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Notizie Varie

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Incontri seminariali al Collegio Alberoni

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Questo rapporto con la modernità e la scientificità è costato alla teologia un prezzo molto caro: l’ha svincolata dalla fede e dalla stessa vita ecclesiale; […] finiva il rapporto mutuo ed essenziale tra teologia e fede […].” (M.I. Rupnik, Nel fuoco del roveto ardente, Roma 2015). Chi è “teologo” nella Bibbia? Qual è il rapporto che intercorre tra riflessione teologica e fede vissuta nell’agiografo? Per rispondere a tali quesiti, il 12 novembre scorso, presso l’Aula s. Tommaso del Collegio Alberoni, si è tenuto il primo incontro di un ciclo di seminari promosso per iniziativa degli studenti dello Studio Teologico. Il progetto, sostenuto dai padri e dai docenti, s’intitola L’identità del Teologo: vita, riflessione e apostolato e si vuole svolgere in quattro incontri.
Per questo primo appuntamento (L’identità del teologo e l’autore sacro a partire dal dato biblico: quale idea?) è stato invitato come relatore il prof. don Matteo Crimella, docente di sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano). Il suo intervento – Luca Teologo: centrato sull’esperienza dell’evangelista Luca - introdotto dal prof. don Paolo Mascilongo, è stato seguito dalla discussione con domande e sottolineature da parte dei presenti, allievi e professori.
Sulla prossima uscita di Seminarium di dicembre – inserto del Nuovo Giornale curato dai collegiali dell’Alberoni – si potranno leggere più approfondite notizie, insieme con altre novità della vita del nostro seminario.

Pubblicato il 29 novembre 2018

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A Palazzo Galli protagonista l’esperienza di Sofonisba Anguissola

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La figura della pittrice Sofonisba Anguissola è stata al centro della conversazione che si è tenuta a Palazzo Galli, Sala Panini, tra lo scrittore Millo Borghini e la ricercatrice Fabiola Giancotti, presentati da Gianmarco Maiavacca (Segreteria Comitato esecutivo). Dialogo che ha approfondito anche i temi della biografia nell’arte e dell’irruzione delle donne nel Rinascimento. Già, perché Sofonisba Anguissola è stata la prima pittrice donna del Cinquecento (allieva di Bernardino Campi) ed è considerata - ha spiegato il dott. Borghini - una sorta di “femminista ante litteram”. In una società in cui le donne necessitavano di un tutore per le normali attività pubbliche, l’artista, a contatto con le maggiori personalità del tempo, seppe far valere i propri diritti non solo nei confronti del fratello ma, con dolce fermezza, anche con Filippo II, il sovrano più importante dell’epoca.
Il merito va tuttavia riconosciuto alla figura del padre che, intuite le capacità sue e delle sorelle, anch’esse pittrici, mandò “a bottega” le figlie dai più importanti pittori cremonesi, iniziando un’evoluzione che avrebbe portato alla nascita dell’artista moderna.
Ma perché - ci si è domandati - parlare a Piacenza di una pittrice nata a Cremona e morta a Palermo? La risposta sta nelle origini piacentine della famiglia nobiliare degli Anguissola che - ha riferito Millo Borghini - nel XII secolo fu, con quella dei Landi, degli Scotti e dei Fontana, una delle 4 famiglie di Piacenza cui facevano capo i rispettivi quartieri (quartieri, non a caso). Radicata, in Valdarda e poi nelle Valli Nure e Trebbia, arrivò a possedere una quarantina di castelli (in una porzione di quello di Travo trascorre le sue vacanze il dott. Borghini, la cui moglie è discendente dell’antica famiglia) e diversi palazzi in città.
Il dott. Borghini (medico odontoiatra con la passione per l’arte e la storia ereditata dai genitori) ha quindi fatto alcuni cenni - rispondendo alle domande di Fabiola Giancotti della casa editrice che ha pubblicato il libro di Borghini su Sofonisba - alla biografia da lui scritta qualche anno fa su Sofonisba Anguissola. Un libro che pone molta attenzione al contesto storico dove la pittrice ha vissuto e operato. Cremona, Milano, alla corte di Filippo II di Spagna (dove subì l’influenza dell’innovativa pittura di Velasquez), a Genova, Piacenza, Palermo. «Tutti luoghi - ha spiegato Millo Borghini - che ho visitato, tranne la Spagna, immaginandoli e descrivendoli com’erano ai tempi di Sofonisba». Un aspetto della vita della pittrice che non è riuscito a raccontare? «La misteriosa morte del primo marito, avvenuta sulla nave che lo stava portando in Spagna, attaccata dai pirati».
Fabiola Giancotti ha illustrato le sue ricerche sul come è nata la consuetudine di scrivere una biografia e sul significato della biografia nell’arte. «Una biografia - ha spiegato - non deve essere tanto un’esposizione cronologica, ma un racconto di vita. La prima con queste caratteristiche è stata l’autobiografia di Benvenuto Cellini. I pittori le biografie, loro o di altri, le “scrivevano” attraverso i ritratti». E Sofonisba Anguissola fu maestra in quest’arte. La dott.ssa Giancotti ha mostrato una serie di autoritratti e di ritratti delle sorelle e del fratello eseguiti dalla pittrice cremonese. «Opere - ha sottolineato Giancotti- che rappresentano il diario della vita di Sofonisba, con la famiglia a fungere da traccia della vita stessa».

