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Notizie Varie

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L'unione giovani commercialisti e contabili di Piacenza a sostegno della Bottigelli

Commercialisti per William Bottigelli

È con profondo senso di responsabilità civile e con sincera partecipazione che Fabio Maggi interviene a nome dell’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Piacenza, per esprimere la vicinanza concreta e istituzionale del sindacato che rappresenta all’associazione William Bottigelli. Abbiamo conosciuto e apprezzato l’impegno di questa realtà, nata dal dolore ma trasformata in speranza, che opera con coraggio con lo scopo di tenere in vita il nome di un giovane fatalmente scomparso, destinando solidarietà concreta a bambini della nostra città, d’Italia e dei paesi più poveri del mondo che vivono situazioni di disagio a causa di malattie e ristrettezze economiche.
È per questo che l’Ugdcec di Piacenza ha deciso di sostenere l’associazione William Bottigelli su due livelli: in primo luogo, promuovendo all’interno della nostra rete professionale la devoluzione del 5 per mille a favore dell’Associazione, come gesto concreto di solidarietà e partecipazione attiva al suo operato; in secondo luogo, valutando la possibilità di contributi diretti e forme di supporto operativo, che possano accompagnare associazione William Bottigelli nella realizzazione dei propri progetti, dalle attività educative nelle scuole alle campagne di sensibilizzazione rivolte al territorio.
Crediamo fermamente che l'Associazione William Bottigelli non sia solo testimone di dolore, ma portatrice di un messaggio etico e civile che deve essere raccolto e condiviso, soprattutto dalle generazioni più giovani, che rappresentano il futuro anche della nostra professione. In un tempo in cui le relazioni sociali sembrano spesso frammentate, è fondamentale che le categorie professionali si facciano promotrici di valori forti, autentici e inclusivi. Valori che trovano piena corrispondenza nell’operato di associazione William Bottigelli e che l’Unione intende sostenere, non solo con le parole, ma con atti concreti.

A nome dell’Ugdcec di Piacenza siamo convinti che memoria, legalità e impegno civico siano le fondamenta di una società più giusta e consapevole. Nel corso della conferenza stampa, Maria De Martino – professionista attiva nel controllo e nella revisione di diverse realtà del Terzo Settore – ha sottolineato l’importanza della formazione continua per gli enti non profit alla luce dell’evoluzione normativa introdotta dal Codice del Terzo Settore. De Martino ha evidenziato come, la normativa di riferimento è tutt’oggi in continua evoluzione, che richiederanno un supporto tecnico-formativo adeguato per garantire conformità e sostenibilità sia dal punto di vista gestionale che amministrativo, e in qualità di rappresentanti della categoria professionale ci impegniamo a garantire un supporto formativo all’associazione in particolare, oltre che agli Enti presenti sul territorio. Alla conferenza stampa hanno partecipato in rappresentanza dell’associazione anche Renato Casoni e Mario Chitti, membri del Consiglio direttivo illustrando la programmazione delle attività dell’associazione.

Pubblicato il 29 maggio 2025

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Gli italiani si fidano della scienza? 7 su 10 sì, secondo una ricerca Unicatt

