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Notizie Varie

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Marco Tanzi alla guida della Fondazione Pia Pozzoli

Marco Tanzi Fondazione Pia Pozzoli

Marco Tanzi (nella foto sopra) è il nuovo presidente della Fondazione Pia Pozzoli – Dopo di Noi . Succede a Vittoria Albonetti, in servizio da 15 anni, che resta nel Consiglio come consigliera. Accanto a Tanzi, già vice presidente, nel nuovo Consiglio della Pia Pozzoli figurano Franco Zuccone (volontario Caritas, riconfermato), Lorenza Bracchi (Associazione Assofa, riconfermata), Vittoria Albonetti (presidente uscente), Giada Paganini (Coop. Auroradomus, nuovo componente), Anna Bensi (familiare, nuovo componente), Barbara Vaciago (familiare, nuovo componente e nuovo vicepresidente). Il consiglio è già operativo e si è riunito per la prima volta, nel pomeriggio del 9 dicembre, nella sede della Fondazione in via Grondana n. 8-10 a Piacenza, inaugurata un anno fa.

La Fondazione Pia Pozzoli si è costituita nel 2004 presso la Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio, in seguito ad una ricerca dell’allora Centro di Servizi di Volontariato SVEP (ora CSV Emilia) sul tema del “Dopo di noi”, termine ormai entrato ufficialmente nell’uso comune per indicare le necessità del disabile adulto che rimane privo dell’assistenza dei genitori, situazione che in passato non era così pressante e significativa come oggi. Dal 2023 è ente del terzo settore. In questi oltre 20 anni di attività, la Fondazione Pia Pozzoli – che porta il nome di una figura conosciuta e stimata del volontariato piacentino a favore delle persone disabili – ha organizzato momenti di incontro, supporto e formazione per le famiglie, oltre ad aver promosso progetti di cohousing.

pia pozzoli fondazione consiglio

Il nuovo Consiglio direttivo della Fondazione Pia Pozzoli.

“La Fondazione Pia Pozzoli ha rinnovato gli organi direttivi, con l’ingresso di forze ‘fresche’, ma nel segno della continuità” commenta Marco Tanzi, che negli ultimi due mandati ha affiancato la presidente uscente Vittoria Albonetti nel ruolo di vice presidente.

“Barbara Vaciago, nota e apprezzata esponente dell’associazionismo e del volontariato cattolico (già presidente di Casa del Fanciullo) ha assunto la carica di vice presidente, con l’impegno di occuparsi in modo particolare del rapporto con la famiglie delle persone che fanno parte della Pia Pozzoli. I soci e i consiglieri tutti rivolgono un sentito ringraziamento a Vittoria Albonetti per l’instancabile impegno profuso e per i risultati raggiunti in questi 15 anni di presidenza”.

“La Fondazione proseguirà il suo compito di sensibilizzazione rispetto alle tematiche della disabilità con nuove iniziative, rivolte al pubblico, come la presentazione del libro di Paolo Pantrini, operatore dell’associazione Assofa, «Oltre il velo di Maya della disabilità. Educatori in cerca di senso». Porteremo avanti anche i 4 progetti di cohousing maschile e femminile promossi a Piacenza dalla Fondazione, in collaborazione con il Comune, e che vedono coinvolta la Fondazione Pia Pozzoli con ruoli di supervisione/coordinamento. Tra i nostri obiettivi figura anche la promozione ed avvio di altri percorsi individualizzati per l’autonomia abitativa di persone disabili, nella prospettiva di un Dopo di noi di carattere familiare, evitando l’istituzionalizzazione, così come la ripresa degli incontri con le famiglie, su tematiche di vario interesse attinenti al dopo di noi. Alle famiglie interessate vorremmo proporre la figura del monitore, ovvero una figura professionale innovativa che si propone di affiancare la persona con fragilità e la sua famiglia, per poi supportarla nel percorso del “dopo di noi”, oltre ad approfondire, con l’ausilio di esperti del territorio, la tematica del trust, per proporre concreti strumenti e percorsi per la gestione dei beni di una persona con disabilità, garantendone il sostegno e l’assistenza, anche dopo la morte dei genitori o di chi se ne prende cura”.