Pubblicato il 28 novembre 2018

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Gli Youthbankers d'Italia a Torrazzetta

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A Piacenza hanno fatto scalpore gli episodi di bande giovanissime che – affiancate da decine di spettatori esaltati - si davano appuntamento per pestarsi di santa ragione. Si rimane sconcertati di fronte alle giustificazioni: per vincere la noia, per riempire un vuoto quotidiano che non soddisfa. In questi giorni, però, bastava spostarsi mezz’ora di strada da Piacenza e inoltrarsi nell’OltrePo Pavese, nella stupenda oasi della Villa Castello di Torrazzetta, per scoprire un altro mondo giovanile, un altro modo di impiegare tempo ed energie.
In questo splendido posto, rinnovato e rilanciato dalla Fondazione Don Niso Dallavalle – dal nome del Fondatore e promotore – si è tenuta una tre-giorni di formazione per 60 giovani dai 16 ai 24 anni interessati a diventare promotori di progetti rivolti al ‘bene comune’ delle loro città. Saranno i nuovi ‘youthbankers’, giovani che si faranno carico di coinvolgere altri giovani per progettare e realizzare - con il contributo di alcune Fondazioni bancarie – iniziative di solidarietà e di coinvolgimento, pure di piccole imprese, che possono poi durare nel tempo e offrire pure lavoro.
Un’opportunità unica e innovativa di responsabilizzare e prendersi cura in prima persona. 
 Con particolare abilità, il Dott. Dallavalle - Presidente della Fondazione Don Niso – ha guidato la mattinata introduttiva, ricordando il particolare legame tra la Fondazione e la proposta della YouthBank: entrambe hanno a cuore la maturazione dei giovani, affrontando alcuni problemi sempre più frequenti oggi, come il disagio, la dispersione scolastica, la disaffezione sociale…. Entrambe operano in sinergia con le Istituzioni, private e pubbliche, avviando i destinatari – in questo caso i giovani – ad essere protagonisti, e non solo fruitori, secondo il modello del welfare generativo.
Significativi in tal senso sono stati i saluti del sen. Mura, consigliere regionale Lombardia, impegnato sul fronte dell’Istruzione; sulla stessa scia, l’intervento del dott. Coppelli, co-direttore della Banca di Piacenza, che, apprezzando l’idea della YouthBank, ha aperto una porta per un possibile e uguale progetto nel nostro territorio. Questo momento introduttivo si è arricchito degli apporti del prof. Patrik Vesan, Professore Università Valle d’Aosta e Consigliere della Fondazione della Comunità Valle d’Aosta; della Prof. Renata Crotti, Docente di Storia Medioevale all’Università di Pavia e Consigliera della Fondazione Comunitaria della provincia pavese; e infine del dott. Marco Pecis Cavagna, funzionario del Provveditorato agli studi della Provincia di Sondrio. 
 Torrazzetta ha avuto il privilegio di poter accogliere gli artefici fondatori della prima YouthBank italiana, realizzata circa dieci anni orsono dalla Fondazione Comunitaria della Provincia Comasca. Il dott. Castiglioni – Presidente e anima culturale e valoriale di tale Fondazione - con la sua relazione ha condotto i giovani ascoltatori all’incontro con le origini di questo progetto: il sogno dell’Unità dell’Europa, così come fu concepito dopo la seconda guerra mondiale. Con sapiente e suggestiva carrellata storica e culturale, il dott. Castiglioni ha fatto cogliere fondamenti e prospettive incarnate dalla YoutBank: fecondare mondi vitali – specialmente quello giovanile – che possono raccogliere quegli ideali di unità, di corresponsabilità e di solidarietà che posero le basi per l’unità d’Europa. In tempi dove tutto questo è messo in discussione, il coraggio e l’idealità creativa del dott. Castiglioni e dei suoi amici è un’apertura di credito che vale più di una legge di Bilancio!