Ricerca Cattolica su scienza

Gli italiani si fidano della scienza, infatti poco più di 7 italiani su 10 si dicono d’accordo con l’affermazione “ci si deve fidare del lavoro degli scienziati”; percentuali simili si registrano anche per dichiarazioni come “ci si deve fidare dell’onestà degli scienziati” e “ci si deve fidare che gli scienziati rispettino valori etici”, su cui concordano poco meno di 7 italiani su 10. Tuttavia, emergono anche segnali di scetticismo: quasi 5 italiani su 10 credono che gli scienziati tendano a mantenere intenzionalmente segreto il proprio lavoro, e 3 su 10 ritengono che si proteggano a vicenda anche quando sbagliano. In modo più rassicurante, solo 2 italiani su 10 pensano che le teorie scientifiche siano spiegazioni deboli della realtà. Sono i primi risultati del monitor continuativo di EngageMinds Hub – Consumer, Food & Health Engagement Research Center, Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Cremona che evidenziano un atteggiamento complesso e ambivalente nei confronti della scienza: prevale sì un consenso generale, ma non mancano riserve, che suggeriscono la presenza di una certa diffidenza nei confronti della comunità scientifica, influenzata molto probabilmente da fattori culturali, sociali e dalla qualità della comunicazione scientifica. Non da ultimo, anche le recenti esperienze legate all’emergenza sanitaria pandemica hanno contribuito a esporre al grande pubblico le contraddizioni, i tempi e la natura stessa della scienza in azione. Le differenze riguardo la fiducia appaiono significativamente associate al titolo di studio, alla situazione economica dichiarata, all’orientamento politico degli italiani e all’engagement individuale. A ogni modo solo 3 italiani su 10 (30%) dichiarano di avere molta fiducia nella scienza. Tuttavia, questa percentuale aumenta sensibilmente tra alcuni gruppi: sale al 40% tra i laureati, al 39% tra chi ha un reddito alto, al 54% tra coloro che si collocano politicamente a sinistra, al 42% tra chi ha un’elevata attitudine nella ricerca di informazioni e al 38% tra chi dimostra un alto livello di proattività, intesa come senso di padronanza e autoefficacia. Guardando invece il profilo di chi ha poca fiducia nella scienza, quasi 4 italiani su 10 (36%), si nota che questo atteggiamento è più diffuso tra specifici segmenti: chi non ha un diploma (43%), coloro che hanno un reddito basso (47%), chi ha un orientamento politico a destra (46%) o non ha nessun orientamento (47%), chi ha una scarsa attitudine nel cercare informazioni (il 45%) e ha poca proattività (il 41%).

 Occorre una comunicazione trasparente

“Quando il sapere scientifico non viene spiegato con chiarezza o appare distante dai problemi quotidiani delle persone il rischio è che si generi sfiducia o, peggio, la percezione di una élite chiusa e autoreferenziale”, dichiara Guendalina Graffigna, direttore del Centro di Ricerca EngageMinds Hub dell’Università Cattolica e responsabile scientifico dell’indagine. “Per rafforzare il rapporto tra il mondo scientifico e la società diventa quindi prioritario investire in una comunicazione trasparente, accessibile e partecipativa, capace di valorizzare non solo i risultati, ma anche i processi, i dubbi e i limiti della ricerca; una comunicazione che si apre all’ascolto delle istanze e preoccupazioni della società e si metta in dialogo. Solo così possiamo pensare di stimolare e ingaggiare le persone a dialogare con la scienza, promuovendo una cittadinanza informata, consapevole e critica sulle sfide del nostro tempo”. Continuando nell’analisi si può notare come il livello di fiducia nella scienza risulti correlato anche alla fiducia riposta nelle istituzioni e nel sistema sanitario nazionale. Infatti, tra coloro che si fidano delle istituzioni, il 43% dichiara anche un’elevata fiducia nella scienza; una percentuale simile (42%) si riscontra tra chi ha fiducia nel servizio sanitario nazionale.

Al contrario, tra gli sfiduciati nei confronti del Servizio sanitario locale sono di più quelli che hanno scarsa fiducia nella scienza (46%). Infine, un elemento di particolare interesse riguarda gli italiani che esprimono un’elevata mentalità complottista: tra di loro sono addirittura il 61% (quasi il doppio rispetto al totale degli italiani) ad avere scarsa fiducia nella scienza. In chiusura il report indaga il rapporto strettamente connesso tra fiducia nella scienza e salute. Questo legame suggerisce che la credibilità della scienza non si gioca solo sul terreno della ricerca, ma anche nella quotidianità dell’esperienza sanitaria: dal medico di base alle campagne di prevenzione, fino alla gestione delle emergenze sanitarie con i vaccini. I dati emersi sottolineano infatti che livelli alti di fiducia nella scienza si osservano tra coloro che dichiarano una buona relazione con il medico un buono stato di salute percepito e una maggiore aderenza alle indicazioni ricevute. Mentre una cattiva relazione con il medico curante e una scarsa aderenza alle indicazioni mediche si associano a una maggiore incidenza di livelli ridotti di fiducia.