“Per fare ciò la Fondazione si propone di potenziare la propria struttura, attraverso l’assunzione di una persona con funzioni di coordinamento e sviluppo dell’attività, così come la collaborazione con altre figure professionali di ambito psico-educativo che affianchino e supportino Ilaria Fontana, psicologa della Fondazione, che oggi riveste un ruolo centrale nelle attività della Pia Pozzoli”, sottolinea il presidente.

“Agli enti fondatori della Fondazione verrà chiesto un sostegno economico più significativo, oltre a puntare su di una più sistematica e mirata attività di fund raising” conclude il presidente Tanzi.

Pubblicato il 12 dicembre 2025

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Novara: “L’Australia vieta i social agli under 16, aspettiamo Italia e Europa”

Daniele Novara sui social

Daniele Novara, pedagogista, autore di best seller e direttore del “Cpp”, il Centro Psicopedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti, commenta l’entrata in vigore, in Australia, del divieto di utilizzo dei social network sotto i 16 anni. “L’Australia ha dato il via: è il primo paese a decidere di vietare l’uso dei social media ai minori di 16 anni, proteggendo così i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze da un’invasione che ha lasciato il segno su un’intera generazione e che rischia sempre più di incidere, in modo estremamente negativo, sullo sviluppo della nostra società, spingendo verso forme di dipendenza e soprattutto di isolamento, di cui i nostri figli e le nostre figlie non hanno certo bisogno. Facendo i complimenti all’Australia, rimaniamo in attesa che anche l’Europa e l’Italia si decidano a introdurre una normativa che permetta, come già avviene per alcol e tabacco, di offrire agli educatori, in primis ai genitori, uno strumento che non sia solo una predica o uno «spiegone», ma una cornice legislativa entro cui collocare le scelte educative necessarie”. “La scuola è stata messa in sicurezza e tutelata con la legittima proibizione dell’utilizzo dello smartphone durante l’attività scolastica” continua il pedagogista “ma fuori i genitori restano ancora soli e senza sostegno giuridico nel gestire un’invadenza che ha la potenza delle più grandi piattaforme digitali del mondo”. “È una lotta impari: nessun genitore può farcela da solo, anche se la nostra iniziativa, lanciata più di un anno fa con Alberto Pellai e sostenuta da grandi scienziati, ha cominciato a mettere un bastone tra le ruote a questi ingranaggi di un mercato cinico e spietato, che lucra sui più piccoli e i più giovani, cioè i più fragili”. “Che la data del 9 dicembre sia dunque segnata su tutti i calendari come l’inizio di una visione più attenta e più educativa sull’uso degli strumenti digitali, in primis lo smartphone”.

Pubblicato l'11 dicembre 2025

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La fiamma olimpica attraversa l’Emilia-Romagna e anche Piacenza

Arriva la fiamma olimpica

È nata nell’antica Olimpia come simbolo di pace e unione tra i popoli. E ora la Fiamma Olimpica ha ripreso il proprio viaggio, per attraversare il Paese fino a raggiungere, nel 2026, lo stadio di San Siro a Milano per la cerimonia di apertura dei Giochi invernali Milano-Cortina. Un itinerario che la porterà anche in Emilia-Romagna, attraversando città d’arte, borghi e luoghi che custodiscono la memoria e l’identità del territorio.
Prima tappa, il 5 gennaio, a Rimini, dove la Fiamma arriverà dalle Marche alla vigilia dell’Epifania, dopo aver attraversato Riccione, il 6 gennaio proseguirà verso Cesena e, lungo quel tratto di Romagna sospeso tra mare e colline, raggiungerà Forlì, Faenza e Imola, prima di salire fino al santuario di San Luca e scendere a Bologna.
Mercoledì 7 la torcia farà ritorno verso la costa, toccando Cesenatico, Cervia e Ravenna, tra i mosaici bizantini patrimonio dell’Umanità, prima di proseguire verso Ferrara dopo aver attraversato Comacchio.
Giovedì 8 il percorso continuerà nel cuore della Motor Valley, tra Maranello, Fiorano e Sassuolo (Mo), per poi salire a Sestola e raggiungere Reggio Emilia, con tappa conclusiva a Parma. La Fiamma Olimpica tornerà in Emilia-Romagna venerdì 16 gennaio, facendo sosta a Piacenza dopo aver attraversato la pianura lombarda, e nuovamente lunedì 19 gennaio, quando sarà di passaggio a Brescello (Pr), per poi percorrere le ultime tappe italiane.