Sulla stessa onda, e con ulteriore passo, si è collocata la prolusione del dott. Bernardino Casadei, Professore dell’Insubria, Consigliere della Fondazione Comasca e Promotore della Fondazione “Italia per il dono”. La sua è stata una ‘lezione’ magistrale che ha coinvolto i giovani nella riscoperta dell’agire storico, dei tentativi spesso fallimentari promossi per cambiare la società; e nella ripresa, su solide basi, dell’idea costituzionale della sussidiarietà. Non era facile sminuzzare concetti che molti di questi giovani affrontavano per la prima volta. Il Prof. Casadei – una delle massime autorità italiane in questo campo – ha saputo attirarne l’attenzione e l’interesse, espressi poi pienamente nei tre giorni del Corso.
Cosa che si è ulteriormente arricchita dalla brillante e coinvolgente relazione del Regista dott. Paolo Lipari. Con lui il quadro si è ulteriormente abbellito, nella riscoperta del valore della libertà, come possibilità di e-sistere, di vivere, uscendo da sé. Cosa che i giovani hanno colto bene e apprezzato, in particolare nei successivi laboratori, dando prova di aver assimilato in modo fruttuoso gli spunti brillanti del Regista.
Nel primo pomeriggio i giovani si sono rituffati, senza dare segni di stanchezza o noia, in una nuova impegnativa sessione, introdotta dal Prof. Vesan, sul Terzo settore. Se pensiamo che oggi questi ‘mondi’ sono affrontati al massimo da sparuti gruppi di adulti, non par vero che a Torrazzetta si sia verificato un piccolo miracolo: giovani e giovanissimi coinvolti e partecipi, pronti a rendere partecipi altri giovani nel diffondere il bene comune e migliorare la società.
Contemporaneamente, nel pomeriggio domenicale a Torrazzetta si è aggiunto un altro importante tassello al mosaico descritto. Il Presidente della Fondazione Don Niso, il dott. Dallavalle, ha approfittato della presenza di così esimi professionisti e testimoni tanto da proporre una tavola rotonda, cui hanno partecipato i rappresentanti di quattro Province. Per Piacenza, il dott. Natale - Direttore Enaip -; il dott. Coppelli, della Banca di Piacenza; l’avv. Carmagnola e la moglie Claudia Gazzola, per il Consiglio d’Istituto del Liceo Gioia. La Provincia di Pavia verrà coinvolta dalla prof. Crotti, entusiasta del progetto, ma impedita a restare alla tavola rotonda per improrogabili impegni. A queste si sono affiancate le Province di Parma, nella figura di Mons. Lino Ferrari e del fratello Gabriele, già funzionario della Regione Emilia-Romagna; e la Provincia di Sondrio, con i Delegati del Provveditore agli studi e Rappresentate MIUR in Lombardia (dott. Molinari) nella figura del dott. Cavagna e del dott. Basso Basset (rappresentante della Provincia di Sondrio). E’ stata una fortuna che presenziassero a queste due ore di proficuo lavoro i Responsabili della Fondazione Comunitaria Comasca, il dott. Castiglioni, il dott. Casadei, e la segretaria, sig.ra Monica Taborelli. Con loro si è potuto valutare in modo approfondito possibilità, tempi, metodi necessari per istituire la YouthBnak anche in queste Province.
Ed è estremamente gratificante pensare che Torrazzetta possa essere un punto di riferimento per questi Progetti e farne in futuro una sede permanente anche per la formazione di YoutBanker, come è avvenuto in questi giorni. Perché – come sostiene il Dott. Dallavalle, infaticabile animatore della splendida giornata inaugurativa – “ciò lascia abbondantemente trasparire il passato vocazionale a favore dei giovani studenti promosso da don Niso Dallavalle, al quale è intitolata la Fondazione che ha ospitato il Corso!”

