza rappresenta un modello a cui guarda tutta Europa nell’ambito della defibrillazione precoce.
“Ogni giorno, nel nostro Paese, decine di persone vengono colpite da un arresto cardiaco improvviso. In pochi istanti, la vita si ferma. Ma in quei momenti, spesso senza preavviso, può accadere qualcosa di straordinario: qualcuno, un passante, un familiare, un collega, decide di intervenire. Quel gesto, quel coraggio di agire, può fare la differenza tra la vita e la morte”, commenta Daniela Aschieri, presidente di Progetto Vita. “Questo cortometraggio – dice - nasce con l’intento di raccontare una storia di speranza, di connessioni inaspettate e di scelte che cambiano il destino. Abbiamo voluto rappresentare la potenza di un’azione tempestiva, la guida rassicurante della centrale operativa del 118 e l’importanza di avere un defibrillatore accessibile nel posto giusto. Ma non è solo una storia di soccorso: è anche una storia di amore, di nuovi inizi, di mistero e di gratitudine”.
“Attraverso questa narrazione, vogliamo sensibilizzare tutti sull’importanza della defibrillazione precoce, un gesto che chiunque può compiere, anche senza essere un medico. Vogliamo che questo filmato diventi un messaggio di consapevolezza: il cuore può fermarsi, ma la vita può ripartire grazie a chi è lì, in quel momento, pronto a intervenire. Progetto Vita ha da sempre l’obiettivo di diffondere la cultura del soccorso, portando la defibrillazione fuori dagli ospedali e nelle mani di tutti. Perché dietro ogni storia di un cuore che riprende a battere, c’è sempre qualcuno che ha avuto il coraggio di salvare una vita”, conclude Aschieri.
Una raccolta fondi
Un messaggio destinato ad arrivare nel migliore dei modi, grazie alla regìa di Alessandro Zonin, considerato tra i migliori esperti di fotografia cinematografica del panorama italiano. Un artista che ha collaborato con prestigiosi brand internazionali e con registi del calibro di Max Croci, Roger Anthony Fratter, Giancarlo Marinelli, Jerry Calà, solo per citarne alcuni. Il suo talento è noto anche nel mondo della musica: Zonin ha curato la fotografia di numerosi videoclip per artisti come Roy Paci, Francesco Facchinetti, Marlene Kuntz, Negrita e Raf. Sony Europe lo ha voluto in qualità di testimonial della nuova cinecamera “Venice”, mentre Angènieux (azienda leader nel settore delle lenti cinematografiche) lo ha nominato Ambassador italiano dei propri prodotti. Da diversi anni unisce alla sua passione per la fotografia cinematografica quella per la scrittura di soggetti e sceneggiature originali. Nel ruolo dei due protagonisti Elisa Billi e William Michael Roberts, interpreti di Sara e Eugenio, la giovane coppia unita dal filo invisibile del destino. A completare il cast le attrici Eleonora Tiberia e Donatella Pompadour, rispettivamente nei panni della ginecologa e della responsabile del 118. Sullo sfondo le incantevoli location offerte dal borgo medievale del Comune di Castell'Arquato (Piacenza) con la sua Rocca Viscontea, per far scoprire un territorio ricco di storia e donare un impatto visivo romantico e suggestivo. Maggiori informazioni si possono reperire nel sito web dedicato al cortometraggio: www.unaquestionedicuore.it .
“Una questione di cuore. Diamo una scossa alla speranza” è destinato al circuito dei festival internazionali, pronto a viaggiare oltre i confini italiani. In altre parole, le premesse ci sono tutte affinché il messaggio di Progetto Vita sull’importanza del defibrillatore risuoni anche all’estero. Questa volta grazie anche all’indiscussa potenza del cinema. È attiva una raccolta fondi con l’obiettivo di sostenere il progetto attraverso la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal basso al seguente link: https://www.produzionidalbasso.com/project/una-questione-di-cuore-short-film/ .
Pubblicato il 2 maggio 2025
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