Il viaggio della fiamma è uno degli appuntamenti più suggestivi dei Giochi Olimpici e attraverserà tutte le regioni italiane, toccando oltre 300 Comuni, grazie alla corsa di circa 10mila tedofori. L’obiettivo è promuovere i valori olimpici, coinvolgere le comunità e valorizzare eccellenze culturali, artistiche e territoriali. Ogni città di tappa sarà teatro di eventi, iniziative culturali e celebrazioni che metteranno in risalto le caratteristiche distintive del territorio, creando un’occasione unica di visibilità nazionale e internazionale. Per rafforzare il coinvolgimento del territorio regionale, la Regione Emilia-Romagna e la Fondazione Milano-Cortina 2026 hanno siglato un Protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione per la realizzazione del Viaggio della Fiamma Olimpica.

“L’Emilia-Romagna crede da sempre nello sport come strumento di crescita sociale, benessere e coesione, e per questo abbiamo aderito con convinzione al Protocollo di intesa con la Fondazione Milano-Cortina 2026- affermano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora regionale al Turismo e allo Sport, Roberta Frisoni-. Il passaggio della Fiamma Olimpica in Emilia-Romagna rappresenta un momento di grande valore simbolico e una straordinaria occasione di promozione per il nostro territorio”.

“Sarà un viaggio che unirà cultura, tradizioni e passione per lo sport- proseguono presidente e assessora- mettendo in luce una regione che da sempre fa dell’accoglienza e dell’offerta turistica uno dei suoi punti di forza. Ringraziamo le amministrazioni locali, le associazioni sportive, le tante volontarie e i volontari che renderanno possibile questo evento. L’Emilia-Romagna accoglierà la Fiamma con passione, calore e lo spirito ospitale che la contraddistingue, contribuendo a diffondere i valori olimpici in tutto il Paese”.

Pubblicato il 10 dicembre 2025

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Gropparello accende il Natale: il 14 piazza Roma si trasforma in un villaggio delle feste

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Decine e decine di mercatini, espositori di prodotti artigianali, banchi delle associazioni di volontariato. E poi musica, teatro a cielo aperto, l’arrivo di Santa Lucia, laboratori per i più piccoli e i giochi di una volta. E poi ancora la grande solidarietà con la tombola targata Promis Gruparel e la consegna dell’assegno dal valore di 2.100 euro ad Armonia per la lotta ai timori al seno. 

A Gropparello il Natale arriva prima. Le luci che si accendono lungo le strade, i balconi addobbati e l’atmosfera che si fa ogni giorno più calda accompagnano l’attesa di uno degli appuntamenti più sentiti dalla comunità. Domenica 14 dicembre, Piazza Roma si vestirà di festa per accogliere una giornata interamente dedicata allo spirito natalizio, un evento che negli ultimi cinque anni è diventato punto di riferimento per famiglie, visitatori e appassionati delle eccellenze locali.
Fin dal mattino, a partire dalle ore 9.00, la piazza si animerà con i tradizionali mercatini di Natale, che riuniranno decine di espositori provenienti da tutta la provincia. Artigiani, creativi, produttori del territorio e associazioni daranno vita a un percorso ricco di colori, sapori e suggestioni. Per tutta la giornata saranno attivi stand gastronomici e food truck, dove gustare anolini da passeggio, salamelle alla griglia, caldarroste, vin brûlé e molte altre specialità preparate dalla Nuova Pro Loco Gusano, dalla Pro Loco Giovani Gropparello e dal team di Raviolo al Quadrato.