Pubblicato il 28 novembre 2018

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Muradello, musica e tradizione nel nome di San Colombano

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Anche quest'anno si è rinnovata a Muradello la tradizionale giornata del Ringraziamento per l'annata agricola, in occasione della festa di San Colombano Abate, patrono della parrocchia. Numerosi agricoltori giunti alla chiesa per la messa hanno schierato macchine agricole e trattori lungo la strada davanti al sagrato, mentre in chiesa erano già disposti come offerta davanti all'altare alcuni cesti con i prodotti della terra destinati come di consueto alla Casa di Riposo “Parenti” di Pontenure.
E' stata celebrata la messa di Ringraziamento, accompagnata da musiche eseguite all'Antico Organo dal M° Simona Puzzi, organista parrocchiale, che dirigeva anche i canti del coro; al termine della celebrazione don Luigi Strazzoni è uscito sul sagrato della chiesa per la benedizione ai mezzi agricoli. Presenti alla cerimonia le Autorità del Comune di Pontenure: il Comandante della locale stazione dei Carabinieri, Maresciallo Luciano Salatino e l'Assessore Luigi De Micheli, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale. Don Luigi si è poi avvicinato ad ogni singolo trattore per benedirlo e consegnare all'agricoltore una bandierina con l’immagine del Patrono San Colombano, da appendere al mezzo agricolo.
Nel pomeriggio la festa è felicemente proseguita con il Concerto per organo e soprano e la presentazione del libro e dei restauri all'Antico Organo “Gianfrè-Chiesa, 1836”. Fra i presenti numerosi sostenitori del restauro all'Antico Organo, come il Presidente dell'Associazione Amici della Mietitrebbia, cav. Antonio Marchini, i restauratori cav. Daniele Maria Giani e Francesco Guardabassi, musicisti ed appassionati di organi:  Paolo Burzoni e  Marco Caminati, prof. Giuseppina Perotti, che ha seguito con attento interesse fin dagli inizi le vicende dei restauri al prezioso strumento; per l'Amministrazione Comunale di Pontenure, che ha concesso il patrocinio all'iniziativa ed un contributo per la pubblicazione del libro, presenti gli Assessori Roberto Modenesi e Luigi De Micheli. Una breve presentazione della manifestazione da parte
della dott.ssa Marilena Fusconi, che a nome del Comitato Promotore per il Restauro dell'Antico Organo ha salutato e ringraziato tutti i presenti, ha preceduto il benvenuto ai presenti da parte di don Luigi Strazzoni.
Quindi sono stati presentati i restauri eseguiti alla parte strumentale dell'Antico Organo: il restauratore cav. Daniele Maria Giani, titolare della ditta “Giani Casa d'Organi” di Corte de' Frati (Cr), ha spiegato efficacemente gli interventi svolti, con un'interessante proiezione di immagini sulle varie fasi dell'intervento di restauro, sottolineando l'importanza della tutela e della conservazione di questi preziosi strumenti, che è necessario continuare a suonare per mantenerli in efficienza, come viene fatto nella piccola comunità di Muradello, da parte dell'Organista Parrocchiale M° Simona Puzzi e con il periodico svolgimento di concerti. A seguire, la prima parte del Concerto con brani eseguiti magistralmente all'organo dal M° Paolo Bottini (V. Bellini e W.A. Mozart), alternati a composizioni in cui l'organo accompagnava la voce della giovanissima soprano Rebecca Brusamonti che ha ricevuto molti applausi ed è stata particolarmente apprezzata per la voce celestiale e la padronanza nell'interpretazione dei brani di A. Vivaldi, G.B. Pergolesi e W.A. Mozart.
Nell'intervallo del concerto il M° Federico Lorenzani, Presidente dell'Associazione “Giuseppe Serassi” di Guastalla ha presentato il libro sull'Antico
Organo “Gianfrè-Chiesa, 1836”, 62° della Collana di Arte Organaria, che ha un'ampia diffusione a livello nazionale e tratta argomenti generali sulla tutela ed il restauro degli organi storici, ma anche specifici sulla cultura organaria delle varie regioni italiane.
Nella seconda parte del concerto sono stati eseguiti brani di G. Rossini, per celebrarne il 150° della morte (organo solo, soprano ed organo), e di G.Puccini (Salve regina per soprano ed organo). Il programma è terminato con una commovente ed intensa interpretazione da parte della bravissima soprano del celeberrimo La Vergine degli Angeli di Giuseppe Verdi: a seguito di interminabili applausi, è stato eseguito come graditissimo bis un canto natalizio. Al termine del Concerto molte persone si sono trattenute per complimentarsi personalmente con gli interpreti e per un piacevole momento conviviale nel salone parrocchiale: ad attenderli, un gradito rinfresco preparato dai parrocchiani e dal gestore dell'osteria di Muradello.