“La connessione tra il livello di fiducia nella scienza e quella nelle istituzioni e nel sistema sanitario nazionale è un indicatore chiave del rapporto dei cittadini con le istituzioni stesse, un rapporto che suggerisce l’esistenza di un ecosistema della fiducia - afferma Guendalina Graffigna. Dove vacilla la scienza attecchiscono il sospetto e le teorie del complotto aprendo spazio a narrazioni alternative a volte fantasiose. Lo abbiamo visto, per esempio, di recente con il vaccino covid-19 che qualcuno addirittura ha pensato potesse contenere microchip per controllare le persone. Un evidente segnale – conclude - di quanto la sfiducia nella scienza alimenti derive irrazionali compromettendo anche l’adesione a comportamenti fondamentali per la salute pubblica”.

Pubblicato il 29 maggio 2025

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Coldiretti, oltre 1.300 studenti per il gran finale di educazione alla Campagna Amica

lancio cappellini

Una piazza Cavalli gremita di bambini, colori, sapori e musica ha salutato la mattina di mercoledì 28 maggio l’evento conclusivo del progetto di Educazione alla Campagna Amica “Per fare un frutto ci vuole un fiore. Conosciamo l’agricoltura locale, l’origine del cibo e la Dieta mediterranea”, promosso da Coldiretti Piacenza, Donne Coldiretti e Coldidattica, in collaborazione con numerosi partner istituzionali, e in particolare con il Consorzio di Bonifica di Piacenza.

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Oltre 1.300 studenti delle scuole piacentine, dalla primaria alla secondaria, accompagnati dagliinsegnanti, hanno preso parte a una mattinata di festa all’insegna del cibo sano, della sostenibilità e della cultura agricola del nostro territorio. La piazza si è trasformata in un grande laboratorio a cielo aperto grazie alle tante attività proposte dagli stand dei partner del progetto: esperienze pratiche, giochi educativi, percorsi sensoriali, momenti creativi legati allo sport, alla natura e all’origine del cibo. Una formula vincente che ha coinvolto attivamente i ragazzi, stimolandone la curiosità e l’apprendimento. Il tutto accompagnato dall’animazione di Radio Sound, che ha raccontato l’intera manifestazione e alla compagnia Tadam, che ha regalato momenti di divertimento e intrattenimento per tutte le età. Non poteva mancare la merenda sana, proposta con prodotti genuini e a km zero: pane con olio extravergine di oliva Made in Italy e il gustoso gelato di Campagna Amica, accolti con entusiasmo da bambini e adulti.

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Particolarmente emozionante il momento delle premiazioni, alla presenza dei massimi rappresentanti delle autorità del territorio, introdotti dal direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli, dal presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Bisi, dal prefetto Paolo Ponta, dall’assessore comunale Mario Dadati, da Giuseppe Nenna, presidente della Banca di Piacenza e dal team manager di Gas Sales Bluenergy Volley Alessandro Fei.

Roberto Gallizioli, direttore di Coldiretti Piacenza, ha commentato: “Questo evento è il coronamento di un lavoro educativo che dura da un anno. Abbiamo messo al centro la conoscenza del cibo e del territorio, creando un ponte tra scuola e agricoltura.”

Valerio Galli, responsabile Campagna Amica Piacenza, ha ricordato l’importanza di aver pubblicato online tutti gli elaborati scolastici sul sito mercatoviafarnesiana.it: “Un modo per dare visibilità alla creatività dei ragazzi e coinvolgere l’intera comunità nella scelta del progetto preferito.”

Luigi Bisi, presidente del Consorzio di Bonifica Piacenza, realtà che ogni anno raggiunge con le attività didattiche circa 1000 studenti delle scuole piacentine di ogni ordine e grado (elementari, medie e superiori), ha aggiunto: “Con i nostri progetti vogliamo raccontare l’importanza della gestione dell’acqua e aprire le porte del Consorzio alle nuove generazioni”.

