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Notizie Varie

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Il pedagogista Mantegazza: ai giovani non diamo modelli di perfezione

 Mantegazza

“Possiamo fare tantissimo, come adulti, per gli adolescenti, essi ci ricordano la nostra età giovanile e dobbiamo raccontare loro come eravamo noi”. Sono le parole di Raffaele Mantegazza, professore di pedagogia interculturale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Milano Bicocca, intervenuto il 22 marzo, al Webinar del terzo incontro del Corso Educatori, organizzato dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile vocazionale della diocesi di Piacenza-Bobbio.

LA DISARMONIA NELLA CRESCITA

“Attorno al 25mo anno di età si smette di crescere ed inizia quel lento processo degenerativo che porterà alla fine della vita, - ha aggiunto Mantegazza - nel momento in cui smettiamo di crescere diventiamo adulti”. Una parte del nostro corpo, durante la pubertà - ha sottolineato il professore - vive una veloce accelerazione e si diventa capaci di procreare nel giro di pochi giorni. Tutto ciò crea nel pre-adolescente una disarmonia, una grossa fatica a comprendere il proprio corpo.

LE AMBIGUITÀ

Il docente della Bicocca ha poi evidenziato le caratteristiche tipiche dell’età adolescenziale che sono l’ambiguità tra eros e thanatos, ovvero tra amore e morte. “Chiudere i conti con l’infanzia è - per Mantegazza - un momento di morte. Siamo l’unica cultura che non parla della morte in maniera sistematica e pedagogica. Se non ne parliamo noi, come educatori, gli adolescenti vanno a cercarla nei film dell’orrore, nell’ autolesionismo, nei giochi di Tik tok”.
Altri elementi essenziali dell’adolescenza sono - secondo il professore - l’isolamento e la socializzazione, il pudore e l’esibizionismo, il silenzio e l’urlo. Cioè hanno bisogno di stare con gli altri, ma anche da soli. Vogliono esibirsi nella cultura dell’apparenza, ma hanno ancora pudore. Hanno bisogno di urli liberatori, ma anche di grandi silenzi. Quindi per l’adolescente c’è bisogno di tempo, ma si continua a mettergli pressione.

DIRE CHE È POSSIBILE ESSERE FELICI

Tutti gli adulti hanno un mandato pedagogico - ha affermato Mantegazza - i ragazzi devono vedere adulti che provano a capirli in maniera umile e serena. Adulti ottimisti che ripensano alla loro adolescenza e la raccontano. Non bisogna continuamente fare paura, ma dire che è possibile essere felici. Non cercare di essere modelli di perfezione, ma persone che sanno di sbagliare e chiedono scusa. Insomma per il docente della Bicocca bisogna essere degli adulti ed educatori autentici, presenti, ma che sanno anche farsi da parte.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 23 marzo 2021

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Premio Battaglia, la consegna degli elaborati fino al 31 maggio

 

battaglia premio banca piacenza

C’è tempo fino al 31 maggio per partecipare alla 35ª edizione del “Premio Francesco Battaglia”, istituito dalla Banca di Piacenza nel 1986 per onorare la memoria dell’avv. Francesco Battaglia (già tra i fondatori e presidente della Banca per molti anni) e per approfondire e valorizzare gli studi svolti localmente.
“L’impatto dell’emergenza sanitaria legata al virus Corona ed il ruolo svolto dalla Banca di Piacenza nel sostegno al territorio” è il tema che gli studenti dovranno affrontare nell’elaborato da far pervenire con plico raccomandato (o consegnato personalmente) a: Banca di Piacenza - Ufficio Segreteria - Via Mazzini n. 20 - 29121 Piacenza, ufficio al quale ci si può rivolgere per ulteriori informazioni (tel. 0523 542152-251).
La partecipazione al Premio è riservata agli studenti iscritti in una delle sedi universitarie dell’Emilia Romagna, della Liguria o della Lombardia.

Il Premio (dell’importo di 3.000 euro) verrà assegnato il 6 settembre 2021, 35° anniversario della morte dell’avv. Battaglia, all’autore dell’elaborato che per la profondità e l’acutezza del suo lavoro di ricerca originale, compiuta ai fini della partecipazione, abbia offerto un valido contributo alla conoscenza della tematica individuata.