Alle 11.00 si terrà uno dei momenti più attesi: la maxi tombolata di Natale organizzata da Promis Gruparel, che quest’anno mette in palio più di cinquanta premi, tra cui un buono viaggio da 500 euro, cesti di prodotti tipici, capi d’abbigliamento, opere artigianali e una selezione di eccellenze del territorio. Le cartelle della tombola possono essere prenotate o acquistate presso i locali e le attività di Gropparello, Carpaneto e San Michele, ma anche la giornata stessa direttamente nel cuore del paese. Prima dell’estrazione, i volontari di Promis Gruparel consegneranno il maxi assegno da 2.100 euro destinato ad Armonia, risultato della Camminata in Rosa dedicata a Ilaria Zanetti e svoltasi a ottobre sul territorio comunale.

Il pomeriggio sarà dedicato ai più piccoli e alle famiglie, con l’arrivo di Santa Lucia in sella al suo asinello, un momento magico che ogni anno emoziona grandi e bambini. A seguire, giochi e attività con Il Mondo di Fantasia, il coinvolgente Magic Bubble Show di Clown Pasticcino, i laboratori creativi delle Pink Mums e il coloratissimo trucca bimbi a cura della Stregatta dei Colori. Spettacoli a cielo aperto, musica e animazione accompagneranno il pubblico fino a sera, trasformando il centro del paese in un vero e proprio villaggio natalizio.

L’evento, organizzato da Promis Gruparel in collaborazione con Pro Loco Giovani Gropparello, Nuova Pro Loco Gusano e Pink Mums, si conferma un’occasione di incontro, condivisione e valorizzazione delle realtà locali. Una giornata per celebrare la comunità, la solidarietà e la magia del Natale in uno dei luoghi più suggestivi della Val Vezzeno. Gropparello vi aspetta domenica 14 dicembre in Piazza Roma per vivere insieme un Natale fatto di emozioni, tradizioni e sorprese.  

Nella foto, l'arrivo di Santa Lucia con l'asinello in piazza Roma a Gropparello lo scorso anno.

Pubblicato l'11 dicembre 2025

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Epilessia, un algoritmo avanzato per mappare i casi

Un portale per mappare lepilessia

L’identificazione sempre più precisa della popolazione con epilessia, grazie all’elaborazione di un algoritmo avanzato, e la costruzione di un “cruscotto dinamico”, ossia di un portale con tutti i dati aggiornati raccolti sulla patologia e le persone che ne sono colpite, con l’obiettivo di monitorarne l’andamento e programmare al meglio interventi sanitari mirati. Prosegue e s’intensifica, in stretta collaborazione con Aice (Associazione italiana contro l’epilessia), l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel “Percorso Epilessia”, che dal 2010 traccia le linee di indirizzo per le Aziende sanitarie, con l’obiettivo di organizzare l’assistenza integrata ai malati e alle loro famiglie. In base agli ultimi dati disponibili, relativi al 2023, sul territorio regionale sono 46.846 le persone residenti con sintomatologia epilettica. Ulteriore passo avanti, nel 2020, è stata l’istituzione dell’Osservatorio regionale percorso epilessia (Orpe) e del relativo Gruppo di lavoro per l'implementazione e il monitoraggio del percorso stesso. Oggi si possono misurare gli importanti risultati del lavoro dell’Osservatorio, grazie allo sviluppo e all’applicazione da parte dei tecnici della Regione di un algoritmo avanzato, che permette l’identificazione dei soggetti potenzialmente con epilessia in modo sempre più accurato. L’algoritmo, validato dai clinici, elabora i flussi provenienti dalle banche dati amministrative regionali (tra cui ricoveri, esenzioni, Pronto soccorso, specialistica ambulatoriale, dispensazione farmaci). Da qui, le basi per la realizzazione di un cruscotto dinamico, un portale dove mettere a regime tutti i dati relativi alla patologia, aggiornarli, analizzarli, così da programmare al meglio l’attività, a partire dagli interventi di prevenzione, percorsi diagnostico-terapeutici, presa in carico della persona, continuità dell’assistenza socio-sanitaria, fino all’inserimento a scuola, nel mondo del lavoro e per le attività di riabilitazione. La presentazione alla stampa delle due novità è stata fatta in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, con il presidente di Aice nazionale, Giovanni Battista Pesce.