Nelle foto, la manifestazione di Coldiretti in Piazza Cavalli.

Pubblicato il 28 maggio 2025

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Un giardino dedicato alle api per tutelare la biodiversità

 Giardino api Gragnano

“La biodiversità è vita. In natura esistono molteplici specie di animali e piante. Questa diversità che rende più resilienti, più capace di rispondere ai cambiamenti climatici, più forti, è pericolo”. Così il sindaco Patrizia Calza ha aperto nei giorni scorsi la cerimonia di inaugurazione del Giardino della biodiversità più semplicemente detto «Giardino delle api».
Situato in un'area del paese di Gragnano tra via Donatori di Sangue e via Don Milani, l'area verde è adiacente al Giardino dei Giusti e le dà continuità e maggiore fruibilità. Gli insetti impollinatori tra cui le api stanno riducendosi di numero. Questo è un grave problema che ciascuno può cercare di combattere con comportamenti adeguati. Il Comune di Gragnano, accogliendo la proposta di Ernesto Torretta, presidente dell'Associazione Apicoltori Piacentini, ha deciso di destinare un'area a questo scopo.

“Nell'area - come ha spiegato l'assessore all'ambiente Alberto Frattola che ne ha seguito personalmente la progettazione interfacciandosi con gli apicoltori e i tecnici del Parco del Trebbia - sono presenti fiori ed essenza arboree che favoriscono la presenza degli insetti impollinatori. Gli stessi apicoltori si sono impegnati ad irrigare regolarmente le piante più importanti considerando l'area un esempio di buone pratiche da esportare”.

È infatti lo stesso apicoltore Fausto Paratici che ha richiesto espressamente al sindaco di farsi portavoce presso le altre amministrazioni piacentine perché possano realizzare altre aree destinate a preservare la biodiversità. Sentiti ringraziamenti sono stati fatti a Luigi Meles che ha aiutato i ragazzi del Centro Aggregativo "Quasi C'entro" a realizzare in legno le Casette delle api posizionate nel giardino, agli stessi educatori del centro, al Parco del Trebbia rappresentato nella circostanza dal suo presidente Agostino Maggiali e dai tecnici che hanno supportato l'amministrazione comunale e hanno realizzato un apposito cartellone esplicativo. L'area diventerà dunque un luogo educativo in particolare per le giovani generazioni e infatti non a caso erano presenti il Consiglio Comunale dei Ragazzi e diverse classi della scuola media locale.

Nella foto, l'inaugurazione a Gragnano del Giardino delle Api.

Pubblicato il 29 maggio 2025

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«Cammini di speranza», a Gragnano è ospite Isabella Bossi Fedrigotti

 Isabella Bossi Fedrigotti

Sarà la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti la prossima ospite della rassegna "Cammini di speranza", organizzata dal Comune di Gragnano. Giovedì 29 maggio presso il rinnovato Centro Culturale "Nuovo Cinema Italia" a Gragnano, in via Roma, a fianco del municipio, alle ore 18 la famosa scrittrice dialogherà con Gian Giacomo Schiavi su temi diversi e in particolare sul ruolo della letteratura. Vincitrice nel 1991 del premio Campiello con il romanzo "Di buona famiglia", Isabella Bossi Fedrigotti si è distinta oltre che per le opere letterarie anche come giornalista, contribuendo con articoli ed editoriali a celebri rubriche sia al Corriere della Sera che al Corriere del Trentino.

Al termine dell'incontro la serata proseguirà presso la Sala dell'oratorio parrocchiale dove la scrittrice cenerà insieme a coloro che vorranno sostenere, con la loro partecipazione, l'attività della Biblioteca Comunale. Chi volesse prenotarsi può farlo telefonando al numero 349-6743525.

Nella foto, la scrittrice Isabella Bossi Ferigotti.

Pubblicato il 28 maggio 2025

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