Il regolamento prevede che possa anche essere riconosciuto - a chi si sarà particolarmente distinto per la qualità dell’elaborato e per l’impegno dimostrato nello studio - un eventuale premio di partecipazione a titolo di rimborso delle spese che si saranno rese necessarie per reperire documentazione e svolgere ricerche sull’argomento.

Il bando del concorso è a disposizione degli interessati sul sito internet della Banca www.bancadipiacenza.it.

Pubblicato il 23 marzo 2021

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L’ambulatorio di prossimità ha fatto tappa a Morfasso

 Morfasso vaccinazioni

Una prima giornata di vaccinazioni per gli over 80enni del comune di Morfasso. Nel complesso sono stati vaccinati 72 cittadini, tra cui alcuni che, impossibilitati a recarsi presso la locale sede di vaccinazione, sono stati vaccinati a domicilio. A questa giornata ha collaborato con il personale dell’Ausl di Piacenza il medico di medicina generale Maria Donata Rollo che, sin dall'inizio dell'emergenza Covid, non ha mai fatto mancare il suo supporto alle azioni messe in campo da Comune e da Ausl. Il sindaco Paolo Calestani (con l’assessore ai servizi sociali Domenico Besagni - si ritiene contento di come la comunità abbia risposto a questo primo appello della campagna di vaccinazione.

“Questa Amministrazione ha accolto in modo molto favorevole la proposta di Ausl di creare un ambulatorio di prossimità a Morfasso perché siamo consapevoli che per gli anziani over 80 è complicato raggiungere i punti vaccinali attivi in Provincia di Piacenza”. L’iniziativa degli ambulatori di prossimità è un forte segnale di vicinanza delle istituzioni ai territori di montagna e ai loro residenti che, per dislocazione territoriale, sono fortemente penalizzati. Questa bellissima occasione ha incentivato alla vaccinazione anziani che diversamente avrebbero rinunciato perché impossibilitati o in difficoltà a raggiungere i grandi centri. Per questa ragione, senza volersi in alcun modo sostituire ai principali centri vaccinali, il sindaco Calestani auspica che possa essere attivato un ambulatorio di prossimità anche per la popolazione over 70 nei territori di montagna. Un ringraziamento da parte del Comune agli operatori sanitari dell’Ausl di Piacenza, alla dottoressa Rollo, all’assistente sociale Irene Fittavolini e al volontario Mauro Rossi della Pubblica Assistenza “Croce Verde” di Morfasso: in poco tempo è stata messa in campo un’iniziativa importante per una fascia fragile di questa piccola comunità.

Pubblicato il 21 marzo 2021

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Al via la collaborazione tra l’Associazione Europea Vie Francigene e Coldiretti Piacenza

coldirette via francigena

Impegno comune nella valorizzazione delle produzioni agroalimentari del territorio, della cultura e delle tradizioni locali. Questi gli obiettivi principali della collaborazione tra Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e Coldiretti Piacenza, siglata dai rispettivi presidenti Massimo Tedeschi e Ugo Agnelli.
AEVF, alla quale aderiscono oggi 190 enti tra Comuni, Province e Regioni europee, è organismo ufficiale, incaricato dal Consiglio d'Europa, per lo sviluppo della Via Francigena. AEVF interpreta questo ruolo anche attraverso la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche e dei luoghi di accoglienza più legati alle tradizioni locali. Un tema particolarmente caro a Coldiretti, che da decenni è impegnata nella tutela delle tipicità e delle eccellenze del territorio.
«Per mezzo di Fondazione Campagna Amica, la nostra organizzazione si occupa di sensibilizzare i cittadini ai valori della stagionalità, del chilometro zero e della filiera agricola italiana», afferma il presidente di Coldiretti Piacenza Ugo Agnelli.
«Temi che ben si sposano con lo spirito di AEVF, che come noi si caratterizza per la grande attenzione alle tipicità del territorio. Al tempo stesso, come AEVF promuove i valori dei cammini e dei pellegrinaggi, partendo dallo sviluppo sostenibile dei territori attraverso un approccio culturale, identitario, turistico, così Coldiretti, insieme a Campagna Amica e all’associazione degli agriturismi Terranostra, è impegnata nella valorizzazione di un turismo lento, rispettoso dell’ambiente e attento alle tradizioni locali, considerate come un patrimonio prezioso da tramandare. Siamo quindi molto soddisfatti di questa nuova collaborazione, si preannuncia un’esperienza fruttuosa per entrambe le parti».