“Per la prima volta abbiamo a disposizione una visione ampia e strutturata delle condizioni ricondotte all’epilessia - commenta Fabi -. Questo risultato conferma l’impegno universalistico della nostra Regione a sostegno del Servizio sanitario e rafforza il rapporto tra istituzioni, cittadine, cittadini e associazioni, orientato alla costruzione di strumenti di conoscenza e governo utili a migliorare la qualità della vita della nostra comunità-. Ad oggi non esistono in Italia esperienze analoghe in cui una Regione abbia sviluppato un quadro epidemiologico e sociale così esteso e validato sulla patologia. È quindi un dato nuovo e una prima esperienza a livello nazionale, un modello virtuoso, potenzialmente estendibile anche ad altre condizioni croniche e disabilitanti. L’incrocio con dati di altri enti contribuirà a completare il quadro della nostra popolazione con epilessia, favorendo l’emersione da una lunga storia di discriminazione e invisibilità”. È da sottolineare che, quando si parla di epilessia, si comprende in realtà un ampio ventaglio di condizioni patologiche caratterizzate dal manifestarsi di crisi epilettiche, come rimanda l’origine greca del termine “epilessia”: un “attacco” improvviso che colpisce la persona. Definizione che ne include la natura impattante sulla vita sociale. L’epilessia è una delle malattie neurologiche croniche più diffuse al mondo, ne soffrono, secondo una stima dell’Oms, oltre 50 milioni di persone, dato da considerare sottostimato, perché spesso la patologia è tenuta nascosta, appunto, per motivi psicologici e sociali.

“Quanto presentato rientra nei frutti positivi della consolidata collaborazione tra Aice e Regione Emilia-Romagna, che da anni sta producendo risultati rilevanti e di indiscusso valore per il Paese- aggiunge il presidente Aice nazionale, Giovanni Battista Pesce-. A partire da vent’anni fa, era il 2005, quando si sono sviluppate le raccomandazioni ministeriali per la somministrazione dei farmaci in orario scolastico. E con l’illustrazione dei dati di oggi e la conferma aggiornata del gruppo di lavoro Orpe, si sta segnando un’altra tappa importante nella giusta direzione, perché il mondo dell’epilessia possa uscire dalla genericità dei numeri e acquisire sempre più un’articolata dimensione. Questi risultati- conclude Pesce- aiutano a far emergere l’epilessia anche quale condizione di disabilità e la necessità di conseguire una legge per la piena cittadinanza di chi la vive, giungendo all'approvazione del Disegno di legge n. 898, promosso da Aice, in trattazione ora in Parlamento”.

Gli ultimi dati disponibili, riferiti all’anno 2023, hanno registrato una coorte di 46.846 persone residenti in Emilia-Romagna con sintomatologia epilettica, pari ad una prevalenza stimata di circa l’1%, in linea con i dati riportati in letteratura. Nel dettaglio il 51,96% riguarda la popolazione femminile e il 48,04% quella maschile. Rispetto alle fasce d’età, gli under 18 sono il 10,26%, tra i 18 e i 65 anni la concentrazione maggiore con il 58,36%, mentre la percentuale degli over 65 è del 31,36%.

Pubblicato il 10 dicembre 2025

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