Pubblicato il 28 novembre 2018

 

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Pianello, esposizione di reperti del museo archeologico della Valtidone

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In occasione del  progetto VIP – Volontari in Primalinea promosso da Svep in collaborazione con 33 associazioni di Piacenza e Provincia,  autorità civili e religiose, esponenti del mondo dell’impresa, del sindacato, dell’università, della scuola, della cultura, dell’arte, dell’informazione, chef, presidenti di Ordini Professionali e rappresentanti della Fondazione di Piacenza e Vigevano saranno impegnati al fianco dei volontari in qualche ora di attività a favore della comunità. Momenti di incontro e di relazione fuori dagli schemi abituali e al di là dei ruoli normalmente svolti.
Un’occasione di conoscenza con lo scopo di valorizzare l’azione gratuita e responsabile svolta dei volontari sul nostro territorio. Tutti i 44 progetti proposti dalle associazioni sono stati abbinati alle personalità che hanno aderito con entusiasmo e generosità all’iniziativa.
Anche l'Associazione Archeologica Pandora ed il Museo Archeologico della Valtidone con sede a Pianello hanno aderito all'iniziativa, con il progetto "Dalla Terra, al Magazzino, al Museo" con l'esposizione temporanea di reperti provenienti dai magazzini del Museo e non ancora esposti, ...... ma non solo.
Saranno presenti dalle ore 10 alle 12 di domenica 2 dicembre il dott.Massimo Alpegiani, Presidente Lions Club Castelsangiovanni e medico in  Pianello, e il dott. Giovanni Bellinzoni, Governatore 2017/2018 del Distretto Lions 108 IB 3 (Piacenza, Lodi, Pavia, Cremona) e socio del Lions Club Castelsangiovanni.
Il museo rimarra inoltre aperto anche il pomeriggio dalle ore 15 alle 17.

Pubblicato il 28 novembre 2018

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