Giornata delle vittime innocenti delle mafie: le proposte social di Libera Piacenza
Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nonostante le restrizioni imposte dal Covid non consentano di ritrovarsi, anche la sezione piacentina di "Libera", la realtà fondata da don Luigi Ciotti, ha voluto dare il proprio contributo. Lo ha fatto lanciando l'invito a partecipare ai piacentini ad una lettura "a distanza" dei 1.031 nomi delle vittime innocenti della mafia. "E la risposta è stata incredibile, commovente. Tanto che, per la prima volta da quando la proponiamo - ovvero il 2009 - non sono tra coloro che scandiranno i nomi. E la cosa mi rende felice: Libera non è del coordinamento, è diventata di tutti": non nasconde l'entusiasmo Antonella Liotti, referente piacentina dell'associazione, alla vigilia della Giornata, giunta alla 26ª edizione e riconosciuta ufficialmente dallo Stato attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.
Poesia e teatro sui social di Libera Piacenza
"A ricordare e riveder le stelle" è lo slogan scelto per questo 21 marzo, che cade nei 700 anni dalla morte di Dante. Al centro, c'è la cultura - "perché laddove la cultura si ferma prendono spazio le mafie", osserva Liotti - e ci sono i luoghi della cultura, ovvero teatri, cinema, musei, circoli, tra i più penalizzati dalla pandemia.
Il tema lascia aperte più suggestioni. L'etimologia latina del verbo "ricordare" rimanda a un doppio significato: re- indietro, ma anche nuovamente, e cor cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa, "tornare" e essere nuovamente ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell'oggi e nel domani.
"Riveder le stelle" è l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Il desiderio di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di una luce che illumina e dà energia.
Si declina su queste suggestioni la Giornata, che inizia già oggi, sabato 20, con una serie di approfondimenti sui canali Rai e sui social dell'associazione nazionale e regionale. Per non sovrapporsi a questa ricchezza di iniziative, Libera Piacenza proporrà domani, 21 marzo, tre appuntamenti da non perdere.
Sul suo canale youtube e sui social alle ore 10.30 si potrà seguire "E quindi uscimmo a riveder le stelle", la lettura del 34° Canto dell'Inferno con Sabrina De Canio del Piccolo Museo della Poesia. Al pomeriggio, alle ore 16.30, con la compagnia teatrale Quarta Parete, verrà messa in scena "La ballata di Marcella", dedicata Marcella Di Levrano. "Siamo legati alla mamma, Marisa Fiorani, che è stata ospite anni fa di un incontro alla chiesa di San Vittore alla Besurica e alla sede dell'associazione La Ricerca - spiega Liotti -. Marcella è il simbolo di tante ragazze uccise dalla mafia".
La lettura corale dei nomi delle vittime
È proprio il rapporto con i familiari la linfa che permette a generazioni di giovani di farsi coinvolgere nella lotta alla legalità. E che spinge i vari circoli dell'associazione a lavorare perché il ricordo non si spenga. È questo anche il senso della lettura corale dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, che torna anche quest'anno, benchè con modalità nuove. "Per noi di Libera le vittime innocenti delle mafie sono persone vive - rimarca Liotti -. Libera è nata dall'incontro di don Ciotti con i familiari, è stata pensata nella casa di Rita Borsellino in via D'Amelio, là dove si era consumato l'attentato. Queste famiglie hanno sofferto, eppure hanno trasformato il loro dolore in impegno. Glielo dobbiamo".
La lettura - suddivisa in quattro blocchi - si potrà seguire sui social di Libera Piacenza alle ore 9, 12, 15 e 18 di domani. Alle ore 18 verrà caricata la versione integrale sul canale YouTube Libera Piacenza.
La mostra con la "Calvino" e il video del "Cassinari"
Se giocoforza saltano gli incontri in presenza, non per questo "Libera" si ferma. "La Dad ha stravolto i nostri progetti, però andiamo avanti. Vorrà dire che il 21 marzo durerà non solo un giorno, ma un anno intero", sottolinea Antonella Liotti. Gli studenti della scuola Media "Calvino" hanno già realizzato i nuovi pannelli che arricchiranno il Giardino 21 Marzo al quartiere Besurica. Gli studenti del liceo artistico "Cassinari" stanno raccogliendo le interviste di alcuni familiari. Anche la scuola di Castel San Giovanni ha un progetto in corso. "La forza di Libera sono i giovani - riflette Liotti -. Per me sono «i ragazzi», anche se alcuni, che ho conosciuto alle Superiori, ormai sono professionisti affermati, laureati con tesi sugli argomenti che abbiamo affrontato in questi anni. Con i familiari delle vittime si crea un affetto sincero e duraturo. È un frutto meraviglioso: il futuro è nelle loro mani".
Pubblicato il 20 marzo 2021.
Ascolta l'audio ‘Riveder le stelle’