La collaborazione è stata facilitata dall'azione sul territorio di Fabio Tamburnotti, referente AEVF per il territorio di Piacenza. Soddisfazione espressa anche dal presidente AEVF Massimo Tedeschi: «Cultura e coltura fanno parte del patrimonio dei territori attraversati dalla Via Francigena che vogliamo contribuire a valorizzare. Il cammino, nei suoi 3200 km da Canterbury a Roma e poi fino a Santa Maria di Leuca, attraversa per gran parte realtà rurali. Una collaborazione con Coldiretti, associazione di riferimento dei produttori agricoli, significa per noi avviare un cammino di promozione delle tradizioni culturali dei luoghi, assaporando prodotti e paesaggi. La tutela dell’ambiente, della autenticità e della genuinità dei prodotti sono valori condivisi da Coldiretti e AEVF. Come a Piacenza, dove le tre DOP della Coppa, del Salame e della Pancetta Piacentina rappresentano non solo un viaggio nel gusto, ma anche nella tradizione e nella storia di un territorio. Da scoprire ovviamente a passo lento. Un discorso che va oltre i confini regionali e nazionali, che trovano AEVF impegnata a difesa dei sapori autentici lungo tutto l’itinerario europeo».

L’integrazione e il coordinamento delle attività, come previsto dall’accordo, si concretizzerà nel coinvolgimento reciproco nelle iniziative considerate di interesse comune. Tra gli obiettivi, ad esempio, c’è la designazione del futuro Mercato Coperto di Campagna Amica a Piacenza come punto di sosta della Via Francigena, all’interno del quale ottenere il timbro sulla Credenziale “passaporto del pellegrino”. Un cammino alla riscoperta delle tradizioni e del gusto quello che unisce perciò Coldiretti e l’AEVF, che insieme guardano anche al futuro. L’obiettivo è quello di creare più occasioni possibili che permettano ai pellegrini di assaggiare i prodotti locali, scoprirli e gustarli al meglio.

Pubblicato il 23 marzo 2021

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Podenzano avrà un suo parco ricco di fauna e di flora

bosco

Procede a ritmo serrato l’intervento del comune di Podenzano sul bosco dell’area del Nure in località Fornace Vecchia. I lavori forestali di pulizia dei sentieri, di cercinatura delle piante infestanti sono pressoché terminati. Rimangono da completare i lavori di recupero del vecchio capanno, del parcheggio e tutta la parte relativa alla cartellonistica. Ricchissima di flora e fauna quest’area è un vero e proprio gioiello naturalistico. Di facile avvistamento sono lepri e minilepri, ma abitanti del bosco sono anche caprioli e cinghiali. Con un po’ più di fortuna, ed armati di tanta pazienza e rigoroso silenzio non è difficile vedere volpi, tassi e istrici, mentre più rari risultano i daini. Per gli appassionati di avifauna, è possibile avvistare una notevole varietà di uccelli: il picchio rosso maggiore, il picchio verde, il picchio muratore, il picchio rosso minore, la capinera ed il lucherino. Tra i rapaci spiccano poiana, sparviere, biancone e falco pecchiaiolo, oltre al comune gheppio.

Nato da un forte desiderio dell’Amministrazione comunale di Podenzano di conservare e preservare questo gioiello naturalistico, il progetto renderà questa una delle poche aree di questo tipo accessibili a persone diversamente abili. Il progetto vuole preservare la flora e la fauna delle boschine del greto del Nure, con interventi conservativi volti a mantenere tuttavia la possibilità da parte di tutta la cittadinanza di fruire di questo parco naturale. L’ampia area infatti sarà aperta al pubblico, ma volontà dell’amministrazione è quella di “rendere consapevoli” i fruitori del bosco in merito al modo migliore di rapportarsi con un’area di questo tipo. Con la collaborazione di un gruppo di appassionati con le “giuste competenze”, con l’aiuto di alcune associazioni e con gli opportuni controlli si prevede infatti di mettere in atto delle iniziative per far sì che l’area non diventi un parco senza controllo, ma una zona per conoscere, fruire ed imparare a conservare la natura che ci circonda a due passi da casa.

Pubblicato il 21 marzo 2021

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